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Europee, Vannacci: mai proposte classi separate per i disabili

Europee, Vannacci: mai proposte classi separate per i disabiliNapoli, 2 mag. (askanews) – “Scusarmi? No, perché non ho mai detto che i disabili devono andare in classi separate, per cui non vedo perché mi debba scusare per qualcosa che non ho detto e che non penso”.Così Roberto Vannacci a margine della presentazione del suo libro a Napoli. “Quello che io ho detto è facilmente leggibile nell’intervista stessa. – continua il generale – Il titolo non l’ho fatto io ma lo ha fatto il giornalista che in maniera molto pretestuosa e strumentale ha interpretato in maniera totalmente erronea le mie parole”.

Europee, Vannacci: non credo mia candidatura divisiva per Lega

Europee, Vannacci: non credo mia candidatura divisiva per LegaNapoli, 2 mag. (askanews) – “Non credo che la mia candidatura sia divisiva all’interno della Lega”. Così il generale Roberto Vannacci pochi minuti prima dell’azione della presentazione del suo libro a Napoli, risponde ad una domanda di un cronista che gli chiedeva un commento sulle parole del governatore del Veneto Luca Zaia, in merito alla suya candidatura alle Europee. “Sono discussioni assolutamente legittime nell’ambito di un partito, – continua il generale – io sono un candidato indipendente. Risolveranno le loro problematiche all’interno del partito, vado avanti per la mia strada rappresentando quei valori di patria, confini, sicurezza, identità che ritengo sovrapponibili a quelli del partito con il il quale mi candido come indipendente e che ritengo basilari in Europa”.

Europee, Censis: in Italia allarmante trend di crescita dell’astensionismo

Europee, Censis: in Italia allarmante trend di crescita dell’astensionismoRoma, 2 mag. (askanews) – In Italia l’astensionismo alle elezioni europee mostra una tendenza in costante aumento, un fenomeno legato al fatto che all’incirca solo la metà degli italiani nutre fiducia nelle istituzioni Ue. Lo rileva il Censis nel rapporto “Lo stato dell’Unione. Geografia sociale dell’Europa al voto”, pubblicato oggi.


Il tasso di astensionismo alle ultime elezioni europee – ricorda il Censis nell’ultimo capitolo del rapporto – si è attestato al 49,3% nella media dell’Unione europea, con un picco raggiunto in Slovacchia (75,3%), un valore minimo toccato in Belgio (11,5%) e l’Italia collocata poco sotto la media europea (nel 2019 si astenne il 45,5% degli elettori italiani). In Italia la tendenza all’astensionismo elettorale, intensa e prolungata nel corso del tempo, mostra dati più allarmanti alle votazioni europee (il 45,5% di astenuti nel 2019) rispetto alle elezioni politiche (il 36,1% di astenuti nel 2022).


Il confronto temporale – evidenzia il Censis – mostra che l’astensionismo alle elezioni europee in Italia è aumentato costantemente, dal 14,3% del 1979 al 30,3% nel 1999, fino al 42,8% nel 2014 e al 45,5% del 2019. D’altra parte – prosegue l’istituto di ricerca socio-economica -, oggi meno della metà dei cittadini europei nutre fiducia nelle istituzioni europee. Il dato relativo all’Italia è in linea con la media europea: il 49% degli italiani ha fiducia nel Parlamento europeo, poco meno (il 46%) nella Commissione europea.


Sono dati – secondo il Censis – analoghi a quanto si registra fra i tedeschi, superiori a quelli dei francesi, più alti di quelli degli spagnoli. Tuttavia, in Svezia e Danimarca, ad esempio, la fiducia nel Parlamento europeo viene espressa dal 72% dei cittadini. Per contro, in Slovenia appena il 37% dei cittadini si fida del Parlamento europeo e in Grecia solo il 33% della Commissione europea. La ridotta partecipazione elettorale e la scarsa fiducia nelle istituzioni europee si legano – sostiene il Censis – al lungo ciclo del declassamento storico e sociale che ha investito l’Europa a partire dal 2008, che interessa direttamente un terzo dei cittadini europei e si manifesta nella bruciante percezione di aver perso posizioni sul terreno del proprio benessere, delle proprie disponibilità economiche e del tenore di vita.


