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Mattarella è ad Aosta per l’Ottantesimo della Liberazione

Mattarella è ad Aosta per l’Ottantesimo della LiberazioneAosta, 7 set. (askanews) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato ad Aosta per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia.


Il Capo dello Stato è arrivato al Teatro Splendor, accolto dal sindaco Gianni Nuti e dal presidente della Regione autonoma Renzo Testolin. Al Teatro Splendor di Aosta Mattarella presenzierà all’evento ufficiale dedicato alla promulgazione dei decreti legislativi luogotenenziali del 7 settembre 1945, che pongono le basi dell’autonomia della Valle d’Aosta, organizzato dalla Regione nell’ambito delle celebrazioni dell’Ottantesimo anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia.


In seguito si trasferirà nella nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta, dove incontrerà la cittadinanza, assisterà alla lectio magistralis del professor Éric Carpano, docente di diritto pubblico presso l’Università Jean Moulin di Lione, e alla presentazione dell’edificio che accoglierà gli studenti dal prossimo anno accademico.

Sangiuliano, Meloni: mia idea su donne opposta a quella di Boccia

Sangiuliano, Meloni: mia idea su donne opposta a quella di BocciaRoma, 7 set. (askanews) – “Non credo di dovermi mettermi a battibeccare con questa persona, posso dire solamente, per le tante donne che hanno guardato a questa vicenda probabilmente come l’ho guardata io, che la mia idea su come una donna debba guadagnarsi il suo spazio nella società è diametralmente opposta a quella di questa persona”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha risposto al direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, che, al al Forum Ambrosetti di Cernobbio, le aveva chiesto dell’appello che le aveva rivolto Maria Rosaria Boccia sul fatto che non si può rivendicare la dignità di una donna offesa nei suoi sentimenti a fasi alterne.


La platea di Villa D’Este non ha gradito la domanda e dalla sala si sono levati alcuni “Basta”, apprezzando poi la replica nel merito della premier.

Meloni: la stagione dei bonus è finita

Meloni: la stagione dei bonus è finitaRoma, 7 set. (askanews) – “La situazione economica non è facile, le risorse a disposizione non sono molte ma fa la differenza come quelle risorse vengono utilizzate”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo, nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio, a una domanda sulla composizione della prossima legge di bilancio. Nella manovra – ha detto rispondendo a una domanda sulla composizione della prossima legge di bilancio – sicuramente “non ci sono molte delle cose che letto, tipo l’abolizione assegno unico”. Di sicuro “c’è la volontà di continuare e confermare quello che abbiamo fatto di vedere cos’altro si può fare, però sempre ma sempre con la serietà di mantenere una politica di bilancio che racconti che la stagione dei bonus e dei soldi buttati dalla finestra, delle risorse messe su cose che non danno alcun moltiplicatore, è finita. Ci sono pochi soldi e a maggior ragione non si possono sperperare. Questa è la mia politica di bilancio ed è quella della maggioranza, al di là delle legittime rivendicazioni”. “Stiamo facendo proiezioni, ci sarà dibattito ma non ho dubbi sul fatto che continueremo su quello che abbiamo fatto perché i risultati arrivano”, ha sottolineato la premier.

A Cernobbio incontro fra Zelensky e Meloni

A Cernobbio incontro fra Zelensky e MeloniCernobbio (Co), 7 set. (askanews) – “Very good”. Molto bene. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha risposto alla domanda su come come fosse andato il bilaterale a Cernobbio con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, appena concluso. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha riferito che il bilaterale con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Cernobbio è andato “bene”. Poche parole appena prima di iniziare il suo intervento al forum Ambrosetti dove si fermerà questa mattina prima di partire alla volta di Parigi.

Sangiuliano, Meloni: vicenda privata, non ha commesso illeciti

Sangiuliano, Meloni: vicenda privata, non ha commesso illecitiRoma, 7 set. (askanews) – “Voglio ringraziare ancora una volta Gennaro Sangiuliano per il lavoro svolto, come sempre le cose che si costruiscono fanno sempre meno rumore, fanno sempre meno notizia. Penso che abbia fatto un ottimo lavoro e quindi vada ringraziato”. Lo ha detto la presidente del Cosiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio.


“Che cose è accaduto? – ha proseguito la premier -. Dice il direttore della Stampa che sono giorni che si parla della vita privata di un ministro e quando si parla della vita privata di qualcuno la sua vita pubblica è finita, questo conferma che” quella di Sangiuliano “è una vicenda privata e che Sangiuliano non ha commesso illeciti”, ha sottolineato Meloni.

Ucraina, mezz’ora di bilaterale Meloni-Zelenky a Cernobbio

Ucraina, mezz’ora di bilaterale Meloni-Zelenky a CernobbioCernobbio (Co), 7 set. (askanews) – È durato circa mezz’ora il bilaterale tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Cernobbio. Meloni e Zelensky si sono incontrati intorno alle 9,20 a Villa d’Este, a margine dei lavori del 50esimo forum Ambrosetti.


A breve è previsto l’intervento della premier alla seconda giornata di lavori, intervistata da Luciano Fontana sui temi della presidenza del G7. Zelensky aveva raggiunto le rive del lago di Como nel pomeriggio di venerdì, quando è intervenuto ai lavori sui temi dell’aggressione russa al suo Paese.

