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Europee, il capitano Ultimo si candida con Cateno De Luca e dopo 31 anni mostra il volto

Europee, il capitano Ultimo si candida con Cateno De Luca e dopo 31 anni mostra il voltoRoma, 6 apr. (askanews) – “Dopo 31 anni tolgo la protezione al mio volto, l’ultima mia difesa dalla mafia. Lo faccio perché a viso aperto voglio continuare a servire il popolo italiano”. Così Capitano Ultimo, che arrestò Totò Riina, ha scoperto il volto nel corso di un evento elettorale con Sud Chiama Nord di Cateno De Luca a Roma.


“Lo faccio con la stessa umiltà, con lo stesso coraggio, con lo stesso amore che ho avuto da carabiniere. Lo faccio e lo farò con Cateno De Luca nel fronte della Libertà per costruire l’Europa delle città, l’Europa degli ecosistemi, l’Europa delle comunità energetiche rinnovabili, soprattutto l’Europa dei cittadini e dei loro sindaci che si autodeterminano liberamente”, ha detto Capitano Ultimo che si candida alle elezioni europee nella lista Libertà con Cateno De Luca.

Italia-Ghana, Mattarella: impegno comune su formazione giovani

Italia-Ghana, Mattarella: impegno comune su formazione giovaniRoma, 6 apr. (askanews) – “Qui, come in altre iniziative, si respira lo spirito di questa collaborazione tra Ghana e Italia: quella di avere la consapevolezza che il nostro futuro è comune e che viene affidato ai giovani e abbiamo quindi la responsabilità della loro formazione per il loro futuro. Questo è l’impegno comune che intendiamo svolgere e sviluppare, e questo è il senso della mia visita qui in Ghana in questi due giorni ed è quello che abbiamo definito con il presidente Akufo-Addo e che intendiamo svolgere in maniera intensa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella visitando in Ghana il centro salesiano don Bosco di Ashaiman, nei pressi della capitale Accra, dove, con il contributo di Confindustria Alto Adriatico, i giovani locali vengono formati a livello professionale per poter lavorare in Italia.

Usa, Salvini: spero vinca Trump, con repubblicani sempre la pace

Usa, Salvini: spero vinca Trump, con repubblicani sempre la paceTorino, 6 apr. (askanews) – “Speriamo a novembre ci sia un cambiamento anche a Washington” perché “la pace passa attraverso un cambiamento dell’Europa” alle europee, ma anche negli Usa, perché “guarda caso ogni amministrazione democratica e di sinistra a Washington coincide con periodi di guerra, mentre con le amministrazioni repubblicane ci sono periodi di pace” quindi “spero che torni a vincere e a governare Trump”. Lo ha detto il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini durante un convegno sull’autonomia differenziata organizzato dal suo partito.

Salvini: sul salva-casa bisogna far veloce, il centrodestra troverà la sintesi

Salvini: sul salva-casa bisogna far veloce, il centrodestra troverà la sintesiTorino, 6 apr. (askanews) – “No, bisogna far veloce, siamo alla quinta riunione con decine di soggetti, lo stiamo costruendo insieme agli ingegneri, agli architetti, ai geometri, ai notai, alle cooperative, alle imprese, ai propri proprietari e quindi sono contento perché dopo anni di chiacchiere questo sarà un provvedimento che aiuterà milioni di famiglie”. Lo ha detto il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, a proposito dell’eventuale adozione di uno strumento parlamentare, come il ddl già depositato da Fi, per l’annunciato provvedimento salva-casa.


“Il centrodestra troverà la sintesi? Assolutamente sì, appena il testo sarà definito, perché lo stiamo ancora costruendo e migliorando, verrà presentato a tutti, penso sarà un guadagno per tutti” ha aggiunto a margine di un convegno sull’autonomia differenziata. “Stiamo lavorando non per condonare abusi esterni, ma per aiutare milioni di famiglie che non riescono a comprare o vendere casa loro perché magari il proprietario o l’inquilino precedente per una porta, un antibagno, una veranda o un soppalco ha bloccato questo bene, quindi tutto ciò che è all’interno delle abitazioni da 10, 20, 30 o 40 anni e riguarda la maggior parte delle case italiane e sta bloccando gli uffici comunali per quanto mi riguarda va regolarizzato: il cittadino paga, il Comune incassa, e il mercato riparte. Mi sembra una cosa assolutamente ragionevole che non riguarda ovviamente le zone sismiche, archeologiche, o le ville abusive sulle spiagge” ha concluso.

