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Post sessista contro Schlein, arrivano le scuse dell’esponente di Fdi

Post sessista contro Schlein, arrivano le scuse dell’esponente di FdiRoma, 4 mag. (askanews) – “A volte la fiducia viene mal riposta e qualche collaboratore fa cose che non dovrebbe. Un post che voleva essere simpatico non lo è affatto e per questo chiedo scusa a Elly Schlein”. Lo scrive su X il vice presidente del coordinamento cittadino di FdI Napoli, Luigi Rispoli, autore di un post nel quale affiancava l’immagine di un articolo sulla ricostruzione del volto di una donna di Neanderthal e quella della segretaria del Pd con la scritta “separate alla nascita”.


Secondo la senatrice dem napoletana Valeria Valente “la toppa di Luigi Rispoli è quasi peggio del buco: scaricare la responsabilità sui propri collaboratori non è accettabile. Quel post contro Schlein non era certo simpatico, ma sessista e offensivo. Per la destra senza argomenti il bersaglio è il corpo delle donne. Roba vecchia”.

Conte: su decontribuzione al Sud Fitto preso con dita nella marmellata

Conte: su decontribuzione al Sud Fitto preso con dita nella marmellataRoma, 4 mag. (askanews) – “Abbiamo preso il ministro Fitto con le dita nella marmellata. Ha fatto una retromarcia: caro ministro ma tu non sei pugliese? Ma è possibile che ci sia un governo così fortemente a trazione nordica, con un ministro per gli Affari Europei che è meridionale e addirittura programma la cancellazione della decontribuzione al Sud?”. Così Giuseppe Conte leader del MoVimento 5 Stelle a margine di un evento elettorale a Lecce.


“Questa misura è stata fondamentale l’abbiamo istituita con il governo Conte II perché abbiamo ritenuto che la questione ‘meridionale’, vale a dire quel divario di infrastrutture, di servizi, quel riscatto necessario per consentire a chi fa impresa nel Sud di poter competere più efficacemente, ecco, tutto questo doveva trovare degli incentivi e gli incentivi migliori sono le nuove opportunità di lavoro. Abbiamo creato nuove assunzioni tra il 2021 e il 2023 per 3,7 milioni di cittadini e cittadini. E’ stata una misura portentosa. Adesso il ministro fa retromarcia e dice ‘andremo a negoziare’: ma con che spirito andranno a negoziare in ritardo dopo che ha dichiarato invece che l’avrebbe rimossa? Partiamo svantaggiati”, ha ricordato Conte. “In Europa abbiamo dovuto lottare all’inizio, ma il mio è stato un governo che ha preso 209 miliardi di euro, è stato un governo che di fronte a una Commissione europea che diceva questi sono aiuti di Stato ha lottato e li ha imposti. E’ chiaro che rientrando in una logica di aiuti di Stato vanno rinegoziati. Ma perché il ministro Fitto non l’ha fatto? Aspetta che glielo diciamo noi di andare a rinegoziare? Ministro muoviti vai a Bruxelles, fatti valere!”, ha sollecitato Conte.

Meloni all’Esercito: grazie per lo straordinario lavoro che svolgete ogni giorno

Meloni all’Esercito: grazie per lo straordinario lavoro che svolgete ogni giornoRoma, 4 mag. (askanews) – “Nel giorno del 163° Anniversario di costituzione dell’Esercito Italiano desidero ancora una volta ringraziare tutti gli uomini e le donne in uniforme per lo straordinario lavoro che svolgono ogni giorno. Siete sempre presenti nei momenti più difficili e, con spirito di abnegazione e grande responsabilità, non fate mai mancare la vostra professionalità e la vostra generosità in Patria come all’estero, in occasioni di emergenze e di calamità naturali, nelle missioni internazionali di pace per contribuire alla sicurezza e alla stabilità. Spesso lontani da casa e dagli affetti più cari operate con coraggio e forte senso del dovere, animati da quei valori e tradizioni che contraddistinguono la vostra Forza Armata, rappresentando il Tricolore con orgoglio e passione”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Mattarella ha ricordato le 43 vittime della miniera di Ribolla

Mattarella ha ricordato le 43 vittime della miniera di RibollaRoma, 4 mag. (askanews) – “Settanta anni fa, il 4 maggio 1954, quarantatré minatori persero la vita per le esplosioni di gas grisou che si verificarono all’interno delle gallerie della miniera di Ribolla, nel Comune di Roccastrada, consegnando tale evento alla storia come il più grande disastro minerario del dopoguerra in Italia”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al sindaco del Comune di Roccastrada, Francesco Limatola.


