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M5S, nuovo voto degli iscritti sullo Statuto dal 5 all’8 dicembre

M5S, nuovo voto degli iscritti sullo Statuto dal 5 all’8 dicembreRoma, 26 nov. (askanews) – Il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha convocato gli iscritti per una nuova sessione di voto on line, dopo la richiesta del garante Beppe Grillo di far ripetere la consultazione. Le votazioni si svolgeranno dal 5 all’8 dicembre e riguarderanno esclusivamente le modifiche apportate allo Statuto, fra le quali l’abrogazione della funzione dello stesso garante, approvata con oltre il 60 per cento dei consensi.


Di seguito il testo della convocazione firmata dal leader stellato e pubblicata sul sito ufficiale del Movimento. “Premesso che: con comunicazione inviata al Comitato di Garanzia in data 25 novembre u.s., Beppe Grillo ha chiesto, ai sensi dell’art. 10, lett. i), dello Statuto, la ripetizione delle votazioni riguardanti le modifiche statutarie svoltesi nei giorni dal 21 al 24 novembre 2024, nonostante la chiara volontà assembleare emersa; il Presidente, al netto di qualsiasi valutazione sulla legittimità e sulla opportunità di tale richiesta, ritiene di convocare l’Assemblea per la ripetizione delle votazioni aventi ad oggetto le modifiche statutarie. Pertanto, è convocata, mediante lo strumento della consultazione in rete, l’assemblea degli iscritti dalle ore 10.00 di giovedì 5 dicembre 2024 alle ore 22.00 di domenica 8 dicembre 2024 per deliberare sul seguente ordine del giorno. Conferma delle deliberazioni assunte dall’Assemblea degli iscritti nelle date dal 21 al 24 novembre 2024 relative ai seguenti argomenti: proposte relative al ruolo del Presidente e degli organi che lo affiancano o coadiuvano; proposte relative al ruolo del Garante; proposte relative alla ripetizione del voto e alla modifica del simbolo; proposte relative al Comitato di Garanzia e al collegio dei Probiviri”. “La votazione – si legge ancora nella nota ufficiale – si svolgerà esclusivamente utilizzando lo strumento telematico on line SkyVote. Ai sensi dell’art. 7, lett. e), e dell’art. 10, lett. a), dello Statuto, non possono votare le/gli Iscritte/i da meno di 6 (sei) mesi, gli Iscritti nel periodo di sospensione (anche in via solo cautelare) e gli Iscritti esclusi dall’Associazione, ancorché con provvedimento non definitivo, ed i Sostenitori”.

OK dell’Ue all’Italia sui conti, mentre Germania e Olanda “non in linea”

OK dell’Ue all’Italia sui conti, mentre Germania e Olanda “non in linea”Strasburgo, 26 nov. (askanews) – Italia, Francia e Grecia, che sono tra i paesi Ue con il più alto debito pubblico, sono “in linea” con le raccomandazioni della Commissione europea riguardo alla “spesa netta” nei piani di medio termine per l’aggiustamento dei loro bilanci, il nuovo parametro chiave del Patto di stabilità riformato; tra i paesi cosiddetti “frugali”, invece, Germania e Finlandia “non sono pienamente in linea”, e l’Olanda “non è in linea” con le raccomandazioni.


E’ il risultato, piuttosto sorprendente, della valutazione che la Commissione europea ha presentato, oggi a Strasburgo, con il suo primo pacchetto autunnale del semestre europeo da quando è entrata in vigore, nell’aprile 2024 la riforma Patto di stabilità, con il nuovo quadro di governance economica, riguardante la sorveglianza dei bilanci degli Stati membri. In questo Pacchetto di autunno, le valutazioni della Commissione sono focalizzate sulla crescita della spesa netta nel 2025 e sull’insieme del biennio 2024-2025. Il pacchetto d’autunno pubblicato oggi presenta le raccomandazioni della Commissione relative ai percorsi pluriennali di spesa netta per correggere il disavanzo eccessivo per l’Italia e gli altro sette Stati membri (Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia) attualmente soggetti alla procedura per i deficit eccessivi.


