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Ucraina, Salvini: Macron instabile, criminale parlare di guerra

Ucraina, Salvini: Macron instabile, criminale parlare di guerraMilano, 7 giu. (askanews) – “Se qualcuno in Italia di centrodestra preferisce la sinistra al centrodestra, e preferisce il bombarolo guerrafondaio, il pericoloso Macron, perché Macron è pericoloso e lo vedo instabile, non voglio che il mio destino sia nelle mani di un tizio instabile… Se si preferisce Macron alla Le Pen, la guerra alla pace, il centrodestra disunito a favore del centrosinistra è un problema”. Lo ha detto il segretario della Lega e vice premier Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Milano.


“Non parlo di Crosetto, ma le parole di Macron e del segretario generale della Nato sono assolutamente chiare: quando uno ipotizza di bombardare e uccidere in Russia, è un criminale. Perché ci avvicina alla terza guerra mondiale. Sono contento se l’intero governo italiano la pensa come me. Quindi nessun proiettile italiano per colpire in Russia e nessun militare italiano a combattere in Ucraina, se siamo d’accordo bene”.

Ue,Salvini: se boccia Ita-Lufthansa è atto ostile verso Italia

Ue,Salvini: se boccia Ita-Lufthansa è atto ostile verso ItaliaMilano, 7 giu. (askanews) – “Ho appena parlato con Giorgetti: se fosse vero che bruxelles sta aspettando il giorno dopo le elezione per  bocciare l’accordo tra Ita e lufthansa mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia e fare un favore ai francesi, sarebbe gravissimo. Da vicepresidente del consiglio e ministro dei trasporti mi aspetto che nell’arco delle prossime ore Bruxelles dica sì o no all’accordo a cui abbiamo lavorato per mesi e che salverebbe migliaia di posti di lavoro e rilanciare la nostra compagnia aerea. se per egoismo di qualcuno o pressioni burocratiche francesi qualcuno sta pensando di buttare a mare migliaia di lavoratori e condannare la compagnia di bandiera italiana a un destino incerto e di licenziamenti, sarebbe un grave attacco all’italia, un atto ostile nei confronti dell’italia e non staremo a guardare”. Lo ha detto il vice premier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.


“La lega e il governo saranno pronti a fare qualsiasi tipo di provvedimento nei confronti dell’Ue, che in questo caso dimostrerebbe di odiare l’italia e gli italiani”.

Paolo Signorelli si autosospende da capo ufficio stampa di Lollobrigida

Paolo Signorelli si autosospende da capo ufficio stampa di LollobrigidaRoma, 7 giu. (askanews) – “Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida”. Così in una nota Paolo Signorelli.

Lollobrigida, Signorelli: mi autosospendo da capo ufficio stampa

Lollobrigida, Signorelli: mi autosospendo da capo ufficio stampaRoma, 7 giu. (askanews) – “Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa. Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda, ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall’incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida”. Così in una nota Paolo Signorelli.

Il Pd chiede la rimozione del portavoce di Lollobrigida

Il Pd chiede la rimozione del portavoce di LollobrigidaRoma, 7 giu. (askanews) – E’ bufera sulle chat, rivelate dal quotidiano La Repubblica, tra Paolo Signorelli, attuale portavoce del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, ucciso nel 2019. Il Pd chiede le dimissioni di Signorelli: “Non può restare un minuto di più al suo posto, Paolo Signorelli, il portavoce del ministro Francesco Lollobrigida. La sua cultura e il suo modo di pensare sono stati sconfitti il 25 aprile di 79 anni fa. E non diteci che le frasi incriminate sono prese da una conversazione telefonica. In questo Paese non si può dire ‘i tifosi della Roma tutti ebrei, mortacci loro’ e al suo interlocutore che parlava di ‘quell’ebreo di Gad Lerner’ ha risposto ‘cosa ha detto quel porco?’. L’antisemitismo e il neofascismo non possono avere a che fare con la nostra Repubblica antifascista”, attacca Sandro Ruotolo, responsabile informazione e cultura del Partito Democratico.


