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Mattarella scrive al presidente israeliano Herzog: indispensabile immediato cessate il fuoco a Gaza

Mattarella scrive al presidente israeliano Herzog: indispensabile immediato cessate il fuoco a GazaMilano, 14 mag. (askanews) – È “indispensabile giungere a un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, anche per consentire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, da mesi stremata e bisognosa del sostegno della Comunità internazionale”. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato, in occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut, al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog.


Nel messaggio il Capo dello Stato ha anche rinnovato “la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana” e suo personale. “Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari” ha continuato Mattarella.

Tajani apre corsa Europee (senza von der Leyen). Dubbi Fi su Ursula

Tajani apre corsa Europee (senza von der Leyen). Dubbi Fi su UrsulaRoma, 14 mag. (askanews) – Un gioco di specchi tra agenda ufficiale e ufficiosa: quanto basta per provare a far passare l’idea che no, la presenza di Ursula von der Leyen all’evento di apertura della campagna elettorale per le Europee di Forza Italia non era mai stata prevista. Lo riferisce a un certo punto della giornata lo staff che segue la presidente della commissione Ue nel tour elettorale romano come ‘spitzekandidat’ del Ppe per un secondo mandato, lo dice in chiaro anche Antonio Tajani ai giornalisti. Eppure, la notizia era circolata e ricircolata nei giorni scorsi, alimentata, e di certo non smentita, dagli stessi dirigenti azzurri, magari nella speranza di far crescere l’attesa sull’evento.


Alla fine invece di Ursula von der Leyen al salone delle Fontane non si vede nemmeno l’ombra, anzi Tajani non la nomina mai nell’intervento dal palco. Di questa giornata con Forza Italia resta il pranzo con i ministri e i capigruppo al circolo Esteri e poi l’incontro con i giovani azzurri alla Fondazione De Gasperi presieduta da Angelino Alfano. Tutto rigorosamente lontano dai riflettori. Se la linea ufficiale è quella, appunto, di sostenere che la sua presenza all’Eur non è saltata semplicemente perché non è mai stata in agenda, ufficiosamente c’è chi ammette che si è preferito evitare di avere come sponsor un personaggio che in questo momento ha perso parte della sua forza.


Von der Leyen sulla carta resta il candidato di Forza Italia alla presidenza della commissione europea, così come votato e deciso (non senza qualche malumore già all’epoca) dal congresso di Bucarest del Ppe che si è tenuto a inizio marzo. Lo ricorda lo stesso Tajani che, tuttavia, appare meno strenuo del solito nella difesa del fortino. “Il risultato elettorale dimostrerà ancora una volta che il Ppe è la prima forza e il Ppe proporrà al Consiglio il nome di Ursula von der Leyen. Poi toccherà al Consiglio decidere, quello è un suggerimento, perché il trattato non prevede altro”, si limita a dire. Ma nel partito c’è chi mette in fila una serie di dubbi, senza giri di parole. La senatrice Licia Ronzulli aveva già manifestato le sue perplessità, ma adesso arriva a parlare della presidente della Commissione europea come di “un’anatra zoppa”. “Mi sono limitata – spiega – a fare una fotografia di quello che vedo e ascolto, la Francia non la vuole, la Germania non la vuole, quindi la vedo un po in salita”, “faccio fatica a vedere un Consiglio europeo unito sul nome della von der Leyen”. Una opinione che sembra condivisa anche da Giorgio Mulè. C’è – dice – la “necessità di riflettere se sia il candidato che mette d’accordo tutti”. Parole rispetto alla quali, interpellato, Antonio Tajani dice solo: “Chiedete a loro”.


Il nome alternativo potrebbe essere quello dell’attuale presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. Ma sarebbe una carta da giocare solo in un secondo momento. D’altra parte, anche cinque anni fa il candidato ufficiale era Manfred Weber ma alla fine ad essere eletta fu Ursula von der Leyen.

Caivano,De Luca:polemica con don Patriciello solo mistificazione

Caivano,De Luca:polemica con don Patriciello solo mistificazioneNapoli, 13 mag. (askanews) – “Non c’è nessuna reazione stizzita che io sappia, c’è una grande mistificazione e un’aggressione mediatica nei miei confronti. La mia polemica era nei confronti della Meloni, non di altri. La Meloni che ha utilizzato la presentazione di un progetto istituzionale per fare una sceneggiata di politica politicante”. A dirlo è il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, a margine della presentazione dei lavori allo stadio Collana di Napoli, rispondendo ad una domanda sulle polemiche sollevate dopo le sue parole su don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano.


