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Europee, Meloni: risultato mio Governo clamoroso e non scontato

Europee, Meloni: risultato mio Governo clamoroso e non scontatoRoma, 10 giu. (askanews) – “Non era scontato, penso sia un risultato clamoroso, è molto importante politicamente e commovente dal punto di vista personale. Penso sia chiaro come in Europa tutti i partiti di governo, in un momento così difficile, abbiano sofferto. L’Italia va in controtendenza, con il risultato di Fratelli d’Italia ma anche per quanto riguarda la maggioranza, perché tutti i partiti della maggioranza che sostiene questo governo continuano a crescere”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervistata a Rtl 102.5.


“Voglio fare i complimenti a Forza Italia e alla Lega perché la maggioranza esce più forte e più coesa; abbiamo dimostrato ancora una volta che tutti i partiti di centrodestra possono crescere insieme, penso che questo rappresenti per noi uno sprone a continuare. Gli italiani hanno dato un messaggio chiaro: bisogna andare avanti con questo lavoro e io intendo farlo con ancora maggiore determinazione perché per me il messaggio è chiaro. Certi metodi e certi attacchi scomposti non funzionano, gli italiani capiscono se governi con buon senso anche quando devi fare scelte difficili. La propaganda facile non funziona. Al di là della soddisfazione, per me ora prevale la responsabilità. Capisco quale responsabilità questa conferma degli italiani comporti. Sapere che per loro siamo sulla strada giusta è molto importante”, ha concluso.

Europee, Salvini: Vannacci? Suoi voti in gran parte Lombardia-Veneto

Europee, Salvini: Vannacci? Suoi voti in gran parte Lombardia-VenetoMilano, 10 giu. (askanews) – “Vorrei averne di problemi che prendono 500mila voti. Con due-tre candidati problematici da 500mila voti siamo il terzo partito in Italia… I cittadini scelgono con la propria testa: quando ho candidato Vannacci ero un fesso e la base si sarebbe rivoltata. Questo mezzo milione di voti che arrivano in buona parte da Lombardia e Veneto sono in buona parte elettori dalla Lega e in parte anche di chi si è avvicinato adesso”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. “L’ho sentito stanotte, ho sentito altri candidati eletti, poi per una analisi del voto dettagliata bisognerà aspettare, ma l’obiettivo di prendere uno zero virgola in più della Lega l’abbiamo raggiunto, nonostante i problemi interni ed esterni”.

Europee, Salvini: Bossi ha mancato di rispetto, ascolterò militanti

Europee, Salvini: Bossi ha mancato di rispetto, ascolterò militantiMilano, 10 giu. (askanews) – “Non voglio male a nessuno, ma dovrò ascoltare i militanti perchè per rispetto verso i militanti che magari sono ancora al lavoro. Rispetto la passione di migliaia di volontari, dei nostri consiglieri, ascolterò il movimento: è chiaro ed evidente che se qualcuno dice che voterà per un altro partito manca di rispetto non al segretario in carica ma ad un’intera comunità”. Lo ha detto Matteo Salvini, a proposito di Umberto Bossi e della sua possibile espulsione dal movimento.

Mattarella alla Marina: vitale assicurare libertà vie marittime

Mattarella alla Marina: vitale assicurare libertà vie marittimeRoma, 10 giu. (askanews) – “La guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, la crisi generata dalle milizie Houthi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, il terribile conflitto tra Israele ed Hamas, che sta causando decine di migliaia di vittime, hanno sottolineato l’importanza vitale di assicurare la libertà delle vie marittime e la agibilità delle fondamentali infrastrutture critiche sottomarine, da quelle energetiche a quelle di trasferimento dei dati, a garanzia della vita e della prosperità della comunità internazionale e, in essa, dell’Italia”. Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,in un messsaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, in occasione della Giornata della Marina militare.


