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Meloni: da De Luca segnale spaventoso, lo Stato è con don Patriciello

Meloni: da De Luca segnale spaventoso, lo Stato è con don PatricielloMilano, 11 mag. (askanews) – “‘Pippo Baudo dell’area nord di Napoli. Così, deridendolo, il presidente della Regione Campania definisce Don Maurizio Patriciello, un prete, un uomo che cerca di combattere la camorra e dare risposte alle famiglie perbene dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno voluto farlo”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, stigmatizzando le parole pronunciate ieri da Vincenzo De Luca: “Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell’allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità. Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso”.


Aggiunge Meloni: “Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c’è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici”.

Europee,l’appello dei presidenti di Italia-Germania-Austria:”votare, in gioco democrazia”

Europee,l’appello dei presidenti di Italia-Germania-Austria:”votare, in gioco democrazia”Roma, 11 mag. (askanews) – “Nel 2024 si svolgono elezioni in Paesi che rappresentano più della metà della popolazione mondiale. Sarà un anno cruciale per la democrazia in Europa e in molte parti del mondo. In un futuro non troppo lontano, potremmo arrivare a considerarlo come un anno decisivo che avrà stabilito la rotta per i decenni a venire.Più di quattrocento milioni di cittadini europei possono scegliere i loro rappresentanti al Parlamento europeo a cui affidare la costruzione della nostra futura Europa. Dobbiamo riflettere collettivamente su quali prospettive future vogliamo garantire e su come intendiamo affrontare le sfide di vasta portata che ci attendono. Come presidenti della Repubblica, chiediamo ai nostri cittadini di prendere parte a questa decisione e di andare a votare”.


Lo si legge nella dichiarazione congiunta dei presidenti delle Repubbliche di Italia Germania ed Austria Sergio Mattarella Frank-Walter Steinmeier,Alexander Van der Bellen, pubblicata sul sito del Quirinale. “Vediamo nel mondo sfidati, se non apertamente minacciati, i valori fondamentali del pluralismo, dei diritti umani e dello Stato di diritto, i nostri valori. La posta in gioco – avvertono i presidenti- non è altro che i fondamenti del nostro ordine democratico. Un ordinamento in cui i governi sono ritenuti responsabili da una cittadinanza informata, in cui istituzioni forti garantiscono i diritti di tutti, in particolare delle minoranze, e in cui la politica è un processo che cerca soluzioni attraverso un dibattito vigoroso ma civile”.


“I nostri tre paesi sanno – ammoniscono insieme i presidenti di Italia Germania e Austria- che una volta raggiunta, la democrazia non è garantita. Sappiamo che la libertà e la democrazia vanno difese e consolidate, che la contrapposizione dei nazionalismi esasperati genera la guerra. La storia insegna che, dove viene meno la democrazia, l’umanità e la ragione politica vengono soffocate”. “Come presidenti di democrazie liberali – sottolineano Mattarella Steinmeier e Van der Bellen – siamo onorati di rappresentare le nostre diverse società, con una molteplicità di opinioni e culture. Come presidenti sappiamo che rappresentare tali società significa ascoltare molte voci e unire molte opinioni. È quindi essenziale difendere le istituzioni e i valori democratici, le garanzie della libertà, l’indipendenza dei media, il ruolo delle opposizioni politiche democratiche, la separazione dei poteri, il valore dei limiti all’esercizio del potere”.


“Il nostro ordine democratico liberale – evidenziano ancora” è profondamente legato all’unificazione europea: ancorandoci a una comunità europea di valori e di norme giuridiche, abbiamo presentato al mondo una convivenza basata sull’ordine democratico e sulla pace.Non sorprende che coloro che mettono in dubbio i principi democratici di base mettano in dubbio anche il progetto europeo. Dimenticano che in un mondo in cui i sistemi autoritari sono in aumento, le democrazie europee devono essere veramente unite. Solo in un’Unione europea forte avremo un peso sufficiente per difendere la nostra libertà e la nostra democrazia in un mondo sempre più precario, operando per un ordine globale caratterizzato da libertà, dignità di ogni persona, rispetto di ogni Stato e del diritto internazionale”. “L’Europa unita – prosegue l’appello congiunto dei tre capi di Stato Ue- è impensabile senza democrazia, e la democrazia europea ha bisogno di democratici in tutta Europa. Cittadini che vedono la libertà democratica come una propria causa.Votare alle elezioni è un modo semplice, ma potente per riaffermare e consolidare questo modello.È incoraggiante che molti dei nostri concittadini lavorino duramente per rafforzare e difendere il tessuto democratico che ci unisce ogni giorno. Impiegando volontariamente il loro tempo e le loro energie per aiutare i meno fortunati, assumendosi responsabilità nelle associazioni, nelle comunità e in politica”.


