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M5s, Fico: “Grillo benvenuto alla costituente, non ci sarà scissione’

M5s, Fico: “Grillo benvenuto alla costituente, non ci sarà scissione’Roma, 23 nov. (askanews) – “Beppe Grillo e io insieme abbiamo fatto in 20 anni tante cose e tanta strada insieme. Ci siamo sempre sentiti, anche se nelle ultime settimane no. Lui è il fondatore e il garante. Ed io credo che è bene che tutti partecipino e possano dire fino in fondo come la pensano. Io non so se verrà. Ma il Movimento Cinque Stelle è la sua casa: se verrà saremo tutti contenti”. D’altra parte fra Beppe Grillo e Giuseppe Conte “pec e mail sì ce ne sono state ma carte bollate finora no…” e “in ogni caso noi ora dobbiamo dare valore a tutti gli iscritti”. Parola dell’ex presidente della Camera Roberto Fico – presidente del comitato di garanzia M5s- che a poche ore dall’apertura della prima assemblea costitiuente in presenza del Movimento Cinque Stelle, in una intervista ad Agorà week end su Rai3, si dice convinto che i pentastellati non rischino una scissione. “No -risponde secco- io credo che nel Movimento Cinque stelle possano sempre partecipare tutti”.


“Il tempo passa e le cose cambiano – dice ancora Fico, fra i fondatori a Napoli dei meet up cinque stelle che l’assemblea costituente sembra destinata ad archiviare- ma anche si rinforzano: non abbiamo perso l’anima”. E fra le cose da cambiare, a suo giudizio, c’è anche il tetto ai due mandati finora applicato dai Cinque Stelle: “io credo possa essere modificata perchè siamo oggi in una nuova fase, poi decideranno – gli iscritti- come è giusto che sia”. Quanto alla collocazione M5s nel centrosinistra e al rapporto con il Pd, “non c’è dubbio – afferma Fico- che molti dei temi che porta avanti Elly Schlein sono temi in cui mi ritrovo e si ritrova anche il Movimento. Detto questo, il Movimento Cinque Stelle è profondamente diverso dal Pd. Ha un’altra storia e un’altra identità e sono i territori a decidere anche la questione delle alleanze. L’importante è che noi ci riconosciamo e ci definiamo progressisti: perchè sono i nostri temi che sono progressiti. Dall’acqua pubblica al consumo zero del suolo pubblico. Parlare con il Pd può aiutarci sicuramente a realizzare i nostri obbiettivi su questi temi ed è per questo il nostro interlocutore privilegiato”.

M5S, la sfida di Conte: kermesse e voto online per archiviare Grillo

M5S, la sfida di Conte: kermesse e voto online per archiviare GrilloRoma, 22 nov. (askanews) – Quasi terminato il conto alla rovescia per Nova, ambizioso titolo assegnato alla due giorni conclusiva del “processo costituente” del Movimento 5 stelle avviato in estate dal suo leader Giuseppe Conte. La manifestazione è in programma al palazzo dei Congressi dell’Eur fra sabato 23 e domenica 24. Attese più di tremila persone all’evento, un fitto programma di tavole rotonde tematiche, alcune idee insolite (come una “intervista a Enrico Mentana”, direttore del TgLa7) e una corposa lista di ospiti nazionali e internazionali: gli economisti Joseph Stigliz, Luigi Zingales e Jeffrey Sachs, lo storico dell’arte Tomaso Montanari, giuristi come Michele Ainis, Roberta Calvano e Massimo Villone, studiosi e tecnici del mondo sanitario come Ivan Cavicchi e Nino Cartabellotta, ex magistrati antimafia oggi parlamentari M5S come Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho. Posto d’onore per Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, protagonista dell’unico successo elettorale dell’ultimo anno, che interverrà domenica a ora di pranzo. Il colpo di coda viene dall’invito fatto a Sahra Wagenknecht, leader del partito BSW, unica forza di sinistra in crescita in Germania, lontana dalla cultura liberale-atlantista del centrosinistra italiano, quasi una provocazione per i potenziali alleati di Conte.


