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Cittadinanza, Foti: non è priorità, a Camere da 9 anni e mai fatta

Cittadinanza, Foti: non è priorità, a Camere da 9 anni e mai fattaRoma, 23 ago. (askanews) – Il tema della cittadinanza “non è una priorità”, “sullo ius scholae, come sullo ius culturae, bisognerebbe fare un po’ di esegesi. È così urgente questa riforma, che da nove anni il Parlamento se ne occupa e non l’ha mai portata a termine?”. Lo afferma il capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti, in un’intervista al Corriere della Sera.


Quanto alle parole del segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, sulla lealtà al governo, risponde: “Non vedo quale possa essere la ragione per cui, chi ha la responsabilità di guidare un partito di governo, non debba essere leale. È legittimo che un partito possa sottolineare una proposta che non è nel programma elettorale della maggioranza, né di Fdi, né della Lega e nemmeno di Forza Italia. È legittimo che Tajani lo ritenga un argomento di discussione, ma lo è anche individuare delle priorità, che poi non toccherebbe certo all’opposizione decidere”. Per quanto riguarda invece le dichiarazioni del ministro Piantedosi, Foti spiega di non averci “visto aperture, né chiusure”. Una discussione seria andrebbe impostata su una norma, non sul titolo di una legge”, aggiunge.

Romeo: insistenza Fi su ius scholae rischia minare stabilità governo

Romeo: insistenza Fi su ius scholae rischia minare stabilità governoRoma, 22 ago. (askanews) – “L’insistenza di Tajani” sullo ius scholae “non è che infastidisce tanto la Lega, che ha una sua posizione chiara e ribadisce il suo no, ma visto che offre una sponda alle opposizioni su questa tematica rischia di minare seriamente la stabilità del governo, sinceramente a che pro facciamo fatica a comprenderlo”. Lo ha detto il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, ospite della trasmissione ‘4 di sera’ su Rete4.


“Cosa fanno, presentano una proposta di legge in Parlamento e l’approvano con i voti della sinistra? Che cosa potrebbe capitare? Sinceramente – ha sottolineato – troviamo un po’ curiosa questo questa insistenza. Insistere in questa direzione non so dove possa portare”.

Fdi, Iv a La Russa: convochi aula per informativa Meloni su “complotti”

Fdi, Iv a La Russa: convochi aula per informativa Meloni su “complotti”Roma, 22 ago. (askanews) – Il capogruppo di Italia viva al Senato, Enrico Borghi, ha scritto al presidente Ignazio La Russa perchè convochi immediatamente l’aula affinchè “il Presidente del Consiglio possa riferire dettagliatamente e con dovizia di particolari gli aspetti concernenti le sue dichiarazioni di questi giorni in ordine a presunti ‘complotti’ ai suoi danni”.


E’ quanto si legge nella lettera che Borghi ha inviato al Presidente del Senato in cui chiede la convocazione immediata di una conferenza dei capigruppo e di una seduta straordinaria dell’aula di Palazzo Madama.

Ius scholae, Tajani alla lega: non usare Berlusconi per fare polemiche

Ius scholae, Tajani alla lega: non usare Berlusconi per fare polemicheRimini, 22 ago. (askanews) – “Non faccio polemiche, credo di conoscere bene il pensiero di Berlusconi e non credo che Berlusconi debba essere utilizzato per fare polemiche politiche. So quello che diceva Berlusconi: si riferiva a un corso di studio di cinque anni e non basta avere avuto l’iscrizione per cinque anni”. Così il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, risponde alla Lega che ha rilanciato sui canali social un video di Silvio Berlusconi di qualche anno fa sul tema della normativa per la concessione della cittadinanza. “Noi diciamo che serve un corso di studio completo, cioè la scuola dell’obbligo fino a 16 anni, non con la semplice iscrizione ma con il raggiungimento del titolo che dimostri di fatto la conoscenza e lo studio della cultura italiana. Questo è quello che diciamo – ha spiegato Tajani nel corso di una conferenza stampa al Meeting di Rimini -. Questa è una linea che garantisce molta più integrazione di quella che è prevista dalla legge attuale che dice a 18 anni poi diventare cittadini italiani, se tu sei anche formato magari sei un buon cittadino un buon patriota e non sei soltanto uno che ha vissuto in Italia”.