“Le nostre democrazie – asicurano i tre presidenti – sono forti perché hanno il sostegno di cittadini impegnati. In questo modo sono radicalmente diverse dai regimi che opprimono i loro cittadini, seminano la paura nelle loro società, minacciano i loro vicini”. “Le prossime elezioni per il Parlamento europeo – concludono Mattarella Steinmeier e Van der Bellen – offriranno l’opportunità di eleggere rappresentanti che si impegnino a trovare soluzioni costruttive, accettando la complessità del sistema democratico. Usiamo questa occasione quando esercitiamo questo diritto fondamentale.Partecipando al voto si difendono le istituzioni liberali, lo Stato di diritto, i nostri valori fondanti, la nostra comune libertà.Siamo veramente “uniti nella diversità”, all’interno dei nostri Paesi e all’interno della nostra Unione Europea. Questo ci ha consentito di vivere nell’Europa più pacifica e prospera che abbiamo mai conosciuto. È un grande patrimonio che vale la pena difendere e sviluppare esercitando il democratico diritto al voto”.

Europee,appello presidenti Italia-Germania-Austria: “votate, in gioco democrazia”

Europee,appello presidenti Italia-Germania-Austria: “votate, in gioco democrazia”Roma, 11 mag. (askanews) – “Nel 2024 si svolgono elezioni in Paesi che rappresentano più della metà della popolazione mondiale” e dunque “sarà un anno cruciale per la democrazia in Europa e in molte parti del mondo che in un futuro non troppo lontano, potremmo arrivare a considerare come anno decisivo che avrà stabilito la rotta per i decenni a venire”. Infatti “vediamo nel mondo sfidati se non apertamente minacciati, i valori fondamentali del pluralismo, dei diritti umani e dello Stato di diritto, i nostri valori” . E “la posta in gioco non è altro che i fondamenti del nostro ordine democratico”. Ora poichè “le prossime elezioni per il Parlamento europeo offriranno l’opportunità di eleggere rappresentanti che si impegnino a trovare soluzioni costruttive accettando la complessità del sistema democratico, usiamo questa occasione quando esercitiamo questo diritto fondamentale”. Perchè “partecipando al voto si difendono le istituzioni liberali, lo Stato di diritto, i nostri valori fondanti, la nostra comune libertà”.


Lo affermano in una dichiarazione congiunta i presidenti delle Repubbliche di Italia Germania ed Austria Sergio Mattarella Frank-Walter Steinmeier,Alexander Van der Bellen “Come presidenti della Repubblica -esortani i presidenti dei tre Paesi Ue nella storia europea protagonisti della Triplice Alleanza e quindi culla del nazifascismo in Europa- chiediamo ai nostri cittadini di prendere parte a questa decisione e di andare a votare. L’Europa unita è impensabile senza democrazia. La democrazia europea ha bisogno di democratici in tutta Europa: cittadini che vedono la libertà democratica come una propria causa”.

Guterres ha condannato l’attacco alla sede Unrwa: “Inaccettabile”

Guterres ha condannato l’attacco alla sede Unrwa: “Inaccettabile”Roma, 10 mag. (askanews) – “Condanno il recente attacco alla sede dell’agenzia Unrwa a Gerusalemme Est. Prendere di mira gli operatori umanitari e i beni umanitari è inaccettabile e deve cessare”: è quanto ha scritto su X il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, all’indomani dell’attacco messo a segno da coloni israeliani alla struttura dell’agenzia Onu. L’incendio appiccato al perimetro dell’edificio non ha causato vittime, ma “ha causato ingenti danni alle aree esterne”, ha denunciato ieri il Commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, annunciando quindi la chiusura del complesso “fino a quando non sarà ripristinata la sicurezza adeguata”. Lazzarini ha ricordato le proteste che si sono tenute negli ultimi due mesi davanti al complesso dell’Unrwa a Gerusalemme “convocate da un membro eletto del comune di Gerusalemme”.


“Negli ultimi mesi, il personale delle Nazioni Unite è stato regolarmente sottoposto a molestie e intimidazioni. Il nostro complesso è stato gravemente vandalizzato e danneggiato. In diverse occasioni gli estremisti israeliani hanno minacciato il nostro personale con le armi”, ha aggiunto, ricordando che “è responsabilità di Israele, in quanto potenza occupante, garantire che il personale e le strutture delle Nazioni Unite siano protetti in ogni momento”.

