Rai, Meloni: non è che c’è TeleMeloni ma che non c’è più TelePdRoma, 24 mag. (askanews) – “Abbiamo dimostrato, dati alla mano, che quella di TeleMeloni è una fake news: al Tg1 sono ultima in classifica rispetto ai miei predecessori a partire da Renzi. Il problema non è che c’è Telemeloni ma che non c’è più TelePd. Noi stiamo facendo servizio pubblico reale”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Festival dell’Economia di Trento.
“Il problema è che la sinistra ritiene di avere più diritti degli altri: quel mondo è finito”, ha concluso.
Europee, Meloni: con Le Pen punti in comune, no maggioranze arcobalenoRoma, 24 mag. (askanews) – Con Marine Le Pen “ci sono dei punti in comune, su immigrazione, transizione verde… si immagina una prossima legislatura e si cerca di capire se le cose in Ue possono cambiare, io penso che un margine ci sia, che ci sia la possibilità di costruire delle maggioranze diverse” visto che “le maggioranze arcobaleno non funzionano in Italia e non funzionano in Europa, non hanno strategia… Le democrazie si sono indebolite e i sistemi meno democratici del mondo hanno guadagnato terreno, la povertà è aumentata. Qualcosa è andato storto se abbiamo scoperto che non eravamo padroni della nostra energia…”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata al Festival dell’Economia di Trento.
Meloni: il premierato è una riforma necessariaRoma, 24 mag. (askanews) – Il premierato “è una riforma necessaria” ma “c’è anche un lato personale: non sono il tipo di persona che riesce a ripagare con la vanità le rinunce che deve fare per ricoprire questo incarico. La mia vita si svolge così: mi alzo la mattina, cerco di risolvere problemi, e vado a dormire. Sto mediamente un’ora al giorno con mia figlia. Qualcuno pensa che io posso fare questo avendo come unico obiettivo quello di rimanere a fare questo? Per me vale la pena di fare questa vita se quando hai finito puoi guardare l’Italia e dire ne valeva la pena. Quindi o la va o la spacca: nessuno mi chieda di scaldare la sedia e stare qui a sopravvivere perché non sarei la persona giusta per ricoprire questo incarico”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Festival dell’Economia di Trento.
Meloni: sul Redditometro serve un decreto equilibratoTrento, 24 mag. (askanews) – Nell’ordinamento italiano esiste l’accertamento sintetico, per verificare discrepanze tra dichiarazione dei redditi e tenore di vita. Una misura per noi molto invasiva, eravamo contrari, siamo restati contrari. Fa il decreto attuativo il governo Renzi, poi il governo Conte annuncia un altro decreto, che però non arriva mai. Così c’è troppa discrezionalità. Serve un intervento a tutela dei contribuenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Festival dell’Economia di Trento, a proposito del decreto attuativo sul Redditometro prima varato e poi bloccato: “L’ho sospeso perché lo voglio vedere meglio: bisogna colpire i casi oggettivamente intollerabili, chi è nullatenente e gira col Ferrari, altra cosa è vessare il cittadino, e io sono contraria. Serve tempo per una norma a garanzia di una lotta all’evasione efficace sui casi intollerabili, senza introdurre un’altra norma vessatoria nei confronti dei cittadini”.
Ha poi spiegato Meloni: “Per noi un fisco giusto non ti vessa con regole assurde e con un livello altissimo che non corrisponde a livello della tassazione. Un fisco che sappia dialogare, che sappia verificare il singolo caso. La nostra riforma va in questo senso. Dicono che sono amica degli evasori, i numeri dicono che il 2023 è stato un anno record per il recupero di evasione fiscale in Italia con 4,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente”. “Il governo – ha poi detto – è arrivato con un racconto delle piaghe d’Egitto, è chiaro che se vieni presentato come Attila l’Unno e invece sei Giorgia Meloni è possibile che tranquillizzi per il fatto stesso di essere Meloni” ha detto spiegando perché nonostante i conti pubblici in affanno le agenzie di rating non hanno declassato l’Italia.
“Un altro motivo è la solidità e la stabilità della maggioranza: nessuno vuole investire in una nazione nella quale tutto cambia ogni anno. Quando hai tempo, quando la tua maggioranza non è sempre in bilico puoi anche costruire una strategia e questo fa la differenza anche agli occhi di chi investe. Noi stiamo cercando di costruire una strategia”. “Chi investe vuole vedere quale è la tua idea e vuole scommettere. Inoltre ha contato la serietà con cui abbiamo affrontato le materie economiche, facendo attenzione alla spesa pubblica, al bilancio ma senza rinunciare a manovre espansive, senza deprimere l’economia. Abbiamo trovato equilibrio. Abbiamo avuto il coraggio di fare cose anche impopolari”, ha concluso.