Ci sarà il fondatore e garante del M5S Beppe Grillo, da mesi in contrapposizione aperta con Conte? “Deciderà all’ultimo”, giura chi lo conosce molto bene e lo sente ancora di frequente. Nova è comunque molto, troppo costosa, suggeriscono voci interne che parlano di “almeno 400mila euro” investiti per l’evento, probabilmente anche in previsione dell’annunciato “taglio” della consulenza di Grillo per la comunicazione, anch’essa finora alquanto onerosa. “Una celebrazione, anzi, una incoronazione”, sibila un dirigente di lungo corso fermato nei corridoi del Parlamento, alludendo alla centralità della figura di Conte, che aprirà la due giorni, parlerà per dei “saluti finali” sabato sera e chiuderà la kermesse alle 15.30 (secondo il programma) dopo la proclamazione dei risultati della vera e propria “assemblea costituente”, che si sta svolgendo da giovedì scorso e si concluderà per l’appunto domenica, con la proclamazione dei risultati del voto on line riservato agli iscritti, poco meno di 89mila (erano arrivati fino a 170mila, ma in un’altra era politica). Temi della consultazione: sancire definitivamente il carattere “progressista” del Movimento 5 stelle; definire i passaggi per la stipula di alleanze politiche (o proibirle del tutto); superare il vincolo storico dei due mandati elettivi nelle istituzioni; rinnovare gli equilibri interni eliminando la figura del garante “a vita”, attualmente incarnata dal fondatore, Beppe Grillo, oppure rimodularne durata e poteri, insieme alla riforma degli organismi collegiali di garanzia. Ci sono anche molte indicazioni programmatiche sulle quali gli iscritti, che hanno iniziato a votare giovedì e termineranno domenica, si esprimeranno a partire da temi che possono avere una qualche influenza, in positivo o in negativo, anche sulle alleanze, come la pace e il riarmo, il fisco, la giustizia, il lavoro. Alla vigilia della grande assemblea pubblica la linea “progressista” di Conte, che ne fa una pregiudiziale (“se la comunità degli iscritti decidesse di andare in una direzione opposta”, avverte, “mi farei da parte”) ha raccolto gli endorsement pubblici di diversi “big” del Movimento, a partire da Roberto Fico, da tempo tra i più convinti sostenitori della scelta di campo e dell’alleanza col Pd. Schieratissimo anche sul superamento del limite dei due mandati, “perché così possiamo meglio competere sui territori”, Fico frena su nome e simbolo, sul cui cambiamento Conte si dice neutrale, anche se sarebbe, sottolinea, “un segnale di rinnovamento”. Chiara Appendino ha provato a suggerire una linea più “unitaria”, mettendo l’accento sulla necessità di ricostruire “l’identità” del Movimento prima di pensare alle alleanze, ma non sembra volersi proporre come riferimento per una battaglia di minoranza interna. Come finirà? Nel campo dei sostenitori residui di Grillo il clima è di rassegnata attesa: c’è chi semina dubbi sulla credibilità dei risultati attesi dal voto on line (le modifiche che richiedono una maggioranza qualificata potrebbero consentire al garante un intervento per far ripetere il voto), e chi dice che non c’è più spazio per restare: “Nei partiti le minoranze interne hanno un peso, dibattono, propongono istanze. Qui c’è la morte civica, da quando Conte è diventato presidente”, protesta, a taccuini chiusi, una figura di primo piano del M5S dell’era Grillo. Una dichiarazione che sembra lo specchio di quella, sul fronte opposto, della vicecapogruppo alla Camera Vittoria Baldino, di sicura fede contiana, che in una intervista ad Affaritaliani.it indica agli oppositori la via dell’uscita: “Meglio la scissione che la minoranza inter

Cpi, Meloni: no all’equivalenza tra responsabilità di Israele e quelle di Hamas

Cpi, Meloni: no all’equivalenza tra responsabilità di Israele e quelle di HamasRoma, 22 nov. (askanews) – “Approfondirò in questi giorni le motivazioni che hanno portato alla sentenza della Corte Penale Internazionale. Motivazioni che dovrebbero essere sempre oggettive e non di natura politica”. Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“La Presidenza italiana del G7 – prosegue Meloni – intende porre il tema all’ordine del giorno della prossima Ministeriale Esteri che si terrà a Fiuggi dal 25 al 26 novembre. Un punto resta fermo per questo governo – sottolinea la premier -: non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l’organizzazione terroristica Hamas”.

