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Calenda: contro i “fascisti” è teatro, serve a ingannare elettori

Calenda: contro i “fascisti” è teatro, serve a ingannare elettoriRoma, 21 ago. (askanews) – La contrapposizione identitaria fra i blocchi di centrodestra e centrosinistra in Italia è “teatro”: sembra essere questo il senso della riflessione che Carlo Calenda ha proposto al pubblico della Versiliana, nel corso di una sua intervista sul palco della kermesse. “Sapete – ha detto il leader di Azione – qual è una cosa che mi ha colpito, non so se ha colpito anche a voi. Chi è il più fascista del parlamento italiano, quello proprio fascio fascio? Quello col busto… e cacchio, se non è fascio La Russa… Sapete cosa mi ha colpito, che dovrebbe farci riflettere tutti? Ci ha scritto un bell’editoriale Gramellini. C’è stata la partita del cuore, dove a Schlein era pacche abbracci, studiamo insieme il modulo, con Ignazio La Russa… Gramellini ha fatto un articolo in cui ha detto ‘ma secondo voi se la Schlein pensasse veramente che La Russa è fascio fascio fascio, lo farebbe?’ Lo ha detto in modo diverso, citando Gramsci e Starace…”


“Non c’è stato un momento più rivelatore di quello che è questa cosa. Questa cosa – è l’accusa lanciata da Calenda – è un gioco, lo dovete capire. Se voi venite in Parlamento o un ristorante vicino trovate gente che la sera si dicono che sono fascisti, o comunisti, che vanno a mangiare insieme. Ed è finto… Dice un signore si è sempre fatto, lo racconta un terrorista delle BR che venne a Roma e racconta che pensava che i missini fossero il male assoluto e poi li trovava sempre a pranzo con i comunisti. C’è un piccolo dettaglio: che se tu spieghi che la persona alla tua destra o alla tua sinistra non è un avversario ma è un nemico della democrazia e poi ti ci prendi a pacche sulle spalle, quello che emerge è quello che è: questo è un teatro che serve a tenere avvinti gli elettori contro gli altri perché i primi a non crederci sono quelli che lo fanno”. “Per me la Meloni – ha rivendicato il leader di Azione – è una avversaria politica, fa cose buone e altre non le fa buone. Se io dicessi la Meloni vuole far finire la democrazia in Italia, è una fascista che vuole distruggere l’Italia, è strano poi pensare che uno sta a pacche sulle spalle. Perché? Perché quel gioco serve a tenere ognuno di voi fissati su una cosa sola: votate contro, non pensate che io governerò, votate contro. E poi scopri quando c’è la partita del cuore che quello è teatro, non è verità”, ha concluso.

Sicurezza strada, Salvini: 163 milioni per cambiare i guard rail

Sicurezza strada, Salvini: 163 milioni per cambiare i guard railRimini, 21 ago. (askanews) – “Come ministero delle Instrastrutture stiamo investendo 163 milioni di euro per aiutare a cambiare i guard rail, per installare i guard rail salvavita per i motociclisti fino a terra, per evitare che il guard rail diventi, in caso di scivolata, la ghigliottina e il punto finale di chi usa le due ruote”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, durante un talk sulla sicurezza stradale al quale ha partecipato anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.


L’intervento del ministro delle Infrastrutture per la sostituzione dei guard rail è stato necessario anche a causa dello ‘svuotamento’ delle Province. “Visto che in passato qualche genio ha deciso di depotenziare le Province per risparmiare soldi che non ha poi risparmiato – ha spiegato Salvini – e le Province dovevano manutenere le scuole e le strade e basta girare per le strade e per le scuole per capire quanto è stato poco furbo svuotare le Province e quanto servirà reintrodurle per avere strade e scuole dignitose”.

Manovra, Salvini: priorità trovare 10 miliardi per taglio tasse

Manovra, Salvini: priorità trovare 10 miliardi per taglio tasseRimini, 21 ago. (askanews) – “La priorità è riuscire a mantenere la grande operazione di taglio delle tasse per i lavoratori dipendenti fatta l’anno scorso. Più di 13 milioni di lavoratori con più di 10 miliardi investiti, con aumenti netti in busta paga che superavano anche i 100 euro al mese”. E quindi “ritrovare in un momento complicato i 10 miliardi per confermare questi aumenti di stipendi e taglio di tasse per chi ha redditi fino a 35 mila euro è la priorità del Governo”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, Matteo Salvini, al Meeting di Rimini.


“Per quello che riguarda la Lega – ha aggiunto Salvini – la nostra battaglia storica da portare a casa entro la fine della legislatura del superamento della legge Fornero, che è una legge iniqua che blocca lavoratori sul posto anche in condizioni non ottimali e chiude ai giovani quegli spazi di lavoro, il superamento della Fornero rimane un impegno della Lega e del Governo”.

Balneari, Salvini: Governo al lavoro su prelazione e indennizzi

Balneari, Salvini: Governo al lavoro su prelazione e indennizziRimini, 21 ago. (askanews) – In merito alle concessioni balneari il governo Meloni è al lavoro “su prelazione per gli uscenti e su indennizzi sui lavori svolti”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, Matteo Salvini, al Meeting di Rimini.


