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Bari, Meloni: vergognose le accuse al ministro Piantedosi, è stato corretto

Bari, Meloni: vergognose le accuse al ministro Piantedosi, è stato correttoRoma, 25 mar. (askanews) – “Penso che le accuse rivolte al ministro Piantedosi siano francamente vergognose, penso che il ministro Piantedosi abbia agito correttamente. Le accuse di utilizzare politicamente questi strumenti li rinvio al mittente. Noi non abbiamo fatto alcuna forzatura, avremmo fatto una forzatura se non avessimo disposto un accesso ispettivo che, sarebbe stato disposto nella stessa condizione, per qualsiasi altro Comune italiano”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della firma dell’accordo di coesione e sviluppo a Campobasso, tornando a parlare della vicenda delle presunte infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari.

Meloni: sono false le notizie di tagli alla sanità, le risorse mai state così alte

Meloni: sono false le notizie di tagli alla sanità, le risorse mai state così alteMilano, 25 mar. (askanews) – “Sulla sanità faccio un po di controinformazione rispetto a notizia non vere: il fondo sanitario arriva al suo massimo storico di sempre. 136 miliardi di euro, col Covid erano 122 miliardi: sono numeri e non opinioni. Poi bisogna lavorare al meglio: noi ci siamo concentrati sulle liste di attesa, rinnovando il contratto del comparto e destinando risorse a progetti di abbattimento delle liste. E altri 750 milioni li aggiungiamo con la revisione del Pnrr. È falso che abbiamo tagliato risorse per gli ospedali: le risorse sono aumentate col Pnrr e rimaste inalterate per le altre fonti di finanziamento. Noi abbiamo solo messo in sicurezza alcune opere a rischio per i tempi stretti del Pnrr. Ma non c’è un euro che viene disperso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a Campobasso alla cerimonia per la firma dell’accordo di Sviluppo e Coesione con il presidente dela Regione Molise Francesco Roberti.

Sanità, Meloni: notizie false su tagli, risorse mai così alte

Sanità, Meloni: notizie false su tagli, risorse mai così alteMilano, 25 mar. (askanews) – “Sulla sanità faccio un po’ di controinformazione rispetto a notizia non vere: il fondo sanitario arriva al suo massimo storico di sempre. 136 miliardi di euro, col Covid erano 122 miliardi: sono numeri e non opinioni. Poi bisogna lavorare al meglio: noi ci siamo concentrati sulle liste di attesa, rinnovando il contratto del comparto e destinando risorse a progetti di abbattimento delle liste. E altri 750 milioni li aggiungiamo con la revisione del Pnrr. È falso che abbiamo tagliato risorse per gli ospedali: le risorse sono aumentate col Pnrr e rimaste inalterate per le altre fonti di finanziamento. Noi abbiamo solo messo in sicurezza alcune opere a rischio per i tempi stretti del Pnrr. Ma non c’è un euro che viene disperso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo a Campobasso alla cerimonia per la firma dell’accordo di Sviluppo e Coesione con il presidente dela Regione Molise Francesco Roberti.

Massimo Giletti torna in Rai dopo 7 anni, firmato il contratto

Massimo Giletti torna in Rai dopo 7 anni, firmato il contrattoRoma, 25 mar. (askanews) – Dopo sette anni e dopo l’apparizione di fine febbraio alla guida di “La Tv fa 70”, Massimo Giletti torna ufficialmente in Rai. Oggi la firma del contratto che lo legherà alla Rai per la realizzazione di diversi progetti editoriali. “Siamo molto soddisfatti – dicono l’Amministratore Delegato Roberto Sergio e il Direttore Generale Giampaolo Rossi – di riaccogliere uno dei volti più influenti della televisione italiana. Bentornato, Massimo, in quella che è stata per tanti anni la tua ‘casa’”.