Meloni: indignata, inaccettabili gli attacchi contro l’Unifil

Meloni: indignata, inaccettabili gli attacchi contro l’UnifilRoma, 22 nov. (askanews) – “Apprendo con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace. Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano”. E’ quanto dichiara in una nota la prresidente del Consiglio, Giorgia Meloni.


“Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili – sottolinea la premier – e rinnovo il mio appello affinché le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili”.

Abuso d’ufficio, Meloni: rivendico scelta su storica battaglia Anci

Abuso d’ufficio, Meloni: rivendico scelta su storica battaglia AnciRoma, 22 nov. (askanews) – “Con coraggio abbiamo affrontato la questione della responsabilità degli amministratori locali per non lasciare i nostri sindaci in balia della cosiddetta paura della firma”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento da Palazzo Chigi alla 41a Assemblea annuale dell’Anci, in corso al Lingotto di Torino.


Riferendosi all’abolizione del reato di abuso d’ufficio, la premier ha spiegato che “abbiamo fatto nostra una storica battaglia dell’Anci”, approvando “un pacchetto di norme che garantisce regole certe a chi vuole fare semplicemente il proprio lavoro. C’è chi ha sostenuto la necessità di un intervento del genere per tanto tempo e poi ha cambiato idea, però io penso che fosse una cosa giusta, la rivendico, perché serve ad assicurare serenità a chiunque intenda operare nella legalità senza rischiare lunghi, disonorevoli processi per le persone per bene”.

Anci, Meloni: riscoprire ciò che ci rende una comunità di destino

Anci, Meloni: riscoprire ciò che ci rende una comunità di destinoRoma, 22 nov. (askanews) – Il titolo della 41a Assemblea annuale dell’Anci, ‘Facciamo l’Italia ogni giorno’ “sembra calzare a pennello con quello che in qualche modo ho vissuto in questi giorni, in particolare con l’emozionante incontro al teatro Coliso di Buenos Aires con la comunità italiana. Allora voglio provare a condividere con voi un po’ dell’orgoglio, dell’affetto e del calore che ho sentito incontrando i nostri connazionali che vivono in Argentina e lo dico perché quando diciamo che siamo chiamati a fare l’Italia ogni giorno dobbiamo anche ricordarci che è un cammino che non stiamo facendo da soli.”Al nostro fianco si muove anche quella seconda Italia che vive fuori dai nostri confini, che cammina sulle gambe di 6 milioni e mezzo di italiani, ai quali si sommano le decine di milioni di persone che discendono da nostri connazionali emigrati che condividono la nostra stessa cultura, le nostre stesse tradizioni, la nostra stessa lingua”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento da Palazzo Chigi alla 41a Assemblea annuale dell’Anci, in corso al Lingotto di Torino.


“Lo dico – ha spiegato la premier – anche per riflettere insieme a voi su un aspetto che spesso qui in Italia noi andiamo a trascurare no troppe volte dimentichiamo il contributo che l’Italia ha dato alla storia dell’umanità fuori dai suoi confini nazionali. Quando si va all’estero – ha proseguito Meloni – ci si accorge subito di quanto la nostra nazione sia apprezzata, considerata un modello da seguire, di quanta domanda di Italia ci sia nel mondo. Spesso mi sono chiesta come possiamo rispondere a quella domanda e una delle risposte che mi sono data è che dobbiamo partire da un presupposto: non possiamo fare innamorare gli altri di noi se per primi noi non siamo capaci di amare a sufficienza noi stessi e se non riscopriamo quello che ci lega, quello che ci rende una comunità di destino, se non riscopriamo, cioè, la consapevolezza che siamo tutti parte di un progetto molto più grande di noi, del nostro personale destino”.

Mps, Salvini: ulteriore vendita quote? credo ora equilibrio giusto

Mps, Salvini: ulteriore vendita quote? credo ora equilibrio giustoMilano, 22 nov. (askanews) – “Penso che attualmente l’equilibrio sia giusto”. Il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini, ha risposto così a chi gli chiedeva se a suo parere il Mef debba scendere ulteriormente nel capitale di Mps.


