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Pnrr, Meloni: Italia prima in Europa, possiamo essere orgogliosi

Pnrr, Meloni: Italia prima in Europa, possiamo essere orgogliosiRoma, 22 lug. (askanews) – “La Cabina di regia di oggi è chiamata ad approvare la quinta Relazione sullo stato di attuazione del PNRR da trasmettere al Parlamento. La Relazione che esaminiamo oggi riguarda il lavoro che il Governo ha svolto nei primi sei mesi del 2024, anno iniziato con l’entrata in vigore del nuovo Piano e con l’ok della Commissione europea alla revisione tecnica. Arriviamo all’appuntamento di oggi con un primato di cui possiamo essere tutti orgogliosi, perché frutto di un grande gioco di squadra tra il Governo, le Amministrazioni e i soggetti attuatori: l’Italia è al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del PNRR. Siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo economico maggiore: 113 miliardi e mezzo di euro, a fronte dei 194,4 previsti dal Piano, ovvero il 58,4% del totale. Siamo stati i primi in Europa a chiedere e a ricevere il pagamento della quinta rata da 11 miliardi; siamo stati i primi ad inoltrare la richiesta per la sesta rata da 8 miliardi e mezzo, che abbiamo puntualmente rendicontato lo scorso giugno; e siamo a buon punto anche per quanto riguarda la settima rata, che vale 18 miliardi e 200 milioni di euro e che è stata al centro dei lavori della Cabina di regia del 3 luglio scorso”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando alla cabina di regia sul Pnrr.

Ue, Meloni vede Costa: competitività e migranti le priorità della premier

Ue, Meloni vede Costa: competitività e migranti le priorità della premierRoma, 22 lug. (askanews) – Il presidente eletto del Consiglio europeo Antonio Costa è arrivato in mattinata a Palazzo Chigi per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’ex premier portoghese ha scelto Roma come prima tappa del suo tour di ‘presentazione’ nelle capitali europee non casualmente: la premier italiana è stata infatti l’unica a votare “no” alla sua elezione, nel Consiglio dello scorso 28 giugno.


Al centro del colloquio, durato circa un’ora, “le priorità di azione Ue per il prossimo ciclo istituzionale, a partire dai principali scenari di crisi a livello internazionale e dai temi della competitività e della gestione dei flussi migratori”, riferisce Palazzo Chigi. Meloni e Costa hanno anche discusso dei “metodi di lavoro del Consiglio Europeo, con l’obiettivo di valorizzarne ulteriormente il ruolo e l’efficacia”. A questo proposito, la premier ha espresso “apprezzamento per il proposito di assicurare una leadership condivisa e pragmatica del Consiglio Europeo”, facendo gli auguri di buon lavoro al nuovo presidente che entrerà in carica dal prossimo primo dicembre. “È stato un ottimo incontro di lavoro – ha commentato Costa parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi – per me è importante adesso valutare quali sono le prospettive e le priorità dei vari membri, e poiché l’Italia è un paese fondatore dell’Ue è importante sapere e prendere nota delle priorità della premier Meloni”.

Meloni: bene Costa su leadership condivisa e pragmatica del Consiglio Europeo

Meloni: bene Costa su leadership condivisa e pragmatica del Consiglio EuropeoRoma, 22 lug. (askanews) – La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente eletto del Consiglio Europeo Antonio Costa, che a Roma ha fatto la prima tappa del suo giro di presentazione nelle capitali europee.


Meloni – riferisce Palazzo Chigi – “ha ribadito i propri auguri di buon lavoro al presidente Costa esprimendo apprezzamento per il proposito di assicurare una leadership condivisa e pragmatica del Consiglio Europeo”.

Tajani: nessun problema per tenuta maggioranza da divisioni su Ue

Tajani: nessun problema per tenuta maggioranza da divisioni su UeBruxelles, 22 lug. (askanews) – “Posso rassicurare tutti gli italiani che non ci sarà alcun problema per quanto riguarda la tenuta della maggioranza” a seguito delle diverse posizioni assunte dal governo e dai partiti della maggioranza nel voto per il secondo mandato alla presidenza della Commissione di Ursula von der Leyen, che ha avuto luogo rispettivamente in Consiglio europeo e al Parlamento europeo. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla stampa al suo arrivo al Consiglio Esteri dell’Ue.


