Dl liste attesa, Meloni: passi avanti per diritto alla saluteRoma, 24 lug. (askanews) – “È legge il decreto del Governo sulle liste d’attesa. Dopo aver portato il fondo sanitario al suo livello più alto di sempre, compiamo oggi ulteriori passi avanti per garantire il diritto alla salute dei cittadini”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Istituiamo – aggiunge – un sistema nazionale di monitoraggio delle liste d’attesa e lo accompagniamo con un efficace meccanismo di controlli. Ampliamo l’offerta con il Cup unico regionale per mettere a disposizione sia le prestazioni erogate dal pubblico sia le prestazioni erogate dal privato accreditato. Assicuriamo che ai cittadini sia sempre erogata la prestazione, anche con il ricorso alle prestazioni in intramoenia e delle strutture private accreditate. Aboliamo dal 2025 il tetto di spesa per le assunzioni dei medici e del personale sanitario e detassiamo le loro retribuzioni per le prestazioni aggiuntive che servono ad abbattere i tempi delle liste d’attesa”. “Siamo consapevoli – conclude la premier – che c’è ancora molto da fare, ma siamo convinti che la direzione intrapresa per costruire una sanità più efficiente e più vicina ai bisogni dei cittadini sia quella giusta. Avanti così”.
Confermato il taglio dei vitalizi per gli ex deputatiRoma, 24 lug. (askanews) – Il presidente del Consiglio di giurisdizione della Camera dei deputati ha firmato oggi la sentenza di primo grado con cui si confermano i tagli ai vitalizi per gli ex deputati, con un ricalcolo degli assegni percepiti sulla base del metodo contributivo. La misura consentirà un risparmio stimato di oltre 15 milioni di euro riferito all’anno 2024.
Nel complesso il pronunciamento riguarda circa 800 ex deputati. I vitalizi restano quindi agganciati al sistema contributivo introdotto dal Regolamento di previdenza del 2012, analogamente a quanto previsto da tempo per tutti i pensionati. L’unica deroga al sistema contributivo pro quota è nella previsione che, se in base al sistema contributivo dovesse risultare, per i parlamentari con più legislature, una pensione di importo superiore a quello previsto dal precedente sistema retributivo, la pensione dell’interessato resterebbe limitata all’importo minore. La sentenza firmata oggi, inoltre, nel confermare i tagli ai vitalizi conferma anche le cosiddette ‘mitigazioni’ ossia alcuni ripristini già deliberati dall’ufficio di presidenza della precedente legislatura (Presidenza Roberto Fico) per rispondere a esigenze individuali.
Il Consiglio di giurisdizione della Camera dei Deputati è composto da Laura Cavandoli, presidente e relatore, Gianluca Vinci e Debora Serracchiani e si è insediato nel settembre scorso. La causa che arriva oggi a sentenza di primo grado è iniziata nel 2019, con il ricorso, promosso da alcuni ex parlamentari contro la delibera del 12 luglio 2018, relativa proprio al taglio ai vitalizi.
Affondo Mattarella: atti contro libera informazione sono eversiviRoma, 24 lug. (askanews) – Non ci sono dubbi o distinguo “ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceve al Quirinale i giornalisti dell’Associazione stampa parlamentare per la tradizionale cerimonia del Ventaglio e raccoglie in pieno tutti gli spunti che il presidente dell’Asp Adalberto Signore gli lancia sul tema dell’informazione. Tema al centro delle cronache dopo l’ultimo di non pochi attacchi alla stampa che si sono susseguiti negli ultimi mesi: l’aggressione al giornalista Andrea Joly da parte di alcuni militanti di CasaPound.
Ecco, su questo Mattarella è nettissimo: “Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo. Documentazione dell’esistente, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati”. Quindi, aggiunge, “il ringraziamento più intenso riguarda il prezioso e talvolta non facile compito di seguire e interpretare il mondo delle istituzioni e della politica, dandone notizia ai cittadini, esprimendo opinioni, suggerimenti, critiche che – non va mai dimenticato – sono essenziali nella vita democratica”. Questo in un mondo della politica sempre più caratterizzato da un “aspetto inquietante: il diffondersi di una sub cultura che si ispira all’odio. Una violenza che da verbale diventa frequentemente fisica”. Un odio alimentato anche sul web da “molti apprendisti stregoni, incauti nel maneggiare, pericolosamente, gli strumenti che generano odio e violenza”. Mattarella ricorda l’attentato a Trump, come quello al primo ministro slovacco Fico e all’ex sindaca di Berlino Franziska Giffey per sottolineare che “è fondamentale e doveroso ribadire la condanna ferma e intransigente nei confronti di questa drammatica deriva di violenza contro esponenti politici di schieramenti avversi trasformati in nemici”. Parlando di Giffey non risparmia una stoccata alla Lega per il ddl, poi ritirato, che prevedeva multe per l’uso di nomi declinati al femminile negli atti pubblici: “Spero si possa ancora dire” ex sindaca, commenta il presidente.
