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Europee, Conte: annunceremo gruppo cui aderisce M5s dopo voto

Europee, Conte: annunceremo gruppo cui aderisce M5s dopo votoRoma, 6 giu. (askanews) – Chi vota M5s alle elezioni europee “voterà candidati che si batteranno per le nostre battaglie con la possibilità di incidere in un gruppo di cui nonposso rivelare l’identità, le trattative che stiamo conducendo sottotraccia me lo impediscono. Abbiamo fatto le trattative, ma abbiamo deciso di non anticipare e annunciare la nostra scelta all’indomani del voto”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte ospite della trasmissione di radioUno Il Rosso e Il Nero.

Ucraina, Mattarella: siamo chiamati alla responsabilità di ricostruire la pace nella libertà

Ucraina, Mattarella: siamo chiamati alla responsabilità di ricostruire la pace nella libertàRoma, 6 giu. (askanews) – “Oggi di fronte alla guerra, tornata in Europa con l’invasione dell’Ucraina, siamo chiamati alla responsabilità di ricostruire la pace nella libertà, nel rispetto del diritto, dell’indipendenza e dell’autodeterminazione dei popoli”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato all’Anpi in occasione degli ottant’anni di fondazione della associazione.


“L’istituzione dell’A.N.P.I., nell’ambito del movimento partigiano, è stata un segno di impegno civile per la democrazia, la pace, la libertà, l’uguaglianza, valori conquistati a prezzo di duri sacrifici dalle generazioni che ebbero parte alla Guerra di Liberazione, contro ogni forma di oppressione e autoritarismo”, ha sottolineato il Presidente della Repubblica, nel messaggio inviato al Presidente del Comitato Nazionale A.N.P.I., Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Gianfranco Pagliarulo. “Nella ricorrenza degli ottant’anni di vita rivolgo il saluto più cordiale all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, unito all’apprezzamento per l’opera svolta, lungo l’arco della storia repubblicana, per custodire e trasmettere i valori della Resistenza e rafforzare l’unità del Paese attorno alla Costituzione – ha ricordato il capo dello Stato -. La lotta di popolo contro il fascismo e il nazismo, che ha realizzato il riscatto dell’Italia dopo le pagine della dittatura e della sua violenza, ha condotto a una nuova Europa, promessa di libertà e di pace. L’impegno delle giovani generazioni in questo percorso, nella memoria dei patrioti che generosamente contribuirono, con la Resistenza all’oppressore, all’edificazione della Repubblica, suscita apprezzamento”.

Anpi, Mattarella: segno di impegno civile contro ogni forma autoritarismo

Anpi, Mattarella: segno di impegno civile contro ogni forma autoritarismoRoma, 6 giu. (askanews) – “L’istituzione dell’A.N.P.I., nell’ambito del movimento partigiano, è stata un segno di impegno civile per la democrazia, la pace, la libertà, l’uguaglianza, valori conquistati a prezzo di duri sacrifici dalle generazioni che ebbero parte alla Guerra di Liberazione, contro ogni forma di oppressione e autoritarismo”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente del Comitato Nazionale A.N.P.I., Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Gianfranco Pagliarulo.


“Nella ricorrenza degli ottant’anni di vita rivolgo il saluto più cordiale all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, unito all’apprezzamento per l’opera svolta, lungo l’arco della storia repubblicana, per custodire e trasmettere i valori della Resistenza e rafforzare l’unità del Paese attorno alla Costituzione – ha ricordato il capo dello Stato -. La lotta di popolo contro il fascismo e il nazismo, che ha realizzato il riscatto dell’Italia dopo le pagine della dittatura e della sua violenza, ha condotto a una nuova Europa, promessa di libertà e di pace. L’impegno delle giovani generazioni in questo percorso, nella memoria dei patrioti che generosamente contribuirono, con la Resistenza all’oppressore, all’edificazione della Repubblica, suscita apprezzamento”.