“Il governo si è astenuto”, mentre “i partiti hanno votato in maniera diversa”, ha ricordato Tajani. “Il governo italiano, quando ha dovuto scegliere, ha scelto per l’astensioneáproprio per rispetto delle differenze. Credo che da questo punto di vista sia stata corretta la scelta del presidente del Consiglio”. “Però questo nulla ha a che vedere – ha rilevato il ministro degli Esteri – con il ruolo dell’Italia in Europa: siamo la seconda manifattura, siamo la terza economia, siamo un paese fondatore. Quindi credo che all’Italia spetti un vicepresidente che abbia anche un portafoglio di rilievo, anche per permettere all’Italia di poter dare il proprio contributo di qualità alla costruzione di un’Europa che deve essere sempre più competitiva a livello globale”.


Alla domanda se le divisioni in Europa possano avere delle conseguenze anche nelle questioni interne, sul governo italiano, Tajani ha risposto: “Assolutamente no. E’ sempre stato chiaro che ci sono posizioni diverse: apparteniamo a famiglie diverse noi della maggioranza di governo in Italia; ma questo non ha alcuna ricaduta sulle attività di maggioranza e di governo”. “Forza Italia – ha ricordato il ministro degli Esteri – ha fatto sempre il suo dovere: è sempre stata in prima fila per realizzare il programma di governo senza creare mai alcuna turbolenza all’interno della maggioranza. Abbiamo sempre difeso i nostri valori, abbiamo sempre difeso le nostre idee senza mai rinunciarvi, ma abbiamo sottoscritto un patto con gli elettori, e intendiamo arrivare fino alla fine della legislatura con la maggioranza di centrodestra, alla quale siamo legati, della quale siamo parte. Direi che Berlusconi ne è stato il fondatore fin dal 1994. Governiamo regioni e città insieme, governiamo il Paese”.


Insomma, ha sottolineato Tajani, “il tema Europa è un tema che non riguarda l’attività di politica interna, l’applicazione e la trasformazione in fatti concreti del programma con il quale ci siamo presentati ai cittadini. Quindi posso rassicurare tutti gli italiani che non ci sarà alcun problema per quanto riguarda la tenuta della maggioranza”. “Ci sono – ha riconosciuto – delle differenti valutazioni sulla situazione europea. Forza Italia è un partito europeista: lo abbiamo sempre detto rimaniamo e siamo coerenti con le nostre idee, per questo ci siamo schierati dalla parte della stabilità delle istituzioni europee. Tutto qua”, ha concluso Tajani.

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha incontrato Meloni

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha incontrato MeloniRoma, 22 lug. (askanews) – “È stato un ottimo incontro di lavoro, per me è importante adesso valutare quali sono le prospettive e le priorità dei vari membri, e poiché l’Italia è un paese fondatore dell’Ue è importante sapere e prendere nota delle priorità della premier Meloni”. Lo ha detto Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, parlando con i giornalisti al termine dell’incontro di circa un’ora con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.

Ue, Costa: ottimo incontro, importante sapere priorità Meloni

Ue, Costa: ottimo incontro, importante sapere priorità MeloniRoma, 22 lug. (askanews) – “È stato un ottimo incontro di lavoro, per me è importante adesso valutare quali sono le prospettive e le priorità dei vari membri, e poiché l’Italia è un paese fondatore dell’Ue è importante sapere e prendere nota delle priorità della premier Meloni”. Lo ha detto Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, parlando con i giornalisti al termine dell’incontro di circa un’ora con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.

PiùEuropa, Bonino acclamata presidente: sì ad alternativa a Meloni

PiùEuropa, Bonino acclamata presidente: sì ad alternativa a MeloniRoma, 21 lug. (askanews) – Emma Bonino è stata acclamata presidente di PiùEuropa al termine del voto dell’assemblea nazionale che si è svolta a Roma nel weekend. L’assemblea ha inoltre approvato la mozione generale a prima firma Riccardo Magi, Benedetto Della Vedova e Carla Taibi che dà mandato al segretario Magi di “proseguire, fuori e dentro il Parlamento, l’attività di opposizione intransigente al Governo Meloni, facilitando il coordinamento delle forze di opposizione per contrastare le peggiori politiche della maggioranza, il giustizialismo che aggrava le condizioni carcerarie e la salute dello Stato di Diritto in Italia, la logica corporativa che soffoca la crescita, la concorrenza e l’innovazione, contro ogni forma di Stato etico che giudica e punisce le vite delle persone, contro una gestione dell’immigrazione disumana che calpesta la dignità delle persone, contro il cosiddetto premierato e l’autonomia differenziata”. Roma, 21 lug. (askanews) – La mozione approvata dall’assemblea nazionale di Più Europ, inoltre, chiede al segretario Magi di “verificare i punti di convergenza con le forze liberali, democratiche, progressiste ed europeiste, per promuovere iniziative politiche condivise che segnino una possibile alternativa all’attuale maggioranza al Governo”.


