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Meloni: voglio un’Europa diversa da quella vista sinora

Meloni: voglio un’Europa diversa da quella vista sinoraRoma, 29 mag. (askanews) – “Io lavoro, da sempre, per costruire un’Europa diametralmente opposta rispetto a quella che abbiamo visto finora. Non vogliamo, cioè, un’Europa che pretenda di imporci cosa dobbiamo mangiare, quale auto guidare, in che modo ristrutturare la nostra casa, quali abiti indossare e magari anche come scrivere e pensare. Noi vogliamo un’Europa completamente diversa, forte e autorevole, che faccia meno ma meglio. Che si occupi, cioè, dei grandi temi, a partire dalla politica estera e di sicurezza comune, che sia protagonista negli scenari di crisi e che lasci poi tutto il resto alla sovranità e alla libertà delle Nazioni, nell’ottica di quel principio di sussidiarietà stabilito dai trattati europei. Questa è la storica posizione di Fratelli d’Italia, del centrodestra e dei conservatori europei, ed è quella che continuiamo a portare avanti”. Così la premier Giorgia Meloni, in un’intervista su ‘Il Mattino’.


 

L’Algeria chiede all’Onu di fermare Israele a Rafah

L’Algeria chiede all’Onu di fermare Israele a RafahRoma, 29 mag. (askanews) – L’Algeria ha proposto ieri un progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiede il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas e sostanzialmente ordina a Israele di “fermare immediatamente la sua offensiva militare” a Rafah. L’ambasciatore algerino all’Onu Amar Bendjama ha dichiarato – dopo una riunione a porte chiuse dei 15 membri dell’organismo di sicurezza dell’Onu – che lo scopo della decisione era quello di “fermare le uccisioni a Rafah”.L’Algeria è membro del Consiglio Onu per il 2024/25. La bozza del testo algerino, vista da Reuters, usa il linguaggio più forte del Consiglio di Sicurezza: “decide che Israele, la potenza occupante, fermerà immediatamente la sua offensiva militare e qualsiasi altra azione a Rafah”.


Il testo cita anche una sentenza della Corte Internazionale di Giustizia della scorsa settimana che ha ordinato a Israele di fermare immediatamente il suo attacco militare a Rafah, in una storica sentenza di emergenza nel caso sollevato dal Sudafrica, che accusa Israele di genocidio. Secondo fonti diplomatiche, il consiglio potrebbe votare il testo entro pochi giorni.

Salvini: polemiche sul Papa? In Paesi islamici ergastolo ai gay

Salvini: polemiche sul Papa? In Paesi islamici ergastolo ai gayMilano, 28 mag. (askanews) – “Prima si parlava del Santo Padre e delle polemiche. Ci sono decine di Paesi al mondo dove l’omosessualità viene punita col carcere, con l’ergatolo, con la pena di morte, Paesi islamici, quindi di cosa stiamo parlando?”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, presentando il suo libro “Controvento” attraverso un’intervista del direttore di Radio Libertà Giovanni Sallusti. “Io con quei Paesi non posso avere scambi commerciali alla pari, non ce l’ho con l’Islam, ma voglio reciprocità, ritengo sia basilare, altrimenti se c’è una cultura più forte che avanza con la sopraffazione la cultura più debole si sgretola” ha aggiunto.

Conflitto interessi, ok Camera a delega al Governo con 133 sì

Conflitto interessi, ok Camera a delega al Governo con 133 sìRoma, 28 mag. (askanews) – L’aula della Camera ha approvato, in prima lettura, una legge che delega al Governo la riforma della disciplina in materia di conflitto di interessi per i titolari di cariche di governo statali, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano e per i presidenti e i componenti delle autorità indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione. I si sono stati 133, i no 84, le astensioni 12.


A firmare la riforma era stato il presidente M5S Giuseppe Conte ma in commissione il provvedimento è stato ‘svuotato’ con una delega all’esecutivo da esercitare entro 24 mesi e Conte, dopo la bocciatura di un emendamento in aula che ripristinava il testo originario, ha ritirato la sua firma disconoscendo l’intervento. Il testo passa ora all’esame del Senato.

Meloni inaugura nuovo campo sportivo. E litiga con De Luca

Meloni inaugura nuovo campo sportivo. E litiga con De LucaCaivano (Na), 28 mag. (askanews) – Poco prima di mezzogiorno Giorgia Meloni arriva sul campo da basket del campo sportivo di Caivano, dove è stato allestito il palco per l’inaugurazione della struttura, e punta decisa verso il governatore Vincenzo De Luca. Glaciale gli tende la mano e si ‘presenta’: “Presidente De Luca, la stronza della Meloni, come sta?”. Una replica, a distanza di mesi, a quando De Luca (era il febbraio scorso) le aveva mandato a dire: “Lavora tu, stronza!” Il video, registrato in una zona interdetta alla stampa, sembra girato da qualcuno degli staff o della sicurezza e appena diffuso fa subito il giro dei social, compreso il profilo ufficiale di Atreju.