“Sono felicissimo che la Lega sia stata protagonista del salvataggio di Mps”, ha detto al suo arrivo agli Stati Generali della Sanità organizzati dalla Lega. “Ricordo che solo pochi anni fa si parlava di chiusura, di smantellamento e di spezzatino. Adesso Mps è tornata appetibile, produce utili, corre in borsa e l’unione con Bpm la porta ad essere il terzo polo italiano. Dal salvataggio al rilancio e all’aggregazione: penso che la Lega abbia fatto un grande lavoro per gli italiani”.

Manovra, Tajani: accordo non sarà difficile, visione è comune

Manovra, Tajani: accordo non sarà difficile, visione è comuneTorino, 22 nov. (askanews) – “Ci incontreremo per risolvere nel modo migliore possibile i problemi. Ognuno metterà sul tavolo le proprie idee e siccome siamo leader di tre partiti differenti ognuno punterà su alcune questioni. Credo che non sarà difficile trovare un accordo anche perché la visione e l’impostazione comune è condivisa da tutti i partiti”. Lo ha detto il ministro degli esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso al Lingotto, negando “assolutamente” che l’incontro sia frutto di una mancanza di sintonia all’interno della maggioranza.

Cpi, Salvini: mandato arresto Netanyahu? Meloni troverà sintesi

Cpi, Salvini: mandato arresto Netanyahu? Meloni troverà sintesiMilano, 22 nov. (askanews) – SUll’eventuale applicazione da parte dell’Italia del mandato di arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu “troveremo una sintesi, il problema è a livello internazionale”. Lo ha detto il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini, ai cronisti che gli cheidevano conto della divergenza di posizioni tra lui (“È il benvenuto in Italia”) e il ministro della Difesa Guido Crosetto per il quale il mandato va comunque applicato.


“Io ringrazio Giorgia Meloni e il governo italiano che sta cercando di riportare pace ed equilibrio, conto che la vittoria di Trump sia salvifica per l’Occidente da questo punto di vista, e credo che alcune uscite non avvicinano nè la pace nè l’equilibrio. Però sicuramente su questo troveremo sintesi al governo come l’abbiamo sempre trovata”. A chi chiedeva se dunque per lui Netanyahu restasse il benvenuto in Italia ha risposto: “Da imputato ho i miei problemi e mi occupo del mio processo. Ritengo che Israele vada difeso e abbia il diritto di difendersi.”. Infine, alla domanda sulle precisazioni del ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani ribadisce: “Sono convinto che Meloni troverà una sintesi”.

Autonomia, Tajani: sì ma con correttivi, Fi coerente dall’inizio

Autonomia, Tajani: sì ma con correttivi, Fi coerente dall’inizioTorino, 22 nov. (askanews) – Noi l’autonomia differenziata “l’abbiamo votata, siamo favorevoli”, ma “siamo coerenti con la nostra posizione fin dall’inizio: sì all’autonomia, ma con alcuni correttivi che devono essere apportati”. Lo ha detto il ministro degli esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso al Lingotto, precisando che “abbiamo sempre detto che per quanto riguarda i Lep bisognava discutere di più in Parlamento, per le materie non Lep ho manifestato forti riserve, anzi direi assoluta contrarietà per quanto riguarda il tentativo di concedere alle Regioni competenze di politica commerciale internazionale”.


“Oggi discuteremo perché abbiamo dato vita ad un osservatorio. Come Forza Italia abbiamo dato vita a questa organizzazione che valuta l’applicazione dell’autonomia. Quello che si deve fare in Parlamento, quindi, daremo un contributo costruttivo ma le nostre posizioni coincidono con quelle della Corte e quindi avanti con l’autonomia ma con i necessari correttivi che mettono al centro il Parlamento” ha continuato. “Questa era la nostra posizione prima, lo è ancora adesso e oggi comunque ne discuteremo con tutti i nostri presidenti di Regione del Nord e del Sud, con il Ministro competente che è il ministro Casellati, con i nostri capigruppo alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo, faremo il punto della situazione per contribuire a una rapida e giusta approvazione della riforma” sull’autonomia “che permetta al nostro Paese di fare il meglio possibile per sostenere tutti i cittadini ed evitare divisioni tra Nord, Centro e Sud, con grande equilibrio, con grande serietà” ha proseguito Tajani.