Europee, si candida anche Renzi: ultimo in lista in 4 circoscrizioni su 5Roma, 30 apr. (askanews) – “Matteo Renzi si candiderà all’ultimoposto in lista in quattro circoscrizioni su cinque, garantendocosì il suo pieno sostegno al progetto. Tutti i candidati della Lista Stati Uniti d’Europa si sono impegnati, se eletti, a lasciare eventuali altri incarichi e andare al Parlamento europeo. E ora tuffiamoci nella campagna elettorale, sfidando sovranisti e anti europeisti nel nome degli Stati Uniti d’Europa”. Lo ha annuciato la leader di Più Europa Emma Bonino, capolista della neonata alleanza elettorale.
Casa, Salvini: entro maggio in Cdm piano per sanare irregolaritàMilano, 30 apr. (askanews) – “Entro il mese di maggio porterò in Consiglio dei ministri un provvedimento per regolarizzare e sanare tutte le piccole irregolarità interne che ci sono dentro alle mura domestiche in modo tale che uno potrà pagare al Comune quello che deve pagare e tornerà proprietario delle sue mura”. Lo ha affermato il segretario della Lega Matteo Salvini durante la presentazione del suo libro a Roma, con il generale Vannacci. “Solo quelle all’interno, non certo se uno si è fatto la villa…”.
Europee, Salvini: candidiamo un generale per parlare di paceMilano, 30 apr. (askanews) – “Abbiamo candidato un generale per parlare di pace. Qualche leader europeo parla sciaguratamente della possibilità di mandare i nostri figli a morire fuori dai nostri confini. Chi vota la Lega avrà una certezza: mai nel nostro nome un soldato italiano o europeo a morire fuori dai nostri confini”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, ala presentazione – al Tmepio di Adriano a Roma – del suo libro “Controvento” con il generale Roberto Vannacci. Con cui, ha sottolineato, condivide “valori come identità e tradizione, e difesa dei confini”.
E ha poi ribadito: “Alle prossime Europee c’è per la prima volta nella storia del Palramento europeo la possibilità di un’alleanza senza la sinistra, i socialisti, Macron a mettere i bastoni tra le ruote”.
Mattarella celebra 1 Maggio: lavoro libero da abusi, rischi, squilibriRoma, 30 apr. (askanews) – L’Italia è una repubblica “fondata sul lavoro di tutti” e non, prendendo a prestito una frase di Amintore Fanfani “sul privilegio, non sulla fatica altrui”. Il lavoro libero, non mercificato, equo, rispettoso delle leggi e della persona, lontano da “abusi e condizionamenti”, capace di guardare al progresso ma non in cambio della libertà dell’uomo – vedi intelligenza artificiale – è “un elemento base della nostra identità democratica”. Parte da qui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per toccare – nel suo discorso a Castrovillari, in provincia di Cosenza – i tanti temi legati al lavoro, alla vigilia della giornata del primo maggio.
Innanzitutto è “inaccettabile” qualsiasi morte sul lavoro, fosse anche una, poi, guardando al comparto agroalimentare, ben rappresentato il Calabria, Mattarella tocca la questione dei lavoratori migranti che “sono parte essenziale della produzione agricola” ma bisogna “vigilare” sulle aree grigie di illegalità, “sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità. Siamo una Nazione che ha conosciuto i drammi e le sofferenze degli emigranti e avvertiamo il dovere di rifiutare di riviverli al contrario”. Poi, i dati su l’occupazione, anche quella delle donne, sono positivi ma non ci si può cullare sugli allori: “Non possiamo ignorare le aree di marginalità e sofferenza: ne va della pienezza della cittadinanza” e quindi, avverte Mattarella, le politiche del lavoro devono essere mirate a ridurre “gli squilibri”.
Infine, insieme a un messaggio di speranza per il futuro perché l’Italia ha tutte le “risorse morali e materiali” per affrontarlo, il richiamo a rispettare sempre una giusta dialettica tra istituzioni e corpi intermedi che “sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia”. ”Il movimento sindacale – portatore di valori democratici – è interlocutore insopprimibile – ha detto Mattarella – per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale. Affinché il welfare – elemento base dei diritti di cittadinanza – non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Per rendere più forte l’intero sistema nell’affrontare la sfida dell’innovazione”.