Tensione alla manifestazione contro gli Stati Generali della Natalità

Tensione alla manifestazione contro gli Stati Generali della NatalitàRoma, 10 mag. (askanews) – Gli Stati Generali della Natalità ancora nel mirino. Dopo i fischi e le polemiche contro la ministra Eugenia Roccella di ieri mattina, oggi studenti e studentesse dell’assemblea Aracne sono scesi in piazza in un corteo partito da piazzale degli Eroi, dove si sono verificati momenti di tensione tra polizia e manifestanti.


Circa 250 manifestanti hanno cercato di arrivare a piazza Risorgimento per raggiungere la sede degli Stati Generali della Natalità, in corso all’Auditorium Conciliazione e che questa mattina ha visto la partecipazione anche di Papa Francesco. Per gli organizzatori degli Stati Generali della Natalità “si è verificata una carica da parte della polizia” ma “al momento la situazione è tranquilla ed è tornata alla normalità”.

Europee, Cateno De Luca (ScN) dimesso oggi: pronto a ricominciare

Europee, Cateno De Luca (ScN) dimesso oggi: pronto a ricominciareRoma, 9 mag. (askanews) – Cateno De Luca, leader del movimento ‘Sud chiama Nord’ e federatore della lista ‘Libertà’, sarà dimesso oggi dal Policlinico di Messina, dove è stato ricoverato il 29 aprile scorso a seguito di un malore accusato durante un comizio. Successivamente è stata diagnosticata una polmonite acuta.


“Desidero esprimere la mia profonda gratitudine all’Uoc Medicina Interna, diretta dal Prof. Giovanni Squadrito, per l’eccezionale professionalità e l’attenzione dedicata durante il mio ricovero. Ringrazio di cuore tutto il personale medico e paramedico che si è preso cura di me in questi 10 giorni di degenza, alcuni dei quali per nulla semplici. Ancora una volta ho potuto constatare di persona un esempio di buona sanità e mi congratulo per il lavoro instancabile che svolgete ogni giorno”, ha detto De Luca. “Un in bocca al lupo speciale agli studenti tirocinanti che hanno scelto la cura del prossimo come missione di vita e che ringrazio per il supporto anche morale in questi giorni di ricovero. La costante vigilanza e gli accertamenti continui, uniti alla terapia corretta, mi hanno aiutato nella mia guarigione. Adesso sono pronto con le dovute cautele a ricominciare”, ha concluso.

Toti, Conte: ditemi voi se può restare, aspettiamo dieci anni?

Toti, Conte: ditemi voi se può restare, aspettiamo dieci anni?Roma, 9 mag. (askanews) – “Ditemi voi se un presidente di Regione agli arresti domiciliari con un’inchiesta che si sta allargando sempre più e sta denunciando quello che diciamo da tempo, contaminazioni affari e politica, sistemi di finanziamento a dir poco allegri, addirittura il rischio di infiltrazioni mafiose negli affari regionali, ditemi se può rimanere a fare il presidente della Regione”. Così il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha risposo, nel corso di un punto stampa a Cuisano Milanino, a una domanda sulle possibili conseguenze politiche dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.


“Aspettiamo il terzo grado di giudizio, aspettiamo una decina d’anni e poi ne traiamo le conseguenze… ditemi voi, è così che si amministra la res publica? E’ questo – ha concluso Conte – che ci viene proposto?”.

Natalità, Roccella: me ne sono andata per far proseguire panel

Natalità, Roccella: me ne sono andata per far proseguire panelRoma, 9 mag. (askanews) – “Me ne sono andata per far proseguire quel panel del convegno” perché a differenza di quanto successo “a Torino, dove la contestazione era rivolta solo a me”, qui “non era solo nei confronti del Governo, ma al tema della natalità”. Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende, la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella prima di lasciare gli Stati Generali della Natalità.


“L’ho fatto – avrebbe spiegato la ministra – per rispetto nei confronti degli altri pensando che in mia assenza i contestatori se ne sarebbero andati e infatti così è successo”.

Meloni: ignobile la contestazione a Roccella, è ora dire basta

Meloni: ignobile la contestazione a Roccella, è ora dire bastaRoma, 9 mag. (askanews) – “Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina agli Stati Generali della Natalità è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Responsabile – aggiunge – un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perché non ne condividono le idee. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà al Ministro Roccella e di condannare, senza se e senza ma, i fatti di oggi. È ora di dire basta”.

Natalità,Meloni: ignobile contestazione Roccella, è ora dire basta

Natalità,Meloni: ignobile contestazione Roccella, è ora dire bastaRoma, 9 mag. (askanews) – “Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina agli Stati Generali della Natalità è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Responsabile – aggiunge – un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perché non ne condividono le idee. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà al Ministro Roccella e di condannare, senza se e senza ma, i fatti di oggi. È ora di dire basta”.