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Meloni: chi aiuta Kiev aiuta a fermare la guerra

Meloni: chi aiuta Kiev aiuta a fermare la guerraRoma, 26 mag. (askanews) – “Se noi avessimo consentito la guerra imperialista” della Russia, “come qualcuno ci chiede di fare la guerra sarebbe arrivata molto più vicina a casa nostra”, “quindi chi ha aiutato l’Ucraina sta fermando la guerra perché la realtà è che nell’ultimo anno, con un costo enorme, la Russia è riuscita ad avanzare meno dell’1% del territorio ucraino, quindi” l’unico modo per evitare la guerra “è la deterrenza e l’unico modo per costruire pace, come dicevano i romani, è preparare la guerra cioè se è facile muovere guerra a qualcuno è più facile che quel qualcuno muova guerra, se non è facile muovere guerra a qualcuno” è più difficile che la guerra avvenga. Lo ha detto la premer Giorgia Meloni intervistata a ‘In mezz’ora su Rai Tre.


“Se si comincia a parlare di una via diplomatica è perché noi abbiamo fatto questo lavoro e perché si è creato un equilibrio tra le forze in campo. Se avessimo avuto un’invasione che via diplomatica ci sarebbe stata?”, ha chiesto la premier.

Conte: Meloni spieghi perché ci sta portando in guerra

Conte: Meloni spieghi perché ci sta portando in guerraRoma, 26 mag. (askanews) – “Lo sai cosa scandalizza davvero Presidente Meloni? Hai trovato tempo per giocare sui social a fare ‘Telemeloni’ raccontando diverse fake news e non hai trovato il tempo per una parola sulla posizione dei vertici Nato di ieri, che vogliono portarci alla Terza Guerra Mondiale”. Lo scrive su facebook il presidente del M5s Giuseppe Conte rivolgendosi alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il video della premier postato ieri sui social.


“Aspettiamo una nuova telefonata dei comici russi, una puntata straordinaria di ‘TeleMeloni’ oppure vieni in Parlamento a spiegare perché ci state portando in guerra e a togliere il segreto sulle armi che inviamo? Dai, Giorgia, facci una edizione straordinaria”, conclude Conte.

Schlein: vogliamo un’Europa femminista per migliorare la società

Schlein: vogliamo un’Europa femminista per migliorare la societàRoma, 26 mag. (askanews) – “Non ce ne facciamo un granché di una donna premier se poi non si batte per i diritti di tutte le altre donne di questo paese e se fa entrare gli antiabortisti nei consultori per fare pressioni violente sulle donne e le ragazze che hanno diritto a scegliere sul proprio corpo. Noi difenderemo i diritti delle donne”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein durante un comizio elettorale a Follonica.


“Vogliamo un’Europa femminista, di questo abbiamo bisogno per migliorare la nostra società, da tutti i punti di vista, anche da quello economico”, perché anche “secondo la Banca d’Italia con una maggiore occupazione femminile si alza anche il Pil del paese”, ha sottolineato Schlein.

Meloni: è quello del popolo l’unico giudizio che ci interessa

Meloni: è quello del popolo l’unico giudizio che ci interessaRoma, 26 mag. (askanews) – “Cari spettatori d La7, è da un po’ che non ci si vede, però spero di trovarvi rincuorati per lo scampato pericolo della deriva autoritaria, del collasso dell’economia, dell’isolamento dell’Italia a livello internazionale. Mentre molti discutevano di questi fantasmi noi lavoravamo senza sosta per migliorare le condizioni dell’Italia”. Lo afferma la presidente del Conisglio Giorgia Meloni in un videomessaggio trasmesso su La7 per la ripartizione degli spazi di comunicazione politica in vista delle elezioni europee.


“Oggi, seppure in una situazione difficile, l’Italia è finalmente tornata a crescere più della media europea, è cresciuto l’export, è sceso lo spread e la borsa italiana nel 2023 è stata la migliore in Europa. Ma soprattutto – sottolinea la premier – abbiamo toccato il tasso di occupazione più alto di sempre, aumentano i contratti stabili, aumenta l’occupazione femminile, diminuisce il rischio di povertà e dopo tre anni i salari sono tornati a crescere più dell’inflazione”. “Ovviamente – prosegue la premier – non ci accontentiamo perché c’è ancora moltissimo lavoro da fare ma intanto voi potete dire se ritenete che questi risultati siano apprezzabili, perché l’8 e il 9 giugno non saranno i salotti radical chic a parlare ma il popolo e quello del popolo da sempre è l’unico giudizio che ci interessa. Aiutateci a cambiare l’Italia e l’Europa, l’8 e il 9 il 9 giugno date forza a Fratelli d’Italia”, conclude Meloni.