Nel complesso, l’Italia e altri sette paesi dei 17 dell’Eurozona (Grecia, Cipro, Lettonia, Slovenia, Slovacchia, Croazia e Francia) sono considerati “in linea” con le raccomandazioni di bilancio specifiche per paese. Per questi otto paesi si prevede che la spesa pubblica netta resterà sotto le soglie previste durante il periodo di aggiustamento di bilancio, che è normalmente di quattro anni, salvo per l’Italia e altri quattro Stati membri (Finlandia, Francia, Spagna e Romania) che hanno chiesto e ottenuto un’estensione del periodo di aggiustamento da quattro a sette anni per i loro piani a medio termine. In tutti e cinque i casi, la Commissione ha valutato che gli impegni per le riforme e gli investimenti inclusi nei piani soddisfacevano i criteri per giustificare l’allungamento del periodo di aggiustamento. A parte gli otto paesi citati, per gli altri Stati membri ci sarà bisogno di vigilanza e azioni appropriate per garantire che i loro bilanci siano in linea con le raccomandazioni di bilancio specifiche per paese e con il nuovo Patto di stabilità.


Estonia, Germania, Finlandia e Irlanda sono valutati dalla Commissione come “non completamente in linea con le raccomandazioni di bilancio specifiche per paese, poiché si prevede che la loro spesa netta annuale (per Finlandia e Irlanda) e/o cumulativa (per Estonia, Germania, Irlanda) sia superiore alle rispettive soglie massime”. Per Lussemburgo, Malta e Portogallo, la Commissione dà un giudizio più specifico: sono “non pienamente in linea con le raccomandazioni”, perché “mentre la loro spesa netta è prevista entro le soglie massima, non stanno eliminando gradualmente entro l’inverno 2024-2025 le misure di sostegno per l’emergenza energetica, come era stabilito nelle raccomandazioni di bilancio specifiche per paese a loro indirizzate”. la Lituania è considerata “a rischio di non essere in linea con la raccomandazione di bilancio specifica per paese, poiché la spesa netta (sia in termini annuali che cumulativi) è prevista al di sopra dei livelli che la Commissione considererebbe appropriati”.


“Maglia nera” l’Olanda, infine: è valutata in modo netto come “non in linea con la raccomandazione, poiché la spesa netta (sia in termini annuali che cumulativi) è prevista al di sopra delle soglie massime”. Bruxelles ha poi presentato nel Pacchetto di oggi anche le sue raccomandazioni per i Paesi che si trovano sotto procedura per deficit eccessivo, tra cui l’Italia. La Penisola “deve assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica netta non superi i massimali stabiliti. E deve mettere fine alla situazione di eccesso di deficit per il 2026”, si legge. Secondo le ultime previsioni della stessa commissione europea del 2026 il rapporto deficit-Pil della penisola dovrebbe attestarsi ai 2,9%, al di sotto del limite del 3% stabilito dal patto di stabilità e di crescita. Una ulteriore raccomandazione riguarda il fatto che l’Italia dovrà presentare con cadenza semestrale dei “rapporti sui progressi compiuti nell’attuazione delle raccomandazioni, fino a quando sarà conclusa la situazione di eccesso di deficit”, si legge.

Sanità, Schlein(Pd): manca volontà di investire in quella pubblica

Sanità, Schlein(Pd): manca volontà di investire in quella pubblicaRoma, 26 nov. (askanews) – “Manca la volontà politica di investire la sanità pubblica, non le risorse. Le risorse volendo si possono trovare”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando ad un convegno nella sede del partito.


“Il passo in più che il Pd vuole fare è ripensare la sanità del futuro”. L’obiettivo è “non rinunciare a una rete di ospedali di qualità e ramificare la risposta di salute nel territorio: sia la periferia che la provincia, sia le aree interne che montante”. Bisogna “avvicinare alle persone la risposta di cura”. Per farlo, ha concluso la Schlein, serve un “investimento sulla multidisciplinarietà della presa in carico. E’ necessario per come si sta evolvendo il quadro dei bisogni di cura. Io credo che la sanità del futuro sia una sanità di prossimità. Serve una rivoluzione della sanità per renderla più adeguata ai bisogni delle persone”.