Sangiuliano, Schlein: dimissioni arrivano tardive

Sangiuliano, Schlein: dimissioni arrivano tardiveTreviso, 6 set. (askanews) – “Le dimissioni di Sangiuliano arrivano tardive ma sono comunque l’atto più opportuno da quando è ministro. E’ lo specchio della classe dirigente di Giorgia Meloni. Una classe dirigente arrogante, inebriata di potere, che ha passato il tempo ad occupare posizioni nella cultura, hanno fatto disastri sul cinema, c’è stata una lettera durissima in questi giorni da parte del comparto del cinema che è una eccellenza italiana da salvaguardare e per le lentezze e la foga ideologica di questo Governo ha visto una disoccupazione sfrenata. Rischiamo di perdere competenze vitali proprio nei giorni in cui Venezia è una finestra sul cinema italiano nel mondo”. Così Elly Schlein, segretaria del Pd, a Treviso, sulle dimissioni del ministro Sangiuliano.


“Abbiamo visto la foga con cui hanno occupato la Rai. Abbiamo visto veramente da ogni punto di vista una foga di occupazione di potere. Il ministro Sangiuliano e gli altri, Delmastro e Santanchè, di cui si è parlato in questi mesi, hanno fatto perdere tempo al Paese a parlare delle loro beghe anziché mettere al centro il diritto alla salute, il diritto allo studio. Di questo si dovrebbe occupare il Governo, invece in questi giorni la presidente del Consiglio ha dovuto perdere un’ora e mezza a guardare degli scontrini anziché occuparsi dei costi dell’energia, dei salari bassi degli italiani e delle liste d’attesa. Ecco, non è un governo serio”, ha concluso Schlein.

Meloni prova a passare oltre Sangiuliano, Giuli nuovo ministro lampo

Meloni prova a passare oltre Sangiuliano, Giuli nuovo ministro lampoRoma, 6 set. (askanews) – Dopo giorni di rivelazioni, polemiche, interviste e contro-interviste, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha gettato la spugna, rassegnando le sue dimissioni “irrevocabili” in una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Al suo posto è stato nominato Alessandro Giuli, giornalista e attuale direttore della Fondazione Maxxi, che ha giurato già questa sera nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


Fino a ieri sera la premier aveva tenuto il punto, decisa a difendere il suo ministro. Le nuove rivelazioni rilasciate a ‘La Stampa’ da Maria Rosaria Boccia (che questa sera sarà intervistata a ‘In Onda’ su La7) e le polemiche che continuavano a crescere hanno convinto Meloni del fatto che la situazione non fosse più sostenibile, a maggior ragione in vista dell’imminente G7 Cultura. Che si stesse andando verso il passo indietro del ministro si era capito fin dal primo mattino: poco dopo le 8 fonti di Palazzo Chigi annunciavano che la premier annullava la presenza al G7 Parlamenti di Verona – dove era attesa per le 10 – limitandosi a un intervento in collegamento. E nel primo pomeriggio lo schema dei piani del volo di Stato mostrava anche che Meloni sarà domani mattina a Cernobbio, non anticipando (come era possibile) la partenza a oggi per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel frattempo si rincorrevano le voci su un ‘pressing’ di Palazzo Chigi su Sangiuliano. Alla fine il ministro, che i giornalisti attendevano nella sede della Presidenza del Consiglio nel pomeriggio, ha inviato alla premier una lettera con cui comunicava le sue dimissioni “irrevocabili”. Nella lettera, Sangiuliano ringrazia la presidente del Consiglio per “l’affetto” e “per avermi difeso con decisione” in “giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico-mediatico” ma spiega di aver deciso di dimettersi perché il suo lavoro “non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli”. In questo momento, spiega, ha bisogno di “tranquillità” e di “stare accanto a mia moglie che amo”. E anche di avere le “mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno” e per questo – annuncia – è “imminente” un “esposto”, così come azioni “contro chi ha pubblicato fake news” e per “verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi”.


Da parte sua Meloni chiude subito la partita: poco prima delle 17 – quando le dimissioni di Sangiuliano non sono ancora state rese pubbliche – sale al Quirinale per proporre a Mattarella il nome di Giuli. In una nota ringrazia Sangiuliano, “una persona capace e un uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto”. Il nuovo ministro, sottolinea, “proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi”. La premier spera così di chiudere il ‘caso’ che negli ultimi giorni ha tenuto in altissima tensione Palazzo Chigi, anche con riflessi negativi a livello internazionale, per tornare a occuparsi dei dossier sul tavolo. Domani mattina sarà a Cernobbio, poi volerà a Parigi per incontrare gli atleti italiani impegnati nelle Paralimpiadi. L’opposizione però non molla la presa, auspicando che sulla vicenda venga fatta “chiarezza”.

Meloni: Giuli proseguirà il rilancio della cultura nazionale

Meloni: Giuli proseguirà il rilancio della cultura nazionaleRoma, 6 set. (askanews) – “Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano e ho proposto al Presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente Presidente della Fondazione MAXXI, nuovo Ministro della Cultura. Proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura

Alessandro Giuli è il nuovo ministro della CulturaRoma, 6 set. (askanews) – Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura. Sostituisce Gennaro Sangiuliano che ha rassegnato le sue dimissioni. Lo ha comunicato il Quirinale al termine di un incontro al Colle fra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha fissato per le 19 di stasera il giuramento del nuovo ministro.


“Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questo pomeriggio, al palazzo del Quirinale, il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni. Il presidente della Repubblica – si legge nella nota del Colle – ha firmato il decreto con il quale, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate dal dottor Gennaro Sangiuliano dalla carica di ministro della Cultura. Con lo stesso decreto, su proposta del presidente del Consiglio, è stato nominato ministro della Cultura Alessandro Giuli”. “La cerimonia del giuramento del nuovo ministro avrà luogo questa sera al Quirinale alle ore 19”.