“Morire sul lavoro, per il lavoro, fu il destino di quei minatori, vittime di una logica di sfruttamento che non poneva la salvaguardia della vita delle persone al centro delle attività di produzione. Onorare la loro memoria significa esprimere rispetto per il sacrificio e l’abnegazione di questi nostri concittadini che, negli anni difficili del dopoguerra, contribuivano alla ripresa e alla ricostruzione dell’Italia. Quel dolore che ha colpito una intera comunità – e ne fu testimonianza la partecipazione di decine di migliaia di persone ai funerali – è suonato monito per dare concreta attuazione ai principi che caratterizzano la nostra Costituzione, in particolare sul diritto al lavoro e sulle tutele sociali dei lavoratori, a partire dalla sicurezza”, sottolinea il Capo dello Stato. “Nella luttuosa ricorrenza, rivolgo il mio pensiero e la vicinanza della Repubblica ai familiari delle vittime della tragedia di Ribolla e di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro”, conclude.

Santanchè, Tajani: nessun imbarazzo, sarà lei a decidere che fare

Santanchè, Tajani: nessun imbarazzo, sarà lei a decidere che fareRoma, 3 mag. (askanews) – La richiesta di rinvio a giudizio della ministra del Turismo Daniela Santanchè “non crea alcun imbarazzo per il governo, è una questione di sensibilità personale, sarà il ministro Santanchè a deciderlo”. Così, a margine della presentazione di un libro su Silvio Berlusconi, il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani.


“Sono un garantista, lo sono stato con tutti, lo sono stato per la vicenda Decaro. Non vado mai ad accanirmi sulle persone. Poi ognuno ha la sua sensibilità, credo che i cittadini oggi vogliano soluzioni, non risse e liti personali, strumentalizzazioni”, ha concluso.

Tajani: la vicenda Santanchè non è problema politico, il governo va avanti

Tajani: la vicenda Santanchè non è problema politico, il governo va avantiRoma, 3 mag. (askanews) – “E’ una richiesta di rinvio, non mi pare un problema politico. Il governo va avanti. Basta vedere i risultati elettorali quali sono. Sto girando l’Italia e vedo qual è il consenso attorno al governo. E’ il popolo che decide in democrazia. Poi a qualcuno può dare fastidio, è legittimo”. Ma “mi pare che la maggioranza si stia allargando e l’opposizione si stia restringendo”. Così il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, commentando la richiesta di rinvio a giudizio per la ministra del Turismo Daniela Santanché.


 

Santanchè, Tajani: non è problema politico, governo va avanti

Santanchè, Tajani: non è problema politico, governo va avantiRoma, 3 mag. (askanews) – “E’ una richiesta di rinvio, non mi pare un problema politico. Il governo va avanti. Basta vedere i risultati elettorali quali sono. Sto girando l’Italia e vedo qual è il consenso attorno al governo. E’ il popolo che decide in democrazia. Poi a qualcuno può dare fastidio, è legittimo”. Ma “mi pare che la maggioranza si stia allargando e l’opposizione si stia restringendo”. Così il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, commentando la richiesta di rinvio a giudizio per la ministra del Turismo Daniela Santanché.

Santanchè, Conte: peccato, Meloni non fa a tempo a candidarla

Santanchè, Conte: peccato, Meloni non fa a tempo a candidarlaRoma, 3 mag. (askanews) – “Peccato che le liste europee siano ormai chiuse. Ora che per la ministra Santanchè è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per truffa sui fondi Covid che servivano a imprese e lavoratori, Meloni non farà più in tempo a farla dimettere e a candidarla per le Europee in compagnia di Sgarbi”. Questo il commento pubblicato dal leader del M5S Giuseppe Conte su X (Twitter) alla notizia della richiesta avanzata dalla Procura di Milano di rinvio a giudizio della ministra del Turismo ed esponente di Fratelli d’Italia per il caso Visibilia.