“Alle complesse missioni svolte, come avviene in questo momento con le operazioni di contrasto alla pirateria, di lotta al terrorismo internazionale, di contrasto al contrabbando e di protezione delle linee di comunicazione di superficie e sui fondali marini, si affianca anche il significativo concorso alla tutela della vita umana in mare, oltre al servizio prestato dalle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera”, afferma il presidente della Repubblica”. E “fronteggiare l’evoluzione di scenari così complessi comporta un elevatissimo livello di impegno che, ancora una volta, è stato profuso confermando la grande flessibilità dei mezzi e la straordinaria capacità degli operatori”. “La dimensione marittima – sottolinea il Capo dello Stato- si conferma sempre più rilevante nella vita dei popoli, costituendo parte essenziale dello sviluppo delle libertà e delle cornici di sicurezza poste a tutela. Il contributo della Marina militare, con il livello di eccellenza fornito nell’intreccio tra tradizioni, tecnologia e professionalità, si conferma più che mai prezioso nell’attuale contesto internazionale. Nella Giornata della Marina Militare, mentre rivolgo l’omaggio della Repubblica alla sua gloriosa Bandiera e un pensiero alla memoria del sacrificio dei tanti marinai caduti nell’adempimento del dovere, esprimo alle donne e agli uomini della Forza Armata i sentimenti di apprezzamento e riconoscenza del popolo italiano per la loro dedizione”.


“In questa giornata, a tutto il personale militare e civile della Marina in patria e all’estero e ai loro familiari – conclude il Presidente- va il saluto più intenso, unito al ringraziamento per lo straordinario esempio di dedizione e di professionalità che viene offerto ogni giorno col loro operato. Viva la Marina Militare, viva le Forze Armate, viva la Repubblica”.

Europee, la sfida delle preferenze: Meloni al top, exploit di Vannacci, Salis, De Caro

Europee, la sfida delle preferenze: Meloni al top, exploit di Vannacci, Salis, De CaroRoma, 10 giu. (askanews) – La premier Giorgia Meloni, leader di Fdi, si appresta ad essere la più votata alle elezioni Europee. Quando mancano poco più di mille sezioni al completamento dello spoglio Meloni, capolista in tutte e cinque le circoscrizioni, veleggia oltre i due milioni di preferenze.


Non delude le attese della Lega di Matteo Salvini il generale Roberto Vannacci che supera il mezzo milione di consensi. Nel Pd viene premiata la candidatura di Cecilia Strada che nel Nord Ovest raccoglie oltre 257mila preferenze, bene anche l’ex sindaco di Bergamo Giorgio Gori (198mila) ma rischia, invece, di non essere eletto Marco Tarquinio, ex direttore di Avvenire, che non va oltre le 27mila preferenze. Emerge l’exploit del sindaco di Bari Antonio De Caro che nella circoscrizione dell’Italia Meridionale supera i 490mila voti, il doppio delle preferenze conquistate nella stessa lista da Lucia Annunziata (237mila). Elly Schlein è intorno ai 200mila voti, il presidente del Pd Stefano Bonaccini intorno ai 380mila. Exploit anche per Ilaria Salis candidata di Avs che a Nord Ovest raccoglie 115mila voti e nella circoscrizione Isole quasi 50mia. L’ex premier Matteo Renzi conquista 150mila preferenze ma la lista Stati Uniti d’Europa resta al di sotto della soglia di sbarramento.

Elezioni Europee: FdI sfiora il 29%, il Pd oltre il 24%. Cala il M5s, FI sorpassa la Lega

Elezioni Europee: FdI sfiora il 29%, il Pd oltre il 24%. Cala il M5s, FI sorpassa la LegaRoma, 10 giu. (askanews) – In una tornata di elezioni Europee in cui l’affluenza cala sotto il 50% Fratelli d’Italia cresce e guadagna punti preziosi rispetto al risultato delle Politiche del 2022 sfiorando il 29%. Il ‘referendum’ lanciato dalla premier su “Giorgia” porta frutti: le preferenze per la leader di Fdi superano i due milioni di voti. Non sono ancora definitivi i dati dello spoglio dei seggi (60.928 su 63.905) ma le elezioni Europee consegnano già alcune certezze: la vittoria di Meloni con Fdi, che si conferma il primo partito in Italia, l’avanzata del Pd che supera il 24% – cosa che non accadeva da anni – con il consolidamento della leadership di Elly Schlein.