L’esito, scontato, è che lo scontro con il presidente della Regione Campania, l’ultimo episodio di una serie, fa passare in secondo piano l’inaugurazione dell’ex parco “Delphinia”, recuperato dal degrado in un anno e oggi intitolato a Pino Daniele. Dal palco, nel suo intervento, Meloni torna ad attaccare De Luca. “Voglio dire senza polemica al presidente De Luca, che ieri ha definito quella di oggi ‘una passeggiata del governo’, che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati avremo una politica più rispettata dai cittadini”. Parole che, a margine, il diretto interessato respinge al mittente. “Non ho mai parlato di passeggiata – chiarisce – mi ero permesso di prendere in giro Durigon ieri per la passeggiata che abbiamo fatto al molo Beverello. Ma sono esponenti di governo che non hanno molta ironia, sono molto nervosi in questo periodo.


State sereni”. La realtà – per De Luca – è che gli interventi a Caivano “sono cose belle” ma la questione centrale è il lavoro e su questo “il governo è totalmente inadempiente”. Quanto al ‘saluto’, decisamente fuori dal protocollo, il presidente della Campania risponde ironico: “Noi siamo persone garbate, ospitali, e abbiamo il senso dell’opportunità quando ci sono giornate come queste”. Litigio con De Luca a parte, a Caivano Meloni visita il nuovo centro sportivo nel cuore del Parco Verde – diventato tristemente famoso un anno fa perchè teatro dell’”orrore” dello stupro di due cuginette di 11 e 12 anni – che da domani torna ad aprire al pubblico con piscina, campi da tennis, da basket, da calcio, skatepark e percorso parkour. “Le persone perbene oggi sono contente, i delinquenti sono dispiaciuti”, dice prima di lei don Maurizio Patriciello, che la premier ringrazia perchè “senza di lui questo non sarebbe stato possibile”. “La nazione – scandisce Meloni – ha tollerato per troppo tempo zone franche, ha tollerato di indietreggiare, avere paura. Lo Stato non se lo può permettere. Abbiamo riportato lo Stato a Caivano”. E da questo comune alle porte di Napoli, garantisce, “faremo vincere lo Stato sulla criminalità organizzata, sul degrado, sull’abbandono e la rassegnazione” con “un modello per la nazione intera”. Intanto, assicura, quella di oggi è “una delle giornate nelle quali l’affanno, i problemi, i sacrifici, l’ansia assumono un senso in questa missione che svolgiamo” e il messaggio “è che lo Stato può fare la differenza, può mantenere i suoi impegni, qui lo Stato e le istituzioni si sono comportate come dovrebbero comportarsi sempre”, mettendo “la faccia dove le cose sono difficili”.

Meloni inaugura il campo sportivo di Caivano e litiga con De Luca. Cosa è successo

Meloni inaugura il campo sportivo di Caivano e litiga con De Luca. Cosa è successoCaivano (Na), 28 mag. (askanews) – Poco prima di mezzogiorno Giorgia Meloni arriva sul campo da basket del campo sportivo di Caivano, dove è stato allestito il palco per l’inaugurazione della struttura, e punta decisa verso il governatore Vincenzo De Luca. Glaciale gli tende la mano e si ‘presenta’: “Presidente De Luca, la stronza della Meloni, come sta?”. Una replica, a distanza di mesi, a quando De Luca (era il febbraio scorso) le aveva mandato a dire: “Lavora tu, stronza!” Il video, registrato in una zona interdetta alla stampa, sembra girato da qualcuno degli staff o della sicurezza e appena diffuso fa subito il giro dei social, compreso il profilo ufficiale di Atreju.