Europee, avv. Di Pardo: se eletto Vannacci rischia, ma solo in caso ricorso

Europee, avv. Di Pardo: se eletto Vannacci rischia, ma solo in caso ricorsoRoma, 3 mag. (askanews) – “Il Generale Vannacci, se eletto in Parlamento europeo, rischia il posto ma solo se ci saranno ricorsi contro la sua elezione. In assenza di ricorsi, seppur ineleggibile, continuerà a ricoprire la carica”. Lo afferma l’Avvocato amministrativista Salvatore Di Pardo, commentando la vicenda relativa all’ineleggibilità del Generale Vannacci, ipotizzabile non solo in ragione della disciplina contenuta nell’ordinamento militare, ma anche in ragione di quanto disposto dal D.P.R. n. 361/1957, che esclude l’eleggibilità parlamentare degli ufficiali generali, nella circoscrizione del loro comando territoriale.


La ratio della normativa è quella di evitare che, per effetto del ruolo ricoperto dal candidato, possa definirsi un’influenza sugli elettori tale da determinare la stessa distorsione del meccanismo di voto. “Ritengo – continua l’Avv. Di Pardo – che vi siano i presupposti per applicare la norma citata anche ai casi in cui il candidato aspiri a ricoprire il ruolo di parlamentare europeo; ciò, proprio in ragione della illustrata ratio della normativa e del raccordo operato con il D.P.R. n. 361/1957 dalla normativa militare agli artt. 1485 e ss..”.


“Né può ritenersi che possa escludersi che il ruolo ricoperto dal Generale Vannacci non rientri fra quelli per cui è prevista l’ineleggibilità parlamentare, in quanto, sotto il profilo normativo, la posizione di capo di stato maggiore del comando delle forze operative terrestri incide sulle attività dei comandi operanti sull’intero territorio nazionale e per l’effetto potrebbe essere idonea a condizionare la libera espressione del voto”. “In ogni caso – conclude Salvatore Di Pardo – va osservato che la presenza di Vannacci in lista, anche qualora fosse dichiarato non eleggibile, influirà comunque sul risultato delle Europee, dal momento che tutti i voti espressi in favore di Vannacci andranno comunque a beneficio del partito in cui è candidato, la Lega”.

Vannacci: Meloni? Solo Salvini ha avuto ottimi risultati riducendo gli sbarchi di migranti

Vannacci: Meloni? Solo Salvini ha avuto ottimi risultati riducendo gli sbarchi di migrantiRoma, 3 mag. (askanews) – “Il ministro Salvini è stato l’unico con i suoi decreti ad aver ottenuto, dal punto di vista empirico, una fortissima riduzione dei flussi di immigrati irregolari in Italia. Oggettivamente i suoi decreti del 2018 hanno ottenuto risultati ottimi e sono stati la migliore soluzione adottata finora, lo dicono i fatti, i numeri, che non sono opinioni”. Così Roberto Vannacci, candidato per la Lega alle Europee, ad Affaritaliani.it.


Vannacci condivide la politica della premier Giorgia Meloni degli accordi bilaterali con i Paesi di transito e di origine dell’immigrazione irregolare e dice: “è una delle strade percorribili. L’importante sono i risultati, servono metodi che siano sinergici. Fa bene il presidente del Consiglio a portare avanti queste iniziative, ma serve a livello europeo ottimizzare l’impianto normativo per accettare solo l’immigrazione regolare e impedire quella clandestina”. Il generale plaude all’Australia: “ha risolto il problema dell’immigrazione clandestina nel 2013, democraticamente rispettando i diritti dell’uomo. Come? Con accordi bilaterali con l’Indonesia e con una politica anti immigratoria estremamente muscolare e determinata. Oggi l’unico modo per andare in Australia è richiedendo il visto. La strategia ha avuto un ottimo risultato e l’Australia non è stata condannata per il mancato rispetto dei diritti umani da alcun tribunale internazionale. Quello australiano è un esempio che si può seguire, ovviamente contestualizzandolo alla realtà europea tenendo presente che nella stessa Europa ci sono Paesi mediterranei come Malta che hanno già posto severe limitazioni all’ingresso irregolare di immigrati. Ed è quindi come se l’Italia sia soggetta ad accoglierli per colpa di politiche poco restrittive che non rendono sconveniente l’approdo in Italia”.