Vannacci: grave errore far usare armi Nato per colpire la Russia

Vannacci: grave errore far usare armi Nato per colpire la RussiaRoma, 26 mag. (askanews) – La possibilità che la Nato e gli Stati Uniti tolgano il divieto all’Ucraina di utilizzare le armi occidentali per colpire direttamente il territorio russo “sarebbe un errore perché potrebbe portare alla spiralizzazione del conflitto invece che attenuarlo”. Lo ha detto ad Affaritaliani.it il generale Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega alle elezioni europee dell’8-9 giugno. “Togliere queste restrizioni – ha spiegato Vannacci – sarebbe un grave errore da parte della Nato perché significherebbe che la fornitura di armamenti all’Ucraina non si configurerebbe più come azione di difesa dall’aggressione russa da parte di Kiev sul territorio ucraino ma sarebbe a tutti gli effetti un’attività militare volta a neutralizzare non solo le capacità offensive delle forze armate russe ma anche l’infrastruttura industriale e produttiva coinvolgendo anche direttamente la popolazione civile russa nella guerra. E tutto ciò – ha concluso il candidato della Lega – porterebbe a una spiralizzazione del conflitto che potrebbe condurre al superamento di quella sottile linea rossa che demarca il confine del ‘non ritorno’”.

Meloni inaugura “la vera TeleMeloni” e attacca Schlein

Meloni inaugura “la vera TeleMeloni” e attacca SchleinRoma, 25 mag. (askanews) – “Eccomi qui in una nuova puntata de ‘Gli appunti di Giorgia’ che però ho deciso di ribattezzare ‘TeleMeloni’ perché l’unica TeleMeloni che esiste è questa, tutto il resto sono fake news di una sinistra che essendo abituata ad occupare la televisione pensa che gli altri siano come lei”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni esordisce attaccando l’opposizione nel nuovo video della serie “Gli appunti di Giorgia”, che periodicamente vengono pubblicati sui suoi canali social (ma in effetti da tempo mancava una nuova puntata) per spiegare direttamente ai cittadini i provvedimenti varati di volta in volta dal governo da lei guidato.


La premier parte dal decreto cosiddetto ‘salva Casa’, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che, afferma, “permetterà di dare risposte a una serie di esigenze abitative e anche di dare un po di respiro al mercato immobiliare. La norma – spiega la premier – consente di porre rimedio a piccole difformità che si trovano nelle case di tantissimi italiani e che impediscono di acquistare o vendere quegli immobili perché sono formalmente considerati irregolari. Non parliamo ovviamente di abusi edilizi che nessuno di noi intende sanare ma sono piccole irregolarità, per lo più formali e burocratiche”, sottolinea Meloni.La presidente del Consiglio affronta poi il tema del “macigno” Superbonus attaccando l’operato del governo Conte II, sostenuto da Pd e M5s. “Questa legislatura si è aperta subito con il fardello del Superbonus e degli altri bonus edilizi introdotti dal governo Conte II. Gli implacabili report di Istat, Bankitalia, Upb, Fmi, confermano che questa misura ha avuto un costo altissimo e un beneficio minimo. Il costo di tutti i bonus edilizi – sottolinea Meloni – è pari a 220 miliardi euro, più dell’importo dell’intero Pnrr e sono soldi che sono serviti a ristrutturare poche case, per lo più per chi stava meglio, e che sono stati tolti a lavoratori, famiglie, scuole e sanità”.