Fisco, Meloni: sul Redditometro serve un decreto equilibratoTrento, 24 mag. (askanews) – Nell’ordinamento italiano esiste l’accertamento sintetico, per verificare discrepanze tra dichiarazione dei redditi e tenore di vita. Una misura per noi molto invasiva, eravamo contrari, siamo restati contrari. Fa il decreto attuativo il governo Renzi, poi il governo Conte annuncia un altro decreto, che però non arriva mai. Così c’è troppa discrezionalità. Serve un intervento a tutela dei contribuenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Festival dell’Economia di Trento, a proposito del decreto attuativo sul Redditometro prima varato e poi bloccato: “L’ho sospeso perché lo voglio vedere meglio: bisogna colpire i casi oggettivamente intollerabili, chi è nullatenente e gira col Ferrari, altra cosa è vessare il cittadino, e io sono contraria. Serve tempo per una norma a garanzia di una lotta all’evasione efficace sui casi intollerabili, senza introdurre un’altra norma vessatoria nei confronti dei cittadini”.
Ha poi spiegato Meloni: “Per noi un fisco giusto non ti vessa con regole assurde e con un livello altissimo che non corrisponde a livello della tassazione. Un fisco che sappia dialogare, che sappia verificare il singolo caso. La nostra riforma va in questo senso. Dicono che sono amica degli evasori, i numeri dicono che il 2023 è stato un anno record per il recupero di evasione fiscale in Italia con 4,5 miliardi in più rispetto all’anno precedente”.
L’avvocato di Toti: le sue dimissioni? E’ una scelta da concordareGenova, 24 mag. (askanews) – “Le dimissioni sono un tema politico che non sta a me affrontare. L’unica cosa che ha sempre detto Toti è che è una decisone che non può prendere lui sulla base solo del suo interesse personale ma deve essere presa dopo un confronto e un accordo con le altre parti politiche”. Lo ha detto l’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, all’indomani del lungo interrogatorio davanti ai pm.
“Le dimissioni – ha aggiunto il legale – sono legate alla misura cautelare perché in questa posizione non può parlare con nessuno che non sia il suo avvocato e quindi ha difficoltà a concordare un’eventuale decisione con gli altri soggetti con cui deve confrontarsi”.
Salvini: sul redditometro c’è stato un chiarimento in Consiglio dei ministriRoma, 24 mag. (askanews) – “C’è stato un chiarimento e l’intera maggioranza si è impegnata a rileggerlo, il provvedimento, non il redditometro, che è uno strumento triste del passato. Ci siamo impegnati a riverderci e ragionarci insieme con la cautela che il provvedimento merita”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo in conferenza stampa, al termine del Consiglio dei ministri, rispondendo a una domanda sul redditometro.
Mattarella: la collaborazione nella difesa dell’Ue insieme alla Nato è garanzia di sicurezzaRoma, 24 mag. (askanews) – Serve un rinnovato “impegno e sostegno all’indipendenza dell’Ucraina e per la salvezza del suo popolo: una efficace collaborazione europea in materia di difesa in stretta con singergia con la Alleanza Atlantica è garanzia nella mutua sicurezza e per la ricostruzione delle regole della comunit internazionale”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla commemorazione per l’80esimo anniversario della battaglia di Montecassino dove oggi sono stati ricordati dal presidente polacco Duda i caduti del suo popolo in questa battaglia.
Ue, Prodi: prossimo Commissario? Spero Ursula, ma con impasse chiunqueRoma, 24 mag. (askanews) – “Il cognome non lo so, il nome sì, si chiama Ursula”. Così Romano Prodi, al Festival dell’Economia a Trento, ha risposto alla domanda se con la bacchetta magica potesse scegliere il nome del prossimo presidente della Commissione Europea.
“Probabilmente sarà lei al 50%, ma se ci dovesse essere un impasse può essere chiunque, e nell’attuale situazione credo che in questo caso la scelta ricadrebbe su un ulteriore mediatore. Questa è la mia paura. Però siccome il prossimo presidente deve essere approvato con voto segreto dal Parlamento, anche per esperienza personale, il voto segreto è il luogo della vendetta”, ha aggiunto.
Europee, Schlein: espulsione Afd operazione ipocrita di facciataEuropee, 24 mag. (askanews) – “A me sembrano operazioni ipocrite di facciata. Non vedo le differenze tra le dichiarazioni folli di Afd sulle Ss e quelle di Eric Zemour, razzista, misogeno, omofobo, fan di Putin, che Meloni ha accolto a braccia aperte dentro la famiglia europea che presiede”. Così Elly Schlein, segretaria del pd, in un’intervista ai quotidiani del Gruppo Nem, sull’espulsione degli estremisti di Afd da parte di Salvini e Le Pen nella prospettiva di un Governo di Centrodestra.
“Io sono andata a Berlino insieme a Sholtz e a tutto il Pse ad assumere un impegno solenne che noi mai faremo alleanze o coalizioni con dentro Id (il gruppo di Salvini e Le Pen) o Ecr (i Conservatori di Meloni), perché non vediamo differenze tra questi nazionalisti. Per noi la posizione è molto chiara ed è grave che Von der Leyen abbia lasciato ambiguità sulla possibilità di allargare l’alleanza della prossima commissione Ue”, ha specificato la leader Dem che questa sera arriverà in Veneto, per un incontro elettorale a Verona