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Sul redditometro crisi di nervi maggioranza, Meloni cerca di tamponare

Sul redditometro crisi di nervi maggioranza, Meloni cerca di tamponareRoma, 21 mag. (askanews) – “Inquisizione”, “ritorno al passato”, “giustizialismo fiscale”. Il ritorno del ‘redditometro’ manda la maggioranza in crisi di nervi. Questa mattina sulla Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto firmato dal vice ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo (Fdi) che riattiva lo strumento, aggiornato negli indicatori di spesa, che era stato sospeso nel 2018. In sostanza il redditometro consente di mettere a confronto le spese sostenute dal contribuente e la loro congruità con i redditi dichiarati e riguarderà tra le altre cose, i consumi di generi alimentari, l’abbigliamento e le calzature, le spese per l’abitazione, quelle sanitaie, per l’auto e gli apparecchi telefonici, per l’istruzione.


Un atto, quello del viceministro, che potrebbe essere legato all’apertura, il 15 giugno, dei termini per il concordato preventivo: con il governo che in vista della legge di bilancio ha un enorme bisogno di risorse fresche la prospettiva del redditometro potrebbe costituire un ‘incentivo’ ad aderire. Comunque sia, da un punto di vista politico la pubblicazione a tre settimane dalle europee appare a molti quantomeno uno “scivolone”. In realtà l’irritazione va anche oltre. “Ancora una volta – sottolinea un esponente di governo – vengono prese decisioni senza condividerle con gli alleati”. Quando nel corso della giornata la protesta monta – tra messaggini e telefonate – Giorgia Meloni decide di intervenire, inizialmente con una nota in cui lo stesso Leo garantisce che con il decreto vengono messi “finalmente dei limiti al potere discrezionale dell’Amministrazione finanziaria di attuare l’accertamento sintetico, ovvero la possibilità del Fisco di contestare al contribuente incongruenze fra acquisti, tenore di vita e reddito dichiarato”. Gli alleati però non si fidano e quindi è direttamente Palazzo Chigi, intorno alle 16.30, a far filtrare che Leo “ha concordato con la Presidenza del Consiglio di relazionare al prossimo Consiglio dei Ministri”, che dovrebbe tenersi venerdì, sul decreto che comunque punta non al ritorno ma al “superamento del cosiddetto redditometro introdotto dal Governo Renzi nel 2015”.


Un doppio intervento – seguito da una ‘batteria’ di dichiarazioni di parlamentari Fdi – che non fa tornare il sereno, dato che alle due notizie di agenzia seguono reazioni pubbliche e durissime. “La Lega è sempre stata contraria al redditometro. L’inquisizione è passata da tempo e non tornerà di certo con la Lega al governo”, fanno sapere fonti del Carroccio evocando una “modalità Grande fratello”. Anche Forza Italia prende le distanze da Leo: “Fi è sempre stata in prima linea nella lotta contro l’evasione fiscale, ma fermamente contraria al cosiddetto redditometro. Non casualmente non ha mai votato a favore della misura in passato. Coerentemente con l’opposizione fatta ai tempi della sua istituzione, quando era un partito dell’opposizione, oggi non ha condiviso la scelta di renderlo esecutivo”, chiarisce il capogruppo alla Camera Paolo Barelli. In questo clima, quel che è certo è che non sarà un Cdm tranquillo quello di venerdì (e ci dovrebbe essere anche il Piano Casa di Matteo Salvini).

IA, Meloni: inciderà su geopolitica, rischio tensioni e conflitti

IA, Meloni: inciderà su geopolitica, rischio tensioni e conflittiRoma, 21 mag. (askanews) – “L’intelligenza artificiale è destinata ad incidere anche sugli scenari geopolitici e sugli equilibri attuali, perché può garantire a chi la gestisce e la utilizza un vantaggio competitivo. La storia ci ha insegnato che dalla competizione per procurarsi quel vantaggio competitivo e dalle differenze tra chi ha raggiunto quel vantaggio e chi resta indietro possono nascere tensioni, se non addirittura conflitti. Per questo, è necessario costruire insieme, nel rispetto della differenza di approcci tra le diverse realtà nazionali, dei meccanismi di governance globali”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio al Summit di Seoul sull’intelligenza artificiale.