“Quella si chiama politica politicante, demagogia, cialtroneria, e la mia polemica è nei confronti di questo clima, che è quello che magari obbliga dirigenti di aziende dello Stato a mettersi la maglietta sul petto per dare prova di sottomissione e di subalternità al governo. – continua il governatore – Queste sono cose vergognose che vanno combattute in maniera esplicita. La camorra non c’entra niente, c’entra solo la Meloni e le strumentalizzazioni politiche che fa di artisti, di cantanti, di scienziati e di varia umanità”.

Confronto tv, Avs: inaccettabile Schlein voglia alternativa a sua immagine

Confronto tv, Avs: inaccettabile Schlein voglia alternativa a sua immagineRoma, 13 mag. (askanews) – “Non puoi pensare, quando c’è in gioco il tema della democrazia in un momento fondamentale come la campagna elettorale, di pensare a te stessa. Questa è una questione che contestiamo a Elly Schlein” perché “se qualcuno del Pd pensa di costruire l’alternativa a sua immagine e somiglianza allora c’è un problema grande in questo paese”. Così Angelo Bonelli che insieme a Nicola Fratoianni hanno presentato il programma di Avs.


“Noi – ha rivendicato Bonelli – siamo la forza politiche che fino all’ultimo secondo ha insistito per far cambiare idea al Pd per andare uniti. Questa modalità di pensare ci sono io e del resto non mi interessa nulla per noi è inaccettabile ed è un problema che riguarda in maniera molto forte il Pd” visto che “Meloni è una nostra avversaria politica, che ha occupato tutti gli spazi della tv, censura gli intellettuali e manda provvedimenti dicsciplinari a giornaliste”.

Antisemitismo, Liliana Segre: ricevo minacce pazzesche, odiatori vanno curati

Antisemitismo, Liliana Segre: ricevo minacce pazzesche, odiatori vanno curatiMilano, 13 mag. (askanews) – “Ricevo minacce pazzesche che ho ignorato per anni, perché il silenzio mi sembrava la cosa migliore, anzi lo penso anche adesso, e mi preoccupo di questi odiatori seriali perché sono una mamma, sono una nonna”. Lo ha detto la senatrice Liliana Segre, intervenuta a Milano al Convegno “Le vittime dell’odio” in corso al Memoriale della Shoah.


“Questi odiatori – ha detto Segre – hanno problemi gravissimi, dovrebbero essere curati da equipe di medici specializzati e invece nessuno se ne cura”. I nomi degli odiatori si conoscono e questo fenomeno, ha detto la senatrice “è una preoccupazione della società”. “Non posso mai dimenticare l’indifferenza che ho avuto all’ingresso di questo Memoriale da parte di una popolazione che prese, con assoluta indifferenza, tranne pochi eletti, le leggi razziali fasciste”, ha poi ricordato la senatrice Liliana Segre.


“Era difficile spiegare a una bambina che non aveva fatto niente – ha proseguito Segre – Sembra al momento non capire ma alla fine gli resta tutta la vita. Non lo dimentichi mai. Era il 1938, siamo nel 2024 eppure quel momento in cui mi si dice non potrai più andare a scuola perché sei ebrea ti resta per sempre e ti ritorna oggi come allora con la stessa impossibilità di capire”. Liliana Segre ha poi aggiunto di avere l’impressione di “essere vissuta invano”, dopo che per “trent’anni sono andata nelle scuole a raccontare a tante persone e ritrovarmi a novantatré anni e mezzo a sentirmi dire “stai attenta”, stai a casa, non andare”. “Non mi aspettavo assolutamente questa ondata di antisemitismo”. E ha ricordato anche le minacce nei no vax dopo che pubblicamente si è mostrata mentre faceva il vaccino. Infine, parlando del Memoriale della Shoah, Segre ha affermato, che “andrebbe visitato non solo dalle scuole ma da molti adulti milanesi che non sanno di questo luogo. Non lo conoscono, non gli interessa, fanno altre scelte oppure non fanno proprio le scelte”.

