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Ue, Schlein: Pd in piazza per l’idea di un’Europa politica

Ue, Schlein: Pd in piazza per l’idea di un’Europa politicaRoma, 15 mar. (askanews) – “L’Europa che vogliamo costruire è un’Europa federale, un’Europa unita, un’Europa che affronta insieme le sue sfide. Noi come Partito democratico ci siamo, ci siamo con lo spirito federalista che si richiama allo spirito di Ventotene, che vuole sfidare i nazionalismi, che vuole riuscire a far superare l’unanimità con i veti e gli egoismi nazionali che hanno fino a qui tenuto sempre a freno il progetto europeo”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in piazza del Popolo alla manifestazione per l’Europa.


Il progetto europeo, ha proseguito, “deve andare avanti e deve fare anche uno sforzo di solidarietà con un nuovo grande piano di investimenti comuni europei, un nuovo Next Generation Eu, pensando ai valori fondamentali, il valore della giustizia sociale, della solidarietà, della pace giusta. Questo è lo spirito con cui il Pd partecipa con grande piacere insieme a tutte queste persone, unite nell’idea che l’Europa debba finalmente diventare un’Europa politica”.

”Una piazza per l’Europa”, la manifestazione a Roma tra bandiere dell’Ue e della pace

”Una piazza per l’Europa”, la manifestazione a Roma tra bandiere dell’Ue e della paceRoma, 15 mar. (askanews) – Si riempie Piazza del popolo a Roma, per la manifestazione “Una piazza per l’Europa”, nata su sollecitazione del giornalista di Repubblica Michele Serra. Rispettato finora l’invito a non portare in piazza bandiere di partito. Sotto al palco sventolano le bandiere dell’Unione Europea e quelle della pace, una lunghissima occupa lo spazio sottostante al palco. Diversi manifestanti espongono i cartelli DisArm Europe, qualcuno indossa la kefiah. Un grande pupazzo di Trump si innalza al centro della piazza. Numerosi i sindaci con la fascia tricolore presenti.

Ucraina, Meloni al summit dei volenterosi: impegno per garantire la sicurezza, no all’invio di truppe

Ucraina, Meloni al summit dei volenterosi: impegno per garantire la sicurezza, no all’invio di truppeRoma, 15 mar. (askanews) – L’Italia “intende continuare a lavorare con i partner europei e occidentali e con gli Stati Uniti per la definizione di garanzie di sicurezza credibili ed efficaci” ma non intende partecipare al dispiegamento di “una eventuale forza militare sul terreno”. È quanto ribadito, secondo una nota di Palazzo Chigi, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato oggi ad una riunione in videoconferenza organizzata dal primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, “sull’impegno a favore di una pace giusta e duratura, che assicuri la futura sovranità e la sicurezza dell’Ucraina”.


La partecipazione di Meloni è stata in dubbio fino all’ultimo proprio per la sua contrarietà all’ipotesi di una forza di peace-keeping europea, giudicata “complessa e poco efficace”. Poi il lavoro diplomatico per ampliare la discussione alla difesa comune e una telefonata con lo stesso Starmer hanno sbloccato l’impasse. La riunione, secondo quanto di apprende, è ancora in corso.

Giorgetti: una fatica tremenda ridurre il debito, no aumento per finanziare armi

Giorgetti: una fatica tremenda ridurre il debito, no aumento per finanziare armiMilano, 15 mar. (askanews) – “Che io avrei litigato con la premier sulla difesa sono tutte balle, ma è inutile smentire… Che si debba avere la capacità di difesa è giusto e corretto, ma che improvvisamente si scopre che si debbano spendere valangate di miliardi facendo debito per la difesa è singolare, posto che la guerra ucraina c’è da 3 anni”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del suo intervento a un evento della Lega ad Ancona. “Non è possibile che noi, che stiamo facendo una fatica tremenda per ridurre il fardello enorme del nostro debito, che siamo limitati rispetto a fare delle cose fondamentali per il popolo italiano, adesso troviamo 10-20-30 miliardi per finanziare le armi”.


In ogni caso, “il ragionamento da fare è chiederci cosa abbiamo bisogno – ha proseguito -, dove andiamo a spendere e possibilmente, se dobbiamo spendere, che si spenda nell’industria italiana, nelle imprese italiane, creando occupazione e lavoro qua”.