Bari, Decaro smentisce Emiliano: mai stato dalla sorella del boss

Bari, Decaro smentisce Emiliano: mai stato dalla sorella del bossMilano, 24 mar. (askanews) – Il sindaco di Bari Antonio Decaro smentisce il governatore pugliese Michele Emiliano che ieri ha detto in un evento pubblico di averlo accompagnato a casa della sorella del boss Capriati. “Per quanto attiene a quell’episodio in particolare, di quasi venti anni fa, Emiliano non ricorda bene – scrive Decaro in una nota -. È certamente vero che lui mi diede tutto il suo sostegno, davanti alle proteste di buona parte del quartiere, quando iniziammo a chiudere Bari Vecchia alle auto, ma non sono mai andato in nessuna casa di nessuna sorella”.


“Su queste cose bisogna essere assolutamente precisi – ha aggiunto Decaro -, innanzitutto è bene ricordare il contesto. C’era un magistrato antimafia appena eletto sindaco in un quartiere, come quello di Bari Vecchia, abituato da sempre al parcheggio selvaggio nella totale illegalità. Immaginatevi quali potessero essere le reazioni davanti a un giovane assessore che si permetteva di entrare nel quartiere per rivoluzionare completamente le consuetudini, a partire dalla mobilità, pedonalizzando buona parte delle strade e installando le telecamere sui varchi di accesso. Dopo qualche diverbio con alcuni residenti – spiega – un giorno, mentre entravamo nella Cattedrale, incontrammo alcuni ragazzi in piazza, anche loro parecchio ‘scettici’ sulle nuove regole, che cominciarono a inveire contro di me. Michele disse loro di lasciarmi in pace perché dovevo lavorare per i bambini del quartiere”. “La signora in questione invece – ha concluso il sindaco di Bari all’epoca dei fatti assessore nella giunta Emiliano – come raccontarono le cronache dell’epoca, la incontrai per strada, molto tempo dopo la chiusura al traffico, e ci litigai perché non si rassegnava all’installazione delle fioriere che impedivano il transito delle auto”.

L’ultimo scritto di Silvio Berlusconi: FI il partito del cuore. La figlia Marina condivide il suo “lascito ideale”

L’ultimo scritto di Silvio Berlusconi: FI il partito del cuore. La figlia Marina condivide il suo “lascito ideale”Roma, 24 mar. (askanews) – Marina Berlusconi ha condiviso l’ultimo scritto lasciato dal padre Silvio Berlusconi prima di morire, quattro pagine scritte a mano sul suo partito Forza Italia, il “partito del cuore”