“Ci sta lavorando l’intero governo – ha spiegato Salvini -. Ottenere l’ok della Commissione europea alla prelazione per gli uscenti e agli indennizzi sui lavori svolti penso che siano due delle priorità nostre e della stragrande maggioranza delle aziende coinvolte”. A chi gli chiedeva che il governo cercherà di dimostrare che non c’è scarsità di coste, il vicepremier ha ribadito: “Quello è dimostrato dai fatti, però adesso vogliamo riuscire a portare a casa la prelazione per gli uscenti e gli indennizzi per gli investimenti fatti su queste spiagge”.

Salvini:fondamentale aiutare immigrazione regolare e integrazione

Salvini:fondamentale aiutare immigrazione regolare e integrazioneRimini, 21 ago. (askanews) – “Aiutare l’immigrazione regolare e l’integrazione è fondamentale ed è una delle priorità della Lega e di questo Governo. Abbiamo più di una iniziativa in corso. Questo ovviamente deve essere coincidente con la lotta ai trafficanti di essere umani e con la certezza dei diritti e dei doveri per tutti”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, Matteo Salvini, al Meeting di Rimini.


“Più persone perbene ci sono in Italia, a prescindere dal Paese di nascita, meglio è. Su questo siamo assolutamente d’accordo” ha detto Salvini a chi gli chiedeva un commento all’intervento del governatore di Bankitalia, Fabio Panetta.

Salvini: Ius scholae non è priorità e non è in agenda governo

Salvini: Ius scholae non è priorità e non è in agenda governoRimini, 21 ago. (askanews) – Lo Ius scholae “non è una priorità e non è nell’agenda di governo”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, Matteo Salvini, al Meeting di Rimini.


“Non ho voglia di fare polemica – ha aggiunto Salvini -. L’Italia è il paese europeo che concede più cittadinanze di tutti. Concediamo più cittadinanze a cittadini stranieri rispetto alla Francia, alla Spagna, alla Germania. Quindi legge che va bene non si cambia”.

Cittadinanza, Tajani: svegliamoci, Paese pronto per lo Ius scholae

Cittadinanza, Tajani: svegliamoci, Paese pronto per lo Ius scholaeRoma, 21 ago. (askanews) – “Ma mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Né lavoro ad un accordo sottobanco con il Pd. È solo quello che pensiamo, da sempre. È quello di cui ha bisogno il nostro Paese. Ragazzi, l’Italia è cambiata!”, dice il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista a Repubblica difendendo il sostegno allo ius scholae.


“Abbiamo ricevuto in due anni 170 mila ucraini. È la nostra storia, l’impero romano accoglieva, in Sicilia è pieno di cognomi di origine araba. Abbiamo comunità arbereshe: ma sono italiani, eh! Il mio stesso cognome è di origine araba. Negli Usa qualcuno pensa che non siano buoni americani gli italoamericani? Nancy Pelosi non è americana? Alain Delon aveva la nonna di Cassino. Sarà la mia educazione cristiana, ma per me non esistono differenze di colore o etnia. Un buon italiano è chi crede nell’Italia, la conosce, la difende. Quanti militari figli di stranieri ci sono nel nostro esercito? E poi gli atleti, le scuole in cui vanno i nostri figli. Il mondo cambia e continua a cambiare, svegliamoci”, sostiene Tajani. Il vicepremier ammette che lo ius scholae non è nel programma di governo, “verissimo, non è nel programma, ma nei programmi di governo non sempre c’è tutto, si possono arricchire” e sottolinea che “non è la nostra priorità, che sono altre: l’economia e l’emergenza carceri. E però non siamo un partito unico, ognuno ha le sue idee. Non c’è stata nessuna trasformazione di FI, lo Ius scholae lo voleva già Berlusconi” e “non è che cade il governo se abbiamo votato diversamente su von der Leyen o se portiamo avanti le nostre idee sulla cittadinanza”.


Tajani spiega che “non basterà essere iscritti. Servirà un percorso di studi completo. E tutto questo non ha nulla a che vedere con l’immigrazione illegale: mica diamo la cittadinanza ai clandestini, né parliamo di Ius soli. Parliamo dei figli di ucraini fuggiti dalla guerra o di chi lavora regolarmente dopo essere arrivato, magari con il decreto flussi” e “io comunque non faccio polemica, dico che è solo la nostra identità”. “Ripeto: nessun inciucio col Pd, nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d’accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello Ius scholae. Detto ciò, c’è tempo. Prima ne voglio parlare con i gruppi di FI. E sarebbe un’iniziativa dei nostri parlamentari, non del governo”, precisa.

FdI, Calenda: Arianna Meloni? Zuffa su storia che non ha senso

FdI, Calenda: Arianna Meloni? Zuffa su storia che non ha sensoRoma, 21 ago. (askanews) – “Il caso Arianna Meloni? Siamo alle solite: l’estate è iniziata azzuffandosi su faccende insignificanti come l’inquinamento della Senna e finisce combattendo su storie che non hanno senso”: lo ha detto Carlo Calenda, intervistato dal Quotidiano nazionale.


