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Salvini fa il pacifista: chiederemo a Camere voto contro guerra

Salvini fa il pacifista: chiederemo a Camere voto contro guerraMilano, 1 giu. (askanews) – Un generale per dire no alla guerra, la pace come elemento su cui marcare la differenza dal resto della maggioranza. Con un passaggio parlamentare per ribadire che “l’Italia ripudia la guerra”. Matteo Salvini impernia sul tema della pace tutta la manifestazione di piazza del Duomo, a Milano. In cui divide la scena con Roberto Vannacci, unico candidato – peraltro indipendente – ad avere la possibilità di intervenire dal palco, proprio prima del segretario leghista.


Gli altoparlanti diffondono “Give peace a chance” di John Lennon e Yoko Ono, il comizio si conclude con “Generale” di Francesco De Gregori, addirittura Salvini cita dal palco Bob Dylan e si interrompe per lasciar risuonare le note di “Blowing in the Wind”. Ma in piazza non ci sono gli hippy, ci sono i baschi rossi della Folgore, venuti ad ascoltare il “loro” generale che passando dalle librerie prova ora ad arrivare all’Europarlamento. Dove, tutt’altro che remissivo, promette di “sabotare qualunque iniziativa contro le nostre radici e il nostro sangue” e di “scatenare l’inferno” al segnale dei suoi sostenitori, come Il Gladiatore di Russell Crowe. I sostenitori in piazza, circa un migliaio, nelle parole di Vannacci diventano quindi “una legione”. Ma non una legione qualsiasi: “La decima legione”, dice, continuando a richiamare la X Mas, la flottiglia da sempre nel pantheon di estrema destra e neofascisti. Ma è a Vannacci che Salvini chiede di risollevare le percentuali leghiste, a lui concede il palco: penultimo intervento e unico tra i candidati a poter parlare, è lui che chiama affianco a sè al termine del comizio. Sulle note di “Generale”. Canzone sull’insensatezza della guerra, tema che la Lega – annuncia il segretario – porterà in Parlamento: “Nei prossimi giorni i gruppi della Lega presenteranno in Parlamento degli atti per impegnare spero tutto il Parlamento, destra e sinistra senza distinzioni, a rispettare l’articolo 11 della Costituzione, ‘L’Italia ripudia la guerra”. Dovrebbe essere una mozione, dicono dal Carroccio, che potrebbe essere presentata già la prossima settimana, senza discuterla con gli alleati del centrodestra, anche se il voto non potrà avvenire prima delle Europee.


Intanto, per marcare le differenze rispetto agli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia, Salvini accusa di “fare il male dell’Italia” chi nel centrodestra preferisce “le bombe di Macron” alla “pace di Marine Le Pen”, e sferza chi vorrebbe votare Ursula von der Leyen: “Noi non abbiamo mai cambiato idea, siamo i più coerenti”, rivendica. E poi il solito repertorio: contro le “eurofollie” della Ue su casa e auto, contro “l’invasione di auto cinesi”, contro “l’estremismo islamico”. Concetti che riassume così: “No alla colonia cinese, no al califfato islamico, evviva il Santo Padre evviva i simboli della nostra cristianità”. È con queste parole d’ordine che Salvini spera che il Carroccio sarà “la più bella sorpresa” del voto europeo, confidando anche nel traino di Vannacci che ringrazia “per aver scelto la Lega”. Alla fine in piazza Duomo restano loro due: il segretario sul palco, a fare selfie con i militanti che formano una fila ai piedi della struttura; e Vannacci in piazza, a firmare le copie del suo libro e a stringere le mani di sostenitori e commilitoni. Ai governatori del Nord e ai ministri intervenuti dal palco prima di loro (tranne Giorgetti impegnato ad un funerale) lascia il tema dell’Autonomia: “E’ questa la battaglia della mia vita”, dice Luca Zaia.