L’esito, scontato, è che lo scontro con il presidente della Regione Campania, l’ultimo episodio di una serie, fa passare in secondo piano l’inaugurazione dell’ex parco “Delphinia”, recuperato dal degrado in un anno e oggi intitolato a Pino Daniele. Dal palco, nel suo intervento, Meloni torna ad attaccare De Luca. “Voglio dire senza polemica al presidente De Luca, che ieri ha definito quella di oggi ‘una passeggiata del governo’, che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati avremo una politica più rispettata dai cittadini”. Parole che, a margine, il diretto interessato respinge al mittente. “Non ho mai parlato di passeggiata – chiarisce – mi ero permesso di prendere in giro Durigon ieri per la passeggiata che abbiamo fatto al molo Beverello. Ma sono esponenti di governo che non hanno molta ironia, sono molto nervosi in questo periodo. State sereni”. La realtà – per De Luca – è che gli interventi a Caivano “sono cose belle” ma la questione centrale è il lavoro e su questo “il governo è totalmente inadempiente”. Quanto al ‘saluto’, decisamente fuori dal protocollo, il presidente della Campania risponde ironico: “Noi siamo persone garbate, ospitali, e abbiamo il senso dell’opportunità quando ci sono giornate come queste”. Litigio con De Luca a parte, a Caivano Meloni visita il nuovo centro sportivo nel cuore del Parco Verde – diventato tristemente famoso un anno fa perchè teatro dell’”orrore” dello stupro di due cuginette di 11 e 12 anni – che da domani torna ad aprire al pubblico con piscina, campi da tennis, da basket, da calcio, skatepark e percorso parkour. “Le persone perbene oggi sono contente, i delinquenti sono dispiaciuti”, dice prima di lei don Maurizio Patriciello, che la premier ringrazia perchè “senza di lui questo non sarebbe stato possibile”. “La nazione – scandisce Meloni – ha tollerato per troppo tempo zone franche, ha tollerato di indietreggiare, avere paura. Lo Stato non se lo può permettere. Abbiamo riportato lo Stato a Caivano”. E da questo comune alle porte di Napoli, garantisce, “faremo vincere lo Stato sulla criminalità organizzata, sul degrado, sull’abbandono e la rassegnazione” con “un modello per la nazione intera”. Intanto, assicura, quella di oggi è “una delle giornate nelle quali l’affanno, i problemi, i sacrifici, l’ansia assumono un senso in questa missione che svolgiamo” e il messaggio “è che lo Stato può fare la differenza, può mantenere i suoi impegni, qui lo Stato e le istituzioni si sono comportate come dovrebbero comportarsi sempre”, mettendo “la faccia dove le cose sono difficili”.

Europee, la commissione Antimafia: sette i candidati impresentabili

Europee, la commissione Antimafia: sette i candidati impresentabiliRoma, 28 mag. (askanews) – Sono sette i candidati alle elezioni europee in violazione del codice di autoregolamentazione dei partiti. Lo ha reso noto la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo leggendo l’elenco degli “impresentabili” in apertura di seduta.


Si tratta di Angelo D’Agostino, Marco Falcone, Luigi Grillo, tutti candidati nella lista Fi-Noi Moderati in diverse circoscrizioni; Alberico Gambino e Giuseppe Milazzo di Fdi; Filomena Greco candidata con la lista Stati Uniti D’Europa e Antonio Mazzeo (Pd). Sono stati esaminati 817 nominativi, la Direzione nazionale antimafia ne ha segnalati 20, per la commissione Antimafia sono 7 gli impresentabili.


Si tratta di Angelo Antonio D’Agostino, candidato per la lista “Forza Italia Noi Moderati PPE” – Circoscrizione Italia meridionale, rinviato a giudizio dal Tribunale di Roma per corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio); Mario Falcone, candidato Fi-Nm nella Circoscrizione Italia insulare, imputato in due diversi procedimenti, uno a Palermo per induzione indebita a dare e promettere utilità, e uno a Catania per tentata concussione; Alberico Gambino, candidato per la lista “Fratelli d’Italia” – Circoscrizione Italia meridionale, decaduto nel 2019 dalla carica di sindaco del comune di Pagani, essendo divenuta definitiva la sentenza con la quale era stata dichiarata la temporanea incandidabilità di Gambino, quale amministratore che ha dato causa allo scioglimento del consiglio comunale di Pagani; Filomena Greco, candidata per la lista “Stati Uniti di Europa” – Circoscrizione Italia meridionale, rinviata a giudizio per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Tra gli impresentabili anche Luigi Grillo, candidato per la lista “Forza Italia Noi Moderati PPE” – Circoscrizione Italia nord-occidentale. Dal certificato del casellario giudiziale risulta condannato alla pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione con la pena accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per anni 5, per i reati diversi reati: associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, utilizzazione di segreti d’ufficio.


Infine Antonio Mazzeo, candidato del Pd nella Circoscrizione Italia centrale, imputato per bancarotta fraudolenta e Giuseppe Milazzo, candidato al Parlamento europeo per Fdi, rinviato a giudizio per tentata concussione.

M.O.,Schlein: ora anche l’Italia riconosca Stato di Palestina

M.O.,Schlein: ora anche l’Italia riconosca Stato di PalestinaRoma, 28 mag. (askanews) – L’Italia deve fare come Spagna e Norvegia e procedere al riconoscimento dello stato di Palestina. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a Catania. “Abbiamo visto che la Spagna e la Norvegia hanno proceduto al riconoscimento, sarebbe ora che lo facesse anche l’Italia. Noi insistiamo sul riconoscimento a livello di Unione europea, perché possa aiutare per il percorso di pace, un processo di pace in Medio oriente che è più necessario che mai”.


