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Rai, Roberto Sergio ad e presidente azienda

Rai, Roberto Sergio ad e presidente aziendaRoma, 10 ago. (askanews) – L’Amministratore Delegato, Roberto Sergio, in qualità di Consigliere più anziano di età, ai sensi dell’art. 22.3 dello Statuto sociale, assume da oggi le funzioni anche di Presidente del Consiglio di Amministrazione. Lo si legge in una nota della Rai.


Contestualmente Roberto Sergio rimette il mandato di Direttore ad interim della Direzione Radiofonia, incarico che verrà assunto, sempre ad interim, da Flavio Mucciante. Per quanto riguarda la supervisione delle attività di controllo interno, tale competenza rimarrà in capo al Consiglio di Amministrazione , a cui riporterà a livello organizzativo la Direzione Internal Audit.

Autonomia,Boccia: con la nostra sussidiarietà,su Lep Calderoli tace

Autonomia,Boccia: con la nostra sussidiarietà,su Lep Calderoli taceRoma, 10 ago. (askanews) – “Resto convinto che avessimo imboccato la strada giusta perché la nostra proposta poggiava sul principio di sussidiarietà e non a caso fu la legge quadro approvata all’unanimità da tutte le Regioni e anche dalle città Metropolitane. Ma soprattutto noi mettemmo subito le risorse sul tavolo: 4,6 miliardi con la legge di bilancio destinati al fondo di perequazione per le infrastrutture che in 10 anni sarebbe dovuto arrivare a 50 miliardi”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia in una intervista al Sole 24ore.


“Calderoli – continua Boccia – conferma la pericolosità sociale della sua legge. L’autonomia finanziata dalla spending delle Regioni è un ossimoro oltre che uno strafalcione giuridico. Le funzioni anziché le materie, senza risorse, disarticolano in ogni caso le istituzioni regionali dallo stato centrale e indeboliscono il principio di coordinamento della finanza pubblica che la costituzione assegna allo stato centrale senza tentennamenti. Lep e Lea non sono la stessa cosa e il ministro continua a non dire dove troveranno gli 80/100 miliardi necessari per finanziare i Lep. Paragona poi grottescamente la sua legge a invarianza di spesa che è un collegato strumentale senza risorse alla legge di bilancio, alla riforma della previdenza del Governo Monti del 2011 che di fatto valeva tutta la manovra 2012 e per questo motivo il referendum non fu accolto”. “Calderoli e il Governo Meloni – conclude Boccia – non si sostituiscano anche alla Consulta. La loro insofferenza per i contrappesi democratici è nota ma la Corte costituzionale non ha bisogno dei consigli di Calderoli”.

Palazzo Chigi: urgente il cessate il fuoco a Gaza, riprendere il negoziato a Doha

Palazzo Chigi: urgente il cessate il fuoco a Gaza, riprendere il negoziato a DohaRoma, 9 ago. (askanews) – “L’Italia sostiene gli sforzi di Stati Uniti, Egitto e Qatar per giungere a un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. E’ quanto afferma Palazzo Chigi in una nota aggiungendo che “un cessate il fuoco a Gaza risulta sempre più urgente per porre fine alle sofferenze della popolazione civile, per assicurare la necessaria assistenza umanitaria e per favorire una de-escalation a livello regionale”.


L’Italia – conclude palazzo Chigi – esorta tutte le parti del conflitto ad accogliere senza ulteriore indugio l’invito dei mediatori alla ripresa dei negoziati a Doha il prossimo 15 agosto con l’obiettivo di finalizzare un accordo”.

Giustizia, Pittalis: Fi impegnata in modifica legge Severino

Giustizia, Pittalis: Fi impegnata in modifica legge SeverinoRoma, 9 ago. (askanews) – “Forza Italia è ora impegnata a intervenire a una modifica della legge Severino per evitare, in barba la principio di presunzione di innocenza, che gli amministratori pubblici condannati in primo grado debbano essere sospesi dalle funzioni. Abbiamo assistito a casi di sindaci, consiglieri regionali e presidenti di regione condannati in primo grado e poi assolti in appello perché il fatto non sussiste. Carriere stroncate, vite distrutte senza che nessuno ne paghi le conseguenze tantomeno in termini disciplinari. E’ anche la ragione per la quale riteniamo che sia arrivato il momento per accelerare i tempi in Parlamento per la approvazione della legge sulla separazione delle carriere e la riforma del Csm”. Lo dichiara a Tgcom il deputato di Forza Italia e vicepresidente della commissione Giustizia alla Camera, Pietro Pittalis.


