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Ucraina, Tajani: no invio soldati, non siamo in guerra con Russia

Ucraina, Tajani: no invio soldati, non siamo in guerra con RussiaRoma, 4 mag. (askanews) – “Noi non invieremo alcun soldato italiano a combattere contro i russi in Ucraina: non siamo in guerra con la Federazione russa, difendiamo soltanto il diritto dell’Ucraina a essere un paese libero e condanniamo l’invasione da parte della Russia”. Lo ha detto il segretario di Fi e ministro degli Esteri Antonio Tajani oggi a Padova commentando le dichiarazioni di Macron sull’invio di truppe in Ucraina.


“La nostra battaglia a difesa della libertà e dell’indipendenza dell’Ucraina – ha chiarito Tajani – ha come obiettivo la pace: aiutiamo l’Ucraina perché vogliamo non venga sconfitta e si possa sedere al tavolo della pace con la federazione russa. Tutto ciò non comporta la presenza di soldati italiani che vadano a combattere. Non se ne è mai parlato in nessauna riunione Nato né in nessuna riunione Ue. La nostra posiszione mi pare si quella prevalente in Europa”.

Ue, Schlein: impegno Pse chiaro, mai con le destre nazionaliste

Ue, Schlein: impegno Pse chiaro, mai con le destre nazionalisteRoma, 4 mag. (askanews) – “Con la famiglia socialista europea oggi abbiamo sottoscritto un impegno chiaro: mai alleanze con le destre nazionaliste”. Lo scrive su Instagram la segretaria del Pd, Elly Schlein, oggi a Berlino per sottoscrivere una dichiarazione con i leader Pse. “Basta con la normalizzazione della destra sovranista. I socialisti europei non sono disposti nemmeno a sedersi a un tavolo di trattativa con chi nega i fondamenti dello stare insieme dell’Unione”, aggiunge.


In un video pubblicato sullo stesso social, Schlein insiste: “Mai con le forze nazionaliste di destra: questo vale sia per i conservatori guidati da Giorgia Meloni che per il gruppo Identità e democrazia di Salvini e Le Pen. È un momento significativo per il Pd, è importante essere qui. È un segnale ai molto forte ai Popolari e ai Liberali per dire basta con la normalizzazione della destra nazionalista. Fino a che punto siete disposti a tradire la vostra stessa storia per queste alleanze politiche che negano alla radice i fondamenti dello stare insieme nell’Ue e di starci con un avanzamento delle politiche europee e degli investimenti comuni che la destra nazionalista cerca di ostacolare in tutti i modi?”. “E’ una sfida anche a loro – conclude – è una risposta forte alle gravi dichiarazioni di Ursula von der Leyen di qualche giorno fa che ha lasciato aperto ad alleanze anche con le forze conservatrici e nazionaliste, noi diciamo no”.

Post sessista contro Schlein, arrivano le scuse dell’esponente di Fdi

Post sessista contro Schlein, arrivano le scuse dell’esponente di FdiRoma, 4 mag. (askanews) – “A volte la fiducia viene mal riposta e qualche collaboratore fa cose che non dovrebbe. Un post che voleva essere simpatico non lo è affatto e per questo chiedo scusa a Elly Schlein”. Lo scrive su X il vice presidente del coordinamento cittadino di FdI Napoli, Luigi Rispoli, autore di un post nel quale affiancava l’immagine di un articolo sulla ricostruzione del volto di una donna di Neanderthal e quella della segretaria del Pd con la scritta “separate alla nascita”.


Secondo la senatrice dem napoletana Valeria Valente “la toppa di Luigi Rispoli è quasi peggio del buco: scaricare la responsabilità sui propri collaboratori non è accettabile. Quel post contro Schlein non era certo simpatico, ma sessista e offensivo. Per la destra senza argomenti il bersaglio è il corpo delle donne. Roba vecchia”.