Del resto “preferisco uno che non ha il cognome italiano e che ha genitori non nati in Italia che canta l’inno di Mameli, rispetto a uno che è nato in Italia da genitori italiani che si rifiuta di cantare l’inno di Mameli” ha concluso.

Ius scholae, Tajani: l’essere italiano non è legato a 7 generazioni prima

Ius scholae, Tajani: l’essere italiano non è legato a 7 generazioni primaRoma, 22 ago. (askanews) – “Alcuni se la prendono con me perché sono favorevole all ius scholae, ma non sono né un pericoloso sovversivo né un estremista di sinistra…lo sanno tutti come la penso. Io dico che bisogna guardare alla realtà per quella che è, insisto sulla formazione, sull’identità, sulla cultura. Se tu accetti di essere europeo nella sostanza, sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa, verde ma perché dentro di te hai quelle convinzioni. Perché dentro di te vivi quei valori. Dentro di te hai quell’anima europea. Se poi i tuoi genitori sono nati a Kiev, a La Paz o a Dakar è la stessa identica cosa. Il mondo è fatto così, essere italiano o essere europeo o essere patriota non è legato a sette generazioni prima. E’ essere quello che sei tu. Io preferisco uno che ha genitori stranieri e canta l’inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno di Mameli. Chi è più patriota dei due?”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo intervento all’incontro Percorsi per la pace al Meeting di Rimini.

Cittadinanza, Lega rilancia parole Berlusconi contro Ius Scholae

Cittadinanza, Lega rilancia parole Berlusconi contro Ius ScholaeRoma, 22 ago. (askanews) – “Ascoltate le parole – inequivocabili – del grande Silvio. Ius Soli e Ius Scholae? No, grazie”: con questo testo di accompagnamento la Lega rilancia sui suoi canali social una intervista di qualche anno fa di Silvio Berlusconi sul tema della normativa per la concessione della cittadinanza. Più volte in questi giorni esponenti di Forza Italia hanno rivendicato la coerenza della proposta del segretario degli azzurri, Antonio Tajani, con le idee del fondatore del partito. “Non bastano questi dati di frequentazione di un ciclo scolastico, di sapere l’italiano: occorre che questo ragazzo sia sottoposto a un esame”, dice Berlusconi nella clip tratta da una puntata di Che tempo che fa con Fabio Fazio.


“Lo Ius soli non vogliamo… I trafficanti d’uomini avrebbero un argomento forte per dire ‘guardate che in Italia si conquista la cittadinanza italiana molto più facilmente che per il passato’”, avverte. In quell’occasione si parlava di Ius scholae dopo cinque anni di ciclo scolastico: “Eh beh, bisogna vedere, perché alcune di queste persone che abbiamo avuto modo di conoscere – replica Berlusconi al conduttore della trasmissione – ancora vogliono la donna segregata e velata, odiano i cristiani, odiano gli ebrei, odiano la civiltà occidentale, odiano lo Stato italiano, non si può dare a loro la cittadinanza italiana solo perché hanno frequentato una scuola ma sono, nella loro famiglia, rimasti quelli che erano. E, per esempio, hanno parole di comprensione pe il terrorismo. Non è possibile”.