“È una sfida per tutti – aggiunge – per i Governi, chiamati a concordare nei contesti multilaterali un approccio comune; ma anche e soprattutto per le imprese e il settore privato, che devono concentrarsi sulla gestione del rischio, sulla responsabilità e sulla trasparenza. È fondamentale che Governi e imprese, pubblico e privato, lavorino insieme e sappiano creare un’alleanza per garantire che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia a misura d’uomo, controllata dall’uomo e che abbia l’uomo come suo fine. Anche per questo, la Presidenza italiana del G7 ha messo l’intelligenza artificiale tra le sue priorità. E al Vertice dei Leader in Puglia saremo onorati di ospitare, nella sessione ‘outreach’ dedicata a questo tema, Papa Francesco. È la prima volta nella storia che un Pontefice parteciperà ai lavori del Gruppo dei Sette e io sono convinta che la sua presenza darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale”. Meloni ricorda anche l’impegno a “lanciare, sempre in ambito G7, anche un piano di azione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, perché è una tecnologia che investirà, prima o poi e con accenti diversi, tutto il mondo del lavoro, dell’impresa e della produzione, e non sarà limitato ai profili di eccellenza tecnologica. Innovazione, regolamentazione e sicurezza devono camminare di pari passo”.

Premierato, Pera: rischi incostituzionalità, avere coraggio cambiarla

Premierato, Pera: rischi incostituzionalità, avere coraggio cambiarlaRoma, 21 mag. (askanews) – “Il premierato non è il regime della tribù, è una forma di democrazia come altre”, “sono molto stupito dall’opposizione che viene fatta a questo ddl, soprattutto dalla sinistra, perché è una posizione pregiudiziale. Il Pd dimentica la sua storia recente visto anche che è il Pd che ha presentato i progetti sul priemerato, a partire dal ddl di Cesare Salvi”. Lo ha detto il senatore di Fdi Marcello Pera, intervenendo in Aula durante la discussione generale sul premierato. Lo stesso Pera, tuttavia, ha anche messo in fila una serie di “incongruenze” di fronte alle quali bisognerebbe avere il coraggio di “osare” anche per evitare “rischi di incostituzionalità”.


“Dei cambiamenti sono stati fatti in commissione a dimostrazione – ha premesso Pera – che la maggioranza, magari silenziosa, stava lavorando”. Però “ci sono delle incongruenze, come il voto di fiducia, i contrappesi che potrebbero essere maggiori, l’assenza di uno statuto dell’opposizione che pure la stessa opposizione non ha voluto visto che ha votato contro”. “Ma c’è un punto che è importante, il testo – ha osservato – dice che il presidente del Consiglio è eletto direttamente dal popolo ma non specifica come. Molte cose sono rimandate a una legge elettorale e io con molta onestà vi dico che non tutto si può fare con una legge elettorale senza una previsione costituzionale”.


“Cosa accade – ha chiesto – con il voto estero? Cosa accade in caso di discrasia tra Camera e Senato? Cosa si fa se i poli invece di due sono tre?”. “Mi auguro adesso che il governo e il relatore, che hanno già dimostrato volontà di fare correzioni, prendano atto di queste obiezioni e possano modificarlo. Ma questo vuol dire che dobbiamo lavorare ancora un po’, che il testo non è chiuso. Possibile emendarlo in quest’aula? Temo di no”.


“Cari amici – ha concluso Pera – dobbiamo fare una buona riforma, non dobbiamo avere paura dei problemi che ci sono, dobbiamo affrontarli, dobbiamo avere paura solo della nostra paura. E siccome dobbiamo fare questa riforma, allora possiamo”.

Leva,Salvini deposita pdl per ripristino obbligo militare-civile sei mesi

Leva,Salvini deposita pdl per ripristino obbligo militare-civile sei mesiRoma, 21 mag. (askanews) – “Depositata alla Camera la proposta di legge della Lega per reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia”. Ad annunciarlo su Facebook è stato il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega.