Meloni: mai mi sarei sognata di fare una piazzata come Magi

Meloni: mai mi sarei sognata di fare una piazzata come MagiRoma, 5 giu. (askanews) – “Con Magi ci conosciamo da tempo, non è la prima volta che si lancia in queste iniziative, l’ho visto seduto in conferenza stampa quando eravamo tra italiani e pensavo che svolgesse allora il suo intervento” cosa che invece ha fatto dopo “con gli albanesi” quando “si è gettato davanti alla macchina del primo ministro albanese e la sicurezza l’ha fermato come succede in ogni Paese”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervistata al Tg de La7 a proposito di quanto accaduto oggi in Albania.


“Allora – ha continuato il suo racconto – sono scesa dall’auto e ho spiegato che si trattava di un parlamentare italiano… tutto da copione in campagna elettorale ed io ne ho fatte diverse” anche se “mai mi sarei sognata di andare a fare una piazzata quando il premier italiano era con un omologo ma questo è un tema che la sinistra non si pone molto spesso”.

Ilaria Salis scrive a Meloni: fatemi scontare i domiciliari in ambasciata

Ilaria Salis scrive a Meloni: fatemi scontare i domiciliari in ambasciataRoma, 5 giu. (askanews) – Ilaria Salis ha scritto una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri degli Esteri, dell’Interno e della Giustizia per chiedere di scontare gli arresti domiciliari nell’ambasciata italiana a Budapest. Questo per evitare pericoli per la sua sicurezza e per quella della sua famiglia e dei cittadini italiani che la assistono e la frequentano, tra i quali ci sarebbe anche un minore, che, scrive la detenuta in Ungheria candidata alle Europee con Avs, stanno correndo gli stessi rischi che corre lei. Dopo la rivelazione del suo indirizzo, infatti, Ilaria Salis ha ricevuto minacce attraverso un sito neonazista. E’ quanto ha riferito ad Askanews Roberto Salis, padre dell’italiana imputata in Ungheria.

Ilaria Salis scrive a Meloni: scontare domiciliari in ambasciata

Ilaria Salis scrive a Meloni: scontare domiciliari in ambasciataRoma, 5 giu. (askanews) – Ilaria Salis ha scritto una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri degli Esteri, dell’Interno e della Giustizia per chiedere di scontare gli arresti domiciliari nell’ambasciata italiana a Budapest. Questo per evitare pericoli per la sua sicurezza e per quella della sua famiglia e dei cittadini italiani che la assistono e la frequentano, tra i quali ci sarebbe anche un minore, che, scrive la detenuta in Ungheria candidata alle Europee con Avs, stanno correndo gli stessi rischi che corre lei. Dopo la rivelazione del suo indirizzo, infatti, Ilaria Salis ha ricevuto minacce attraverso un sito neonazista. E’ quanto ha riferito ad Askanews Roberto Salis, padre dell’italiana imputata in Ungheria.

Schlein: l’accordo con l’Albania sui migranti è una grande presa in giro

Schlein: l’accordo con l’Albania sui migranti è una grande presa in giroRoma, 5 giu. (askanews) – L’accordo sui centri per migranti in Albania “lede il diritto d’asilo che sta in Costituzione” ed è “una grande presa in giro”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico Elly Schlein durante la registrazione di ‘Cinque minuti’, in onda su Raiuno.


“C’è una deportazione in un altro Stato. Meloni va a quattro giorni dal voto a fare un costosissimo spot elettorale in Albania, doveva costare 650 milioni di euro, stanno diventando 800 milioni. Non ci facciamo più dire che non ci sono i soldi per assumere gli infermieri e i medici che mancano nella sanità pubblica”.

Migranti, Schlein: accordo con Albania è una grande presa in giro

Migranti, Schlein: accordo con Albania è una grande presa in giroRoma, 5 giu. (askanews) – L’accordo sui centri per migranti in Albania “lede il diritto d’asilo che sta in Costituzione” ed è “una grande presa in giro”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico Elly Schlein durante la registrazione di ‘Cinque minuti’, in onda su Raiuno.


“C’è una deportazione in un altro Stato. Meloni va a quattro giorni dal voto a fare un costosissimo spot elettorale in Albania, doveva costare 650 milioni di euro, stanno diventando 800 milioni. Non ci facciamo più dire che non ci sono i soldi per assumere gli infermieri e i medici che mancano nella sanità pubblica”.