Ius scholae, Tajani: se un tema non è nel programma non è che non se ne può parlare

Ius scholae, Tajani: se un tema non è nel programma non è che non se ne può parlareRimini, 22 ago. (askanews) – “Lo Ius scholae non è parte del programma di governo, quindi noi possiamo esprimere il nostro giudizio, ne parleremo anche con i nostri alleati, ma abbiamo la nostra opinione, come ci sono altri punti che non sono nel programma di governo che vengono sottolineati da altri alleati”. Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, a margine del Meeting di Rimini dove si trova per intervenire in un panel sul tema della pace in Medio Oriente. “Però non è che perché un tema non è nel programma di governo non se ne può parlare. Ognuno ha diritto di dire – ha aggiunto – io non impongo niente a nessuno, ma non voglio neanche che nessuno imponga qualcosa a me, quindi sono libero di parlare”.

Autonomia, Tajani: Fi l’ha votata ma tutti devono avere stessi diritti

Autonomia, Tajani: Fi l’ha votata ma tutti devono avere stessi dirittiRimini, 22 ago. (askanews) – L’autonomia differenziata “noi l’abbiamo votata, quindi non è che noi abbiamo creato l’ostacolo, però vogliamo, visto che ci sono 60 milioni di cittadini italiani, che tutti abbiano gli stessi diritti e siano trattati nella stessa maniera”. A dirlo è il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, a margine del Meeting di Rimini.


“Ho espresso qualche preoccupazione in maniera trasparente, mai polemica, su quello che riguardano le materie non Lep, in modo particolare quelle di mia competenza del commercio internazionale. Non ci possono essere 15 politiche di commercio internazionale diverse”, ha concluso.

Cittadinanza, Tajani: non è nel programma ma parleremo con alleati

Cittadinanza, Tajani: non è nel programma ma parleremo con alleatiRimini, 22 ago. (askanews) – “Lo Ius scholae non è parte del programma di governo, quindi noi possiamo esprimere il nostro giudizio, ne parleremo anche con i nostri alleati, ma abbiamo la nostra opinione, come ci sono altri punti che non sono nel programma di governo che vengono sottolineati da altri alleati”. Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier, a margine del Meeting di Rimini dove si trova per intervenire in un panel sul tema della pace in Medio Oriente.


“Però non è che perché un tema non è nel programma di governo non se ne può parlare. Ognuno ha diritto di dire – ha aggiunto – io non impongo niente a nessuno, ma non voglio neanche che nessuno imponga qualcosa a me, quindi sono libero di parlare”.

Mattarella: scout costruttori di speranza contro le terribili guerre

Mattarella: scout costruttori di speranza contro le terribili guerreRoma, 22 ago. (askanews) – “L’ombra terribile delle guerre provoca allarme e tristezza, ma possiamo opporci a esse ponendoci come costruttori di fraternità e speranza, fin dal nostro agire quotidiano. E’ una sfida che non può che basarsi su un rinnovato protagonismo dei giovani, sulla capacità di fare propri valori autentici nel desiderio di migliorare se stessi e il mondo circostante. Avete offerto un contributo significativo ai valori essenziali della comunità nazionale raccolti nella nostra Costituzione, a partire da quelli della partecipazione e della coesione: meritano impegno in questo tempo di cambiamento. Vi auguro giornate proficue”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messagio inviato ai presidenti del Comitato Nazionale Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, Roberta Vincini e Francesco Scoppola.


“Desidero – ha scritto il Capo dello Stato – rivolgere il saluto più cordiale ai capi scout giunti a Verona per condividere esperienze e riflessioni in occasione del 50° anniversario della nascita dell’Agesci. Si tratta di una tappa importante nella storia dello scoutismo italiano. La nostra società deve molto al movimento, per il costante impegno educativo verso giovani e giovanissimi, per il vissuto di solidarietà, per l’esperienza di libertà di cui è espressione, per la sensibilità testimoniata e fatta crescere nei confronti della madre Terra. ‘Generazioni di felicità’ è il tema che avete scelto per proporre una visione che sappia vincere la sfiducia, combattere l’indifferenza, per legare ancor di più la crescita personale all’amicizia, alla pace, al futuro della comunità”.