Lega, Salvini: se qualcuno vuol fare segretario si candidi, lo sosterrò

Lega, Salvini: se qualcuno vuol fare segretario si candidi, lo sosterròRoma, 15 mar. (askanews) – “Se qualcuno si candida a segretario della Lega sarò il primo firmatario della mozione a suo sostegno”. Lo ha detto Matteo Salvini ad Ancona intervenendo a ‘Tutta un’altra economia, la sfida del valore’, il primo dei tre eventi della Lega che porteranno al congresso federale.


“Sono ancora segretario della Lega per 20 giorni: dotti analisti sui giornali di sinistra, gli stessi che avevano previsto la fine di Putin, prevedono la morte mia e della Lega da circa 10 anni. Il congresso non sarà tanto per farlo ma sarà un congresso programmatico, mettiamo giù una visione di Italia per i prossimi dieci anni ma è anche un congresso elettivo. Dei borbottii, dei mugugni, dei lamenti e dei retroscena non ce ne facciamo niente. Ho messo a disposizione il mio mandato, se qualcuno si sente di fare il segretario sarò suo leale sostenitore e non muoio per andare a fare altri tre anni. Fare il segretario è bello ma impegnativo: se qualcuno si candida sarò il primo firmatario della mozione a suo sostegno”, ha detto Salvini.

Ucraina, Meloni a volenterosi: impegno per sicurezza, no invio truppe

Ucraina, Meloni a volenterosi: impegno per sicurezza, no invio truppeRoma, 15 mar. (askanews) – L’Italia “intende continuare a lavorare con i partner europei e occidentali e con gli Stati Uniti per la definizione di garanzie di sicurezza credibili ed efficaci” ma non intende partecipare al dispiegamento di “una eventuale forza militare sul terreno”. È quanto ribadito, secondo una nota di Palazzo Chigi, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato oggi ad una riunione in videoconferenza organizzata dal primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, “sull’impegno a favore di una pace giusta e duratura, che assicuri la futura sovranità e la sicurezza dell’Ucraina”.


La partecipazione di Meloni è stata in dubbio fino all’ultimo proprio per la sua contrarietà all’ipotesi di una forza di peace-keeping europea, giudicata “complessa e poco efficace”. Poi il lavoro diplomatico per ampliare la discussione alla difesa comune e una telefonata con lo stesso Starmer hanno sbloccato l’impasse. La riunione, secondo quanto di apprende, è ancora in corso.

Salvini: da cretini litigare con Trump, governo tratti direttamente con lui

Salvini: da cretini litigare con Trump, governo tratti direttamente con luiRoma, 15 mar. (askanews) – Donald Trump “è sicuramente un personaggio complesso, con un atteggiamento sulla politica economica non preventivabile, che non segue la scuola diplomatica franco-tedesca, è una novità. Può stare simpatico o antipatico ma è certo che per 4 anni governerà la potenza più importante del mondo. Quindi o ci litighi o ci vai d’accordo: è da cretini litigare con il presidente Usa, è autolesionismo”. Lo ha detto Matteo Salvini ad Ancona intervenendo a ‘Tutta un’altra economia, la sfida del valore’, il primo dei tre eventi della Lega che porteranno al congresso federale.


“Non è un ragionamento raffinato – ha insistito Salvini – non vuol dire essere servi. Trattare con Trump è un dovere, nel migliore dei mondi possibili ci andrebbe Ursula von der Leyen con i commmissari delegati ma ho come il timore e l’impressione che se il commissario lituano e slovacco va a Washington difficilmente trova qualcuno che gli apre la porta. Quindi noi che abbiamo un buon giro di carte in mano, buoni rapporti con gli Usa, dobbiamo trattare con loro direttamente”. Salvini ha fatto sapere che “da ministro andrò negli Usa portando aziende e proponendo investimenti italiani lì, aperture di fabbriche là. L’Italia ha buoni argomenti di scambio: se queste buone carte ce le avesse Macron aspetterebbe l’Europa unita o andrebbe negli Usa a difendere l’interesse nazionale francese?”. Quindi “la Lega deve dare forza e coraggio a questo governo di andare a trattare direttamente con gli Usa”.