“Ne sono convinto. È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi”, ha aggiunto.

Premierato, Casellati: ostruzionismo opposizioni è schiaffo a Carta

Premierato, Casellati: ostruzionismo opposizioni è schiaffo a CartaMadrid, 21 mag. (askanews) – “Con molta delusione mi sono trovata di fronte a 2600 emendamenti in commissione e 3mila in aula, senza nessuna proposta di carattere alternativo. Oggi c’è un forte ostruzionismo, trattare così la Costituzione diventa una specie di schiaffo. Non si tratta così una riforma dopo una ricerca continua di un punto di caduta e una condivisione”. Lo ha detto la ministra delle Riforme, Elisabetta Casellati, parlando del premierato a un evento sul Made in Italy organizzato da Affaritaliani.it.

Bonelli visita Salis in carcere: “vuole battersi per diritti ultimi”

Bonelli visita Salis in carcere: “vuole battersi per diritti ultimi”Roma, 21 mag. (askanews) – “Ho appena incontrato Ilaria Salis nel carcere di Budapest dove è detenuta da 16 mesi. Ilaria ha sempre respinto le accuse dichiarandosi innocente. E’ stato un colloquio intenso, Ilaria ha detto che vuole battersi per i diritti degli ultimi e ringrazia tutti con il suo cuore”. Lo rende noto via X il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, dopo aver visitato Ilaria Salis, candidata con AVS per le europee, nel carcere di Budapest

Mattarella a Dublino tra integrazione Ue e aspirazione alla pace

Mattarella a Dublino tra integrazione Ue e aspirazione alla paceDublino, 20 mag. (askanews) – Poco più di un giorno a Dublino per inaugurare il Parco Italia a Lucan House, la storica residenza dell’ambasciatore d’Italia ora passata di proprietà alla contea di Dublino sud, ma anche per rinsaldare il legame di sintonia, personale e di visione politica, con il presidente irlandese Michael D.Higgins. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e’ tornato in Irlanda per una visita di cortesia – dopo quella di Stato nel 2018 – che, iniziata ieri mattina, si è conclusa nel pomeriggio.


Poche ore ma sufficienti ai due capi di Stato per confrontarsi informalmente sui principali dossier del momento, dall’Ucraina alla situazione in Medioriente, con la tragedia in atto a Gaza che ha scosso le opinioni pubbliche europee e scatenato le proteste degli studenti. E, difatti, anche a Dublino gli universitari si sono mobilitati: gli studenti del Trinity College si sono accampati per giorni negli spazi del prestigioso ateneo per chiedere (e, pare, ottenere) il disinvestimento da parte dell’università irlandese nelle società israeliane. Quanto sta accadendo sia in Ucraina che in Medioriente spinge, lo ha ricordato Mattarella, nel discorso al Brindisi per il pranzo di Stato offertogli da Higgins, a “rafforzare il nostro impegno per un ruolo sempre più incisivo dell’Unione Europea, attore di pace sin dalla sua nascita”. A meno di un mese dalle elezioni Europee, poi, il futuro dell’Ue tra sfide e rischi, non poteva non essere nell’agenda dello scambio di vedute dei due presidenti, entrambi membri, tra l’altro, del gruppo di Arraiolos per la promozione dell’integrazione europea. In particolare, sempre nel discorso al Brindisi, Mattarella ha ricordato, contro vecchi e nuovi rigurgiti euroscettici, che essere in Ue significa beneficiare di vantaggi: l’Irlanda stessa, ha osservato Mattarella “e’ un messaggio possente per chi ancora esita a riconoscere i benefici che derivano ai singoli Paesi dall’appartenenza all’Unione Europea”. E solo una “maggiore integrazione” e’ la risposta alle sfide di oggi.


