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La Russa: vigiliamo su possibili scintille di terrorismo nelle università

La Russa: vigiliamo su possibili scintille di terrorismo nelle universitàRoma, 9 mag. (askanews) – Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prendendo la parola in aula a palazzo Madama nel corso della celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, ha rivolto “un deferente pensiero” alle “recenti vittime del terrorismo in ogni parte del mondo e di quello di marca o di matrice religiosa. Penso ai tanti che hanno perso la vita a Parigi, a Berlino, a Londra, in Europa e non solo. Cambiano gli scenari internazionali, cambiano i nemici della democrazia e cambiano anche gli obiettivi dei terroristi; quello che non deve cambiare, che non può cambiare, è il nostro impegno contro un nemico spesso invisibile ma riconoscibile dai modi, dai metodi dalla barbarie”.


“Prestiamo attenzione – ha proseguito – anche agli avvenimenti dell’attualità, non vorremmo che un tentativo di soffocare la libera espressione di pensiero, come avviene in alcune località, in alcune università, per esempio, possa essere una scintilla che genera episodi drammatici. Noi vigiliamo anche se oggi il pericolo non appare vicino ma occorre vigilare in questa direzione”, ha concluso La Russa.

Meloni ricorda Moro, Impastato e Livatino: non dimentichiamoli

Meloni ricorda Moro, Impastato e Livatino: non dimentichiamoliRoma, 9 mag. (askanews) – “Quella di oggi è una data che ha segnato profondamente la memoria e la coscienza della nostra Nazione. Era il 9 maggio 1978 quando il corpo di Aldo Moro, barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse, veniva rinvenuto nel bagagliaio di un’automobile in via Caetani a Roma. Lo stesso giorno cadeva, per mano mafiosa, Peppino Impastato. Ed era il 9 maggio del 2021 il giorno in cui veniva proclamata la beatificazione di Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla Stidda. Un uomo di Stato, un attivista coraggioso e un Giudice, i cui sacrifici non devono essere dimenticati e non devono essere vani”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social.


“Non a caso nel 2007 il Parlamento italiano ha istituito per il #9maggio il “Giorno della memoria” dedicato al ricordo di tutte le vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. Non dimentichiamoli e facciamo tesoro dei loro insegnamenti. Lo dobbiamo a tutte le vittime innocenti, a chi ha sacrificato la propria vita per la nostra libertà. Lo dobbiamo a noi stessi, alla nostra storia, alla nostra Patria e ai nostri figli, a chi c’era prima di noi e a chi ci sarà dopo di noi. Lo dobbiamo all’Italia e ai valori che amiamo”, conclude la premier.

Mattarella: con il voto alle Europee prendere in mano il destino d’Europa

Mattarella: con il voto alle Europee prendere in mano il destino d’EuropaRoma, 9 mag. (askanews) – “Tra qualche settimana i cittadini dei ventisette Stati membri saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento Europeo. Un grande esercizio di democrazia in cui centinaia di milioni di elettori hanno l’opportunità – e la connessa responsabilità – di rendersi protagonisti del loro futuro”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione della Festa dell’Europa che si celebra dal 1985.


“Con la partecipazione al voto potremo plasmare il governo di un’Unione Europea unita, in pace, dinamica, capace di armonizzare secondo principi di solidarietà i diversi punti di vista dei suoi popoli. Presidio della nostra sicurezza. Con lo stesso coraggio e la medesima determinazione di cui diedero prova i Padri fondatori dell’Europa unita dobbiamo prendere nelle nostre mani il destino della civiltà europea, per contribuire a rendere più giusto il mondo in cui viviamo”, conclude il Capo dello Stato.

Moro, Mattarella e i presidenti delle Camere in via Caetani

Moro, Mattarella e i presidenti delle Camere in via CaetaniRoma, 9 mag. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona sotto la lapide di Aldo Moro a via Caetani a Roma. Nella via dove 46 anni fa fu ritrovato in una Renault 4 il corpo senza vita dell’allora presidente della Dc, ucciso dalle Brigate Rosse dopo 55 giorni di sequestro, questa mattina si sono ritrovate le più alte cariche dello Stato. Oltre a Mattarella, i presidenti delle Camere, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, il presidente della corte costituzionale Augusto Barbera.


Presenti anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, una delegazione dell’Udc guidata dal segretario Lorenzo Cesa e dal senatore Antonio De Poli.

Europee,Mattarella: con voto prendere in mano il destino d’Europa

Europee,Mattarella: con voto prendere in mano il destino d’EuropaRoma, 9 mag. (askanews) – “Tra qualche settimana i cittadini dei ventisette Stati membri saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento Europeo. Un grande esercizio di democrazia in cui centinaia di milioni di elettori hanno l’opportunità – e la connessa responsabilità – di rendersi protagonisti del loro futuro”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione della Festa dell’Europa che si celebra dal 1985.