Schlein attacca: ma che film vede Meloni? Noi piazza “per”, non odio

Schlein attacca: ma che film vede Meloni? Noi piazza “per”, non odioRoma, 1 giu. (askanews) – La piazza “dell’amore contro quella dell’odio”. Alessandro Zan, parlamentare Pd, noto per le sue battaglie sui diritti della comunità Lgbtqi+, lo dice papale papale ma anche la segretaria del Pd Elly Schlein imposta il suo intervento di chiusura della manifestazione Dem all’Arco della Pace a Milano sul “cosa” piuttosto che sul “contro chi”. I democratici vogliono “un’Europa più forte e unita, più giusta, sociale e verde, che metta al centro del suo agire la democrazia e la pace”, un’Europa, per dirla con le parole del sindaco di Milano Beppe Sala – che profetizza “fidatevi, non andrà male” – che sia “una democrazia di democrazie”. Quindi diritti, lavoro, sicurezza senza demagogia, scuola e sanità pubblica.


Insomma alla premier Giorgia Meloni che, dalla manifestazione a Piazza del Popolo, accusa la sinistra di spargere “odio e livore” e alla coppia Salvini-Vannacci protagonisti del palco di piazza Duomo a Milano, Schlein risponde che “noi siamo in questa piazza”, una piazza che ha un’identità precisa che è “quella antifascista” e “vogliamo un’Europa basata sulla giustizia sociale, sul lavoro dignitoso, sull’innovazione per le imprese, è la piazza del Pd che è sempre stata una piazza ‘per’ molto prima di essere ‘contro’ qualunque cosa o qualcuno”. Dal palco Schlein promette che il Pd “difenderà con le unghie e con i denti” la sanità pubblica insieme alla scuola pubblica che è “la prima grande leva di emancipazione sociale, stanno tagliando anche lì, aumentano le disuguaglianze”. L’Europa deve mantenere la sua vocazione alla pace perchè “in questo continente il nazionalismo ha sempre prodotto una sola cosa e lo fa anche oggi: la guerra. E noi contrastiamo ogni nazionalismo”. Quello della sicurezza, poi, è “un tema molto importante, c’è bisogno di poca demagogia come quella che sentiamo da anni dalla destra ma di risposte concrete e di stare accanto ai Comuni. Non si capisce cosa abbia questo governo contro i Comuni: da quando si è insediato non ha fatto altro che tagliare e scaricare responsabilità sui Comuni”.


Infine l’affondo alla maggioranza e al governo. “Faccio fatica a capire che film sta vedendo Meloni e che lingua sta parlando, vede un altro paese. Mi ha attaccato dicendo che la sinistra cancella l’identità, io ho risposto che lei sta cancellando la libertà. Continuiamo a inchiodare il governo – ha concluso Schlein – su una gigantesca questione sociale e salariale che Meloni continua a cercare di eludere con armi di distrazione di massa che il Pd non è disposto ad accettare”.

Medio Oriente, Mattarella: imperativo attuare la richiesta Onu di cessate il fuoco

Medio Oriente, Mattarella: imperativo attuare la richiesta Onu di cessate il fuocoRoma, 1 giu. (askanews) – “Nell’immediato ribadiamo l’imperativo di dare piena attuazione a quanto richiesto dal Consiglio di Sicurezza per il cessate il fuoco, l’accesso umanitario incondizionato alla popolazione di Gaza e la liberazione degli ostaggi sequestrati nel corso del disumano attacco del 7 ottobre”. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso che ha preceduto il concerto al Quirinale per la Festa della Repubblica.


“Occorre avviare subito un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile, con il pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, necessariamente in tempi ravvicinati affinché sia realmente possibile”, ha ribadito il presidente della Repubblica, che ha sottolineato: “Guardiamo con amarezza e profonda preoccupazione al moltiplicarsi delle situazioni di conflitto e di violenza nel nostro vicinato, dall’Ucraina, al Medio Oriente, fino al Sahel”.

Mattarella: evitare baratti insidiosi tra sicurezza e diritti

Mattarella: evitare baratti insidiosi tra sicurezza e dirittiRoma, 1 giu. (askanews) – Occorre “rifiutare con determinazione baratti insidiosi: sicurezza a detrimento dei diritti, assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, ordine attraverso paura e repressione prosperità economia in cambio di sudditanza”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio del discorso per la Festa della Repubblica, in cui ha parlato dei tanti conflitti aperti nel mondo e della necessità di un impegno della comunità internazionale per la pace.

Europee, Salvini canta Bob Dylan. Vannacci cita il Gladiatore (e ironizza sulla Decima)

Europee, Salvini canta Bob Dylan. Vannacci cita il Gladiatore (e ironizza sulla Decima)Milano, 1 giu. (askanews) – “In troppi parlano a sproposito di guerra. Per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone? La risposta amico mio è nel vento…”. Matteo Salvini cita Bob Dylan, dal palco della manifestazione a Milano, e poi si interrompe per far partire le note di Blowing in the Wind.


