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Autonomia, Donno: pugni e diversi calci ricevuti, rimasto senza respiro

Autonomia, Donno: pugni e diversi calci ricevuti, rimasto senza respiroRoma, 12 giu. (askanews) – “Fortunatamente sto bene. Mi sono spaventato. A parte i tentativi falliti di pugni, diversi calci ricevuti. Iezzi (Lega, n.d.r.) mi ha sfiorato in faccia. Hanno provato a colpirmi i deputati di Fdi Mollicone, Cangiano, Amich, e della Lega Candiani. Erano tutti intorno, insieme ai commessi che fortunatamente c’erano, e mi è arrivato un pugno sullo sterno fortissimo e non riuscivo più a riprendere il fiato”. Così il deputato M5s, Leonardo Donno, dopo lo scontro nell’aula della Camera durante l’esame del ddl sull’autonomia differenziata.


“Volevo semplicemente consegnare la bandiera italiana al ministro Calderoli, non era un gesto violento. Anzi gliel’ho avvicinata perché non volevo avvicinarmi troppo al ministro”, ha concluso.

Europee, Lega: eurogruppo Id auspica unità contro sinistra

Europee, Lega: eurogruppo Id auspica unità contro sinistraMilano, 12 giu. (askanews) – È finito a Bruxelles l’incontro tra i leader del gruppo Id, presenti tra gli altri Matteo Salvini e Marine Le Pen, in cui “sono state ribadite le linee guida per la prossima legislatura, a cominciare dall’auspicio di unire tutte le forze di centrodestra in netta contrapposizione alla sinistra”. Lo riferisce una nota della Lega.


Il gruppo Id, prosegue la nota della Lega, “ricomincia dai partiti che già ne facevano parte, con alcune nuove adesioni a partire dai portoghesi di Chega. La riunione si è aperta con l’applauso a Marine Le Pen, per il brillante successo elettorale: la speranza è che un’altra delegazione di Id – dopo Italia e Paesi Bassi – sia promossa al governo del proprio Paese”.

Autonomia,M5S: vergognosa aggressione a Donno, maggioranza squadrista

Autonomia,M5S: vergognosa aggressione a Donno, maggioranza squadristaRoma, 12 giu. (askanews) -“L’aggressione avvenuta alla Camera ai danni di Leonardo Donno è un fatto gravissimo e vergognoso. Il nostro deputato voleva solo consegnare una bandiera italiana al ministro Calderoli, quando è stato aggredito fisicamente da parlamentari della maggioranza tra cui il leghista Iezzi, venendo colpito con pugni e finendo a terra. Chiediamo provvedimenti seri e immediati contro questo atto di vero e proprio squadrismo perpetrato all’interno delle istituzioni che infanga la nostra democrazia e qualifica chi lo ha compiuto”. Lo afferma in una nota il Movimento Cinque Stelle.

Rissa alla Camera con pugni su Autonomia, Donno soccorso da medici

Rissa alla Camera con pugni su Autonomia, Donno soccorso da mediciRoma, 12 giu. (askanews) – Rissa in aula alla camera durante l’esame del ddl autonomia differenziata. Ne ha pagato le conseguenze Il deputato M5s Leonardo Donno, colpito da alcuni deputati fra i quali il deputato della Lega Igor Iezzi, secondo i racconti di diversi parlamentari, con due pugni in testa. È stato necessario l’intervento dei medici che hanno portato Donno fuori dall’aula su una sedia a rotelle. Nella rissa è risultato colpito anche un assistente parlamentare intervenuto per sedare i deputati.


La rissa è scoppiata dopo che il deputato pentastellato aveva provato a portare il tricolore al ministro Calderoli, gesto censurato dal presidente della camera Lorenzo Fontana con l’espulsione. Diversi deputati leghisti lo hanno circondato ed è scoppiata la rissa a colpi di cazzotti e pugni. La seduta è stata sospesa.

