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FdI, Arianna Meloni: Lollobrigida? Amore finito ma ci vogliamo bene

FdI, Arianna Meloni: Lollobrigida? Amore finito ma ci vogliamo beneRoma, 24 ago. (askanews) – “Sì, è vero, non stiamo più insieme da un po’. Per Lollo mi butterei nel Tevere, come si dice a Roma. Ci vogliamo bene, so quanto vale, conosco di che pasta politica sia fatto: uno in grado di lavorare 500 ore al giorno (…). Il nostro progetto politico va avanti, i nostri rapporti personali sono ancora solidi, poi l’amore è un’altra cosa”: così Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio e responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia, racconta in un colloquio con il Foglio la fine della sua relazione con il suo compagno, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.


“E visto che sono affari nostri e ci sono tante persone che amiamo in mezzo, la finirei qui – aggiunge – con la curiosità morbosa. Grazie”.

Welfare, Fedriga: troppi punti nascita mentre popolazione invecchia

Welfare, Fedriga: troppi punti nascita mentre popolazione invecchiaRoma, 23 ago. (askanews) – “E’ fondamentale cominciare a dire la verità ai cittadini. Oggi con l’aumento della popolazione anziana c’è necessità di dare un altro tipo di risposte. Faccio un esempio che scotta: noi abbiamo troppi punti nascita con un crollo demografico, possiamo dirlo? E possiamo dire che quei punti nascita lasciati aperti significa avere meno personale a disposizione per altri servizi e vuol dire rendere quel punto nascita meno sicuro perché non c’è la casistica?” Lo ha detto il presidente della conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, al meeting di Rimini.


“Provate – ha aggiunto – ad andare a spostare o chiudere un punto nascita: c’è la rivolta, che sia la destra o la sinistra all’opposizione in quel momento. Dove invece servirebbe una sanità di territorio per dare risposta a quella popolazione anziana che sta aumentando”. “Oggi la politica deve iniziare a dire la verità e non solo inseguire la propaganda del consenso. Un punto nascita con cento nati è prima di tutto insicuro per la mamma e per il bambino e uno spreco di risorse e personale”, ha aggiunto.

Emilia R., Bonaccini: fiducia centrosinistra possa vincere

Emilia R., Bonaccini: fiducia centrosinistra possa vincereRimini, 23 ago. (askanews) – “Io ho fiducia che in Emilia-Romagna il centrosinistra possa riconfermarsi”. E “oggi la destra sa che è più facile che perda piuttosto che vinca. Però le partite partono tutte da zero, quindi lo dico anche al Pd, al centrosinistra: piedi per terra, si ragioni non a immaginare che assetti ci saranno di giunta, si lavori per far campagna elettorale”. Lo ha detto l’europarlamentare e presidente del Partito democratico, Stefano Bonaccini, nel corso di una conferenza stampa al Meeting di Rimini.


“Più che il destino di ognuno di noi – ha aggiunto Bonaccini -, è bene che parliamo del destino degli emiliano-romagnoli. Se guardo i dati concreti e non i sondaggi, i voti delle ultime amministrative, nonostante un vento di destra in Europa e in Italia ancora forte, in Emilia-Romagna tre quarti dei comuni, compresi quelli alluvionati che governavamo, sono stati vinti o stravinti dal centro-sinistra.

Manovra, Bonaccini (Pd): Ponte sullo Stretto non è la priorità

Manovra, Bonaccini (Pd): Ponte sullo Stretto non è la prioritàRimini, 23 ago. (askanews) – In questo momento in Italia “mancano completamente le politiche industriali e servirebbe metterci mano. Perché se il Ponte sullo Stretto diventa la priorità… Nulla contro i ponti che si fanno in tutto il mondo, il problema è che le priorità di questo Paese, soprattutto al Mezzogiorno, sono ben altre”.


Le priorità per il Mezzogiorno, secondo Bonaccini “se non risolte e colmate si rischia che la competitività di quella parte del Paese non ci sia”.

Bonaccini: senza immigrati ci giochiamo pensioni, scuola, sanità

Bonaccini: senza immigrati ci giochiamo pensioni, scuola, sanitàRoma, 23 ago. (askanews) – “Quando arriva l’inverno demografico prima che riprendi a fare figli passeranno davvero decenni” e quindi la soluzione sono “più immigrati. Se saranno addirittura di più quelli che devono ricevere da chi lavora e produce, noi saremo un Paese che si giocherà le grandi conquiste delle democrazie liberali del secolo scorso, cioè la pensione, la scuola e la sanità pubblica per tutti. Stiamo attenti”. Così l’europarlamentare ed ex governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, durante un dibattito sul welfare al meeting di Rimini.


“Un paese che ha più pensionati che lavoratori attivi è un Paese senza futuro”, ha sottolineato Bonaccini, ricordando che l’Italia “nel 2050 arriverà a un punto drammatico: uno a uno il rapporto tra chi lavora e chi non lavorerà” e chi “non lavora aumenterà la vita media”. Secondo l’esponente dem “nessun governo, nessuno escluso”, ha fatto abbastanza sul fronte delle politiche della famiglia.

Lo staff di Giorgia Meloni: premier è in Italia e sempre reperibile

Lo staff di Giorgia Meloni: premier è in Italia e sempre reperibileRoma, 23 ago. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni “è in Italia e ovviamente sempre reperibile per i propri compiti o eventuali necessità di carattere istituzionale, ma questo non significa che debba comunicare pubblicamente in dettaglio i propri spostamenti, quasi si trovasse in regime di libertà vigilata o fosse un concorrente del Grande fratello”. Lo afferma il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano. “In quest’estate di appassionanti notizie sul menù quotidiano del presidente del Consiglio, la pretesa di comunicarne ogni istante sta evidentemente assumendo contorni surreali: a quanto risulta – conclude ironicamente – il ruolo di capo del governo non prevede ancora il braccialetto elettronico”.