Quanto alla abolizione del reato di abuso di ufficio, Pittalis ricorda che “ha subito una serie di modifiche dal 1990 fino al 2020 nel tentativo di precisare i connotati della condotta punibile ma senza conseguire gli obiettivi prefissati, spesso per responsabilità della magistratura che ha sempre trovato il modo di vanificare gli sforzi del legislatore riallargando i margini applicativi della fattispecie. E’ una norma incriminatrice desueta e dannosa, percepita dagli amministratori e dai funzionari pubblici come la causa di una esposizione ad un rischio elevato di responsabilità penale. Pensando ai danni prodotti dal solo avvio delle indagini, determinando la paralisi dell’azione amministrativa in un momento storico in cui occorre portare a compimento le opere pubbliche legate al Pnrr, rappresenta un ostacolo alla ripresa del Paese con un costo di circa il 2% del Pil”. “I numeri confermano che è una norma desueta e dannosa poiché, a fronte di un numero di iscrizioni nel registro degli indagati, solo una esiguità di queste si trasforma in sentenze di condanna. Per questa ragione la maggioranza – prosegue l’esponente azzurro – ha ritenuto di abolire un reato che non ha nessuna necessità in un sistema e che crea solo un sovraccarico di lavoro alle procure della Repubblica. Le modifiche non hanno avuto alcun effetto anzi, abbiamo assistito a una giurisprudenza creativa che si è ancorata ai principi di ordine generale stabiliti dall’art. 97 della Costituzione. E’ inammissibile continuare ad alimentare un sistema che ha determinato la paura della firma anche perché si è trattato di un reato utilizzato dalla magistratura requirente come una sorta di grimaldello per ingerirsi nell’attività della pubblica amministrazione. Anche i sindaci di centrosinistra hanno sollecitato l’abrogazione perchè, a fronte di oltre 4500 iscrizioni nel registro di indagati, solo poche si concludono con sentenze di condanna”.

Autonomia, Calderoli: quesito che abroga intera legge inammissibile

Autonomia, Calderoli: quesito che abroga intera legge inammissibileRoma, 9 ago. (askanews) – “La mia valutazione sul coinvolgimento del popolo è sempre positiva. Le regole però devono valere per tutti: nel 2015 il referendum che avevo promosso per l’abrogazione di un articolo della legge Fornero aveva visto 650mila adesioni ma fu poi dichiarato inammissibile perché toccava troppe materie, perché la riforma delle pensioni era collegata alla manovra. Anche l’autonomia è un collegato alla legge di bilancio per cui, fermo restando la potestà della Cassazione sulla decisione, tutta questa operazione mi pare più mediatica e politica che referendaria. Tutti poi sanno che il quesito che chiede l’abolizione dell’intera legge è smaccatamente inammissibile tanto è vero che le regioni contrarie al’autonomia hanno scelto anche una strada diversa con n quesito parziale. Anche perché non va dimenticato che stiamo parlando di una legge, per così dire, costituzionalmente necessaria”. Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli (Lega) in una intervista al Sole 24 Ore commentando la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.

Lega, Salvini: Vannacci non sta fondando nessun partito

Lega, Salvini: Vannacci non sta fondando nessun partitoRoma, 8 ago. (askanews) – “Ho messaggiato ieri con Vannacci. Non sta fondando nessun partito”. Lo ha detto Matteo Salvini al caffè della Versiliana.


“Dopodomani sera – ha annunciato – Vannacci sarà a una festa della Lega in provincia di Bergamo, il 6 ottobre sarà sul palco di Pontida e con la sua identità e le sue idee penso possa essere parte di una squadra che ha l’ambizione di cambiare in meglio l’Italia e l’Europa. Leggere alcuni giornali è surreale”. “Io ringrazio Repubblica perché se non ci fossero stati Repubblica e Corriere non avrei conosciuto Vannacci, una bellissima persona. Sono contento rappresenti gli italiani a Bruxelles. Fino all’anno scorso Vannacci era un valoroso generale che aveva scritto un libro autoprodotto e senza l’aiuto di Repubblica e Corsera e La7 sarebbe stato diffuso tra i suoi amici. Hanno scritto che è un delinquente, omofobo, razzista, fascista: se uno è così brutto e cattivo per Repubblica io ho avuto voglia di conoscerlo. È una persona positiva, leale, onesta anche se non condivido al 100% le sue idee”, ha concluso.