E poi il leader della Lega riprende: “Mai un soldato italiano a combattere in Ucraina, mai un missile italiano a spargere sangue in Russia. NOn siamo in guerra con nessuno, chi sceglie la Lega sceglie la pace”. E per Salvini “la Lega sarà la più bella sorpresa di queste elezioni europee. Per gufi e menagramo saranno anni difficili”. “Siete tantissimi, sembrate una legione… la decima legione…”. Roberto Vannaci, candidato indipendente della Lega alle Europee, si presenta così sul palco della manifestazione in piazza del Duomo, giocando ancora con il riferimento alla X Mas che ieri ha sollevato polemiche e reazioni. E insiste: “Ci sono tante ragioni per votare Lega, ve ne darò solo una, la decima ragione…”.


“Vogliono venderci l’inclusività, ma io voglio essere esclusivo, perché tutti sono attratti dalla esclusività. Per questo mi rivolgo esclusivamente a voi, cittadini italiani e milanesi, perché il mio contratto, qualora lo vorrete, sarà solo con voi. Io voglio difendere solo i vostri interessi, solo gli interessi degli agricoltori italiani, degli imprenditori italiani, degli studenti italiani che non devono essere pervasi dalle teorie di genere mistificatorie che l’Europa ci vuole imporre”, ha affermato Vannacci. Bruxelles come campo della sua prossima battaglia, dopo i teatri di guerra in cui ha operato da militare. E lì Roberto Vannacci assicura di essere “pronto con la mia specialità, il sabotaggio. Il sabotaggio di qualsiasi iniziativa che voglia distruggere la nostra identità, le nostre radici, il nostro sangue”. E se Salvini cita una canzone, Vannacci un film: “Al vostro segnale scateneremo l’inferno” dal celebre Il Gladiatore di Russell Crowe, per chiudere il suo comizio alla manifestazione della Lega in piazza del Duomo. Mentre tutto si conclude con le note di “Generale” di Francesco De Gregori, canzone contro l’insensatezza della guerra, ma che richiama anche il candidato di punta del Carroccio alle prossime Europee, il generale Roberto Vannacci, che Salvini ringrazia “per aver scelto la Lega”, chiamando al suo fianco sul palco, insieme a tutti i vertici della Lega, per chiudere la kermesse.

Schlein: il governo di Meloni sta cancellando la libertà

Schlein: il governo di Meloni sta cancellando la libertàRoma, 1 giu. (askanews) – “Faccio fatica a capire che film sta vedendo Meloni e che lingua sta parlando, vede un altro paese. Mi ha attaccato dicendo che la sinistra cancella l’identità, io ho risposto che lei sta cancellando la libertà. Continuiamo a inchiodare il governo su una gigantesca questione sociale e salariale che Meloni continua a cercare di eludere con armi di distrazione di massa che il Pd non è disposto ad accettare”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti a margine della manifestazione all’Arco della Pace a Milano in vista delle elezioni europee.


“Noi – ha aggiunto – siamo in questa piazza, vogliamo un’Europa basata sulla giustizia sociale, sul lavoro dignitoso, sull’innovazione per le imprese, è la piazza del Pd che è sempre stata una piazza ‘per’ molto prima di essere ‘contro’ qualunque cosa o qualcuno”.

Europee, Vannacci come Il Gladiatore: scateneremo l’inferno

Europee, Vannacci come Il Gladiatore: scateneremo l’infernoMilano, 1 giu. (askanews) – “Al vostro segnale scateneremo l’inferno”. Cita Il Gladitore di Russell Crowe, Roberto Vannacci, per chiudere il suo comizio alla manifestazione della Lega in piazza del Duomo.


“Vogliono venderci l’inclusività, ma io voglio essere esclusivo, perchè tutti sono attratti dalla esclusività. Per questo mi rivolgo esclusivamente a voi, cittadini italiani e milanesi, perchè il mio contratto, qualora lo vorrete, sarà solo con voi. Io voglio difendere solo i vostri interessi, solo gli interessi degli agricoltori italiani, degli imprenditori italiani, degli studenti italiani che non devono essere pervasi dalle teorie di genere mistificatorie che l’Europa ci vuole imporre”, ha affermato Vannacci.