Gli fanno eco i senatori dem Walter Verini e Cecilia D’Elia: “Leggiamo sconcertati frasi e parole vergognosamente deliranti del portavoce del Ministro Lollobrigida, Signorelli, in una conversazione – riportata da Repubblica – con l’estremista nero e trafficante di droga Piscitelli (“Diabolik”) assassinato cinque anni fa. Una conversazione di poco tempo prima dell’omicidio, piena di insulti razzisti, tributi a terroristi neri stragisti, soddisfazione per assoluzioni di noti e pericolosi malavitosi, attacchi antisemiti a giornalisti come Gad Lerner, alla religione cattolica. Di omaggi a riti pagani ( “fascisti e nazisti sono pagani”). Una conversazione sconvolgente, con intrecci di estremismo nero e criminalità organizzata. E questo, dopo aver lavorato con simili funzioni per altri esponenti di Fratelli d’Italia, è da un anno il portavoce di un Ministro della Repubblica, che ha giurato sulla Costituzione. Non ci sono parole: solo atti da compiere, per incompatibilità assoluta con i valori contenuti nella Carta e per quelli della convivenza civile e democratica. Deve esserci un limite ai deliri neofascisti e antisemiti, anche e soprattutto per ministri e collaboratori del Governo Meloni”. Anche il senatore dem e tesoriere del partito, Michele Fina, sostien che “il portavoce del ministro Lollobrigida, Paolo Signorelli, si deve dimettere, su ciò non vi è dubbio. I contenuti deliranti delle sue chat contengono, tra l’altro, elementi degni dell’attenzione dei magistrati. Ma ciò che più colpisce è quanto sia profondo e radicato il virus del fascismo in Fdi, in moltissimi suoi esponenti di punta. Ieri stigmatizzavamo l’emissione di un francobollo celebrativo per un repubblichino, oggi abbiamo l’ennesima prova del fatto che la fiamma arde in Fdi in piena continuità con il movimento sociale. Alla luce di ciò che stiamo vivendo è chiaro che il premierato non risponde all’esigenza di rendere il Paese più agile ma di consegnare il potere ad un uomo o donna forti, nella migliore tradizione degli amanti dell’autoritarismo, del fascismo in primis. Una maggioranza il cui partito portante è interessato da simili fenomeni è un problema per il Paese e per la democrazia. Un grosso problema con cui la maggioranza e soprattutto Fdi devono fare i conti”.


Per Enza Rando, responsabile Legalità della segreteria nazionale del Partito Democratico, sono “gravissime le ricostruzioni dei dialoghi tra il portavoce del Ministro Lollobrigida, Signorelli, ed il criminale Piacitelli, noto come Diabolik, ucciso cinque anni fa. Frasi violente, esaltazione del fascismo e del nazismo, affermazioni antisemite contro il giornalista Lerner. Non si possono chiudere gli occhi davanti a parole che intrecciano malavita ed estremismo neofascista. Un episodio che dovrebbe avere come esito il passo indietro del portavoce del Ministro fedelissimo di Giorgia Meloni. Davvero Lollobrigida non ha nulla da dire?”. “Le frasi rese note oggi del portavoce del Ministro Lollobrigida Paolo Signorelli, pronunciate chattando con il conclamato malavitoso Fabrizio Piscitelli detto Diabolik, grondano odio antisemita da tutti i pori. Sono indecenti, e rivoltanti. Gli stessi aggettivi vanno utilizzati per la decisione di dedicare un francobollo commemorativo, in circolazione da questa mattina, a Italo Foschi, uno tra i più truci esponenti dello squadrismo romano, organizzatore seriale di pestaggi e bastonature, e in seguito, durante la Repubblica Sociale per cui svolse alti incarichi, persecutore di ebrei. Sono passate oltre 24 ore dalla denuncia di questa delirante scelta, che è politica più che filatelica, e non un esponente del governo ha fatto quello che serviva: chiedere scusa per questo basso uso delle istituzioni e annunciare la sospensione immediata della distribuzione del francobollo-vergogna”, dichiarano in una nota i senatori del Pd Dario Parrini e Francesco Verducci. “Finalmente abbiamo capito come sono stati spesi i due milioni di euro per lo staff che Giorgia Meloni ha regalato al cognato Lollobrigida mentre la sanità veniva tagliata e il salario minimo cancellato: per assumere profumatamente gli amici e reclutare l’ultra destra fascista romana; quella quindi legata a doppio filo alla malavita, all’eversione, al terrorismo, all’antisemitismo. Questo non è spoil sistem ma contaminazione fascista delle istituzioni”, sottolinea il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi

Urso: io commissario Ue? Non mollo il mio lavoro a metà

Urso: io commissario Ue? Non mollo il mio lavoro a metàRoma, 7 giu. (askanews) – “Credo che il lavoro che stiamo facendo in Italia sia estremamente importante. Finalmente abbiamo una politica industriale, abbiamo ripreso in mano le sorti del sistema produttivo italiano nella siderurgia, nell’auto, nell’elettrodomestico ed è assolutamente fondamentale completare questo lavoro”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a margine di una conferenza stampa a Vittorio Veneto rispondendo sulle indiscrezioni che lo darebbero come come possibile commissario europeo.


“Il Paese ha altre personalità che saranno sicuramente più adeguate del sottoscritto – ha aggiunto – io certo non posso mollare quello che faccio, non ho mai lasciato a metà il lavoro e ora siamo ancora a metà dell’opera. Ho bisogno di completare la legislatura, altri tre anni e mezzo, per dare al nostro Paese finalmente una chiara politica industriale e produttiva che punti sulle imprese, che consenta alle imprese di creare sviluppo e occupazione come si stanno creando in questi mesi in Italia, che è il Paese che cresce di più sia in Pil che in occupazione e col più basso tasso di inflazione tra i grandi Paesi industriali europei. Per la prima volta stiamo facendo meglio di Francia e Germania”.

Ultima piazza per Salvini-Vannacci: attacco a Lagarde e appello al voto

Ultima piazza per Salvini-Vannacci: attacco a Lagarde e appello al votoRoma, 6 giu. (askanews) – Dopo Ursula Von der Leyen e Macron, tocca a Christine Lagarde. Nel giorno del tanto atteso taglio dei tassi, Matteo Salvini, dal palco del comizio di chiusura della campagna elettorale a Roma, sceglie di colpire forte la presidente della Bce che “non potrà più essere libera di portare povertà e miseria in giro per l’Europa”.


“La Bce – attacca il vicepremier – ha scherzato coi risparmi, coi mutui, con gli stipendi, con la vita degli italiani: dovrà tornare a rispondere delle sue azioni ai popoli europei”. È l’unica novità di un discorso che segue sostanzialmente il copione delle manifestazioni che hanno preceduto quella nella capitale. Con il tema della pace preponderante: immancabile l’attacco al “guerrafondaio” Macron che viene invitato da Salvini a mettersi “l’elmetto, andare in guerra senza rompere le palle ai nostri giovani”. Il tema della pace – come già successo a Milano e a Bari – caratterizza anche la colonna sonora che, fa notare qualcuno, assomiglia più a quella di una festa dell’unità: Bon Dylan (Blowin’ in the wind), John Lennon (Give peace a chance) ma soprattutto Generale, in onore di Roberto Vannacci, anche se né lui né la Lega c’entrano molto con la canzone di Francesco De Gregori. Tra i militanti che occupano a metà piazza Santi apostoli, sotto quella che fu la sede dell’Ulivo, nessuno conosce il testo.


Tutti però riconoscono e omaggiano il generale campione d’incassi con il suo libro ‘Il coraggio vince’. Vannacci sale sul palco dopo il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e il ministro dell’Istruzione Valditara. E dopo essersi generosamente concesso ai giornalisti osservando che “Putin non è peggio di Stalin” e che quindi “vale la pena negoziare la pace”. Dal palco attacca: “Questa Europa non ci piace più, è un’Europa più triste e insicura” e insiste a chiedere tra gli applausi di “votare con una Decima sul simbolo della Lega”. “Scegliere un generale è il regalo più grande che la Lega possa fare al popolo italiano”, lo omaggia Salvini accolto sul palco dal coro “un capitano c’è solo un capitano”. Si mostra fiducioso sul risultato della Lega che sarà lontanissimo dal 34% delle europee del 2019 ma secondo il ministro dei Trasporti in ripresa rispetto a qualche previsione catastrofica che lo dava sotto alla percentuale delle politiche: “Non si può parlare di sondaggi perché è vietato ma posso dirvi che in questi giorni e in queste ore la Lega è il partito che sta crescendo più di tutti in Italia. La grande sorpresa di queste elezioni sarà la Lega. Con tanti saluti a Gufi e menagrami”. A cui Salvini si rivolge anche assicurando che “questo governo andrà avanti fino al 2027” e “anche oltre se Schlein resta segretaria del Pd, una garanzia per l’Italia e per il centrodestra”.