Governo, Salvini: determinati ad arrivare fino al 2027

Governo, Salvini: determinati ad arrivare fino al 2027Roma, 8 ago. (askanews) – “Si mettano l’anima in pace: checché ne scrivano Repubblica e Corriere della Sera. La nostra determinazione è arrivare fino al 2027”. Lo ha detto Matteo Salvini al Caffè della Versiliana.


“Ho letto che ci doveva essere un vertice di centrodestra…aria di burrasca, allora chiamo Giorgia e le chiedo ‘c’è il vertice?’ No. Titolo di Repubblica: salta il vertice di centrodestra. Vertice che aveva convocato Repubblica. Non ho le mie giornate in base a quello che Corsera con Gramellini o Repubblica dicono. Si inventano partiti, si inventano litigi”, ha aggiunto.

Meloni al presidente dell’Iran: evitare un’ulteriore escalation

Meloni al presidente dell’Iran: evitare un’ulteriore escalationRoma, 8 ago. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’ambito dei contatti che sta tenendo in questi giorni sulla situazione in Medio Oriente, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica Islamica d’Iran, Masoud Pezeshkian. Lo rende noto Palazzo Chigi.


La presidente Meloni – spiega la nota – ha sottolineato la necessità di scongiurare un allargamento del conflitto in corso a Gaza, anche con riferimento al Libano, invitando l’interlocutore a evitare un’ulteriore escalation e a riaprire la via del dialogo. Meloni ha infine reiterato il costante impegno dell’Italia a favorire la pace e la stabilità della regione attraverso il necessario raggiungimento del cessate il fuoco nella Striscia, la liberazione degli ostaggi e il rafforzamento dell’aiuto umanitario alla popolazione civile.

M.O., Meloni a presidente Iran: evitare ulteriore escalation

M.O., Meloni a presidente Iran: evitare ulteriore escalationRoma, 8 ago. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’ambito dei contatti che sta tenendo in questi giorni sulla situazione in Medio Oriente, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica Islamica d’Iran, Masoud Pezeshkian. Lo rende noto Palazzo Chigi.


La presidente Meloni – spiega la nota – ha sottolineato la necessità di scongiurare un allargamento del conflitto in corso a Gaza, anche con riferimento al Libano, invitando l’interlocutore a evitare un’ulteriore escalation e a riaprire la via del dialogo. Meloni ha infine reiterato il costante impegno dell’Italia a favorire la pace e la stabilità della regione attraverso il necessario raggiungimento del cessate il fuoco nella Striscia, la liberazione degli ostaggi e il rafforzamento dell’aiuto umanitario alla popolazione civile.

Marcinelle, Meloni: lasciato segno indelebile, memoria vive ancora

Marcinelle, Meloni: lasciato segno indelebile, memoria vive ancoraRoma, 8 ago. (askanews) – “La tragedia avvenuta l’8 agosto 1956 nella miniera del Bois du Cazier di Marcinelle in Belgio ha lasciato un segno indelebile nella storia nazionale ed europea. L’Italia ha pagato il tributo più pesante: 136 su 262 minatori erano nostri connazionali. Italiani che avevano deciso, con sofferenza e dolore, di abbandonare la loro terra per sostenere, con dignità e spirito di servizio, la Nazione che li aveva accolti. Senza pretese, ma con umiltà e dedizione. Il buio di una miniera distante migliaia di chilometri dai loro luoghi d’origine ha inghiottito le loro vite, ma la memoria di questi figli d’Italia vive ancora nella riconoscenza della comunità nazionale”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una nota.


“Oggi, infatti, l’Italia celebra la ‘Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’: ricorrenza istituita nel 2001 dall’indimenticato ministro Mirko Tremaglia per ricordare i lavoratori italiani caduti in ogni continente e omaggiare il loro contributo allo sviluppo delle Nazioni che hanno scelto come ‘seconda Patria’”, aggiunge. “Marcinelle è una delle pagine più drammatiche della grande storia dell’emigrazione italiana. Una storia di sconfitte, di sacrifici, di privazioni ma anche di luminosi successi, di battaglie vinte e risultati straordinari. In questa giornata, onoriamo anche questa grande storia e rinnoviamo il legame con i nostri connazionali all’estero, uomini e donne innamorati dell’Italia e che contribuiscono a rendere la nostra Patria amata e apprezzata nel mondo”, conclude.