“Ero lì con lui, in quella camera del San Raffaele di Milano, nel primo pomeriggio di sabato 10 giugno, quando scrisse queste righe. E non potrò mai, mai dimenticare. Nemmeno lo voglio”, scrive Marina Berlusconi nella prefazione al libro di Paolo Del Debbio pubblicata dal ‘Corriere della Sera’. “Gli avevo fatto visita la sera precedente l’avevo visto bene. Tornai il giorno dopo, trovai purtroppo – racconta – un altro uomo. Abbandonato su una poltrona, molto affaticato, cupo, sofferente. Si fece accompagnare dalla poltrona al tavolo. Chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere. Mi sedetti vicino a lui e lo guardai lavorare. A un certo punto si fermò, alzò lo sguardo, lo fissò nei miei occhi e disse qualcosa che mi porterò dentro fino al mio ultimo istante: ‘Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai… e poi te ne vai’”. “Mi resi conto – prosegue la primogentita del fondatore di Forza Italia – che quello che stava scrivendo era il suo lascito ideale, il suo testamento, la sintesi delle convinzioni e dei valori che lo avevano sempre accompagnato. Lui continuò a scrivere, e quando ebbe finito chiese di essere riaccompagnato a letto. Io restai lì impietrita, facendo finta di non aver compreso quello che entrambi avevamo compreso benissimo”. “Quelle quattro pagine le ho poi lette e rilette decine di volte, me le sono rigirate tra le mani per ore, per giorni, e ogni volta mi manca il respiro. Sono un ricordo molto privato, ma io credo ma io credo sia giusto non rimangano soltanto un ricordo privato. Non contengono nulla di inedito, ma mi piace condividerle con quanti a mio padre hanno voluto bene, con quanti hanno creduto in lui e continuano a credere nelle sue idee”, conclude. Sono quattro fogli scritti a mano, con cancellature e una grafia un po’ obliqua ma ancora sottolineata, come si vede anche nelle foto pubblicate dal Corriere della Sera, sotto forma di domande e risposte che Berlusconi fa a se stesso, poco prima di morire. Domanda: “Ma, Presidente, che partito è Forza Italia?” Risposta: “E’ il partito del cuore, Forza Italia è il Partito dell’amore, per i propri figli, per i propri propri nipoti, per tutti. Forza Italia è il partito che crede in Dio e nel suo amore per tutti noi. Forza Italia è il partito che aiuta chi ha bisogno. E’ il partito che dà a chi non ha. Forza Italia è il partito della casa che dovremmo avere tutti. Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, del mondo che si ama, del mondo unito e rispettoso di tutti gli Stati. Forza Italia è il partito del mondo che ama la pace, del mondo che considera la guerra la follia delle follie, dove si uccidono degli altri che nemmeno si conoscono, Forza Italia è il partito del mondo senza frontiere, degli Stati che si aiutano l’un l’altro. Forza Italia è il partito della libertà della democrazia, del cristianesimo, è il partito della dignità, del rispetto di tutte le persone, è il partito del garantismo della giustizia giusta, Ripeto, Forza Italia è il partito della libertà. Forza Italia è il partito per me, per te, per tutti noi”. Domanda: “Ah, appunto, dimenticavo. Ma lei di che partito è?” Risposta: “Sono anch’io di Forza Italia, del partito che ho fondato io, che vorrei possa essere così, convincendo tutti i cittadini dell’Italia e del mondo”.

Sangiuliano e ministra tedesca Roth alle Fosse Ardeatine

Sangiuliano e ministra tedesca Roth alle Fosse ArdeatineRoma, 24 mar. (askanews) – Questa mattina, in occasione dell’ottantesimo anniversario della strage delle Fosse Ardeatine, la Ministra di Stato per la Cultura e i Media del Governo federale della Germania, Claudia Roth, e il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano sono stati al Mausoleo delle Fosse Ardeatine per deporre una corona di fiori davanti alla lapide commemorativa dell’eccidio.


Presente anche il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Accompagnati dal Capo dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa, Generale di divisione dei Carabinieri, Diego Paulet, hanno visitato il Mausoleo. A seguire, i Ministri Roth e Sangiuliano si sono poi recati al Portico D’Ottavia, alla Sinagoga e al Museo Ebraico dove hanno deposto una corona di fiori.


Ad accoglierli, il Rabbino capo di Roma, Rav Riccardo Di Segni; il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun; il Presidente Fondazione Museo Shoah, Mario Venezia; il Presidente della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma Alessandra Di Castro e gli assessori della Comunità ebraica ai Rapporti istituzionali, Alessandro Luzon; ai Rapporti internazionali, Johanna Arbib; alla Memoria, Daniele Regard. “È stata una giornata densa di significati, con gesti che vogliono affermare i valori dei diritti individuali della persona e della concordia tra i popoli. Ottant’anni fa si consumava l’eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 persone, tra militari e civili e molti cittadini di religione ebraica, furono trucidate dalle truppe di occupazione naziste con la feroce collaborazione dei fascisti. A mia memoria, credo che mai tre ministri, fra cui uno tedesco, si siano recati insieme al sacrario delle Fosse Ardeatine. La memoria è fondamentale affinché nelle coscienze si radichi il rifiuto del male. Significativa e rilevante è stata anche la presenza al Portico d’Ottavia nel punto in cui furono rastrellati gli ebrei romani. Ringrazio gli amici fraterni della comunità ebraica per averci accolto in un momento tragico nel quale, dopo l’attacco del 7 ottobre, riappare il demone dell’antisemitismo. Sia pur nella tragicità degli eventi rievocati sono stati momenti positivi di ricostruzione morale. Grazie alla Ministra Claudia Roth e grazie al collega Francesco Lollobrigida”, ha dichiarato il Ministro Sangiuliano.