Salvini: su salva-casa dobbiamo fare in fretta, no a adozione ddl

Salvini: su salva-casa dobbiamo fare in fretta, no a adozione ddlTorino, 6 apr. (askanews) – “No, bisogna far veloce, siamo alla quinta riunione con decine di soggetti, lo stiamo costruendo insieme agli ingegneri, agli architetti, ai geometri, ai notai, alle cooperative, alle imprese, ai propri proprietari e quindi sono contento perché dopo anni di chiacchiere questo sarà un provvedimento che aiuterà milioni di famiglie”. Lo ha detto il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, a proposito dell’eventuale adozione di uno strumento parlamentare, come il ddl già depositato da Fi, per l’annunciato provvedimento salva-casa.


“Il centrodestra troverà la sintesi? Assolutamente sì, appena il testo sarà definito, perché lo stiamo ancora costruendo e migliorando, verrà presentato a tutti, penso sarà un guadagno per tutti” ha aggiunto a margine di un convegno sull’autonomia differenziata. “Stiamo lavorando non per condonare abusi esterni, ma per aiutare milioni di famiglie che non riescono a comprare o vendere casa loro perché magari il proprietario o l’inquilino precedente per una porta, un antibagno, una veranda o un soppalco ha bloccato questo bene, quindi tutto ciò che è all’interno delle abitazioni da 10, 20, 30 o 40 anni e riguarda la maggior parte delle case italiane e sta bloccando gli uffici comunali per quanto mi riguarda va regolarizzato: il cittadino paga, il Comune incassa, e il mercato riparte. Mi sembra una cosa assolutamente ragionevole che non riguarda ovviamente le zone sismiche, archeologiche, o le ville abusive sulle spiagge” ha concluso.

Schmidt annuncia: ci sto, mi candido a sindaco di Firenze con il centrodestra

Schmidt annuncia: ci sto, mi candido a sindaco di Firenze con il centrodestraFirenze, 6 apr. (askanews) – Eike Schmidt, direttore del museo di Capodimonte, a Napoli, ed ex direttore delle gallerie degli Uffizi ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Firenze per la coalizione di centrodestra. “Sciolgo la riserva, mi candido. Oggi stesso chiederò ai partiti del centrodestra di sostenere questa campagna elettorale”, ha detto incontrando i giornalisti in piazza della Signoria.


“Ci sto. Oggi stesso – ha spiegato Schmidt – chiederò ai partiti del centrodestra di sostenere questa campagna elettorale. Oggi inizio anche con tutta la parte pratica, come il comitato elettorale. Ci sono almeno due gruppi di persone che si sono trovate a lavorare per formare una o due liste civiche, vedremo se saranno una o due. Con loro finalizzeremo il programma. Con le persone a me vicine abbiamo lavorato già sul programma in questi mesi” “La settimana prossima tornerò a Napoli probabilmente per l’ultima volta per le prossime settimane. Chiederò l’aspettativa prima dei termini di legge di 45 giorni. Ci vorranno alcuni giorni per avere l’ok dal ministero a Roma ma penso che da metà mese sarò al 100% qui in campagna elettorale a Firenze”, ha precisato Schmidt.

Terremoto all’Aquila, Mattarella: la ricostruzione è un dovere

Terremoto all’Aquila, Mattarella: la ricostruzione è un dovereRoma, 6 apr. (askanews) – “Il terremoto di quindici anni or sono, nella notte tra il 5 il 6 aprile, sconvolse L’Aquila e il territorio circostante, strappando alla vita più di 300 persone. La distruzione si abbatté sul centro storico, sulla periferia, sui borghi vicini, lasciando tutta la Comunità nazionale attonita e sconvolta”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