Un legame, quello tra Italia e Irlanda, solido – negli scambi culturali ed economici, oltre che nella speciale attenzione a temi come l’immigrazione, essendo entrambi popoli di emigranti – e rinsaldato da un comune sentire. Basti pensare che, come racconta Corinna Salvadori Lonergan dantista e docente emerita al Trinity College, tuttora “Dante suscita tantissimo interesse tra gli studenti irlandesi per la sua attualità, per la capacità di raffigurare nei suoi scritti anche il mondo moderno. Come non pensare, infatti, alle sue osservazioni sull’economia e sulla cupidigia davanti al fallimento della Lehman Brothersà Cose da cui gli studenti restano incantati”.

Mattarella a Dublino tra integrazione Ue e aspirazione alla pace

Mattarella a Dublino tra integrazione Ue e aspirazione alla paceDublino, 20 mag. (askanews) – (Dall’inviata Veronica Passeri). Poco più di un giorno a Dublino per inaugurare il Parco Italia a Lucan House, la storica residenza dell’ambasciatore d’Italia ora passata di proprietà alla contea di Dublino sud, ma anche per rinsaldare il legame di sintonia, personale e di visione politica, con il presidente irlandese Michael D.Higgins. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e’ tornato in Irlanda per una visita di cortesia – dopo quella di Stato nel 2018 – che, iniziata ieri mattina, si è conclusa nel pomeriggio.


Poche ore ma sufficienti ai due capi di Stato per confrontarsi informalmente sui principali dossier del momento, dall’Ucraina alla situazione in Medioriente, con la tragedia in atto a Gaza che ha scosso le opinioni pubbliche europee e scatenato le proteste degli studenti. E, difatti, anche a Dublino gli universitari si sono mobilitati: gli studenti del Trinity College si sono accampati per giorni negli spazi del prestigioso ateneo per chiedere (e, pare, ottenere) il disinvestimento da parte dell’università irlandese nelle società israeliane. Quanto sta accadendo sia in Ucraina che in Medioriente spinge, lo ha ricordato Mattarella, nel discorso al Brindisi per il pranzo di Stato offertogli da Higgins, a “rafforzare il nostro impegno per un ruolo sempre più incisivo dell’Unione Europea, attore di pace sin dalla sua nascita”. A meno di un mese dalle elezioni Europee, poi, il futuro dell’Ue tra sfide e rischi, non poteva non essere nell’agenda dello scambio di vedute dei due presidenti, entrambi membri, tra l’altro, del gruppo di Arraiolos per la promozione dell’integrazione europea. In particolare, sempre nel discorso al Brindisi, Mattarella ha ricordato, contro vecchi e nuovi rigurgiti euroscettici, che essere in Ue significa beneficiare di vantaggi: l’Irlanda stessa, ha osservato Mattarella “e’ un messaggio possente per chi ancora esita a riconoscere i benefici che derivano ai singoli Paesi dall’appartenenza all’Unione Europea”. E solo una “maggiore integrazione” e’ la risposta alle sfide di oggi.


Un legame, quello tra Italia e Irlanda, solido – negli scambi culturali ed economici, oltre che nella speciale attenzione a temi come l’immigrazione, essendo entrambi popoli di emigranti – e rinsaldato da un comune sentire. Basti pensare che, come racconta Corinna Salvadori Lonergan dantista e docente emerita al Trinity College, tuttora “Dante suscita tantissimo interesse tra gli studenti irlandesi per la sua attualità, per la capacità di raffigurare nei suoi scritti anche il mondo moderno. Come non pensare, infatti, alle sue osservazioni sull’economia e sulla cupidigia davanti al fallimento della Lehman Brothers. Cose da cui gli studenti restano incantati”. (Foto di repertorio).

Sprint Commissioni Camera su ddl sicurezza,protesta opposizioni

Sprint Commissioni Camera su ddl sicurezza,protesta opposizioniRoma, 20 mag. (askanews) – Le commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera avranno quattro giorni di tempo per esaminare il ddl sicurezza, atteso in aula lunedì 27 maggio prossimo. Oggi si chiudono le audizioni – iniziate il 16 maggio – e domani alle 13 scadrà il termine per gli emendamenti. Il mandato al relatore dovrà arrivare entro questa settimana. È quanto stabilito oggi dall’ufficio di presidenza delle Commissioni riunite.