Infine, la mozione dà mandato a Magi di verificare rapidamente la praticabilità di iniziative referendarie che possano aggregare e mobilitare altre forze politiche e associative sui temi delle libertà individuali, dei diritti civili, della cittadinanza, dell’immigrazione e dell’antiproibizionismo.

Giornalista aggredito da esponenti Casapound, Schlein: preoccupata per impunità

Giornalista aggredito da esponenti Casapound, Schlein: preoccupata per impunitàRoma, 21 lug. (askanews) – “Esprimo solidarietà e vicinanza ad Andrea Joly, giornalista de La Stampa che stanotte a Torino è stato aggredito e picchiato da militanti di Casa Pound solo per averli ripresi col cellulare mentre, fuori da in locale, festeggiavano un loro anniversario. Ma esprimo anche grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos’altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte, come dice la Costituzione, le organizzazioni neofasciste? Chiediamo alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di intervenire immediatamente”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.

Schlein: l’autonomia spacca il Paese, la fermiamo col referendum

Schlein: l’autonomia spacca il Paese, la fermiamo col referendumRoma, 20 lug. (askanews) – L’autonomia differenziata “spacca in due il Paese” e il Pd e le altre opposizioni vogliono fermarla con un referendum su cui parte oggi la raccolta di firme. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein parlando a Perugia. “E’ bello essere a Perugia per questa raccolta firme che parte.per un referendum che porteremo avanti con tante altre forze politiche, sociali, associative”.


“E’ bellissimo – ha aggiunto – partire da partire da Perugia, farlo assieme a tante persone che sono già accorse stamattina per firmare contro una riforma sbagliata, l’autonomia differenziata fatta dal governo Meloni che spacca in due il paese”. L’autonomia, insiste la Schlein, è una riforma “che aumenta le diseguaglianze che il sud e le aree interne hanno già pagato troppo. Ma che è una riforma insensata anche per il nord perché rischia di frammentare venti politiche energetiche diverse, quando ce ne vorrebbe solo una – europea – per abbassare le bollette”.


“Autonomia differenziata – ha aggiunto – vuol dire limitare l’accesso alla salute, alla sanità pubblica, al trasporto pubblico locale, alla scuola pubblica, alle cittadine e ai cittadini a seconda di dove nascono. Non accettiamo che ci siano cittadine e cittadini serie A e di serie B”.

Partita la raccolta delle firme Pd per il referendum contro l’autonomia

Partita la raccolta delle firme Pd per il referendum contro l’autonomiaRoma, 20 lug. (askanews) – L’autonomia differenziata “spacca in due il Paese” e il Pd e le altre opposizioni vogliono fermarla con un referendum su cui parte oggi la raccolta di firme. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein parlando a Perugia. “E’ bello essere a Perugia per questa raccolta firme che parte.per un referendum che porteremo avanti con tante altre forze politiche, sociali, associative”.


“E’ bellissimo – ha aggiunto – partire da partire da Perugia, farlo assieme a tante persone che sono già accorse stamattina per firmare contro una riforma sbagliata, l’autonomia differenziata fatta dal governo Meloni che spacca in due il paese”. L’autonomia, insiste la Schlein, è una riforma “che aumenta le diseguaglianze che il sud e le aree interne hanno già pagato troppo. Ma che è una riforma insensata anche per il nord perché rischia di frammentare venti politiche energetiche diverse, quando ce ne vorrebbe solo una – europea – per abbassare le bollette”.


“Autonomia differenziata – ha aggiunto – vuol dire limitare l’accesso alla salute, alla sanità pubblica, al trasporto pubblico locale, alla scuola pubblica, alle cittadine e ai cittadini a seconda di dove nascono. Non accettiamo che ci siano cittadine e cittadini serie A e di serie B”.