“Il Paese seppe reagire, mobilitando tutte le proprie energie, mentre gli abitanti dell’area colpita dal sisma trovarono la forza per iniziare a ricostruire le case, i luoghi di lavoro, le scuole, per recuperare – per quanto possibile – le bellezze artistiche. Il percorso di rinascita di quella terra è divenuto un traguardo e un patrimonio civico comune”, aggiunge. “La piena ricostruzione della Città e dei borghi è un dovere e un impegno da proseguire. Per ogni componente sociale, anzitutto per le Istituzioni. Così come tale è l’opera di riconnessione del tessuto sociale. È una sfida che riguarda l’Abruzzo, le sue aree interne e, allo stesso tempo, costituisce un passaggio per innovare e offrire alle nuove generazioni la possibilità di realizzare i loro progetti nella sicurezza di un ambiente che sappia fare dei territori feriti, o a rischio per l’imprevedibilità della natura, luoghi di nuove opportunità. La memoria di eventi così tragici deve dunque diventare per tutto il Paese ammonimento e impegno, per non trascurare mai il valore della vita umana e l’integrità delle Comunità”, conclude il Capo dello Stato.

Usa, Biden a Baltimora: la nazione vi coprirà le spalle

Usa, Biden a Baltimora: la nazione vi coprirà le spalleRoma, 5 apr. (askanews) – La prima priorità delle autorità federali nel rispondere al crollo del ponte Francis Scott Key di Baltimora è quella di liberare il canale di navigazione per consentire il passaggio delle navi nel porto. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden, oggi in visita nella città del Maryland.


“La nostra prima priorità è aprire il porto – ha scandito Biden, secondo quanto scrive The Baltimora Sun -. E’ uno dei più grandi hub di logistica della nazione”, ha ricordato il presidente Usa sottolineando che l’impatto dello stop alle merci da e per il porto si sta ripercuotendo su tutta la nazione. Dopo essere stato informato sui lavori di ripristino, Biden ha prefigurato un’operazione molto impegnativa: “Migliaia di tonnellate di acciaio accartocciato rimangono depositate nell’acqua, impedendo alle navi di entrare e uscire dal porto”, ha spiegato.


Il presidente ha iniziato il suo discorso ricordando il legame della sua famiglia con Baltimora e la regione di Chesapeake Bay ribadendo il suo sostegno allo stato del Maryland e alla città di Baltimora: “La vostra nazione vi copre le spalle, ve lo assicuro”, ha sottolineato Biden.

Bari, Conte ai suoi: decisioni coraggiose per credibilità politica

Bari, Conte ai suoi: decisioni coraggiose per credibilità politicaBari, 5 apr. (askanews) – Dopo lo stop alle primarie del campo largo di centrosinistra per la candidatura a sindaco di Bari, il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, si è trattenuto nel capoluogo pugliese. Il M5S, fanno sapere i suoi, non molla sulla legalità e serra i ranghi, nel pomeriggio ha incontrato il gruppo territoriale e gli eletti comunali insieme ai vertici regionali e provinciali. Al centro del confronto, raccontano le fonti stellate, il nodo delle primarie e il lavoro di radicamento sul territorio.


Per il leader 5S è stata una preziosa occasione per ribadire alla comunità pentastellata di Bari il “massimo impegno e determinazione sul fronte della legalità, senza nessun compromesso o passo indietro”. Il ragionamento espresso da Conte è che in situazioni delicate come quelle che hanno interessato la città di Bari “la credibilità della politica” passa anche da “decisioni coraggiose” come quelle annunciate ieri.

Bari, dopo la rottura nel campo largo la speranza “terzo uomo”

Bari, dopo la rottura nel campo largo la speranza “terzo uomo”Bari, 5 apr. (askanews) – Il Terzo uomo è il titolo di un noir del 1949 vincitore del Festival di Cannes, Totò terzo uomo uscì due anni dopo con intenti decisamente meno drammatici. La ricerca del “terzo uomo” da candidare alla poltrona di sindaco è al momento l’ultima speranza per il devastato “campo largo” del centrosinistra a Bari: resta da verificare se i prossimi sviluppi della trama piegheranno verso il noir o la parodia. Le primarie fra Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro, e il “civico” di sinistra Michele Laforgia, sono saltate dopo che una nuova inchiesta giudiziaria per corruzione elettorale ha messo in luce pratiche di compravendita dei voti – tutte da provare sul piano giudiziario -che fanno riferimento a un’area interna al centrosinistra barese, tanto da costringere alle dimissioni immediate Anita Maurodinoia, l’assessora ai Trasporti della Regione presieduta da Michele Emiliano. Giovedì quindi il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha annunciato lo strappo, seguito dallo stesso Laforgia, che anzi ora rivendica lo stop: “Ho proposto a Vito Leccese di sospendere di comune accordo l’organizzazione delle primarie. L’ho fatto prima che il presidente Conte annunciasse l’analoga posizione del Movimento 5 stelle”.