Ha ragione la premier a parlare di complotto? “No: non c’è un’inchiesta”, ha tagliato corto il leader di Azione. “Invece di liquidare con un’alzata di sopracciglio chi si mostra turbato perché la sorella, capo della segreteria di FdI, si occupa come è probabile di nomine in Rai, la butta sul golpe. È assurdo”. Lo scontro su questo tema è “un’arma di distrazione di massa”, a giudizio di Calenda: “Vale per lei come per l’opposizione. È lo schema di gioco: parlare di un incontro di boxe o degli zebedei di Vannacci per non affrontare nodi politici seri”.

M5S, Conte a Grillo: tutto in discussione, non decidono “alcuni”

M5S, Conte a Grillo: tutto in discussione, non decidono “alcuni”Roma, 20 ago. (askanews) – Parte il “processo costituente” del Movimento 5 stelle: lo ha annunciato Giuseppe Conte in un video pubblicato sui suoi canali social, nel quale illustra anche alcune delle modalità (il coinvolgimento degli iscritti e dei simpatizzanti, compresi i minorenni, il sorteggio dei trecento che dovranno stilare un documento in vista dell’a assemblea costituente vera e propria). Ma la parte cruciale del video è la risposta piuttosto dura al post odierno del fondatore e garante M5S Beppe Grillo (che Conte non nomina esplicitamente), il quale oggi ha definito principi “non negoziabili” il nome, il simbolo e la regola del limite massimo dei due mandati per gli eletti nelle istituzioni. Decide il processo costituente, non “alcuni”, ha replicato Conte.


“Guardate, in questo processo – ha rivendicato l’ex presidente del Consiglio – non ci sono gerarchie: io stesso mi metto da parte, insieme ci mettiamo da parte con l’attuale gruppo dirigente. Lasciamo che siate voi iscritti, simpatizzanti, a indicarci le soluzioni, voi a votarle. è per questo che potremo discutere di tutto, potremo rifondarci integralmente. Sì, anche il simbolo, anche la denominazione, anche le regole organizzative, quelle consolidate, potranno essere discusse. Anche perché non possiamo ammettere che quando a pronunciarsi sia la comunità degli iscritti si debba decidere da parte di alcuni, arbitrariamente e preventivamente, di cosa si può discutere, su cosa si può deliberare”. “In passato – ha puntualizzato Conte – non è stato così: in passato il simbolo è stato cambiato più volte, è stata cambiata anche la regola del doppio mandato, ricordate la regola del mandato zero? Non possiamo ammettere che quando queste decisioni sono prese da due, tre, quattro, cinque persone va tutto bene, quando invece è la comunità degli iscritti, nell’ambito si un processo costituente così coinvolgente, così coraggioso e rivoluzionario, ecco, questo non va bene”.


“Allora affrontiamo questo processo con animo sereno, coraggioso, affrontiamolo liberando tutte le nostre energie. Dobbiamo rilanciare la nostra originaria carica rivoluzionaria, innovativa. Il sistema politico ha sempre più bisogno del Movimento 5 stelle”, ha concluso.

Regionali, Ugolini: in Emilia R. c’è voglia di partecipazione

Regionali, Ugolini: in Emilia R. c’è voglia di partecipazioneRimini, 20 ago. (askanews) – “La cosa che sinceramente mi ha stupito è che i leader dei tre partiti di centrodestra abbiano dato l’appoggio non tanto al mio nome, ma alla mia proposta”. Così la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Elena Ugolini, in visita al Meeting di Rimini, fa il punto sulla campagna elettorale: “Vedo che c’è molta attesa di partecipazione, c’è molta domanda di protagonismo, di poter incidere”.


“Sono proprio contenta e sono molto contenta degli incontri che sto avendo sui territori con le persone, con le realtà aziendali, con le categorie, con le enti del Terzo settore – ha spiegato Ugolini – perché vedo che c’è molta attesa di partecipazione, c’è molta domanda di protagonismo, di poter incidere, di poter progettare veramente insieme e per me ogni giorno è una scoperta molto interessante. Stiamo costruendo insieme il nostro progetto sul futuro”. Il “cambiamento di prospettiva nel governo”, cioè “mettere al centro la persona in una logica sussidiaria, rimettere al centro la famiglia, l’impresa, l’iniziativa dei cittadini, pensare ad una politica infrastrutturale e amministrativa che non complichi la vita ma la semplifichi – ha aggiunto Ugolini -, queste cose hanno fatto dire di sì i tre leader dei partiti di centrodestra”.


“Poi nel rapporto quotidiano con i rappresentanti dei partiti a livello regionale – ha concluso la candidata – ho visto che ci sono persone competenti che hanno lavorato tanto in Regione. Io ho visto che spesso noi cittadini non sappiamo qual è il peso che la Regione ha sulla nostra vita quotidiana. Io ho visto l’impegno di persone che comunque stanno cercando di migliorare la vita di tutti”.