Giornalisti, Fontana: libertà stampa non è libertà infangareRoma, 2 ago. (askanews) – “La libertà di informazione è la cifra democratica del paese, ma ogni tanto penso ci sia anche troppa libertà di infangare qualcuno. Non servono norme ma serve essere prudenti: i media hanno un potere importante che va usato bene. Ci sono situazioni di aggressione mediatica nei confronti di qualcuno che poi si rivela innocente, ad esempio. Bisogna recuperare un po’ di prudenza ed etica, potrebbe essere più che sufficiente. Anche perché c’è il rischio che con le leggi qualcuno se ne approfiitti per far tacere la stampa e la libera informazione che, come ho detto, è la cifra democratica del paese”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, parlando alla cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare.
Fontana: maggioranza coesa in Parlamento, al di là dei distinguoRoma, 2 ago. (askanews) – “Mi pare che la maggioranza sia solida. Non conosco tutte le dinamiche, ma sono passati quasi due anni e mi sembra, al di là dei distinguo, che tutto sommato anche nel Parlamento la maggioranza è abbastanza coesa. Poi le cose possono cambiare in maniera repentina, ma ora è coesa”. Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha risposto nel corso della cerimonia del Ventaglio a chi gli chiedeva se pensa che la legislatura arriverà a scadenza naturale.
Governo, Fontana: ridurre numero decreti, ho scritto a MeloniRoma, 2 ago. (askanews) – “E’ evidente ci sia un eccesso di decretazione d’urgenza, è un problema da molte legislature, abbiamo avuto nel mese di luglio una quantità notevole di decreti da convertire. Ho scritto una lettera a Meloni, con la quale ho avuto diverse interolocuzioni sul tema. Le ho rappresentato la difficoltà del Parlamento e il fatto che una riduzione sarebbe giusta e gradita”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, parlando alla cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare.
“Noi – ha aggiunto – cerchiamo di farci sentire in tutti i modi, continuiamo l’interlocuzione col governo, auspico ci possa essere un cambio importante soprattutto per rispettare le prerogative delle Camere. Noi quello che possiamo fare lo facciamo ovviamente serve coordinamento da parte di tutti”, ha aggiunto. (segue)
Strage Bologna, Fontana: passato che mi auguro non ritorni piùRoma, 2 ago. (askanews) – “Il ricordo di questo anniversario è importante, è una ferita aperta nel paese. Una strage che ha avuto esiti giudiziari ma ancora ci sono lati oscuri: è stata indentificata la matrice neofascista e mi auguro che questo sia parte di un passato dell’Italia che non possa ritornare”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, parlando della strage di Bologna alla cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare. “Giusto che ci sia attenzione, giusto essere guardinghi, per evitare che l’estremismo politico non rappresenti più ciò che ha rappresentato per questo paese”, ha aggiunto.
Il presidente della Camera ha chiesto anche un minuto di silenzio ai giornalisti e funzionari della Camera presenti in memoria delle vittime di quella che ha definito “la peggiore strage della storia italiana”.
Parigi 2024, Meloni vede presidente Cio, tra i temi equità nelle gareRoma, 2 ago. (askanews) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Parigi il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach. “Al centro del colloquio uno scambio di vedute sull’andamento dei Giochi e sullo stato di preparazione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026”. Lo rende noto palazzo Chigi.
“Nel corso del faccia a faccia, è stato affrontato anche il caso dell’atleta Imane Khelif e il tema delle regole per garantire equità nelle gare sportive. Il Presidente Meloni e il numero uno del CIO Bach, hanno concordato che Governo e Comitato Olimpico Internazionale rimarranno in contatto per valutare come affrontare la questione per il futuro”.
Strage Bologna, Mattarella: eversione neofascista aggredì nostra libertàRoma, 2 ago. (askanews) – Bologna fu “teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani”. E’ quanto afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione dell’anniversario della strage di Bologna.
“I morti, le immagini della Stazione di Bologna devastata, l’attacco feroce alla convivenza degli italiani, hanno impresso un segno indelebile, il 2 agosto 1980, nella identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano – prosegue il capo dello Stato -. La memoria non è soltanto un dovere ma è l’espressione consapevole di quella cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere. Con profondi sentimenti di solidarietà, quarantaquattro anni dopo l’attentato, ci uniamo ai familiari delle vittime e alla Città di Bologna, teatro di una spietata strategia eversiva neofascista nutrita di complicità annidate in consorterie sovversive che hanno tentato di aggredire la libertà conquistata dagli italiani”. “A Bologna si consumò uno degli eventi più tragici della nostra storia repubblicana – dice ancora Mattarella -. Una ferita insanabile, monito permanente da consegnare alle giovani generazioni unitamente ai valori della risposta democratica della nostra Patria, che hanno consentito il riscatto e, nell’unità della nostra comunità, la salvaguardia del bene comune”.
Conte lancia Costituente M5s: deciderà su tutto, anche sullo statutoRoma, 1 ago. (askanews) – “Si è appena concluso il consiglio nazionale e quindi si avvierà il processo costituente e sarà rivoluzionario: mai una forza politica, un partito, si è messo in discussione in questo modo coraggiosamente. Daremo la parola a tutti gli iscritti e ai simpatizzanti per elaborare nuove soluzoni, nuovi obiettivi strategici ai quali il movimento si dedicherà negli anni a venire”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte al termine del consiglio nazionale nella sede di via di Campo Marzio.