“Con la partecipazione al voto potremo plasmare il governo di un’Unione Europea unita, in pace, dinamica, capace di armonizzare secondo principi di solidarietà i diversi punti di vista dei suoi popoli. Presidio della nostra sicurezza. Con lo stesso coraggio e la medesima determinazione di cui diedero prova i Padri fondatori dell’Europa unita dobbiamo prendere nelle nostre mani il destino della civiltà europea, per contribuire a rendere più giusto il mondo in cui viviamo”, conclude il Capo dello Stato.

Premierato, Salvini: va avanti di pari passo con l’autonomia

Premierato, Salvini: va avanti di pari passo con l’autonomiaRoma, 8 mag. (askanews) – “L’autonomia sarà approvata in via definitiva entro l’estate, il premierato avrà tempi più lunghi perché modifica la Costituzione”, ma “vanno avanti tutte e due di pari passo”. Così il vicepremier Matteo Salvini rispondendo a chi gli chiedeva un commento sul convegno alla Camera sul premierato e sul rinvio dell’approdo in aula per l’autonomia differenziata.


“Sono due riforme che modernizzeranno il Paese entrambe. Al Governo centrale più forte deve corrispondere un’autonomia sui territori fondata sul merito”, ha aggiunto Salvini.

Premierato, Schlein a Meloni: non avete voluto il dialogo

Premierato, Schlein a Meloni: non avete voluto il dialogoRoma, 8 mag. (askanews) – “Ho sentito dire che non abbiamo argomenti… In verità non solo abbiamo argomenti, ma avevamo proposte. Che abbiamo portato un anno fa la prima volta che il governo ci ha convocato per parlare di riforme istituzionali che, vi informo, è stata anche l’ultima”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein aprendo la sua campagna elettorale per le europee insieme a Nicola Zingaretti, numero due della lista Pd nella circoscrizione centro.


“Non c’è mai stato dialogo – ha aggiunto -, non si fanno riforme costituzionali stravolgendo le basi della convivenza a colpi di maggioranza come stanno facendo. Il dialogo non l’hanno mai voluto, abbiamo portato le nostre proposte e non ne hanno considerata una. Ma capisco che non lo possano fare, perché questo governo fragile si regge solo sul cinico baratto tra il premierato e l’autonomia differenziata che spacca l’Italia. Noi vogliamo fermarle entrambe”.

Premierato, Meloni: riforma in punta piedi, disponibilità non colta

Premierato, Meloni: riforma in punta piedi, disponibilità non coltaRoma, 8 mag. (askanews) – Proponendo la riforma del premierato “abbiamo fatto il nostro lavoro e quello che i cittadini ci avevano chiesto perchè era nel programma. Noi abbiamo proposto una riforma che risolve alcuni dei grandi problemi strutturali della nazione, per questo la chiamo la madre di tutte le riforme, toccando sette articoli della Costituzione, intervenendo in punta di piedi. Non abbiamo fatto una riforma che entrava a gamba tesa, che stravolgeva la Costituzione. E’ stata una scelta politica e di dialogo, io ero partita dal semi-presidenziale alla francese. Abbiamo incontrato le forze politiche per capire l’umore e tutti dicevano che il presidente della Repubblica non si tocca e dunque il semipresidenzialismo alla francese era impossibile. Abbiamo scritto una riforma che già prendeva in considerazione il dibattito e cercava di entrare in punta di piedi pur facendo rivoluzione. Consideravo già questo un grande segnale di disponibilità al dialogo, non è stato colto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al convegno sul premierato alla Camera.

L.elettorale, Meloni: non contraria a preferenze, anzi

L.elettorale, Meloni: non contraria a preferenze, anziMilano, 8 mag. (askanews) – “Sono convinta che faremmo un buon servizio alla nazione se accompagnassimo questa riforma con una legge elettorale che ricostruisca il rapporto eletto-elettore e che consolidi la democrazia dell’alternanza. Credo di essere stata la presidente dell’unico partito che ha avuto il coraggio di presentare emendmenti che introducevano la preferenza per l’eelzione dei parlamentari. Non sono mai stata contraria, anzi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando al convegno sul premierato in corso alla Camera.


“La debolezza del Parlamento è stata figlia di questo: cambia inevitabilmente se dipendi dal cittadino che ti ha eletto o dal segretario di partito che ti indica. Poi possiamo discutere se cambia meglio o peggio, sulle degenerazioni che spesso sono legate alla ricerca del voto di preferenza, dei contrappesi, delle correzioni, ma cambia l’approccio. Io sono anche su questo totalmente aperta e disponibile”, ha detto Meloni.

Premierato, Meloni: convinta bontà riforma, in pace con coscienza

Premierato, Meloni: convinta bontà riforma, in pace con coscienzaRoma, 8 mag. (askanews) – “Sono sicura della bontà della riforma, dal mio punto di vista la sto facendo per chiunque arrivi domani. Io non ho questo problemi oggi, questo è un governo stabile. E’ un rischio per me fare questa riforma”, ma di fonte alla possibilità di fare un cambiamento “se io non lo facessi non sarei in pace con la mia coscienza”, anche perché sono convinta che “possa essere utilizzata da chiunque in positivo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al convegno ‘La Costituzione di tutti. Dialogo sul premierato’ in corso alla Sala della Regina di Montecitorio.