Il capitolo sulla politica estera vede il ringraziamento a Joe Biden per “il suo apprezzato servizio e la sua leadership” e la puntualizzazione che i rapporti tra Italia e Stati Uniti non cambieranno in base all’esito delle elezioni: “Nessuno, vorrei presumere, ipotizza di conformare i propri orientamenti a seconda di quanto decidono elettori di altri Paesi”. Sull’Ucraina Mattarella ribadisce che difenderla significa difendere la pace e ricorda che il cedimento della comunità internazionale sull’invasione dei Sudeti da parte di Hitler portò alla seconda guerra mondiale. In chiusura due appelli. Entrambi, a loro modo, perentori. Il primo sull’elezione di un giudice della Corte Costituzionale: “Invito con garbo ma con determinazione, a eleggere subito questo giudice” per non rendere ancora più profondo il “vulnus” recato alla Costituzione da continui rimandi. E poi il passaggio sulla condizione delle carceri in Italia e sull’alto tasso dei suicidi. Nelle carceri si vivono “condizioni angosciose agli occhi di chiunque abbia sensibilità e coscienza. Indecorose per un Paese civile, qual è, e deve essere, l’Italia. Il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, non va trasformato in palestra criminale”.
Zes, Carfagna (Az): coperture insufficienti, lo avevamo dettoRoma, 24 lug. (askanews) – “Alla prova dei fatti la tanto decantata Zes unica si sta rivelando per quello che è: un titolo buono per fare notizia, ma senza contenuti. Un’operazione non seria ai danni di investitori e imprese, perché, come ampiamente previsto, le risorse stanziate per il credito d’imposta sono assolutamente insufficienti”. Così Mara Carfagna, presidente di Azione.
“Tra le tante istanze presentate e le poche risorse disponibili, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito alla fine che la percentuale effettiva del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari ad appena il 17,6668% dell’importo richiesto. Spiccioli. A conferma che i nostri non erano allarmi infondati quando denunciavamo che le coperture previste erano del tutto inadeguate. Del resto bastava fare una semplice riflessione: se per la sola Zes Campania il credito d’imposta aveva cubato 1,4 miliardi di euro nell’arco di un anno e mezzo, come era pensabile che la copertura di 1,8 miliardi prevista in legge di bilancio potesse essere sufficiente per coprire una Zes estesa a tutte le regioni del Mezzogiorno? Lo abbiamo detto pubblicamente: state raccontando qualcosa di diverso da quello che poi si realizzerà. Avevamo ragione. Purtroppo”, aggiunge. “Perché a rimetterci adesso sono le imprese che hanno scelto di investire al Sud e ora si trovano con contributi ben al di sotto delle attese, e lo stesso Mezzogiorno, perché ora sarà difficile convincere gli imprenditori che investire nella Zes unica conviene. Un capolavoro di approssimazione di cui il governo dovrà assumersi la responsabilità”, conclude Carfagna.
Mattarella: ogni atto contro la libera informazione è eversivo. No aggressioniRoma, 24 lug. (askanews) – “Il ringraziamento più intenso riguarda il prezioso e talvolta non facile compito di seguire e interpretare il mondo delle istituzioni e della politica, dandone notizia ai cittadini, esprimendo opinioni, suggerimenti, critiche che – non va mai dimenticato – sono essenziali nella vita democratica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale rispondendo alle domande del presidente dell’Associazione stampa parlamentare Adalberto Signore.
“Le preoccupazioni e gli interrogativi che lei ha presentato sono comprensibilmente numerosi. Anzitutto quello sulla libertà di informazione. Nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia e per un’efficace tutela del sistema delle libertà- ha aggiunto-. La democrazia, infatti è, prima di tutto, conoscenza”. “Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo. Documentazione dell’esistente, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati”. Così Mattarella.
“Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni. Per citare ancora una volta Tocqueville, “democrazia è il potere di un popolo informato”. “Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”, ha proseguito il presidente. “Garanzia di democrazia è, naturalmente, il pluralismo dell’informazione. A questo valore le istituzioni della Repubblica devono rivolgere la massima attenzione e sostegno” ha aggiunto Mattarella.
Mattarella: informazione essenziale per vita democraticaRoma, 24 lug. (askanews) – “Il ringraziamento più intenso riguarda il prezioso e talvolta non facile compito di seguire e interpretare il mondo delle istituzioni e della politica, dandone notizia ai cittadini, esprimendo opinioni, suggerimenti, critiche che – non va mai dimenticato – sono essenziali nella vita democratica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale rispondendo alle domande del presidente dell’Associazione stampa parlamentare Adalberto Signore.