Autonomia, caos alla Camera: opposizione sventola Triclore e intona Mameli

Autonomia, caos alla Camera: opposizione sventola Triclore e intona MameliRoma, 12 giu. (askanews) – Seduta sospesa in aula alla Camera in seguito alla protesta di tutte le opposizioni durante l’esame del ddl autonomia differenziata. I deputati Pd, Avs e M5s hanno esposto le bandiere tricolore e hanno intonato l’inno di Mameli e Balla ciao al termine dell’intervento dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza: “Voglio esprimere il dissenso su un progetto scellerato. Noi voteremo contro il provvedimento e organizzeremo una forte opposizione nel paese. Il punto di fondo è la difesa della nostra Costituzione. È in corso un uno-due micidiale che configura un atto eversivo: il premierarto con poteri a uno solo, archiviazione della democrazia parlamentare, umiliazione del ruolo del presidente della Repubblica e l’autonomia che spacca il paese e l’Italia. Il Sud pagherà il prezzo più alto”.


“Oggi vince la Lega della secessione. Come fa Fi? Come fanno i patrioti di Fdi? Con quale faccia? Avete la parola Italia nel nome ma nei fatti la state smantellando. State calpestando l’unità nazionale. Non vi lasceremo passare, difenderemo l’unità del nostro paese. Viva l’italia unita”, ha incalzato Speranza. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha immediatamente sospeso la seduta e ha tentato di riaprirla dopo pochi minuti. Ma, preso atto della fatica di riportare ordine, ha sospeso nuovamente i lavori. La maggioranza ha urlato “fuori, fuori” all’indirizzo dell’opposizione e si è reso necessario l’intervento dei commessi.

Giustizia, Mattarella:se politica influenza nomine conseguenze gravi

Giustizia, Mattarella:se politica influenza nomine conseguenze graviRoma, 12 giu. (askanews) – “Le recenti vicende di alcune democrazie occidentali dimostrano quanto gravi siano le conseguenze della erosione dei pilastri dello stato di diritto se vengono sottratti spazi di indipendenza, ovvero se siano influenzate politicamente le nomine e le carriere dei magistrati”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale una delegazione della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ).


“Esiste un dovere collettivo per la magistratura europea di dichiarare in modo chiaro la propria opposizione a qualsiasi atto che possa compromettere l’indipendenza della magistratura – ha ricordato il capo dello Stato -: si tratta del fondamentale, irrinunziabile principio della soggezione del potere, di ogni potere alla legge”.

Caso Delmastro, Pd-Avs-M5s: Nordio riferisca. Foti: ininfluente

Caso Delmastro, Pd-Avs-M5s: Nordio riferisca. Foti: ininfluenteRoma, 12 giu. (askanews) – Pd, Avs e M5s chiedono una informativa del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, alla luce della testimonianza del responsabile della Direzione amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, nel processo che vede imputato il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro per i reati di rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Russo ha spiegato di aver inviato a Delmastro note “a limitata divulgazione”.


Alla richiesta delle opposizioni si è opposto Tommaso Foti, capogruppo Fdi alla Camera: “L’opposizione ha depositato una mozione per la revoca delle deleghe a Delmastro, non hanno mai avuto la compiacenza di chiederne la calendarizzazione. Non si capisce perché Nordio deve venire a riferire quando, rispetto alla mozione, le sue dichiarazioni sarebbero influenti”. Rivolto ad Angelo Bonelli (Avs), Foti ha ribadito che “Donzelli non ha letto alcun documento. Bonelli continua a dirlo nonostate sa benissimo che nel Giurì non si è posto il problema di quel documento perché non c’era. Donzelli ha detto che si possono acquisire informazioni e sono le stesse date a Bonelli per iscritto. Non è questa la sede in cui si fanno i processi, è in corso un processo, con rispetto della separazione dei poteri bisogna avere il buongusto di attendere che il processo sia concluso a meno che non ci siano processi e processi”.