Il leader del M5S riunisce a Bari nel pomeriggio i suoi per blindare la scelta di andare avanti fino alle elezioni dell’8 e 9 giugno con la candidatura di Laforgia, indipendentemente dalle opinioni degli “alleati”, virgolette d’obbligo. “Non accettiamo mancanze di rispetto e nessuno si può permettere di dire che il Movimento 5 stelle è sleale”, dice Conte smentendo le veline di fonte Pd che lo accusavano di essersi negato al telefono con la segretaria Elly Schlein. Feriti nell’onore, i Verdi rappresentati rivendicano la lunga storia politica e amministrativa di Leccese, “persona specchiata”, dice Angelo Bonelli, che però si colloca fra i pontieri e quindi non esclude il passo indietro del candidato del Pd (con un passato da parlamentare verde). “E’ una scelta che può fare solo Vito Leccese”, precisa il leader ecologista; scelta che comunque presuppone il contestuale ritiro di Laforgia. La ricerca del terzo uomo è la priorità assoluta per Bonelli e il suo socio in Alleanza Verdi Sinistra Nicola Fratoianni, anche lui segnalatosi fra quanti vorrebbero una ricucitura, chiedendo una assunzione di responsabilità ai due sfidanti che suona anche come un segno di cautela rispetto alla puntata massima fatta da Conte e Laforgia, che hanno chiesto il passo indietro del candidato del Pd: “A Bari – sottolinea invece il leader di Sinistra italiana – ci sono due ottimi candidati, Laforgia e l’altrettanto valido Leccese. A loro dico: incontratevi e parlate”. Fra i sostenitori della soluzione “terzo uomo” si arruola Goffredo Bettini, non così influente come ai tempi del governo Conte 2 ma pur sempre una voce di peso fra i dem: “Faccio un appello – dice – sia a Conte che al Pd per ritirare i rispettivi candidati”. Si fa sentire fra i dem Andrea Orlando: “Quello di Conte – accusa – è un tentativo un po’ furbetto di speculare su un passaggio che vede in difficoltà un alleato. Quello che voglio dire è questo però: oggi puoi anche fare una mossa che toglie un punto al Pd e lo mette un po in difficoltà a livello nazionale, domani sei quello che ha consegnato Bari alla destra e questo vale tanto per Conte che per Laforgia”. Anche Orlando caldeggia la soluzione di “cercare una terza figura” ma i suoi toni non sono graditi nell’entourage di Laforgia, dove si fa notare “la grande agitazione” che regna al Nazareno: di certo non un benvenuto da parte di una figura chiave. Senza una disponibilità al dialogo di Laforgia, però, la missione dei pontieri è destinata al fallimento. Nel centrosinistra barese c’è chi fa notare che la realtà civica che ha dato vita alla candidatura di Laforgia è in campo da tempo e non accetterà facilmente di essere messa da parte per disposizioni arrivate da Roma. Un alto dirigente Pd giura al cronista che “Leccese al primo turno di giugno vale almeno il 40 per cento” ed è probabile che nella manifestazione del pomeriggio a sostegno di Leccese, con Schlein, Emiliano, Decaro e Bonelli, i toni siano abbastanza in linea con queste previsioni ottimistiche. Ma poi i cacciatori del “terzo uomo” dovranno ricominciare il loro lavoro di tessitura, sperando che i fronti avversi non abbiano nel frattempo bruciato tutti i ponti.


A margine dello scontro si colloca l’ennesima polemica fra Matteo Renzi e Conte. Il primo accusa il secondo di essere una banderuola, il secondo con i cronisti si rifiuta di andare oltre un commento sprezzante: “La politica non può ridursi a burla o barzelletta”. Ma il leader di Iv gli chiede conto della presenza dei 5 stelle pugliesi nella giunta regionale di Emiliano toccata dallo scandalo. Un altro capitolo della fibrillazione che potrebbe ancora aprirsi, in teoria, nelle prossime settimane.