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Europee, Salvini canta Bob Dylan. Vannacci cita il Gladiatore (e ironizza sulla Decima)

Europee, Salvini canta Bob Dylan. Vannacci cita il Gladiatore (e ironizza sulla Decima)Milano, 1 giu. (askanews) – “In troppi parlano a sproposito di guerra. Per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone? La risposta amico mio è nel vento…”. Matteo Salvini cita Bob Dylan, dal palco della manifestazione a Milano, e poi si interrompe per far partire le note di Blowing in the Wind.


E poi il leader della Lega riprende: “Mai un soldato italiano a combattere in Ucraina, mai un missile italiano a spargere sangue in Russia. NOn siamo in guerra con nessuno, chi sceglie la Lega sceglie la pace”. E per Salvini “la Lega sarà la più bella sorpresa di queste elezioni europee. Per gufi e menagramo saranno anni difficili”. “Siete tantissimi, sembrate una legione… la decima legione…”. Roberto Vannaci, candidato indipendente della Lega alle Europee, si presenta così sul palco della manifestazione in piazza del Duomo, giocando ancora con il riferimento alla X Mas che ieri ha sollevato polemiche e reazioni. E insiste: “Ci sono tante ragioni per votare Lega, ve ne darò solo una, la decima ragione…”.


“Vogliono venderci l’inclusività, ma io voglio essere esclusivo, perché tutti sono attratti dalla esclusività. Per questo mi rivolgo esclusivamente a voi, cittadini italiani e milanesi, perché il mio contratto, qualora lo vorrete, sarà solo con voi. Io voglio difendere solo i vostri interessi, solo gli interessi degli agricoltori italiani, degli imprenditori italiani, degli studenti italiani che non devono essere pervasi dalle teorie di genere mistificatorie che l’Europa ci vuole imporre”, ha affermato Vannacci. Bruxelles come campo della sua prossima battaglia, dopo i teatri di guerra in cui ha operato da militare. E lì Roberto Vannacci assicura di essere “pronto con la mia specialità, il sabotaggio. Il sabotaggio di qualsiasi iniziativa che voglia distruggere la nostra identità, le nostre radici, il nostro sangue”. E se Salvini cita una canzone, Vannacci un film: “Al vostro segnale scateneremo l’inferno” dal celebre Il Gladiatore di Russell Crowe, per chiudere il suo comizio alla manifestazione della Lega in piazza del Duomo. Mentre tutto si conclude con le note di “Generale” di Francesco De Gregori, canzone contro l’insensatezza della guerra, ma che richiama anche il candidato di punta del Carroccio alle prossime Europee, il generale Roberto Vannacci, che Salvini ringrazia “per aver scelto la Lega”, chiamando al suo fianco sul palco, insieme a tutti i vertici della Lega, per chiudere la kermesse.

Schlein: il governo di Meloni sta cancellando la libertà

Schlein: il governo di Meloni sta cancellando la libertàRoma, 1 giu. (askanews) – “Faccio fatica a capire che film sta vedendo Meloni e che lingua sta parlando, vede un altro paese. Mi ha attaccato dicendo che la sinistra cancella l’identità, io ho risposto che lei sta cancellando la libertà. Continuiamo a inchiodare il governo su una gigantesca questione sociale e salariale che Meloni continua a cercare di eludere con armi di distrazione di massa che il Pd non è disposto ad accettare”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti a margine della manifestazione all’Arco della Pace a Milano in vista delle elezioni europee.


“Noi – ha aggiunto – siamo in questa piazza, vogliamo un’Europa basata sulla giustizia sociale, sul lavoro dignitoso, sull’innovazione per le imprese, è la piazza del Pd che è sempre stata una piazza ‘per’ molto prima di essere ‘contro’ qualunque cosa o qualcuno”.

Europee, Vannacci come Il Gladiatore: scateneremo l’inferno

Europee, Vannacci come Il Gladiatore: scateneremo l’infernoMilano, 1 giu. (askanews) – “Al vostro segnale scateneremo l’inferno”. Cita Il Gladitore di Russell Crowe, Roberto Vannacci, per chiudere il suo comizio alla manifestazione della Lega in piazza del Duomo.