C’è poi la lotta per il secondo posto nella coalizione di centrodestra dove Forza Italia (9,7%) supera tra Lega (9,1%), mentre il Movimento Cinquestelle pare scendere sotto una percentuale a due cifre (9,9%). Forza Italia, dunque, alla prima prova elettorale dalla scomparsa del fondatore Silvio Berlusconi, si avvicina sempre di più al partito dell’ex premier Giuseppe Conte che ammette il risultato deludente e promette di aprire una “riflessione”. Oltre a questo ci sono, da un lato, il successo dell’Alleanza Verdi e sinistra che vola sopra il 6,6% e porta Ilaria Salis a Strasburgo, e dall’altro il crollo dei riformisti al centro, sia nella versione Renzi e Bonino degli Stati Uniti d’Europa (3,7%), che in quella della lista Siamo europei (3,3%) di Calenda: entrambi non riescono a superare la soglia di sbarramento del 4% prevista dalle elezioni europee e non manderanno alcun europarlamentare a Bruxelles.


Nella notte, “più bella di quella delle politiche”, Giorgia Meloni esulta all’hotel Parco dei Principi dove è riunito lo stato maggiore di Fratelli d’Italia: “Ci hanno visto arrivare ma non ci hanno fermato”, dice, citando a suo modo una frase della segretaria Dem che da parte sua parla al Nazareno di un “risultato straordinario”, grazie al quale “si restringe la distanza con Fratelli d’Italia”. Matteo Salvini lamenta “stranezze” come “l’ex segretario del partito (Bossi, ndr) che il giorno prima del voto dice che vota un altro partito” ma “ci avevano dato per morti, invece siamo vivi e vegeti”.

Europee, FdI cresce ancora, secondo il Pd (male il M5s)

Europee, FdI cresce ancora, secondo il Pd (male il M5s)Roma, 10 giu. (askanews) – Fratelli d’Italia al 28,94 per cento, poi il Pd al 24,94% dopo lo scrutinio in 43.056 sezioni su 61.650. Terzo gradino del podio al MoVimento cinque stelle con il 9,54%. Forza Italia subito sotto con il 9,09%, la Lega all’9,04%, Alleanza Verdi sinistra al 6,77%, Stati Uniti d’Europa al 3,61%, Azione al 3,30%, Pace Terra e Dignità al 2,25%, Südtiroler Volkspartei 0,68%, Libertà 1,15%, Alternativa Popolare allo 0,39%, Democrazia Sovrana Popolare allo 0,16%, Partito Animalista – Italexit per l’Italia allo 0,09%, Rassemblement Valdôtain 0,06%.

Europee, Salvini: ci davano per morti, siamo vivi e vegeti nonostante Bossi

Europee, Salvini: ci davano per morti, siamo vivi e vegeti nonostante BossiMilano, 10 giu. (askanews) – “Da un anno ci danno per morti, siamo vivi e vegeti. Certo con alcune stranezze, con l’ex segretario del partito che il giorno prima del voto dice che vota un altro partito… Le condizioni interne non sempre sono state comode ma i leghisti ci hanno messo l’anima”. Lo ha detto Matteo Salvini, commentato la scelta di Umberto Bossi di votare per Fi.


“Ringrazio chi non ha mai tradito, non mi piacciono quelli che scappano e cambiano bandiera a seconda delle convenienze”, ha aggiunto il segretario, ricordando che “la Lega è nata 40 anni fa e ci sarà fra 40 anni”. E sull’andamento delle proiezioni ha osservato: “Ci davano al 7, andiamo a letto sfiorando il 9…”.