Meloni giustifica inoltre così il dietrofront del governo sul redditometro: “Nel 2015 il governo Renzi ha normato il meccanismo” dell’accertamento sintetico “in modo estremamente vessatorio per il contribuente”. Poi “nel 2018 il governo Conte I ha deciso di abolire quel redditometro dichiarando che avrebbe emanato un nuovo decreto ministeriale, più attento ai diritti del contribuente. Solo che questo decreto non è mai arrivato, col risultato che da 6 anni a questa parte l’amministrazione finanziaria non ha limiti nel suo potere di accertamento”, che senza quella norma è diventato “del tutto arbitrario. Noi – sostiene la premier – abbiamo ereditato questa situazione, abbastanza pericolosa, e per questo il Mef” aveva emesso un “decreto per fissare dei paletti””. Poi il decreto ministeriale è stato sospeso e in accordo col viceministro all’Econnomia Maurizio Leo, continua la premier, “ci siamo presi del tempo per valutare con più calma una norma diversa, sulla quale ci sono due ipotesi: o superare in toto il principio dell’accertamento sintetico oppure lavorare a una norma che circoscriva questo strumento ai fenomeni oggettivamente inaccettabili ma senza vessare con norme invasive le persone comuni”.Verso la fine del video arriva l’attacco più duro della premier, diretto alla segretaria del Pd: “Voglio rivolgere una domanda a Elly Schlein, che ha detto che in questo anno e mezzo io starei cancellando la libertà delle persone. Accusa singolare – rimarca Meloni – da chi ha varato provvedimenti per chiudere dentro casa la gente durante la pandemia, provvedimenti sui quali invece noi votammo contro”. “Tra persone serie quando qualcuno muove un’accusa, soprattutto se così pesante, dev’essere in grado di argomentarla, per cui voglio chiedere a Schlein di dire con chiarezza quali siano le libertà che sarebbero state cancellate da questo governo e con quali provvedimenti”. “Queste – conclude Meloni – non sono accuse che si fanno senza essere argomentate, la libertà in Italia è sempre stata limitata solo dalla sinistra”.


 

Meloni ribattezza ‘Gli appunti di Giorgia’: “Vera TeleMeloni è questa”

Meloni ribattezza ‘Gli appunti di Giorgia’: “Vera TeleMeloni è questa”Roma, 25 mag. (askanews) – “Eccomi qui in una nuova puntata de ‘Gli appunti di Giorgia’ che però ho deciso di ribattezzare ‘TeleMeloni’ perché l’unica TeleMeloni che esiste è questa, tutto il resto sono fake news di una sinistra che essendo abituata ad occupare la televisione pensa che gli altri siano come lei”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni esordisce attaccando l’opposizione nel nuovo video della serie “Gli appunti di Giorgia”, che periodicamente vengono pubblicati sui suoi canali social (ma in effetti da tempo mancava una nuova puntata) per spiegare direttamente ai cittadini i provvedimenti varati di volta in volta dal governo da lei guidato.


La premier parte dal decreto cosiddetto ‘salva Casa’, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che, afferma, “permetterà di dare risposte a una serie di esigenze abitative e anche di dare un po’ di respiro al mercato immobiliare. La norma – spiega la premier – consente di porre rimedio a piccole difformità che si trovano nelle case di tantissimi italiani e che impediscono di acquistare o vendere quegli immobili perché sono formalmente considerati irregolari. Non parliamo ovviamente di abusi edilizi che nessuno di noi intende sanare ma sono piccole irregolarità, per lo più formali e burocratiche”, sottolinea Meloni. La presidente del Consiglio affronta poi il tema del “macigno” Superbonus attaccando l’operato del governo Conte II, sostenuto da Pd e M5s. “Questa legislatura si è aperta subito con il fardello del Superbonus e degli altri bonus edilizi introdotti dal governo Conte II. Gli implacabili report di Istat, Bankitalia, Upb, Fmi, confermano che questa misura ha avuto un costo altissimo e un beneficio minimo. Il costo di tutti i bonus edilizi – sottolinea Meloni – è pari a 220 miliardi euro, più dell’importo dell’intero Pnrr e sono soldi che sono serviti a ristrutturare poche case, per lo più per chi stava meglio, e che sono stati tolti a lavoratori, famiglie, scuole e sanità”.


Meloni giustifica inoltre così il dietrofront del governo sul redditometro: “Nel 2015 il governo Renzi ha normato il meccanismo” dell’accertamento sintetico “in modo estremamente vessatorio per il contribuente”. Poi “nel 2018 il governo Conte I ha deciso di abolire quel redditometro dichiarando che avrebbe emanato un nuovo decreto ministeriale, più attento ai diritti del contribuente. Solo che questo decreto non è mai arrivato, col risultato che da 6 anni a questa parte l’amministrazione finanziaria non ha limiti nel suo potere di accertamento”, che senza quella norma è diventato “del tutto arbitrario. Noi – sostiene la premier – abbiamo ereditato questa situazione, abbastanza pericolosa, e per questo il Mef” aveva emesso un “decreto per fissare dei paletti””. Poi il decreto ministeriale è stato sospeso e in accordo col viceministro all’Econnomia Maurizio Leo, continua la premier, “ci siamo presi del tempo per valutare con più calma una norma diversa, sulla quale ci sono due ipotesi: o superare in toto il principio dell’accertamento sintetico oppure lavorare a una norma che circoscriva questo strumento ai fenomeni oggettivamente inaccettabili ma senza vessare con norme invasive le persone comuni”. Verso la fine del video arriva l’attacco più duro della premier, diretto alla segretaria del Pd: “Voglio rivolgere una domanda a Elly Schlein, che ha detto che in questo anno e mezzo io starei cancellando la libertà delle persone. Accusa singolare – rimarca Meloni – da chi ha varato provvedimenti per chiudere dentro casa la gente durante la pandemia, provvedimenti sui quali invece noi votammo contro”. “Tra persone serie quando qualcuno muove un’accusa, soprattutto se così pesante, dev’essere in grado di argomentarla, per cui voglio chiedere a Schlein di dire con chiarezza quali siano le libertà che sarebbero state cancellate da questo governo e con quali provvedimenti”. “Queste – conclude Meloni – non sono accuse che si fanno senza essere argomentate, la libertà in Italia è sempre stata limitata solo dalla sinistra”.