“Vogliono venderci l’inclusività, ma io voglio essere esclusivo, perchè tutti sono attratti dalla esclusività. Per questo mi rivolgo esclusivamente a voi, cittadini italiani e milanesi, perchè il mio contratto, qualora lo vorrete, sarà solo con voi. Io voglio difendere solo i vostri interessi, solo gli interessi degli agricoltori italiani, degli imprenditori italiani, degli studenti italiani che non devono essere pervasi dalle teorie di genere mistificatorie che l’Europa ci vuole imporre”, ha affermato Vannacci.

Meloni: finita la stagione dell’Italia in Ue con il piattino in mano

Meloni: finita la stagione dell’Italia in Ue con il piattino in manoRoma, 1 giu. (askanews) – “Si lanciano allarmi infondati, si attivano i circuiti della sinistra italiana ed europea, si fa gazzarra in Parlamento sperando che qualcuno ci creda, cercando di impedirci di sedere al tavolo dei grandi, ma non funziona più, a queste bugie non ci crede nessuno. L’Italia sarà a quei tavoli da protagonista e non con il piattino in mano lasciando che gli altri decidano per noi. Quella stagione è finita”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla kermesse elettorale di Fdi a piazza del Popolo.


Il voto europeo – ha poi sottolineato – è “maledettamente importante” perché “siamo a un punto di svolta” ed è una sorta di “referendum tra due visioni opposte: da una parte un’Europa ideologica, sempre più tecnocratica e meno democratica, e la nostra Europa coraggiosa, fiera, che non dimentica le sue radici”. “Noi – ha aggiunto – abbiamo dimostrato che la nostra Europa può vincere. Abbiamo una pattuglia di europarlamentari combattiva ma piccola, pensate cosa potremo fare con un gruppo moltiplicato nei numeri e sempre più decisivo perché parte di una maggioranza alternativa alla sinistra”. Più di una stoccata all’opposizione, ché nell’attuale congiuntura internazionale “se al posto nostro al governo ci fosse stato il campo largo, con le contraddizioni che hanno, l’Italia avrebbe rischiato di dichiararsi guerra da sola”.


“Quando ho deciso di guidare le liste di Fratelli d’Italia alle Europee avevo promesso che non avrei smesso neanche un minuto di svolgere il mio ruolo di presidente del consiglio quel ruolo al quale gli italiani mi avevano chiamato con quella straordinaria dimostrazione di affetto e di fiducia che è stato il voto” e così è stato”, “non ho mai smesso”, tant’è che “questa è la mia unica manifestazione in questo mese di campagna elettorale” e “se me lo sono potuto permettere è perché ci eravate voi. Grazie per non avermi lasciato sola, grazie per avermi spinto sempre più avanti e per avermi dato ogni giorno una motivazione in più per combattere questa battaglia”, ha detto poi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche ritornata sul caso dello scontro con il governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Una donna che viene insultata deve difendersi o no? Deve reagire o sottomettersi? Ditecelo. Noi siamo abituati a non abbassare la testa davanti a bulli e gradassi. Sono una donna e ho il diritto di difendermi e sono capace di difendermi. Ecco la parità, l’orgoglio femminile, quello che gli altri non sanno più difendere”.

Schlein: ma che film sta vedendo Meloni? Pd inchioda governo

Schlein: ma che film sta vedendo Meloni? Pd inchioda governoRoma, 1 giu. (askanews) – “Faccio fatica a capire che film sta vedendo Meloni e che lingua sta parlando, vede un altro paese. Mi ha attaccato dicendo che la sinistra cancella l’identità, io ho risposto che lei sta cancellando la libertà. Continuiamo a inchiodare il governo su una gigantesca questione sociale e salariale che Meloni continua a cercare di eludere con armi di distrazione di massa che il Pd non è disposto ad accettare”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti a margine della manifestazione all’Arco della Pace a Milano in vista delle elezioni europee.

Europee, Meloni: voto è importante, è un referendum

Europee, Meloni: voto è importante, è un referendumRoma, 1 giu. (askanews) – Il voto europeo è “maledettamente importante” perchè “siamo a un punto di svolta” ed è una sorta di “referendum tra due visioni opposte: da una parte un’Europa ideologica, sempre più tecnocratica e meno democratica, e la nostra Europa coraggiosa, fiera, che non dimentica le sue radici”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla kermesse elettorale di Fdi a piazza del Popolo.


“Noi – ha aggiunto – abbiamo dimostrato che la nostra Europa può vincere. Abbiamo una pattuglia di europarlamentari combattiva ma piccola, pensate cosa potremo fare con un gruppo moltiplicato nei numeri e sempre più decisivo perchè parte di una maggioranza alternativa alla sinistra”.