Mattarella celebra il Primo Maggio: lavoro senza abusiRoma, 30 apr. (askanews) – L’Italia è una repubblica “fondata sul lavoro di tutti” e non, prendendo a prestito una frase di Amintore Fanfani “sul privilegio, non sulla fatica altrui”. Il lavoro libero, non mercificato, equo, rispettoso delle leggi e della persona, lontano da “abusi e condizionamenti”, capace di guardare al progresso ma non in cambio della libertà dell’uomo – vedi intelligenza artificiale – è “un elemento base della nostra identità democratica”. Parte da qui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per toccare – nel suo discorso a Castrovillari, in provincia di Cosenza – i tanti temi legati al lavoro, alla vigilia della giornata del primo maggio.
Innanzitutto è “inaccettabile” qualsiasi morte sul lavoro, fosse anche una, poi, guardando al comparto agroalimentare, ben rappresentato il Calabria, Mattarella tocca la questione dei lavoratori migranti che “sono parte essenziale della produzione agricola” ma bisogna “vigilare” sulle aree grigie di illegalità, “sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità. Siamo una Nazione che ha conosciuto i drammi e le sofferenze degli emigranti e avvertiamo il dovere di rifiutare di riviverli al contrario”. Poi, i dati su l’occupazione, anche quella delle donne, sono positivi ma non ci si può cullare sugli allori: “Non possiamo ignorare le aree di marginalità e sofferenza: ne va della pienezza della cittadinanza” e quindi, avverte Mattarella, le politiche del lavoro devono essere mirate a ridurre “gli squilibri”.
Infine, insieme a un messaggio di speranza per il futuro perché l’Italia ha tutte le “risorse morali e materiali” per affrontarlo, il richiamo a rispettare sempre una giusta dialettica tra istituzioni e corpi intermedi che “sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia”. ”Il movimento sindacale – portatore di valori democratici – è interlocutore insopprimibile – ha detto Mattarella – per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale. Affinché il welfare – elemento base dei diritti di cittadinanza – non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Per rendere più forte l’intero sistema nell’affrontare la sfida dell’innovazione”.
Mattarella celebra 1 Maggio: lavoro senza abusi,rischi,squilibriRoma, 30 apr. (askanews) – L’Italia è una repubblica “fondata sul lavoro di tutti” e non, prendendo a prestito una frase di Amintore Fanfani “sul privilegio, non sulla fatica altrui”. Il lavoro libero, non mercificato, equo, rispettoso delle leggi e della persona, lontano da “abusi e condizionamenti”, capace di guardare al progresso ma non in cambio della libertà dell’uomo – vedi intelligenza artificiale – è “un elemento base della nostra identità democratica”. Parte da qui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per toccare – nel suo discorso a Castrovillari, in provincia di Cosenza – i tanti temi legati al lavoro, alla vigilia della giornata del primo maggio.
Innanzitutto è “inaccettabile” qualsiasi morte sul lavoro, fosse anche una, poi, guardando al comparto agroalimentare, ben rappresentato il Calabria, Mattarella tocca la questione dei lavoratori migranti che “sono parte essenziale della produzione agricola” ma bisogna “vigilare” sulle aree grigie di illegalità, “sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità. Siamo una Nazione che ha conosciuto i drammi e le sofferenze degli emigranti e avvertiamo il dovere di rifiutare di riviverli al contrario”. Poi, i dati su l’occupazione, anche quella delle donne, sono positivi ma non ci si può cullare sugli allori: “Non possiamo ignorare le aree di marginalità e sofferenza: ne va della pienezza della cittadinanza” e quindi, avverte Mattarella, le politiche del lavoro devono essere mirate a ridurre “gli squilibri”.
Infine, insieme a un messaggio di speranza per il futuro perché l’Italia ha tutte le “risorse morali e materiali” per affrontarlo, il richiamo a rispettare sempre una giusta dialettica tra istituzioni e corpi intermedi che “sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia”. ”Il movimento sindacale – portatore di valori democratici – è interlocutore insopprimibile – ha detto Mattarella – per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale. Affinché il welfare – elemento base dei diritti di cittadinanza – non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Per rendere più forte l’intero sistema nell’affrontare la sfida dell’innovazione”.