Lollobrigida: le regole attuali già consentono di ottenere la cittadinanza

Lollobrigida: le regole attuali già consentono di ottenere la cittadinanzaRimini, 23 ago. (askanews) – “Noi crediamo che una persona possa diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa dimostrare l’amore per questa terra, non c’è niente di male, si diventa cittadini e italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei paesi del mondo. Le contaminazioni culturali ci devono essere e dobbiamo avere solamente una capacità: quella di non immaginare che per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, a margine del Meeting di Rimini.


“Noi siamo un’identità forte, costruita nei secoli – ha aggiunto – consapevoli di quello che valiamo, ci apriamo al mondo, ci confrontiamo con il mondo in un quadro di universalismo che riconosciamo nella nostra religione portante – anche chi non crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che noi siamo e del rispetto che dobbiamo agli altri ma che dobbiamo anche pretendere dagli altri. In quest’ottica quindi – ha concluso Lollobrigida – crediamo che le regole che esistono siano delle regole importanti, forti, ma che permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi rapportare con gli altri, senza dover fare delle scelte che invece possano pregiudicare questo tipo di aspetto e valore”.

Lollobrigida: regole attuali già consentono di ottenere cittadinanza

Lollobrigida: regole attuali già consentono di ottenere cittadinanzaRimini, 23 ago. (askanews) – “Noi crediamo che una persona possa diventare cittadino semplicemente con un percorso in cui possa dimostrare l’amore per questa terra, non c’è niente di male, si diventa cittadini e italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei paesi del mondo. Le contaminazioni culturali ci devono essere e dobbiamo avere solamente una capacità: quella di non immaginare che per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, a margine del Meeting di Rimini.


“Noi siamo un’identità forte, costruita nei secoli – ha aggiunto – consapevoli di quello che valiamo, ci apriamo al mondo, ci confrontiamo con il mondo in un quadro di universalismo che riconosciamo nella nostra religione portante – anche chi non crede deve sapere che il cristianesimo è alla base di quello che noi siamo e del rispetto che dobbiamo agli altri ma che dobbiamo anche pretendere dagli altri. In quest’ottica quindi – ha concluso Lollobrigida – crediamo che le regole che esistono siano delle regole importanti, forti, ma che permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza, di potersi rapportare con gli altri, senza dover fare delle scelte che invece possano pregiudicare questo tipo di aspetto e valore”.

Governo, Lollobrigida: complotto? Rresistenze apparati verso cambiamento

Governo, Lollobrigida: complotto? Rresistenze apparati verso cambiamentoRimini, 23 ago. (askanews) – Il governo è al centro di un complotto? “L’obiettivo del nostro governo è quello di rispondere alle tante esigenze che in campagna elettorale ci sono state sottoposte dai cittadini ai quali intendiamo rispondere costantemente. Per il resto non abbiamo necessità di fare polemica; quello che emerge spesso è che rispetto a un’Italia che ha grandi potenzialità, negli anni queste potenzialità non siano stati utilizzate a pieno perché c’era chi sul lavoro degli italiani viveva senza tener conto dell’impegno che i nostri cittadini mettevano in campo in modo non sempre conforme a quelli che sono i dettami della nostra costituzione”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, a margine del Meeting di Rimini.


“Crediamo che ci siano grosse resistenze da parte di apparati rispetto alla voglia di cambiamento, di rinnovamento e di rafforzamento di un’Italia che è straordinaria in termini – ha aggiunto – e di potenzialità e che oggi ha anche un governo che sostiene chi investe su queste risorse che nel tempo non sono state sempre sfruttate appieno”. 

Zaia: no ius scholae ma chi ha requisiti diventi subito italiano

Zaia: no ius scholae ma chi ha requisiti diventi subito italianoRoma, 23 ago. (askanews) – “Come sempre nel nostro Paese si parte da riflessioni molto ideologiche e poco pratiche. Penso che prima di parlare di Ius scholae o Ius soli si dovrebbe ragionare su che valore diamo alla cittadinanza italiana e sull’opportunità di accettare o meno il doppio passaporto”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un’intervista a ‘la Repubblica’.


“Le ultime carte che ho visto sul progetto Ius scholae – sottolinea – prevedevano la cittadinanza per chi ha fatto un percorso scolastico di almeno 10 anni. Facendo due conti: a 6 anni iniziano con la elementare, più 10 anni fanno 16. A 18 quegli stessi ragazze e ragazzi possono richiedere la cittadinanza italiana. Ed è a questo punto della faccenda che c’è il vero problema” perché “raggiunti 10 anni di vita in Italia e la maggiore età, e pretesa la conoscenza della lingua italiana, bisogna velocizzare le procedure per ottenere la cittadinanza”. Secondo Zaia “in questo l’Italia è colpevole, perché chi fa domanda aspetta anche 3 o 4 anni”. “Trovo legittimo che ci possa essere una discussione sulla cittadinanza, rispetto le idee di tutti ma non sono nemmeno per lo Ius soli. Se poi qualcuno vuole discutere facciamolo uscendo dalle solite categorie, destra contro sinistra”, osserva il presidente della Regione Veneto secondo il quale Forza Italia “è libera di esprimere la sua opinione. Ad utile contributo io porto questa riflessione ma usciamo dal tema del colore della pelle e degli sbarchi. Io sto parlando anche di un cittadino americano, piuttosto che giapponese o austriaco. Non buttiamola sempre sul razzismo”.