Meloni: con il campo largo al governo l’Italia si dichiarerebbe guerra da sola

Meloni: con il campo largo al governo l’Italia si dichiarerebbe guerra da solaRoma, 1 giu. (askanews) – Nel’attuale congiuntura internazionale “se al posto nostro al governo ci fosse stato il campo largo, con le contraddizioni che hanno, l’Italia avrebbe rischiato di dichiararsi guerra da sola”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla kermesse elettorale di Fdi a piazza del Popolo.


“Quando ho deciso di guidare le liste di Fratelli d’Italia alle Europee avevo promesso che non avrei smesso neanche un minuto di svolgere il mio ruolo di presidente del consiglio quel ruolo al quale gli italiani mi avevano chiamato con quella straordinaria dimostrazione di affetto e di fiducia che è stato il voto” e così è stato”, “non ho mai smesso”, tant’è che “questa è la mia unica manifestazione in questo mese di campagna elettorale” e “se me lo sono potuto permettere è perché ci eravate voi. Grazie per non avermi lasciato sola, grazie per avermi spinto sempre più avanti e per avermi dato ogni giorno una motivazione in più per combattere questa battaglia”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche ritornata sul caso dello scontro con il governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Una donna che viene insultata deve difendersi o no? Deve reagire o sottomettersi? Ditecelo. Noi siamo abituati a non abbassare la testa davanti a bulli e gradassi. Sono una donna e ho il diritto di difendermi e sono capace di difendermi. Ecco la parità, l’orgoglio femminile, quello che gli altri non sanno più difendere”.

Meloni: per candidato Pse sono dittatrice, Schlein risponda

Meloni: per candidato Pse sono dittatrice, Schlein rispondaRoma, 1 giu. (askanews) – “Qualche giorno fa il candidato alla presidenza della Commissione europea dei socialisti, tale signor Schmit, ha detto che i Conservatori europei sono una forza non democratica. In pratica io non sarei una leader democratica. Chiedo a Schlein di dire se condivide queste parole e non scappi anche stavolta. Elly è una domanda semplice: convidi sì o no che io non sia una leader democratica? Non scappare anche stavolta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla kermesse elettorale di Fdi a piazza del Popolo.

Meloni: trame e sgambetti contro noi ma non abbiamo paura

Meloni: trame e sgambetti contro noi ma non abbiamo pauraRoma, 1 giu. (askanews) – “Abbiamo scritto la storia, chiudendo una lunga stagione di governi tecnici e maggioranze arcobaleno, formando un governo legittimato dal voto popolare con una maggioranza ampia e coesa. Abbiamo usato legittimità e stabilità non per noi ma per gli italiani cominciando, mattone dopo mattone, a riformare il Paese: noi non stiamo al governo per pensare a come rimanerci, nel palazzo per sovravviverci. Vogliamo lasciare la nazione in condizioni migliori da come l’abbiamo trovata, costi quel che costi. E costerà perchè ci saranno lavoro, sgambetti, trame nell’ombra perchè le forze della conservazione, dello status quo, che hanno bivaccato sulla pelle degli italiani faranno di tutto per impedircelo. Non importa perchè siamo dalla parte giusta della storia e chi è dalla parte giusta non deve mai avere paura”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla kermesse elettorale di Fdi a piazza del Popolo.

2 giugno, Mattarella: unità valorizzando autonomia nella solidarietà

2 giugno, Mattarella: unità valorizzando autonomia nella solidarietàRoma, 1 giu. (askanews) – “Quando vengono tessute proficue sinergie tra le Istituzioni locali e favoriti percorsi di raccordo tra il centro e i territori, quando – come avvenuto anche nei mesi scorsi – insieme vengono affrontati gli eventi emergenziali, quando gli enti locali sono sostenuti nel superamento dei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, viene rinsaldata l’unità dell’edificio democratico, valorizzando il principio di autonomia nell’orizzonte della solidarietà”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica, inviando un messaggio ai Prefetti d’Italia “affinché – si legge in una nota – se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale”.


“Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata, rinnovo ai Prefetti e a tutti coloro che si adoperano per il bene della collettività gli auguri di buon lavoro e di buona Festa, nell’auspicio che la ricorrenza del 2 giugno rafforzi la consapevolezza e l’orgoglio della partecipazione, prerogativa di ciascun cittadino”, conclude Mattarella.