“Spiace – ha concluso Foti – che non abbiamo ancora chiaro la ragione per la quale necessitava non che uno ma quattro deputati del Pd andassero ad accertarsi delle condizioni di salute di Cospito. Poi non avendo più trovato sponde di alcun tipo, Cospito, che doveva essere morente, non solo è stato assistito giustamente da parte di uno Stato non assassino ma ha smesso la campagna per il 41 bis. È un dato di fatto: gli interventi svolti hanno chiuso la vicenda del 41 bis nel nostro paese, piaccia o non piaccia a chi continua a menare can per l’aia”.

Giustizia, Mattarella: l’indipendenza delle toghe è alla base della democrazia

Giustizia, Mattarella: l’indipendenza delle toghe è alla base della democraziaRoma, 12 giu. (askanews) – “L’indipendenza della magistratura è elemento costitutivo dello stato democratico”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel corso dell’incontro al Quirinale con una delegazione della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ).


“Come afferma la Corte di giustizia europea il requisito dell’indipendenza dei giudici è essenziale per il diritto fondamentale a un equo processo – ha ribadito il capo dello Stato -, alla magistratura compete la tutela dei diritti, senza di questa l’uguaglianza e la dignità ne sono incrinate, per questo salvaguardare l’indipendenza della magistratura è prerogativa di ogni singolo giudice e insieme un diritto di ciascun cittadino”.

Giustizia, Mattarella: indipendenza toghe alla base della democrazia

Giustizia, Mattarella: indipendenza toghe alla base della democraziaRoma, 12 giu. (askanews) – “L’indipendenza della magistratura è elemento costitutivo dello stato democratico”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel corso dell’incontro al Quirinale con una delegazione della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ).


“Come afferma la Corte di giustizia europea il requisito dell’indipendenza dei giudici è essenziale per il diritto fondamentale a un equo processo – ha ribadito il capo dello Stato -, alla magistratura compete la tutela dei diritti, senza di questa l’uguaglianza e la dignità ne sono incrinate, per questo salvaguardare l’indipendenza della magistratura è prerogativa di ogni singolo giudice e insieme un diritto di ciascun cittadino”.

L’Aula della Camera ricorda Berlusconi

L’Aula della Camera ricorda BerlusconiRoma, 12 giu. (askanews) – “Oggi per noi è la data di una tristezza infinita, ricordare Berlusconi oggi suscita commozione profonda. Il suo nome è scolpito a caratteri di fuoco nel nostro cuore”. Con queste parole il capogruppo di Fi alla Camera, Paolo Barelli, ha ricordato Silvio Berlusconi in aula a un anno dalla morte.


“E’ stato protagonista per molti anni in quest’aula soprattutto dai banchi del governo. Su di lui ci sono giudizi politici naturalmente diversi, per i giudizi della storia troppo poco tempo è passato, le passioni sono ancora troppo vive. Ma è protagonista ancora oggi dell’attualità e della politica, gli abbiamo dedicato il grande successo di Fi alle Europee. Nessuno può negare in buona fede un dato fondamentale: ha cambiato per sempre la storia di questo paese. Senza di lui la seconda repubblica non sarebbe mai nata, senza di lui il bipolarismo non esisterebbe, senza di lui un centrodestra di governo ed europeo non sarebbe mai nato, non sarebbe cambiato radicalmente il linguaggio della politica. Alcuni settori della società sarebbero rimasti ai margini della politica”. “Ricordiamo la sua capacità di sognare il futuro sfidando lo scetticismo, i sarcasmi, sfidando una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia dell’occidente. Nessuno può sostituire un uomo come Berlusconi ma tutti noi abbiamo preso l’impegno solenne di lavorare insieme a Tajani con tutte le nostre energie per seguire la strada che il nostro fondatore ci ha indicato, la strada di un grande centro politico, europeista, atlantista e garantista”, ha concluso.