Difesa Ue, Salvini: non un euro di debito europeo per comprare armi

Difesa Ue, Salvini: non un euro di debito europeo per comprare armiRoma, 15 mar. (askanews) – “La scelta della Lega è chiara: pace, pace e ancora pace. Non un euro di debito europeo per comprare armi e missili, semmai aumentiamo gli investimenti italiani in aziende italiane per aumentare la sicurezza italiana. Anche perché se per l’Europa c’è il problema della sicurezza a est, per l’Italia il problema è a Sud con l’immigrazione clandestina e il terrorismo islamico”. Lo ha detto Matteo Salvini ad Ancona intervenendo a ‘Tutta un’altra economia, la sfida del valore’, il primo dei tre eventi della Lega che porteranno al congresso federale.

Mattarella: democrazia ha anticorpi contro pericolosi nazionalismi

Mattarella: democrazia ha anticorpi contro pericolosi nazionalismiGorizia, 15 mar. (askanews) – “E’ ai cittadini di queste terre che dobbiamo il successo di questo percorso: società mature, cresciute in democrazia, con efficaci anticorpi rispetto a lusinghe di sterili e pericolosi nazionalismi che hanno arrecato tanti gravi danni”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla consegna del Premio Patroni a Gorizia, condiviso col presidente emerito della Slovenia, Borut Pahor.


“Sono lietissimo di condividere questo premio” con l’ex presidente sloveno Borut Pahor “con cui, soprattutto, ho avuto il privilegio di condividere un tratto di cammino nell’impegno a favore dell’amicizia tra i nostri due Paesi. Esperienza che abbiamo vissuto non soltanto come dovere civico e istituzionale verso i nostri rispettivi popoli, ma come responsabilità doverosa per la realizzazione di un futuro di pace per il nostro continente”, ha aggiunto Mattarella sottolineando che “la pericolosa alternativa a questo progetto, Italia, Slovenia, Europa, l’hanno conosciuta in tutta la sua drammaticità”.

Mattarella: la democrazia ha gli anticorpi contro pericolosi nazionalismi

Mattarella: la democrazia ha gli anticorpi contro pericolosi nazionalismiGorizia, 15 mar. (askanews) – “E’ ai cittadini di queste terre che dobbiamo il successo di questo percorso: società mature, cresciute in democrazia, con efficaci anticorpi rispetto a lusinghe di sterili e pericolosi nazionalismi che hanno arrecato tanti gravi danni”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla consegna del Premio Patroni a Gorizia, condiviso col presidente emerito della Slovenia, Borut Pahor.


“Al Presidente Pahor e a me è toccato in sorte felice di assistere in prima persona a un evento straordinario: la progressiva trasformazione di un confine, concepito come traccia divisoria nel cuore di una città e di una popolazione, a luogo di incontro e di condivisione”, ha aggiunto. “Questa cerimonia mi sembra possa inserirsi in questo mutamento – ha detto ancora Mattarella -. Una libertà rinnovata e ritrovata, di movimento, di fraternità, il cui merito non è di singole persone né delle istituzioni – il cui contributo è, naturalmente, prezioso – bensì è frutto delle nostre società civili, che hanno saputo con pazienza ricostruire quei legami di amicizia, solidarietà e fiducia reciproca che i funesti eventi del Secondo conflitto mondiale, e degli anni precedenti, avevano reciso in quest’angolo di territorio che aveva visto italiani, slavi, tedeschi, vivere in pace”.


“La comunione di intenti tra le autorità politiche di Slovenia e Italia rappresenta il riflesso istituzionale di un impulso che trova le sue radici nei rispettivi popoli, nel desiderio di amicizia espresso dai cittadini, divisi da un confine fisico, eredità della guerra, ma uniti nella convinzione che gli orrori, il sentimento della ritorsione e della rivalsa dovevano lasciare il posto alla convivenza pacifica, alla riconciliazione. “Gorizia e Nova Gorica, da sempre crocevia di popoli, lingue e culture diverse, si sono fatte veicolo – mano nella mano, come ha sottolineato il Sindaco Ziberna – di questo obiettivo.