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A Palazzo Chigi Meloni incontra il premier palestinese Mustafa

A Palazzo Chigi Meloni incontra il premier palestinese MustafaRoma, 25 mag. (askanews) – Il primo ministro palestinese, Mohammad Mustafa, è arrivato a Palazzo Chigi, dove a breve prenderà il via il colloquio con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Come da protocollo, la premier ha accolto l’omologo palestinese nel cortile d’onore di Palazzo Chigi, dove la banda dei Lancieri di Montebello ha suonato i rispettivi inni nazionali, mentre sulla facciata della sede del governo, sempre come da protocollo, sventola la bandiera palestinese al fianco di quella italiana ed europea. È la prima visita in Europa del premier palestinese Mustafa, che stamane ha incontrato alla Farnesina anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Schlein: Toti si dimetta, indecente silenzio Meloni

Schlein: Toti si dimetta, indecente silenzio MeloniTrento, 24 mag. (askanews) – “Sono rimasta stupita che Meloni non cogliesse l’occasione per dire una parola sulla situazione della Liguria e l’arresto di Giovanni Toti. E’ il silenzio degli indecenti, ormai subisce il diktat di Salvini che chiede a Toti di resistere, ma chi rischia di non resistere è la Liguria, che non merita di rimanere bloccata e di non poter voltare pagina e ripartire perché è appesa a una indagine da cui emerge un quadro molto grave. Sulle responsabilità penali lavorerà la magistratura, ma c’è una questione di opportunità politica per cui non si capisce cosa aspetti il presidente Toti a dare le dimissioni e a permettere alla Liguria di voltare pagina e di andare avanti”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, a margine dell’intervento al Festival dell’economia di Trento.

M.O., Conte: Netanyahu si adegui a Corte Aja, subito stop carneficina

M.O., Conte: Netanyahu si adegui a Corte Aja, subito stop carneficinaRoma, 24 mag. (askanews) – “Prendiamo atto della pronuncia della Corte internazionale di giustizia dell’Aja che dice una cosa chiara: Israele non può porsi al di sopra del diritto internazionale. Netanyahu deve interrompere immediatamente l’offensiva militare su Rafah e porre fine a questa carneficina indiscriminata. Netanyahu rispetti le determinazioni delle Nazioni Unite e liberi Israele da questa controproducente strategia bellicista, che peraltro sta alimentando nuove spirali antisemite in ogni angolo del mondo”. Lo scrive il presidente M5S Giuseppe Conte su X.

Rai, Meloni: non è che c’è TeleMeloni ma che non c’è più TelePd

Rai, Meloni: non è che c’è TeleMeloni ma che non c’è più TelePdRoma, 24 mag. (askanews) – “Abbiamo dimostrato, dati alla mano, che quella di TeleMeloni è una fake news: al Tg1 sono ultima in classifica rispetto ai miei predecessori a partire da Renzi. Il problema non è che c’è Telemeloni ma che non c’è più TelePd. Noi stiamo facendo servizio pubblico reale”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Festival dell’Economia di Trento.


“Il problema è che la sinistra ritiene di avere più diritti degli altri: quel mondo è finito”, ha concluso.

Europee, Meloni: con Le Pen punti in comune, no maggioranze arcobaleno

Europee, Meloni: con Le Pen punti in comune, no maggioranze arcobalenoRoma, 24 mag. (askanews) – Con Marine Le Pen “ci sono dei punti in comune, su immigrazione, transizione verde… si immagina una prossima legislatura e si cerca di capire se le cose in Ue possono cambiare, io penso che un margine ci sia, che ci sia la possibilità di costruire delle maggioranze diverse” visto che “le maggioranze arcobaleno non funzionano in Italia e non funzionano in Europa, non hanno strategia… Le democrazie si sono indebolite e i sistemi meno democratici del mondo hanno guadagnato terreno, la povertà è aumentata. Qualcosa è andato storto se abbiamo scoperto che non eravamo padroni della nostra energia…”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata al Festival dell’Economia di Trento.

Meloni: il premierato è una riforma necessaria

Meloni: il premierato è una riforma necessariaRoma, 24 mag. (askanews) – Il premierato “è una riforma necessaria” ma “c’è anche un lato personale: non sono il tipo di persona che riesce a ripagare con la vanità le rinunce che deve fare per ricoprire questo incarico. La mia vita si svolge così: mi alzo la mattina, cerco di risolvere problemi, e vado a dormire. Sto mediamente un’ora al giorno con mia figlia. Qualcuno pensa che io posso fare questo avendo come unico obiettivo quello di rimanere a fare questo? Per me vale la pena di fare questa vita se quando hai finito puoi guardare l’Italia e dire ne valeva la pena. Quindi o la va o la spacca: nessuno mi chieda di scaldare la sedia e stare qui a sopravvivere perché non sarei la persona giusta per ricoprire questo incarico”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Festival dell’Economia di Trento.