“Le preoccupazioni e gli interrogativi che lei ha presentato sono comprensibilmente numerosi. Anzitutto quello sulla libertà di informazione. Nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia e per un’efficace tutela del sistema delle libertà- ha aggiunto-. La democrazia, infatti è, prima di tutto, conoscenza”.
CasaPound, La Russa: Joly non passava lì per caso, ma mai violenzaRoma, 23 lug. (askanews) – “Esprimo assoluta e totale condanna, ribadisco che ci vuole un modo più attento di fare le incursioni legittime da parte dei giornalisti… ho letto che non si è mai dichiarato giornalista… non vorrei che ci fossero metodologie che innescano reazioni, non sto giustificando niente ma non credo che il giornalista passasse lì per caso. Questo non giustifica la reazione violenta, non c’è nulla che possa giustificare il passare dalle parole ai fatti”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa rispondendo, durante la cerimonia del Ventaglio, a una domanda sul caso del giornalista della Stampa, Andrea Joly aggredito da alcuni militanti di CasaPound.
Meloni chiama Mattarella: auguri di buon compleanno, con stima e riconoscenzaMilano, 23 lug. (askanews) – La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha telefonato questa mattina al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgendogli i più sentiti auguri di buon compleanno, a nome suo personale e dell’intero Governo. Lo riferisce una nota di palazzo Chigi.
La Presidente Meloni “ha rinnovato al Presidente Mattarella i sentimenti di stima e riconoscenza che le Istituzioni e i cittadini riconoscono al Capo dello Stato, come garante della Costituzione e simbolo dell’Unità nazionale”.
Pnrr, Meloni: Italia prima in Europa, possiamo essere orgogliosiRoma, 22 lug. (askanews) – “La Cabina di regia di oggi è chiamata ad approvare la quinta Relazione sullo stato di attuazione del PNRR da trasmettere al Parlamento. La Relazione che esaminiamo oggi riguarda il lavoro che il Governo ha svolto nei primi sei mesi del 2024, anno iniziato con l’entrata in vigore del nuovo Piano e con l’ok della Commissione europea alla revisione tecnica. Arriviamo all’appuntamento di oggi con un primato di cui possiamo essere tutti orgogliosi, perché frutto di un grande gioco di squadra tra il Governo, le Amministrazioni e i soggetti attuatori: l’Italia è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del PNRR. Siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo economico maggiore: 113 miliardi e mezzo di euro, a fronte dei 194,4 previsti dal Piano, ovvero il 58,4% del totale. Siamo stati i primi in Europa a chiedere e a ricevere il pagamento della quinta rata da 11 miliardi; siamo stati i primi ad inoltrare la richiesta per la sesta rata da 8 miliardi e mezzo, che abbiamo puntualmente rendicontato lo scorso giugno; e siamo a buon punto anche per quanto riguarda la settima rata, che vale 18 miliardi e 200 milioni di euro e che è stata al centro dei lavori della Cabina di regia del 3 luglio scorso”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando alla cabina di regia sul Pnrr.
Ue, Meloni vede Costa: competitività e migranti le priorità della premierRoma, 22 lug. (askanews) – Il presidente eletto del Consiglio europeo Antonio Costa è arrivato in mattinata a Palazzo Chigi per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’ex premier portoghese ha scelto Roma come prima tappa del suo tour di ‘presentazione’ nelle capitali europee non casualmente: la premier italiana è stata infatti l’unica a votare “no” alla sua elezione, nel Consiglio dello scorso 28 giugno.
Al centro del colloquio, durato circa un’ora, “le priorità di azione Ue per il prossimo ciclo istituzionale, a partire dai principali scenari di crisi a livello internazionale e dai temi della competitività e della gestione dei flussi migratori”, riferisce Palazzo Chigi. Meloni e Costa hanno anche discusso dei “metodi di lavoro del Consiglio Europeo, con l’obiettivo di valorizzarne ulteriormente il ruolo e l’efficacia”. A questo proposito, la premier ha espresso “apprezzamento per il proposito di assicurare una leadership condivisa e pragmatica del Consiglio Europeo”, facendo gli auguri di buon lavoro al nuovo presidente che entrerà in carica dal prossimo primo dicembre. “È stato un ottimo incontro di lavoro – ha commentato Costa parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi – per me è importante adesso valutare quali sono le prospettive e le priorità dei vari membri, e poiché l’Italia è un paese fondatore dell’Ue è importante sapere e prendere nota delle priorità della premier Meloni”.