Protestano le opposizioni che sottolineano come il ddl di iniziativa governativa (Piantedosi-Nordio-Crosetto), approvato lo scorso novembre in Consiglio dei ministri e presentato alla Camera il 22 gennaio, sia stato “scongelato” a ridosso delle elezioni europee dopo mesi di inattività: due sedute di discussione generale a febbraio in commissioni e poi nulla fino al 16 maggio quando sono iniziate le audizioni. “Ormai la destra ha imposto un nuovo modello, quello in base al quale si legifera per necessità elettorali. Le necessità reali del Paese vengono dopo”, denuncia Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera. “All’improvviso – sottolinea – ora si prevede la discussione addirittura dell’Assemblea di Montecitorio il prossimo 27 maggio, una manciata di giorni per esaminarlo e via. Questa modalità è antidemocratica, autoritaria, lesiva degli interessi del Paese.Ovviamente noi chiediamo che venga modificato il calendario d’Aula e venga data la possibilità al Parlamento di analizzare il provvedimento senza alcuna forzatura da parte della maggioranza”. Domani è prevista una conferenza dei capigruppo dopo che il governo avrà posto – intorno alle 17,30 – la questione di fiducia in aula alla Camera sul decreto superbonus e in quella sede le opposizioni chiederanno che venga modificato il calendario rinviando l’approdo in aula per consentire un’esame più approfondito del testo. L’impressione è che la maggioranza, stavolta su impulso di Fratelli d’Italia, voglia replicare quanto fatto con il ddl autonomia forzando i tempi d’esame in commissione per arrivare in aula e svolgere la discussione generale prima delle europee rinviando poi i voti sugli emendamenti a dopo le elezioni.

Novara: “Evento storico costituzione Ordine Pedagogisti ed Educatori”

Novara: “Evento storico costituzione Ordine Pedagogisti ed Educatori”Roma, 20 mag. (askanews) – “Si tratta di un evento storico che, finalmente, allinea l’Italia al resto d’Europa e del mondo, riconoscendo la scienza pedagogica come parte fondamentale per la crescita e lo sviluppo, nei bambini e nelle bambine, della migliore capacità di sviluppo e di convivenza”: lo ha affermato Daniele Novara, autore e pedagogista, in un comunicato, dopo che il 16 Aprile il senato italiano ha deliberato la costituzione dell’ordine dei pedagogisti e degli educatori.


Sul tema è in programma un incontro online e gratuito il prossimo 22 maggio alle 21 dal titolo “Una scienza, quella pedagogica, di cui la scuola sente ancora un grande bisogno”, che Novara terrà assieme a Maria Angela Grassi, presidente ANPE che per prima ha promosso la Legge sull’Ordine dei pedagogisti. “Il pedagogista organizza e sostiene i processi educativi e di apprendimento. È una figura di sistema, necessaria per far funzionare adeguatamente non solo l’istituzione scolastica ma anche i processi educativi nelle famiglie e in tutti quegli ambiti, come lo sport, dove esiste un rapporto tra adulti e nuove generazioni. Una presenza del pedagogista sostiene il compito educativo dal punto di vista tecnico e anche motivazionale”, ha sottolineato ancora il pedagogista. “Con la nuova normativa ci attendiamo che finalmente le scuole mettano nel loro staff questa figura così importante che potrà essere un fattuale supporto per tutta la comunità di apprendimento, in grado di sostenere non solo gli alunni e le alunne, con le loro motivazioni e inclinazioni, ma anche il corpo docente e le famiglie che sempre più necessitano di un aiuto professionale e di una forte alleanza educativa”, ha aggiunto.


“D’altronde, come disse Jean Piaget Interrogato sulle sue idee in materia di pedagogia “Non ho opinioni sulla pedagogia. Il problema dell’educazione mi interessa vivamente perché ho l’impressione che ci sia moltissimo da riformare e trasformare, ma penso che il ruolo dello psicologo sia prima di tutto quello di fornire dei fatti che la pedagogia possa utilizzare e non quello di mettersi al suo posto per dare consigli”, ha concluso Novara. Qui i dettagli sull’evento:


Facciamo Ordine sulla Pedagogia