Europee, M5s: falso Conte abbia vietato santini e volti su manifestiRoma, 30 apr. (askanews) – L’articolo comparso oggi sul quotidiano Il Tempo, dal titolo “Conte proibisce i manifesti, niente facce dei candidati”, riporta notizie false, totalmente prive di fondamento. Ai candidati alle elezioni europee non sono mai stati vietati né l’utilizzo dei c.d. santini, né manifesti elettorali, né sponsorizzazioni sui social”. Lo afferma l’Ufficio Stampa del Movimento Cinque Stelle
“Nell’incontro di ieri – proseguono i Cinque Stelle- sono state fornite informazioni pratiche per la campagna elettorale. Sempre nella giornata di ieri i candidati hanno potuto scattare delle foto da utilizzare anche per santini e manifesti.Le indicazioni e i suggerimenti dati sono quelli già adottati nelle precedenti elezioni europee (2019) e nelle scorse elezioni politiche (2022)”.
Rai,Pd: Agcom conferma sorpasso Mediaset: è servizio pubblico o TeleMeloni?Roma, 30 apr. (askanews) – “Per giorni la governance della Rai ha cercato di nascondere le indiscrezioni uscite sulla stampa secondo cui Mediaset aveva superato la Rai. L’Agcom conferma la notizia e pubblica dei dati. A questo punto vorremmo sapere da tutta la dirigenza Rai come mai smentire notizie dell’Autorità garante? La Rai è prima di tutto un’azienda italiana, al servizio dei cittadini o è teleMeloni?”. Lo affermano in una nota i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.
Europee, fonti palazzo Chigi: no riduzione firme per listeMilano, 30 apr. (askanews) – Salta la riduzione ulteriore del numero delle firme necessarie per presentare le liste alle prossime Europee: nonostante la richiesta di Marco Rizzo fosse “ragionevole”, altre “formazioni minori” hanno espresso la ferma contrarietà e il governo ha dunque ritenuto “opportuno non accoglierla”. Lo fanno sapere fonti di palazzo Chigi, sottolineando anche “le accuse da più parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine”. Tra questi la lista Libertà, che stamattina ha protestato davanti paalzzo Chigi accusando il governo di voler favorire “l’amico di Giorgia Meloni, Marco Rizzo”.
Fonti di palazzo Chigi spiegano: “Ieri il coordinatore di Democrazia sovrana e popolare Marco Rizzo ha chiesto e ottenuto un incontro a Palazzo Chigi. Come detto, Rizzo è stato ascoltato senza alcuna preclusione, c’era da parte del governo la disponibilità a venire incontro alla richiesta avanzata che appare in ogni caso ragionevole. Ciò con spirito collaborativo per favorire la partecipazione alla competizione elettorale e con l’aspettativa che la richiesta sarebbe stata condivisa in modo trasversale da tutte le forze politiche senza generare polemiche”. Tuttavia, “a fronte della ferma contrarietà di altre formazioni politiche minori e per di più con accuse da più parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine, l’esecutivo ha valutato opportuno non accogliere la richiesta”.
1 maggio, Mattarella: Repubblica fondata su lavoro tutti, non è merceRoma, 30 apr. (askanews) – “Domani è Primo maggio. Festa del Lavoro. Dunque Festa della Repubblica, che i costituenti hanno voluto fondare proprio sul lavoro. Come disse all’Assemblea Costituente il primo tra i proponenti di questa formula, Fanfani, ‘fondata non sul privilegio, non sulla fatica altrui’: è fondata sul lavoro di tutti. E’ un elemento base della nostra identità democratica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando dopo la sua visita a un’azienda di Castrovillari, nell’ambito della sua giornata in Calabria.
“Non si tratta soltanto di un richiamo ai valori di libertà e di eguaglianza ma dell’indicazione di un modello sociale vivo, proiettato verso la coesione e la solidarietà. Capace, quindi, di rimuovere continuamente, nel corso del tempo, gli ostacoli che sottraggono opportunità alle persone e impediscono il pieno esercizio dei diritti. Il lavoro è legato, in maniera indissolubile, alla persona, alla sua dignità, alla sua dimensione sociale, al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società. Il lavoro non è una merce”, ha rilanciato il capo dello Stato.