Ha aggiunto la leader Pd: “Chiediamo il cessate il fuoco fuoco da ottobre c’è stato un altro attacco con corpi straziati mutilati solo l’altro ieri a Rafah, nonostante la Corte internazionale di giustizia abbia già ordinato che si fermasse l’offensiva. Noi torniamo a chiedere con forza un cessate il fuoco immediato per fermare, questo massacro di civili, per tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti dai terroristi di Hamas, e per portare tutti gli aiuti umanitari necessari”. Un ‘cessate il fuoco’ necessario anche “per far ripartire un percorso politico verso la soluzione dei ‘due popoli, due stati’. Ma uno (stato, ndr) esiste già, Israele, che ha diritto di esistere senza gli attacchi terroristici e i missili. Il problema è che comunità internazionale non ha mai pienamente riconosciuto l’altro stato. Anche i palestinesi hanno diritto a vivere in pace in sicurezza in un loro Stato. Quindi bene, bene le notizie che arrivano dalla Spagna e dalla Norvegia. Si muova anche l’Italia”.

Meloni a Caivano: questa una delle mie principali scomesse, ora lo Stato c’è

Meloni a Caivano: questa una delle mie principali scomesse, ora lo Stato c’èCaivano (Na), 28 mag. (askanews) – “La mia emozione è ai limiti delle commozione, questa è una delle giornate nelle quali l’affanno, i problemi, i sacrifici, l’ansia assumono un senso in questa missione che svolgiamo. Caivano è una delle mie principali scommesse, forse non ero preparata all’emozione che ho provato questa mattina, all’impatto della differenza. Il messaggio è che lo Stato può fare la differenza, può mantenere i suoi impegni, qui lo Stato e le istituzioni si sono comportate come dovrebbero comportarsi sempre. Si sono rese conto di un problema, hanno pensato una risposta, fatto un annuncio e l’annuncio non è caduto nel vuoto, è diventato un fatto. E questo vuol dire accendere una speranza in un territorio in cui molto spesso le istituzioni hanno pensato che speranza non potesse esserci. E’ un messaggio molto potente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla cerimonia di inaugurazione del centro sportivo di Caivano.


“La nazione ha tollerato per troppo tempo zone franche, ha tollerato di indietreggiare, avere paura. Lo Stato non se lo può permettere. Abbiamo riportato lo Stato a Caivano”, ha sottolineato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che si è rivolta anche al governatore della Campania: “Voglio dire senza polemica al presidente Vincenzo De Luca, che ieri ha definito quella di oggi ‘una passeggiata del governo’, che se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati avremo una politica più rispettata dai cittadini”, ha chiosato Meloni durante la cerimonia di inaugurazione del centro sportivo di Caivano, presente anche il governatore.Il nuovo centro sportivo di Caivano sarà “dedicato a un grande artista, Pino Daniele”, ha poi
annunciato la presidente del Consiglio.  Meloni ha spiegato che accanto agli impianti sportivi sorgerà anche “un nuovo teatro da 500 posti e un anfiteatro esterno da 1000 posti: centro sportivo, parco urbano, un grande polo dello sport della cultura e dell’arte che abbiamo scelto di dedicare a
uno dei più grandi interpreti della cultura italiana”. “Domani inizieranno gli Open Day, il 10 giugno prenderanno vita anche i campi estivi per i bambini e i ragazzi di questo territorio”, ha concluso.


 

Ucraina, Conte: Borrell? Ci portano alla Terza guerra mondiale

Ucraina, Conte: Borrell? Ci portano alla Terza guerra mondialeRoma, 28 mag. (askanews) – “Prendiamo atto della dichiarazione di Borrell in piena linea con quelle del segretario della Nato Soltenberg e, ovviamente, fanno eco anche alla posizione di Macron. Vogliono inviare truppe, mancano i combattenti in Ucraina, e vogliono che le armi della Nato, dei nostri Paesi, siano utilizzate in territorio russo. Siamo ormai sull’orlo della Terza guerra mondiale, soltanto che adesso si vota e non vogliono che si dica questo, un attimo dopo vedrete che ci stanno portando a questo”. Lo dice Giuseppe Conte conversando con i cronisti a margine di un’iniziativa al Senato.


“Noi diciamo ‘No’. E’ il motivo per il quale il Movimento 5 Stelle è sempre coerente. Lo è dall’inizio – rimarca il leader M5s – che anzichè concentrare tutti i nostri sforzi per questa escalation militare se li avessimo invece diretti sin dall’inizio verso sforzi diplomatici ridando sostanza e linfa alla politica, in questo momento avremmo un negoziato di pace e una soluzione sul tavolo mentre adesso c’è soltanto un’escalation dagli esiti imprevedibili con la prospettiva – conclude Conte – della Terza guerra mondiale”.