Meloni: finita la stagione dell’Italia in Ue con il piattino in mano

Meloni: finita la stagione dell’Italia in Ue con il piattino in manoRoma, 1 giu. (askanews) – “Si lanciano allarmi infondati, si attivano i circuiti della sinistra italiana ed europea, si fa gazzarra in Parlamento sperando che qualcuno ci creda, cercando di impedirci di sedere al tavolo dei grandi, ma non funziona più, a queste bugie non ci crede nessuno. L’Italia sarà a quei tavoli da protagonista e non con il piattino in mano lasciando che gli altri decidano per noi. Quella stagione è finita”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla kermesse elettorale di Fdi a piazza del Popolo.


Il voto europeo – ha poi sottolineato – è “maledettamente importante” perché “siamo a un punto di svolta” ed è una sorta di “referendum tra due visioni opposte: da una parte un’Europa ideologica, sempre più tecnocratica e meno democratica, e la nostra Europa coraggiosa, fiera, che non dimentica le sue radici”. “Noi – ha aggiunto – abbiamo dimostrato che la nostra Europa può vincere. Abbiamo una pattuglia di europarlamentari combattiva ma piccola, pensate cosa potremo fare con un gruppo moltiplicato nei numeri e sempre più decisivo perché parte di una maggioranza alternativa alla sinistra”. Più di una stoccata all’opposizione, ché nell’attuale congiuntura internazionale “se al posto nostro al governo ci fosse stato il campo largo, con le contraddizioni che hanno, l’Italia avrebbe rischiato di dichiararsi guerra da sola”.


“Quando ho deciso di guidare le liste di Fratelli d’Italia alle Europee avevo promesso che non avrei smesso neanche un minuto di svolgere il mio ruolo di presidente del consiglio quel ruolo al quale gli italiani mi avevano chiamato con quella straordinaria dimostrazione di affetto e di fiducia che è stato il voto” e così è stato”, “non ho mai smesso”, tant’è che “questa è la mia unica manifestazione in questo mese di campagna elettorale” e “se me lo sono potuto permettere è perché ci eravate voi. Grazie per non avermi lasciato sola, grazie per avermi spinto sempre più avanti e per avermi dato ogni giorno una motivazione in più per combattere questa battaglia”, ha detto poi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche ritornata sul caso dello scontro con il governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Una donna che viene insultata deve difendersi o no? Deve reagire o sottomettersi? Ditecelo. Noi siamo abituati a non abbassare la testa davanti a bulli e gradassi. Sono una donna e ho il diritto di difendermi e sono capace di difendermi. Ecco la parità, l’orgoglio femminile, quello che gli altri non sanno più difendere”.

Schlein: ma che film sta vedendo Meloni? Pd inchioda governo

Schlein: ma che film sta vedendo Meloni? Pd inchioda governoRoma, 1 giu. (askanews) – “Faccio fatica a capire che film sta vedendo Meloni e che lingua sta parlando, vede un altro paese. Mi ha attaccato dicendo che la sinistra cancella l’identità, io ho risposto che lei sta cancellando la libertà. Continuiamo a inchiodare il governo su una gigantesca questione sociale e salariale che Meloni continua a cercare di eludere con armi di distrazione di massa che il Pd non è disposto ad accettare”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti a margine della manifestazione all’Arco della Pace a Milano in vista delle elezioni europee.

Europee, Meloni: voto è importante, è un referendum

Europee, Meloni: voto è importante, è un referendumRoma, 1 giu. (askanews) – Il voto europeo è “maledettamente importante” perchè “siamo a un punto di svolta” ed è una sorta di “referendum tra due visioni opposte: da una parte un’Europa ideologica, sempre più tecnocratica e meno democratica, e la nostra Europa coraggiosa, fiera, che non dimentica le sue radici”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla kermesse elettorale di Fdi a piazza del Popolo.


“Noi – ha aggiunto – abbiamo dimostrato che la nostra Europa può vincere. Abbiamo una pattuglia di europarlamentari combattiva ma piccola, pensate cosa potremo fare con un gruppo moltiplicato nei numeri e sempre più decisivo perchè parte di una maggioranza alternativa alla sinistra”.