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzione. Non giustificare noncuranza

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzione. Non giustificare noncuranzaAlessandria, 26 nov. (askanews) – L’Italia “non si arrende” di fronte alle calamità naturali, ma non basta concentrarsi sull’efficacia dell’intervento durante le calamità: “Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo”. Al contrario “appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte, sottolineando che “non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze”.


“Nelle tragedie, la Repubblica ha sempre saputo essere presente, con le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, le Forze armate, la Protezione Civile – nata proprio sulle spinte dell’emergenza – il sistema delle autonomie locali, le energie della società civile. L’Italia non si arrende. Fenomeni naturali avversi – ha riconosciuto Mattarella – vedono in campo, in prima linea, l’esercito dei Sindaci, quella rete preziosa delle associazioni di volontariato: gli ‘angeli del fango’ come sono stati definiti. Siamo orgogliosi delle prove fornite dal nostro sistema di Protezione Civile, non a caso preso ad esempio anche in altre nazioni”. E tuttavia, è il monito del Capo dello Stato, “il tema non può ridursi alla rapidità ed efficacia dell’intervento durante le calamità. Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo, analoga all’andamento della evoluzione degli eventi naturali. Non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze. La storia ci consegna sovente tragedie. Che fare di fronte ad esse? Gli slogan suggestivi della forza della ricostruzione del ‘dov’era com’era’ meritano di mettere l’energia che li anima a servizio di un equilibrio che non perpetui squilibri e pericoli. Appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”.


“Siamo portati, istintivamente, a definire le calamità che si presentano come ‘naturali’. Quale senso va attribuito a questa espressione? Dare per scontato che le calamità debbano ripetersi e che accadono – e accadranno – comunque, a prescindere? Che, tutto sommato, è piuttosto vano opporvisi? E che il massimo che si possa fare, dunque, è tentare di attenuarne gli effetti? Oppure, che la natura, periodicamente, presenta anche il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’eco-sistema?”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994. “‘Addomesticare’ l’ambiente è una prova, una sfida affascinante. Ma, se si interviene alterando l’ordine ‘naturale’ del territorio, senza cautele – ha ammonito il Capo dello Stato – si va incontro a eventi imprevedibili. Così come nel caso di incuria nei confronti di territori, che non possono essere abbandonati”. “Vanno fatte proprio, dunque, espressioni in stretta correlazione fra loro: mettere in sicurezza i territori, garantire la sicurezza dei nostri concittadini. La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque. Si sono talvolta violati equilibri secolari che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti”, ha sottolineato Mattarella.


“Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto – ha proseguito il capo dello Stato -evitare interventi inappropriati che li aggravino. L’occupazione, in pianura, delle zone di espansione dei corsi d’acqua, con insediamenti di diverso genere, crescenti nel tempo, ha aumentato i pericoli. Insistere nel pretendere di ridurre i fiumi a canali si è rivelato ad alto rischio. In termini più generali, ridurre, anziché regolare, il deflusso delle acque ha contribuito, inoltre, a fenomeni di desertificazione delle aree più prossime all’immissione nei mari, con impatto negativo sulle produzioni agricole”. “La sicurezza dei cittadini – ha concluso Mattarella – va tutelata anche dopo gli interventi dispiegati immediatamente per salvare vite. Quando l’eco degli avvenimenti drammatici scompare dalle cronache non vi devono essere pause o intervalli nel porre in sicurezza i territori e garantire fiducia e serenità alle popolazioni, per sospingere la ripresa della vita. Il rilancio delle zone colpite è interesse di tutto il Paese, e qui ne troviamo testimonianza”.

Schlein: mobilitazione Pd su temi salute, ascolto e presenza in luoghi cura

Schlein: mobilitazione Pd su temi salute, ascolto e presenza in luoghi curaRoma, 26 nov. (askanews) – Il Pd continuerà la “mobilitazione sulla sanità pubblica”, lo ha detto la leader del partito Elly Schlein al termine della riunione della segreteria: “La continueremo perché è la preoccupazione più avvertita dagli italiani a prescindere da come hanno votato. Continueremo ad attraversare il paese, ad andare nei luoghi di cura, a dialogare con gli operatori sanitari, a raccogliere i bisogni dei cittadini. Le persone stanno rinunciando a curarsi, perdono le speranze di potersi curare. Ma quelle speranze sono legate a un diritto costituzionale”.