Salis, Fratoianni domani la visita in carcere e Bonelli lunedì

Salis, Fratoianni domani la visita in carcere e Bonelli lunedìRoma, 13 mag. (askanews) – I due leader di Alleanza Verdi Sinistra saranno domani (Nicola Fratoianni) e lunedì (Angelo Bonelli) a Budapest per visitare in carcere Ilaria Salis, loro candidata alle europee, alla quale è stata comunicata l’impossibilità di poter votare alle elezioni dell’8 e del 9 giugni. “Ricordiamo che Ilaria ha i diritti politici attivi e passivi ed è una violazione gravissima” non consentirle di esercitarli, ha sottolineato Bonelli in una conferenza stampa a Montecitorio.

Salis, appello Bonelli-Fratoianni al Governo: Ilaria deve votare

Salis, appello Bonelli-Fratoianni al Governo: Ilaria deve votareRoma, 13 mag. (askanews) – “Ci appelliamo al ministro degli esteri e al governo intero affinchè il diritto voto possa essere esercitato da Ilaria Salis”. Lo hanno annunciato in conferenza stampa i leaders di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli insieme a Nicola Fratoianni, dopo l’appello del padre della candidata di Avs reclusa in carcere in Ungheria sulla impossibiloità comunicata dall’Ungheria di poter votare alle elezioni europee nelle quali è candidata a cuasa dell’assenza di una disciplina normativa che lo permetta. “Raccogliamo e rilanciamo la denuncia del padre di Ilaria”, ha sottolineato Bonelli.

Ue,portavoce precisa: von der Leyen a Roma solo come candidata Ppe

Ue,portavoce precisa: von der Leyen a Roma solo come candidata PpeBruxelles, 13 mag. (askanews) – La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, “si è recata a Roma per un evento di natura elettorale”, ovvero la sua partecipazione alla kermesse di Forza Italia all’Eur come candidata (“Spitzekandidat”) del Ppe alla presidenza del prossimo Esecutivo comunitario. “Il viaggio a Roma è organizzato in questo contesto e non ci sono incontri con i dirigenti” del governo italiano. Lo ha detto oggi a Bruxelles il portavoce capo della Commissione, Eric Mamer, rispondendo alle domande dei giornalisti durante il briefing quotidiano per la stampa.


In questo contesto di campagna elettorale, ha puntualizzato Mamer, “la presidente non ha l’obbligo di incontrare i dirigenti del Paese, così come i dirigenti non hanno l’obbligo di incontrare lei”.

Europee,Conte deposita pdl: membri Parlamento non possono candidarsi

Europee,Conte deposita pdl: membri Parlamento non possono candidarsiRoma, 13 mag. (askanews) – “Questa mattina ho depositato in Parlamento una nuova proposta di legge che apporta modifiche a una precedente legge (n.18 del 1979, ndr) in materia proprio di incandidabilità dei membri del Parlamento nazionale al Parlamento europeo”. Lo ha annunciato il presidente M5s, Giuseppe Conte, intervistato alla Stampa Estera a Roma.


“La proposta è molto semplice se verrà approvata questa proposta di legge non potranno essere candidati e non possono ricoprire la carica di membro del Parlamento Europeo coloro che ricoprono la carica di deputato, senatore e componente del governo alla data di convocazione dei comizi elettorali”, ha spiegato. “Se verrà approvata questa proposta di legge, questo inganno collettivo che si sta consumando a danno dei cittadini non sarà più possibile”, ha aggiunto Conte facendo riferimento alle candidature alle europee di Meloni, Calenda, Tajani e Schlein.

Europee, il padre di Ilaria Salis: non le è consentito di votare

Europee, il padre di Ilaria Salis: non le è consentito di votareRoma, 13 mag. (askanews) – L’ex insegnante detenuta in Ungheria Ilaria Salis, candidata alle elezioni europee in Italia con Avs, rischia di non poter votare. E’ quanto denuncia il padre Roberto Salis, il quale spiega: le autorità del carcere “hanno chiesto a tutte le detenute se volessero votare e Ilaria ha detto di sì. Ma gli è stato risposto che non sanno come farla votare perché sembra ci sia un buco normativo italiano che non glielo consente poiché è in detenzione cautelare a Budapest”.


“Ilaria – ha proseguito Roberto Salis – ha contattato l’ambasciatore che a sua volta si è rivolto al ministero degli Interni. Per ora non abbiamo alcuna risposta”.