Se a giugno andrà a votare per il rinnovo del Parlamento europeo soltanto la metà circa degli elettori e se meno della metà dei cittadini europei ha fiducia nelle istituzioni comunitarie – conclude l’istituto di analisi socio-economica – saremo di fronte a qualcosa che “può insidiare gli stessi meccanismi di funzionamento delle democrazie liberali”.

Schlein: la mia candidatura? Me lo ha chiesto il Pd

Schlein: la mia candidatura? Me lo ha chiesto il PdRoma, 2 mag. (askanews) – “Si può anche non essere d’accordo, non c’è nulla di male. Io ascolto sempre, ascolto tutti e devo fare poi la sintesi”. Il Pd è “un partito che discute, per davvero e alla luce del sole. Preferisco quelli che ascoltano e poi magari decidono non essendo d’accordo, piuttosto che quelli che fingevano di ascoltare e poi pugnalavano alle spalle come spesso è successo nella storia del centrosinistra”.


Insomma, candidarsi precisando che non si andrà comunque in Europa “non penso sia una truffa, penso si debba dire la verità a cittadine e cittadini. Ho chiarito da subito che il mio posto è qui a confrontarmi ogni giorno con le scelte sbagliate di Giorgia Meloni. Però il partito mi ha chiesto di guidare partito al centro e nelle isole per portare un valore aggiunto, per rimobilitare quelle energie che hanno voglia di cambiamento e che si sono mobilitate straordinariamente soltanto un anno fa alle elezioni primarie. Naturalmente io sono qui per spingere una squadra e provare a fare eleggere il più possibile deputate e deputati europei del Pd.

Schlein: Conte è un potenziale alleato ma non dipende solo da noi

Schlein: Conte è un potenziale alleato ma non dipende solo da noiRoma, 2 mag. (askanews) – “Penso sia un potenziale alleato, naturalmente non dipende solo da noi. Ma per parte nostra continueremo a essere ostinatamente unitari. Ce lo chiede la gente che incrociamo”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘Tagadà’ su La7.


La leader Pd minimizza gli “schiaffi” di Giuseppe Conte: “Non li considero nemmeno come tali. Che ci sia competizione prima delle europee è fisiologico. Da parte mia non è mai arrivata una parola di polemica per le altre forze di opposizione. Le persone ci chiedono di costruire un’alternativa. La matematica non è un’opinione”. Aggiunge la Schlein: “Abbiamo la consapevolezza di non poter fare da soli. Stiamo crescendo, siamo cresciuti di sei punti, ma non bastiamo. Allora vogliamo parlare con le altre forze di opposizione, non solo con M5s. come facciamo a metterci insieme? Non certo aspettando di starci tutti simpatici a vicenda. Io non ho problemi con nessuno ma evidentemente qualche problema c’èà Siamo d’accordo sul salario minimo? Andiamo avanti su quello insieme. Siamo d’accordo a salvare la sanità pubblica dai tagli che questo governo sta facendo?”.


“Ogni iniziativa del sindacato la guardiamo con grande attenzione, nel rispetto della sua autonomia. Chiaramente mi aspetto che tante e tanti del Pd daranno una mano in quella raccolta” ha quindi detto la segretaria Pd parlando del referendum della Cgil sul ‘Jobs act’.

Schlein: sfida tv con Meloni ci sarà, non ho cambiato idea

Schlein: sfida tv con Meloni ci sarà, non ho cambiato ideaRoma, 2 mag. (askanews) – “Ci sarà, non ho mai cambiato idea su questo. Dove e come vogliono. Non è ancora deciso, stiamo discutendo attraverso i nostri staff”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘Tagadà’ su La7. “Io penso sia un momento di chiarezza utile al paese. Due visioni contrapposte che si confrontano sui temi. Alla fine dei conti chi come me non intende personalizzare questa sfida è interessato a capire cosa ci stiamo candidando a fare in Europa. Qual è l’Europa che serve”.