“Anche per questo – ha aggiunto – abbiamo fatto proposte nella manovra per chiedere di rifinanziare la sanità pubblica, di aumentare il personale nelle strutture sanitarie, perché coi reparti che si svuotano le liste d’attesa sono destinate ad allungarsi”.

Maltempo, Mattarella: se uomo altera equilibri natura presenta conto

Maltempo, Mattarella: se uomo altera equilibri natura presenta contoAlessandria, 26 nov. (askanews) – “Siamo portati, istintivamente, a definire le calamità che si presentano come ‘naturali’. Quale senso va attribuito a questa espressione? Dare per scontato che le calamità debbano ripetersi e che accadono – e accadranno – comunque, a prescindere? Che, tutto sommato, è piuttosto vano opporvisi? E che il massimo che si possa fare, dunque, è tentare di attenuarne gli effetti? Oppure, che la natura, periodicamente, presenta anche il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’eco-sistema?”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994. “‘Addomesticare’ l’ambiente è una prova, una sfida affascinante. Ma, se si interviene alterando l’ordine ‘naturale’ del territorio, senza cautele – ha ammonito il Capo dello Stato – si va incontro a eventi imprevedibili. Così come nel caso di incuria nei confronti di territori, che non possono essere abbandonati”.


“Vanno fatte proprio, dunque, espressioni in stretta correlazione fra loro: mettere in sicurezza i territori, garantire la sicurezza dei nostri concittadini. La salvaguardia degli assetti idro-geologici e la tutela ambientale sono alleate, amiche delle persone. Occorre essere consapevoli delle conseguenze di comportamenti umani che, nei secoli, concorrendo alla trasformazione dei territori con la realizzazione di infrastrutture, hanno accentuato e accentuano la violenza d’urto di alcuni fenomeni atmosferici, ad esempio delle correnti di piena nel caso della regimentazione delle acque. Si sono talvolta violati equilibri secolari che andavano difesi, ottenendo risultati opposti a quelli previsti”, ha sottolineato Mattarella. “Sanare i dissesti, correggere le storture accumulatesi nel tempo, richiede anzitutto evitare interventi inappropriati che li aggravino. L’occupazione, in pianura, delle zone di espansione dei corsi d’acqua, con insediamenti di diverso genere, crescenti nel tempo, ha aumentato i pericoli. Insistere nel pretendere di ridurre i fiumi a canali si è rivelato ad alto rischio. In termini più generali, ridurre, anziché regolare, il deflusso delle acque ha contribuito, inoltre, a fenomeni di desertificazione delle aree più prossime all’immissione nei mari, con impatto negativo sulle produzioni agricole”.

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzione

Maltempo, Mattarella: eventi non più straordinari, serve prevenzioneAlessandria, 26 nov. (askanews) – L’Italia “non si arrende” di fronte alle calamità naturali, ma non basta concentrarsi sull’efficacia dell’intervento durante le calamità: “Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo”. Al contrario “appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte, sottolineando che “non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze”.


“Nelle tragedie, la Repubblica ha sempre saputo essere presente, con le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, le Forze armate, la Protezione Civile – nata proprio sulle spinte dell’emergenza – il sistema delle autonomie locali, le energie della società civile. L’Italia non si arrende. Fenomeni naturali avversi – ha riconosciuto Mattarella – vedono in campo, in prima linea, l’esercito dei Sindaci, quella rete preziosa delle associazioni di volontariato: gli ‘angeli del fango’ come sono stati definiti. Siamo orgogliosi delle prove fornite dal nostro sistema di Protezione Civile, non a caso preso ad esempio anche in altre nazioni”. E tuttavia, è il monito del Capo dello Stato, “il tema non può ridursi alla rapidità ed efficacia dell’intervento durante le calamità. Bisogna guardare alla prevenzione dei rischi, con una visione di lungo periodo, analoga all’andamento della evoluzione degli eventi naturali. Non basta proporsi di ‘mitigare’ le avversità. Non sarebbe un proposito all’altezza delle attese e delle esigenze. La storia ci consegna sovente tragedie. Che fare di fronte ad esse? Gli slogan suggestivi della forza della ricostruzione del ‘dov’era com’era’ meritano di mettere l’energia che li anima a servizio di un equilibrio che non perpetui squilibri e pericoli. Appare poco previdente evocare, ogni volta, la straordinarietà dei fatti – che tendono, invece, prepotentemente, a riprodursi – per giustificare noncuranza verso una visione adeguata e progetti di lungo periodo”.