“Sarà una grande partecipazione, democrazia partecipativa, saranno gli stessi iscritti e simpatizzanti a suggerire le proposte, le soluzioni. Le discuteranno e le porteremo nell’assemblea finale. Confidiamo in questo modo di contrastare anche il segno dell’astensionismo che cresce sempre più. Avete visto anche con l’autonomia differenziata: quando chiamiamo i cittadini a discutere su cose vere e importanti i cittadini rispondono efficacemente. Abbiamo raccolto 500mila firme contro la legge Calderoli in pochissimi giorni. Sarà un grande bagno di partecipazione per recuperare il senso dell’impegno politico, di una partecipazione a un destino condiviso”, ha aggiunto. A chi gli chiedeva se l’assemblea discuterà anche di alleanze, doppio mandato, simbolo, Conte ha risposto: “L’assemblea è costituente, quindi saranno sollevate tutte le questioni che stanno a cuore ai nostri iscritti e simpatizzanti, non ci sottrarremo al confronto. Potrà essere modificato lo statuto, potrà essere integrata anche la carta dei principi e valori, discuteremo su tutto”.
Non in programma per ora un incontro con il fondatore M5s e garante Beppe Grillo: “Con Grillo ci siamo sempre sentiti, continueremo a sentirci. Avete visto dallo scambio epistolare che abbiamo una visione diversa ma il processo costituente non si fermerà. Grillo è il fondatore e il garante, e nessuno gli toglie questo ruolo. Ora però non conta Grillo né Conte, contano gli iscritti e i simpatizzanti che riossigeneranno il movimento e lo rilanceranno”. L’Assemblea Costituente dovrebbe prendere il via il prossimo 4 ottobre, con un intero fine settimana di discussione. La data scelta è quella della nascita del Movimento, giorno di San Francesco. E, secondo quanto anticipato dal Fatto Quotidiano, l’assise potrebbe tenersi proprio in Umbria, nella terra del patrono d’Italia.
Toti: è un processo alla politica, ho la coscienza a postoMilano, 1 ago. (askanews) – “Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca: di lavoro, di opportunità, di speranze. Quello che è accaduto in questi tre mesi è un processo alla politica: ai finanziamenti, trasparenti e legali, agli atti, anch’essi legali e legittimi, che abbiamo ritenuto necessari e utili a far crescere la nostra terra”. Lo ha scritto sui social il presidente dimissionario della Regione Liguria, Giovanni Toti, dopo la sua liberazione dagli arresti domiciliari.
“Tutto questo sarà tema di confronto in tribunale. Soprattutto spero sia oggetto di vera e definitiva riflessione della politica. Della politica tutta o, almeno, di coloro che non ritengono di usare opportunisticamente la giustizia a scopo politico. Mai come in questo caso l’autonomia della politica, la sovranità popolare, il suo finanziamento trasparente, la sua possibilità di indirizzare lo sviluppo e la crescita sono stati al centro del confronto tra la giustizia e il potere sovrano che discende dal popolo” ha aggiunto il politico ligure. “I magistrati interpretano le leggi ma la politica quelle leggi le fa. L’autonomia della politica, come quella della giustizia, dovrebbero essere un patrimonio di tutti. Difficile sperare consapevolezza da chi riempie le piazze di luglio (riempie, insommaà), festeggiando l’aiuto arrivato. Ho fiducia in chi crede nella democrazia liberale e spero colga queste vicende come un definitivo campanello che suona per ricordare l’inerzia di troppi anni” ha osservato Toti.
“Mi sono dimesso, richiamando tutti voi al voto, perché ora tocca ai cittadini decidere invece la sorte della nostra terra: andare avanti con la Liguria protagonista che abbiamo costruito, o consegnarla alla cappa grigia dell’ipocrisia, della cultura del sospetto, dell’immobilismo, della doppia morale capace di oscurare già in questi giorni anche il fulgido sole di agosto. Sarebbe un futuro che, se possibile, appare già peggio del passato che ci siamo lasciati alle spalle” ha continuato. “Sono mancato per un po’, e soprattutto mi siete mancati tanto. Grazie mille a tutti coloro che in questi 86 giorni tramite la famiglia, l’avvocato, e in ogni modo possibile, mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza. È stato il maggior conforto in questi giorni bui” ha concluso.
Parigi2024, Salvini: si vergogni chi ha permesso match Carini-KhelifRoma, 1 ago. (askanews) – “Picchia troppo forte, non è giusto”. Brava Angela, hai fatto bene! La nostra atleta si è dovuta ritirare contro Imane Khelif, prima di scoppiare in lacrime per tanti sacrifici andati in fumo. Una scena davvero poco olimpica: vergogna a quei burocrati che hanno permesso un match che evidentemente non era ad armi pari. Se ne sono accorti tutti in Italia e nel mondo, tranne i distratti commentatori Rai. Un abbraccio ad Angela, forza!”. Lo scrive il leader della Lega e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, su facebook.
Parigi 2024, Meloni: su Khelif non condivido Cio, così si discriminaParigi, 1 ago. (askanews) – “Non sono d’accordo con la scelta del Cio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la visita a Casa Italia in relazione al tema della pugile intergender Khelif in gara contro l’italiana Carini. “E’ un fatto che per i livelli di testosterone nel sangue dell’atleta algerina la gara in partenza non sembra equa”, ha aggiunto la premier. “Io penso che bisogna fare attenzione, nel tentativo di non discriminare, a discriminare. Perché io da anni spiego che alcune tesi portate all’estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne”.
Informata poi del ritiro di Carini, Meloni ha aggiunto: “Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto ‘domani combatterò’. Questa dal mio punto di vista non era una gara ad armi pari”.