Europee, Salvini: ci davano per morti, vivi e vegeti nonostante Bossi

Europee, Salvini: ci davano per morti, vivi e vegeti nonostante BossiMilano, 10 giu. (askanews) – “Da un anno ci danno per morti, siamo vivi e vegeti. Certo con alcune stranezze, con l’ex segretario del partito che il giorno prima del voto dice che vota un altro partito… Le condizioni interne non sempre sono state comode ma i leghisti ci hanno messo l’anima”. Lo ha detto Matteo Salvini, commentato la scelta di Umberto Bossi di votare per Fi.


“Ringrazio chi non ha mai tradito, non mi piacciono quelli che scappano e cambiano bandiera a seconda delle convenienze”, ha aggiunto il segretario, ricordando che “la Lega è nata 40 anni fa e ci sarà fra 40 anni”. E sull’andamento delle proiezioni ha osservato: “Ci davano al 7, andiamo a letto sfiorando il 9…”.

Schlein rilancia il Pd: “Per noi un risultato straordinario”

Schlein rilancia il Pd: “Per noi un risultato straordinario”Roma, 10 giu. (askanews) – Il Pd festeggia, il risultato del partito va oltre le aspettative, i democratici tornano intorno al 25% e accorciano le distanze da Fdi, che pure cresce. I primi exit poll sono accolti con scaramanzia, per un’ora abbondante nessun dirigente si fa vedere nella sala ‘David Sassoli al Nazareno, dove è allestito lo spazio per i giornalisti. La cautela, però, dura poco, perché le proiezioni calcolate sui dati reali confermano le prime indicazioni e a un certo punto praticamente l’intera segreteria si presenta in sala stampa, annunciando l’arrivo della segretaria. Elly Schlein entra accompagnata da Stefano Bonaccini, indossa una giacca rossa e viene accolta da un fragoroso applauso: “Per noi è un risultato straordinario”, esordisce.


“Siamo il partito che cresce di più dalle politiche – rivendica – la distanza con Fdi e Giorgia Meloni si restringe, era uno dei nostri obiettivi. La campagna palmo a palmo sul territorio e una squadra forte e plurale hanno premiato”. Certo, il dato che emerge dalle urne è complesso, non c’è solo il successo del Pd: l’estrema destra avanza in Francia, Germania, Austria, in Italia tra gli alleati – reali o potenziali – solo quelli di Verdi-Sinistra sorridono con 7% circa che rappresenta un vero exploit. Ma va male Giuseppe Conte con M5s, sfuma il sogno di affiancare o addirittura superare il Pd. Annaspano i centristi che sfiorano la soglia del 4% e vedono bocciata l’idea di un posizionamento “né di qua, né di là”, l’ambizione di scompaginare gli attuali schieramenti. Un risultato che, da un lato, può chiudere la fase ‘tutti contro tutti nel centrosinistra, ma che obbliga comunque ad un attento lavoro di tessitura per tenere insieme tutti i pezzi. Schlein lo dice chiaramente, una constatazione che suona come un avvertimento ai potenziali alleati: “Il voto delle forze di opposizione supera quello delle forze di maggioranza al governo. Noi continueremo ad essere testardamente unitari e a sentire la responsabilità, da questa sera, di costruire l’alternativa”. Parole chiare: i numeri dicono che il centrodestra si può battere, a condizione che tutti mettano da parte le rivalità e si convincano che l’unità delle opposizioni è un elemento fondamentale.


Anche perché se è vero che il Pd dimezza lo scarto da Fdi, bisogna anche fare i conti con una ulteriore crescita del partito di Giorgia Meloni, che supera il 28%. E se l’operazione-Vannacci non sembra aver portato il guizzo sperato da Matteo Salvini, Fi si conferma in buona salute. Il centrodestra nel suo complesso, insomma, tiene e Fdi cresce, non si vedono segnali di debolezza della maggioranza. Il voto europeo conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che solo un fronte compatto delle opposizioni può competere alle prossime politiche.