Maltempo, Mattarella: ricordo alluvione ’94 è appello a responsabilità

Maltempo, Mattarella: ricordo alluvione ’94 è appello a responsabilitàAlessandria, 26 nov. (askanews) – “Fare memoria non è soltanto un esercizio di sensibilità e di rispetto nei confronti delle vittime e di coloro che sono rimasti segnati da quelle esperienze. È anche un esigente appello al senso di comunità e alla responsabilità di quanti ne hanno titolo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo intervento al teatro Alessandrino per la commemorazione dell’alluvione del 1994 che fece 70 morti e migliaia di sfollati ad Alessandria e in tutto il Piemonte.

M5s, Conte: la nostra comunità risponderà a tono alle richieste di Grillo

M5s, Conte: la nostra comunità risponderà a tono alle richieste di GrilloRoma, 26 nov. (askanews) – “Grillo ha chiesto semplicemente di rivotare perché c’è una vecchia norma del vecchio statuto che lui ha difeso con le unghie e con i denti. Voteranno tutti. Ha esercitato questa facoltà e noi rispondiamo facendo rivotare, al più presto”. Così Giuseppe Conte, leader di M5s a Il Rosso e il Nero, su Radio 1 Rai.


“Forse si aggiungerà qualche altro votante. Ma per chi ha sempre invocato la democrazia e adesso invoca il boicottaggio del voto, è una parabola a cui la comunità che ha dimostrato di essere adulta, di guardare al nuovo, al futuro, risponderà a tono”, ha aggiunto. Conte riguardo al simbolo del M5s ha spiegato che “è uscita un’indicazione dalla nostra assemblea costituente con la semplificazione della procedura per la sua modifica. Ragionevolmente, passando dal Consiglio nazionale del MoVimento potremmo anche cambiare il simbolo”. “Sul simbolo sono molto pragmatico perché se potrà servire per segnalare la novità di questo nuovo percorso, per guardare al futuro in modo rinnovato, anche il segno grafico innovato ci potrebbe aiutare”, ha sottolineato. “Sulle alleanze” nel centrosinistra “non c’è nulla di precostituito, assolutamente no: l’alleanza può essere un fine per cambiare il Paese ma se non ci sono condizioni e garanzie non la facciamo. A noi non interessa né a livello locale né nazionale vincere senza obiettivi”, ha sottolineato il presidente del M5s, Giuseppe Conte, avvertendo: “Noi siamo progressisti, ma non significa che saremo la costola del Pd o il cespuglio del Pd perché non abbiamo questa vocazione, diciamo cose diverse dal Pd”. “Il Pd è un partito che ha una filiera di sistema e quindi è un partito che nel corso dei decenni attraverso anche le varie trasformazioni e fusioni anche di che come dire è diventato ovviamente molto legato al settore dell’establishment. Noi non vogliamo scimmiottare il Pd, noi siamo un movimento d’opinione che fa battaglie concrete”, ha concluso Conte.

Mattarella ad Alessandria per 30esimo anniversario alluvione

Mattarella ad Alessandria per 30esimo anniversario alluvioneAlessandria, 26 nov. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato ad Alessandria per il 30esimo anniversario dell’alluvione che nel 1994 colpì la città e diversi altri comuni.


Il capo dello Stato, accolto dal sindaco di Alessandria Giorgio Abonante, dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dal presidente della Provincia di Alessandria Luigi Benzi, si è recato al monumento dedicato “Alle Volontarie e ai Volontari, alle Istituzioni pubbliche e private, a tutte le Forze dell’Ordine, a tutti coloro che hanno gestito l’emergenza e permesso la ricostruzione”. Mattarella si trasferirà poi al Parco Carrà per la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento dedicato alle vittime dell’alluvione. L’ultimo appuntamento sarà al teatro Alessandrino dove incontrerà le autorità e i sindaci dei comuni della provincia e delle città colpite dall’alluvione del 1994.