Magi strattonato dalla sicurezza albanese. Lite con Meloni

Magi strattonato dalla sicurezza albanese. Lite con MeloniShenjin, 5 giu. (askanews) – Il segretario di +Europa Riccardo Magi è stato strattonato dalla sicurezza albanese fuori dal centro di Shenjin in Albania. All’uscita dalla struttura della premier Giorgia Meloni, Magi si è messo di fronte all’auto della premier bloccando il passaggio dell’auto con un cartello con la scritta ‘No alla Guantanamo italiana’. Magi è stato quindi bloccato e strattonato dalla sicurezza albanese. A quel punto Meloni è scesa dall’auto e l’ha raggiunto e ne è nato un battibecco.


“Ho fatto un sacco di campagna elettorale e non sapevo se avrei superato la soglia di sbarramento. Le sono totalmente solidale. Le do una mano volentieri”, gli ha detto Meloni. “Se accade questo a un parlamentare italiano potete immaginare cosa accadrà ai poveri cristi che saranno chiusi qui”, ha accusato Magi. “Seeee poveri cristi…. C’è una legislazione italiana ed europea, lei non è il segretario di +Europa? Non voleva +Europa? Che +Europa è?”, ha tagliato corto Meloni risalendo in macchina. Prima, parlando con i giornalisti, Magi aveva denunciato la visita di Meloni come un “hotspot elettorale”. “La struttura in cui siamo – chiede Magi – è un hotspot? È un centro di prima accoglienza? Quali persone ci arriveranno? Dove verrà fatto lo screening per valutare i vulnerabili che in base alla legge non dovranno essere portati in Albania? Chi sono le figure istituzionali che faranno questo screening? Ricordiamo che qui ci sarà una vera e propria discriminazione perché arriveranno delle persone che hanno la stessa condizione giuridica che altre persone in Italia le vede accolte nel sistema d’accoglienza. Quindi a seconda se si viene salvati da una ONG e si viene portati in Italia, si entra nel circuito di accoglienza come richiedenti asilo, se si viene salvati da una nave dell’autorità italiana si entra nel circuito di detenzione in Albania. E questo ovviamente è una discriminazione inaccettabile”.

Migranti, Meloni annuncia centri in Albania da agosto e attacca le opposizioni

Migranti, Meloni annuncia centri in Albania da agosto e attacca le opposizioniShenjin, 5 giu. (askanews) – I centri per migranti di Shenjin e Gjader in Albania “saranno operativi dal primo agosto”, non saranno una “Guantanamo” e non rappresenteranno un costo ma un “investimento” per l’Italia.