Meloni: con Abdullah II continuiamo il lavoro per la de-escalation

Meloni: con Abdullah II continuiamo il lavoro per la de-escalationRoma, 2 mag. (askanews) – “Oggi ho ricevuto a Palazzo Chigi Sua Maestà il Re di Giordania, Abdullah II. Abbiamo discusso della situazione in Medio Oriente, auspicando che gli sforzi diplomatici in corso per un cessate il fuoco e il rilascio dei prigionieri abbiano presto successo”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Nel corso del colloquio – aggiunge la premier – ho ribadito l’impegno italiano nel fornire l’assistenza umanitaria necessaria alla popolazione civile di Gaza esprimendo anche l’apprezzamento per il ruolo cruciale svolto dalla Giordania in tale ambito. Continuiamo a lavorare a una de-escalation a livello regionale”. “L’incontro di oggi è stata anche l’occasione per dialogare delle nostre eccellenti relazioni bilaterali che continuano a svilupparsi in ogni settore”, conclude la premier.

M.O., Meloni-Abdullah II: sforzi diplomatici abbiano successo

M.O., Meloni-Abdullah II: sforzi diplomatici abbiano successoRoma, 2 mag. (askanews) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi Re Abdullah II di Giordania. Il Presidente e il Sovrano – fa sapere una nota di Palazzo Chigi – hanno discusso della situazione in Medio Oriente, auspicando che gli sforzi diplomatici in corso per un cessate il fuoco sostenibile e il rilascio dei prigionieri, in linea con la Risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza Onu, abbiano presto successo.


I due Leader si sono concentrati sulla situazione umanitaria: il Presidente Meloni ha espresso forte apprezzamento per il ruolo cruciale svolto dalla Giordania in questo ambito e ha ribadito l’impegno italiano nel fornire assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza, anche in cooperazione con la Giordania. Richiamando la Dichiarazione dei Leader G7 del 14 aprile, il Presidente Meloni – prosegue Palazzo Chigi – ha ribadito la necessità di continuare a lavorare a una de escalation a livello regionale.

Europee, Renzi: mi candido e se eletto opterò per Bruxelles

Europee, Renzi: mi candido e se eletto opterò per BruxellesMilano, 30 apr. (askanews) – “Ho deciso di candidarmi alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno e, a differenza di quello che fanno gli altri, se sarò eletto io andrò al Parlamento europeo, a Strasburgo e a Bruxelles”. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, durante un intervento in diretta sui propri canali social con il quale ha annunciato la sua candidatura nella lista Stati Uniti d’Europa.


L’Europa, ha aggiunto, “vive una stagione incredibile di difficoltà, noi abbiamo bisogno di rimettere in moto la speranza dell’Europa. Oggi nello scenario geopolitico, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Medioriente all’Ucraina, l’Europa sembra debole, fragile, impaurita. Abbiamo bisogno di una generazione di politici che abbia il coraggio di continuare a portare l’Europa nel futuro. Per farlo basta con i burocrati come Ursula von der Leyen, scegliamo la politica”.

Premierato in aula al Senato dall’8 maggio, Fdi: passo importante

Premierato in aula al Senato dall’8 maggio, Fdi: passo importanteRoma, 30 apr. (askanews) – “L’approdo in Aula della riforma costituzionale del premierato per il prossimo 8 maggio è un passaggio importante. Come ha ribadito in più occasioni il nostro presidente Giorgia Meloni, questa è la madre di tutte le riforme e Fratelli d’Italia intende, insieme al sostegno di tutte le altre forze della maggioranza, portarla a termine. Dare ai cittadini il potere di decidere da chi essere governati, garantendo governi stabili e affidabili sul piano economico e internazionale è un impegno che abbiamo preso con gli elettori. Chi si opporrà dovrà spiegare agli italiani perché non devono essere loro a decidere chi governa e perché dovrebbero ancora esporre le istituzioni al rischio di ribaltoni e giochi di palazzo”. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan, al termine della conferenza dei capigruppo del Senato che ha fissato l’approdo in aula della riforma costituzzionale per l’elezione diretta del premier.