Salvini: nostri soldati in Ucraina? Non se ne parla nemmeno

Salvini: nostri soldati in Ucraina? Non se ne parla nemmenoRoma, 25 mag. (askanews) – Stoltenberg chiede di eliminare il divieto all’Ucraina di colpire obiettivi militari russi con le armi Nato? “Non se ne parla nemmeno, l’Italia non è in guerra contro nessuno e non voglio che i miei figli crescano con la paura della terza guerra mondiale”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, il quale ha aggiunto: “mi sembra che qualcuno stia avanzando richieste di dialogo, armistizio, pace, diplomazia, conto che nessuno voglia tirarla ancora in lungo con la guerra”.


“Mi opporrò sempre e in ogni sede all’invio anche di un solo militare italiano a combattere e morire in Ucraina”, ha proseguito. “Abbiamo aiutato l’Ucraina giustamente fin dal primo momento anche con aiuti militari però quelle armi non devono uccidere fuori dai confini”, ha concluso Salvini.

Conte: basta! Una follia pensare di mandarci in guerra con la Russia

Conte: basta! Una follia pensare di mandarci in guerra con la RussiaRoma, 25 mag. (askanews) – “Fermatevi: ci state portando in guerra con la Russia! Ci state portando dritti alla Terza Guerra Mondiale. Giorgia Meloni, la strategia di scommettere sulla vittoria militare – che stai subendo passivamente – ci sta portando in guerra. È una follia pensare di mandarci in guerra con la Russia e le sue 6000 testate atomiche. Non vi azzardate”. Così, su X, il presidente M5S Giuseppe Conte.


“Ora smentirete, direte che non è vostra intenzione, perché ci sono le elezioni, ma noi non ci fidiamo. Il Governo venga in Parlamento, tolga la maschera, smetta di tenere segrete le armi che inviamo e la strategia che stiamo perseguendo. Vogliamo impegni, voti e scelte vincolanti. Vogliamo subito un negoziato di pace”, prosegue. “Il M5S, contro tutto e tutti, aveva previsto che saremmo finiti a questo punto inviando armi sempre più sofisticate e letali. Potete insultarci quanto volete, ma continueremo ad alzare la voce e a votare per fermarvi e costringervi a cambiare questa strategia fallimentare. La pace non è retorica. Oggi è una emergenza”, conclude.

Schlein a Meloni: con il premierato si spacca l’Italia

Schlein a Meloni: con il premierato si spacca l’ItaliaRoma, 25 mag. (askanews) – “Ieri la presidente del consiglio Meloni ha detto, in riferimento al premierato, ‘o la va o la spacca’, ma qui non si tratta della sua poltrona, si tratta dell’Italia che si spacca. Non si è mai vista una sedicente patriota spaccare in due il Paese con l’autonomia differenziata che è il cinico baratto che la Meloni ha fatto con la Lega di Salvini”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, parlando a margine di un’iniziativa ad Aversa.


“Noi ci batteremo contro un’autonomia differenziata che vuole aumentare i divari territoriali. Pensiamo non ci possa essere un riscatto per l’Italia senza il riscatto del sud. Questo è ancora l’antico disegno secessionista della Lega, non hanno messo un euro su questa riforma e il che vuol dire che non gli interessa ridurre le diseguaglianze territoriali e sociali”, ha aggiunto Schlein. “Noi non accettiamo questa autonomia che sarebbe il colpo di grazia sulla sanità pubblica che il governo sta già tagliando. Per noi non ci sono pazienti di serie A e di serie B a seconda della regione in cui nascono. Dietro questo nome tecnico, autonomia differenziata, si cela la negazione dell’accesso ai servizi fondamentali per i cittadini, scuola, salute, trasporto pubblico locale”, ha concluso.