Giorgia Meloni è arrivata questa mattina in Albania per un sopralluogo ai due siti: Shenjin, pronto da ieri, sarà un hotspot, Gjader, ancora in via di realizzazione, un Cpr. Per le opposizioni la sua è solo una “passerella” a pochi giorni dalle europee, un “hotspot elettorale”, ironizza il segretario di +Europa Riccardo Magi, arrivato questa mattina nella struttura albanese e strattonato dalla sicurezza locale. Accuse a cui Meloni replica a muso duro: “Non ho fatto campagna elettorale, continuo a fare il mio lavoro. Quello che non posso fare è scomparire. Vado a Caivano ed è uno spot elettorale, vado in Albania ed è uno spot elettorale…non posso sospendere il mio lavoro per un mese”. Dopo un sopralluogo nell’area di Gjader (con i cantieri ancora aperti) la premier visita rapidamente la struttura di Shenjin prima di un punto stampa insieme al ‘collega’ Edi Rama. Nel complesso dei due centri – spiega – saranno portate inizialmente circa mille persone per arrivare poi alla capienza di 3 mila previste dall’accordo. Un accordo “di respiro europeo” che “funzionerà”, si dice certa, che aprirà una “fase nuova” e che sarà “replicabile in molti Paesi”. Lo testimonia, per la premier, la lettera inviata nelle scorse settimane alla Commissione Ue da 15 Paesi su 27. Nel dettaglio, la struttura di Shenjin, situata all’interno del porto, funzionerà come hotspot, per effettuare “screeening sanitario, identificazione, formalizzazione della domanda di asilo” per migranti “salvati in acque internazionali, da navi italiane ufficiali” esclusi “minori, donne, anziani e fragili”. A Gjader, nell’entroterra, invece saranno eseguite le “procedure accelerate di frontiera, in massimo 28 giorni” per quelli che “provengono da Paesi sicuri”, la cui lista è stata appena ampliata. Avrà dunque anche “funzioni di Cpr per coloro che non hanno titolo a entrare e sono in attesa del rimpatrio”. Ci sarà anche “un’area di detenzione per i reati eventualmente commessi all’interno dei centri”. In entrambi la “giurisdizione è italiana, con personale italiano” mentre l’Albania collaborerà per la “sicurezza e sorveglianza” all’esterno. La gestione è stata affidata a Medihospes mentre il trasporto verrà effettuato “da navi governative italiane” ma “da settebre” ci sarà il noleggio di un traghetto, un “hotspot flottante” per 13,5 mln. “Il ricorso al noleggio di navi private – ha precisato – è una misura cautelare dovuta alla situazione internazionale” che potrebbe non consentire la piena disponibilità di navi ‘ufficiali’. Per quanto riguarda i costi, l’opposizione calcola una spesa che arriverà a un miliardo di euro. Per Meloni i fondi previsti sono “670 mln euro per 5 annni, 134 mln all’anno” pari al “7,5% delle spese di accoglienza” sostenute dall’Italia. E non sarà, per lei, “un costo aggiuntivo” perchè i migranti dovrebbero “comunque essere accolti in Italia”. E’ anzi, rivendica la premier, un “investimento” perchè “può rappresentare uno straordinario strumento di deterrenza”, riducendo quindi gli arrivi. Per lei, quindi, “a pieno regime in Italia risparmieremmo 136 mln”. Alle opposizioni che le chiedono di destinare i soldi previsti per i centri, Meloni replica attaccando: “Sono contrari perchè non vogliono risolvere il problema. Io ho diritto di spendere le risorse dei cittadini per fare quello che mi hanno chiesto. Sto facendo il mio lavoro. Piuttosto si potevano spendere in sanità i 17 mld spesi per le truffe sul superbonus, risorse tolte a malati per darle ai truffatori, gettate dalla finestra a causa di norme scritte male”.


Nel suo intervento, Rama ha tenuto un lungo ‘sfogo’ nei confronti della stampa italiana, trovando il sostegno di Meloni. “Provo sollievo nel vedervi tutti qui sani e salvi, in quest’area dove secondo il giornale italiano ‘Domani’ c’è il cuore della malavita albanese – ha ironizzato -. Abbiamo preso molto sul serio questa scoperta inquietante e siccome ‘Domani’ ha detto che la procura sta indagando, abbiamo chiesto informazioni alla procura speciale che ci ha rassicurato che tagliagole malavitosi non esistono: in Albania ci sono criminali ma non ci sono i presupposti per parlare di una mafia albanese”. Con le loro inchieste, dunque alcuni media italiani “anche nel servizio pubblico” (un riferimento a ‘Report’ che però Rama non cita) vogliono “gettare fango sull’Albania per la cooperazione tra i nostri due governi nella lotta all’emigrazione clandestina. Il diritto a opporsi è stato trasformato in un abuso del quarto potere sulla pelle dell’Albania, degli albanesi e anche degli italiani”. E anche la sinistra italiana dovrebbe capire, per Rama, che “la tessera di partito non c’entra un bel niente”. Parole a cui fa eco Meloni: “Rinnovo tutta la solidarietà e vicinanza, mia, del governo italiano e del popolo italiano per gli attacchi che hanno ricevuto da quando hanno deciso di offrire questo aiuto. C’è stata una grandissima campagna denigratoria, è stato dipinto un narco-Stato controllato dalla criminalità ma è un racconto che non torna. Penso che la vera ragione non sia attaccare il governo albanese” ma il governo italiano. Ma così, ammonisce, “quando si mette in mezzo, per attaccare il governo, un partner internazionale, si rischia di fare non un danno al governo ma un danno all’Italia: il rischio è che domani ci siano meno nazioni disposte a stringere accordi con noi”.