Fosse Ardeatine, Meloni: ricordare è un dovere di tutti

Fosse Ardeatine, Meloni: ricordare è un dovere di tuttiRoma, 24 mar. (askanews) – Ricordare il “terribile massacro perpetrato dalle truppe di occupazione naziste” alle Fosse Ardeatine è “un dovere di tutti”. L’ha affermato oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione dell’anniversario dell’eccidio.


“Oggi l’Italia onora e rende omaggio alla memoria delle 335 vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, terribile massacro perpetrato dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella”, ha ricordato la presidente del Consiglio. “L’eccidio ardeatino – ha affermato ancora Meloni – è una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale e ricordare cosa accadde in quel funesto 25 marzo di ottant’anni fa è un dovere di tutti”.

Salvini: non ce l’ho con Macron, ma non parli di mandare soldati

Salvini: non ce l’ho con Macron, ma non parli di mandare soldatiRoma, 24 mar. (askanews) – Il vicepremier Matteo Salvini, intervenendo oggi alla Scuola di formazione politica della Lega a Roma, ha detto di non avercela con il presidente francese Emmanuel Macron, ma che “un’Europa che parla di mandare i suoi soldati al massacro fuori dai confini è contro i principi della comunità europea”.


Salvini, all’indomani della riunione sovranista di Roma, ha detto di essersi sentito parte di una “squadra” e che essere sovranisti non è una “parolaccia”.

Mattarella: Einaudi tra i più importanti artefici nostra democrazia

Mattarella: Einaudi tra i più importanti artefici nostra democraziaRoma, 24 mar. (askanews) – Luigi Einaudi, di cui ricorre il 150mo anniversario alla nascista, è stato “costruttore tra i più importanti della nostra democrazia, figura di elevato prestigio internazionale che aiutò l’Italia nel dopoguerra a riconquistare la dignità perduta con il fascismo”. L’ha dichiarato oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


“Nel 150esimo anniversario della nascita, la Repubblica ricorda Luigi Einaudi, primo Capo dello Stato eletto con le regole della Costituzione del ’48, costruttore tra i più importanti della nostra democrazia, figura di elevato prestigio internazionale che aiutò l’Italia nel dopoguerra a riconquistare la dignità perduta con il fascismo” recita la dichiarazione del Capo dello Stato. “Grande è il debito che la comunità nazionale ha verso questo padre della Patria e ricco il patrimonio di pensiero, di azione politica, di equilibrio istituzionale, di coerenza personale, che ci ha lasciato”, ha continuato il presidente.


“Economista di vasta cultura, sensibile ai temi dell’equità sociale, democratico autentico che non ebbe timore a firmare nel 1925 il Manifesto degli intellettuali non fascisti di Benedetto Croce, Luigi Einaudi si dedicò con intelligenza e passione alla ricostruzione del Paese e poi, da Presidente della Repubblica, spiegò il suo impegno a tessere la tela della nuova democrazia italiana” ha ricordato Mattarella. “Costituente, Ministro e Vice Presidente del Consiglio, Governatore della Banca d’Italia, Einaudi ha impresso la propria impronta con sobrietà e misura, grande determinazione e fede nella libertà, contribuendo a far crescere il consenso su quei valori che hanno consentito all’Italia di risalire dalle macerie della guerra e della dittatura” ha detto ancora il Capo dello Stato.


“Il convinto europeismo di Einaudi – ha concluso – risalta come un’altra chiara testimonianza della sua capacità di visione del futuro. Tutto questo rende prezioso e vitale il suo insegnamento”.