Il comizio si chiude con un appello al voto: “Dopo 50 anni per la prima volta il centrodestra unito può essere maggioranza a Bruxelles” quindi guai a chi non vota: “Chi non vota è complice”, ammonisce: “L’8 e il 9 giugno sarà la festa di liberazione dei popoli europei”.

Migranti, Meloni: non credo controlli lavoratori in anni scorsi

Migranti, Meloni: non credo controlli lavoratori in anni scorsiRoma, 6 giu. (askanews) – “Noi abbiamo questo dato perchè abbiamo fatto i controlli e vorrei che fosse verificato che negli anni scorsi si sia fatto così, perchè temo che i controlli non siano stati fatti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Porta a porta’ in onda stasera su Rai1, a proposito dell’esposto presentato sull’ipotesi di illecito sulle richieste di lavoratori immigrati regolari.


“Il dato più inquietante – ha aggiunto – è della Campania perchè 157 mila domande, più della metà del totale, arriva dalla Campania, il cui tessuto produttivo non ha quella capacità di assorbimento, La mia ipotesi è che la criminalità organizzata si sia infiltrata” e “io questo non intendo consentirlo”. “Dovremo rivedere la normativa perchè non utilizzeremo i flussi di migranti regolari per permettere di entrare illegamente e far fare i soldi alla criminalità organizzata”, ha sottolineato.


Quanto a chi ha detto che ha sbagliato a rivolgersi alla Procura nazionale antimafia, Meloni risponde sarcastica: “Sono tanto contenta dei loro consigli preziosissimi”.

Pil, Meloni: risultati positivi, possono migliorare

Pil, Meloni: risultati positivi, possono migliorareRoma, 6 giu. (askanews) – “Tanta gente è ancora in difficoltà perchè ereditiamo una situazione in cui l’Italia era fanalino di coda nei maggiori fattori macroeconomici e viviamo comunque in una situazione particolare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Porta a porta’ in onda stasera su Rai1.


“Piano piano le cose migliorano, i salari hanno cominciato a crescere più dell’inflazione – ha aggiunto – ma per arrivare alla siutuazione a cui puntare ci vuole tempo. I dati dell’Istat della crescita sono buoni, una delle poche volte che cresciamo più della Francia e della Germania, ma è un risultato che portano a casa imprese, lavoratori, sistema industriale. Percepiscono che c’è uno Stato che non vuole disturbare chi fa impresa, hanno il vantaggio della stabilità del governo e della credibilità internazionale che attrae investimenti. Credo che i dati possano migliorare”.

Europee, Meloni: l’Italia è tornata, voto a Fdi per darci forza

Europee, Meloni: l’Italia è tornata, voto a Fdi per darci forzaRoma, 6 giu. (askanews) – “Credo che qualunque persona onesta veda che non si è mai parlato dell’Italia come in questi mesi. L’Italia è tornata, e può migliorare. Non è solamente un fatto di orgoglio: essere ascoltati, credibili, rispettati, vuol dire poter difendere interessi, imprese, vuol dire che non c’è qualcuno che può decidere per noi, come accaduto in passato”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Cinque minuti’ in onda stasera su Rai1.


“I cittadini vadano a votare, non si voltino dall’altra parte, perchè l’Europa si occupa della loro quotidianità molto più di quel che credono” e “ogni croce sul simbolo di Fdi la utilizzerò per portare a casa risultati per i cittadini italiani”, ha aggiunto.