Meloni: sul Redditometro serve un decreto equilibrato

Meloni: sul Redditometro serve un decreto equilibratoTrento, 24 mag. (askanews) – Nell’ordinamento italiano esiste l’accertamento sintetico, per verificare discrepanze tra dichiarazione dei redditi e tenore di vita. Una misura per noi molto invasiva, eravamo contrari, siamo restati contrari. Fa il decreto attuativo il governo Renzi, poi il governo Conte annuncia un altro decreto, che però non arriva mai. Così c’è troppa discrezionalità. Serve un intervento a tutela dei contribuenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Festival dell’Economia di Trento, a proposito del decreto attuativo sul Redditometro prima varato e poi bloccato: “L’ho sospeso perché lo voglio vedere meglio: bisogna colpire i casi oggettivamente intollerabili, chi è nullatenente e gira col Ferrari, altra cosa è vessare il cittadino, e io sono contraria. Serve tempo per una norma a garanzia di una lotta all’evasione efficace sui casi intollerabili, senza introdurre un’altra norma vessatoria nei confronti dei cittadini”.


Ha poi spiegato Meloni: “Per noi un fisco giusto non ti vessa con regole assurde e con un livello altissimo che non corrisponde a livello della tassazione. Un fisco che sappia dialogare, che sappia verificare il singolo caso. La nostra riforma va in questo senso. Dicono che sono amica degli evasori, i numeri dicono che il 2023 è stato un anno record per il recupero di evasione fiscale in Italia con 4,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente”. “Il governo – ha poi detto – è arrivato con un racconto delle piaghe d’Egitto, è chiaro che se vieni presentato come Attila l’Unno e invece sei Giorgia Meloni è possibile che tranquillizzi per il fatto stesso di essere Meloni” ha detto spiegando perché nonostante i conti pubblici in affanno le agenzie di rating non hanno declassato l’Italia.


“Un altro motivo è la solidità e la stabilità della maggioranza: nessuno vuole investire in una nazione nella quale tutto cambia ogni anno. Quando hai tempo, quando la tua maggioranza non è sempre in bilico puoi anche costruire una strategia e questo fa la differenza anche agli occhi di chi investe. Noi stiamo cercando di costruire una strategia”. “Chi investe vuole vedere quale è la tua idea e vuole scommettere. Inoltre ha contato la serietà con cui abbiamo affrontato le materie economiche, facendo attenzione alla spesa pubblica, al bilancio ma senza rinunciare a manovre espansive, senza deprimere l’economia. Abbiamo trovato equilibrio. Abbiamo avuto il coraggio di fare cose anche impopolari”, ha concluso.

Fisco, Meloni: sul Redditometro serve un decreto equilibrato

Fisco, Meloni: sul Redditometro serve un decreto equilibratoTrento, 24 mag. (askanews) – Nell’ordinamento italiano esiste l’accertamento sintetico, per verificare discrepanze tra dichiarazione dei redditi e tenore di vita. Una misura per noi molto invasiva, eravamo contrari, siamo restati contrari. Fa il decreto attuativo il governo Renzi, poi il governo Conte annuncia un altro decreto, che però non arriva mai. Così c’è troppa discrezionalità. Serve un intervento a tutela dei contribuenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Festival dell’Economia di Trento, a proposito del decreto attuativo sul Redditometro prima varato e poi bloccato: “L’ho sospeso perché lo voglio vedere meglio: bisogna colpire i casi oggettivamente intollerabili, chi è nullatenente e gira col Ferrari, altra cosa è vessare il cittadino, e io sono contraria. Serve tempo per una norma a garanzia di una lotta all’evasione efficace sui casi intollerabili, senza introdurre un’altra norma vessatoria nei confronti dei cittadini”.


Ha poi spiegato Meloni: “Per noi un fisco giusto non ti vessa con regole assurde e con un livello altissimo che non corrisponde a livello della tassazione. Un fisco che sappia dialogare, che sappia verificare il singolo caso. La nostra riforma va in questo senso. Dicono che sono amica degli evasori, i numeri dicono che il 2023 è stato un anno record per il recupero di evasione fiscale in Italia con 4,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente”.

L’avvocato di Toti: le sue dimissioni? E’ una scelta da concordare

L’avvocato di Toti: le sue dimissioni? E’ una scelta da concordareGenova, 24 mag. (askanews) – “Le dimissioni sono un tema politico che non sta a me affrontare. L’unica cosa che ha sempre detto Toti è che è una decisone che non può prendere lui sulla base solo del suo interesse personale ma deve essere presa dopo un confronto e un accordo con le altre parti politiche”. Lo ha detto l’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, all’indomani del lungo interrogatorio davanti ai pm.


“Le dimissioni – ha aggiunto il legale – sono legate alla misura cautelare perché in questa posizione non può parlare con nessuno che non sia il suo avvocato e quindi ha difficoltà a concordare un’eventuale decisione con gli altri soggetti con cui deve confrontarsi”.

Salvini: sul redditometro c’è stato un chiarimento in Consiglio dei ministri

Salvini: sul redditometro c’è stato un chiarimento in Consiglio dei ministriRoma, 24 mag. (askanews) – “C’è stato un chiarimento e l’intera maggioranza si è impegnata a rileggerlo, il provvedimento, non il redditometro, che è uno strumento triste del passato. Ci siamo impegnati a riverderci e ragionarci insieme con la cautela che il provvedimento merita”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo in conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri, rispondendo a una domanda sul redditometro.