Conte: su decontribuzione al Sud Fitto preso con dita nella marmellata

Conte: su decontribuzione al Sud Fitto preso con dita nella marmellataRoma, 4 mag. (askanews) – “Abbiamo preso il ministro Fitto con le dita nella marmellata. Ha fatto una retromarcia: caro ministro ma tu non sei pugliese? Ma è possibile che ci sia un governo così fortemente a trazione nordica, con un ministro per gli Affari Europei che è meridionale e addirittura programma la cancellazione della decontribuzione al Sud?”. Così Giuseppe Conte leader del MoVimento 5 Stelle a margine di un evento elettorale a Lecce.


“Questa misura è stata fondamentale l’abbiamo istituita con il governo Conte II perché abbiamo ritenuto che la questione ‘meridionale’, vale a dire quel divario di infrastrutture, di servizi, quel riscatto necessario per consentire a chi fa impresa nel Sud di poter competere più efficacemente, ecco, tutto questo doveva trovare degli incentivi e gli incentivi migliori sono le nuove opportunità di lavoro. Abbiamo creato nuove assunzioni tra il 2021 e il 2023 per 3,7 milioni di cittadini e cittadini. E’ stata una misura portentosa. Adesso il ministro fa retromarcia e dice ‘andremo a negoziare’: ma con che spirito andranno a negoziare in ritardo dopo che ha dichiarato invece che l’avrebbe rimossa? Partiamo svantaggiati”, ha ricordato Conte. “In Europa abbiamo dovuto lottare all’inizio, ma il mio è stato un governo che ha preso 209 miliardi di euro, è stato un governo che di fronte a una Commissione europea che diceva questi sono aiuti di Stato ha lottato e li ha imposti. E’ chiaro che rientrando in una logica di aiuti di Stato vanno rinegoziati. Ma perché il ministro Fitto non l’ha fatto? Aspetta che glielo diciamo noi di andare a rinegoziare? Ministro muoviti vai a Bruxelles, fatti valere!”, ha sollecitato Conte.

Meloni all’Esercito: grazie per lo straordinario lavoro che svolgete ogni giorno

Meloni all’Esercito: grazie per lo straordinario lavoro che svolgete ogni giornoRoma, 4 mag. (askanews) – “Nel giorno del 163° Anniversario di costituzione dell’Esercito Italiano desidero ancora una volta ringraziare tutti gli uomini e le donne in uniforme per lo straordinario lavoro che svolgono ogni giorno. Siete sempre presenti nei momenti più difficili e, con spirito di abnegazione e grande responsabilità, non fate mai mancare la vostra professionalità e la vostra generosità in Patria come all’estero, in occasioni di emergenze e di calamità naturali, nelle missioni internazionali di pace per contribuire alla sicurezza e alla stabilità. Spesso lontani da casa e dagli affetti più cari operate con coraggio e forte senso del dovere, animati da quei valori e tradizioni che contraddistinguono la vostra Forza Armata, rappresentando il Tricolore con orgoglio e passione”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Mattarella ha ricordato le 43 vittime della miniera di Ribolla

Mattarella ha ricordato le 43 vittime della miniera di RibollaRoma, 4 mag. (askanews) – “Settanta anni fa, il 4 maggio 1954, quarantatré minatori persero la vita per le esplosioni di gas grisou che si verificarono all’interno delle gallerie della miniera di Ribolla, nel Comune di Roccastrada, consegnando tale evento alla storia come il più grande disastro minerario del dopoguerra in Italia”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al sindaco del Comune di Roccastrada, Francesco Limatola.


“Morire sul lavoro, per il lavoro, fu il destino di quei minatori, vittime di una logica di sfruttamento che non poneva la salvaguardia della vita delle persone al centro delle attività di produzione. Onorare la loro memoria significa esprimere rispetto per il sacrificio e l’abnegazione di questi nostri concittadini che, negli anni difficili del dopoguerra, contribuivano alla ripresa e alla ricostruzione dell’Italia. Quel dolore che ha colpito una intera comunità – e ne fu testimonianza la partecipazione di decine di migliaia di persone ai funerali – è suonato monito per dare concreta attuazione ai principi che caratterizzano la nostra Costituzione, in particolare sul diritto al lavoro e sulle tutele sociali dei lavoratori, a partire dalla sicurezza”, sottolinea il Capo dello Stato. “Nella luttuosa ricorrenza, rivolgo il mio pensiero e la vicinanza della Repubblica ai familiari delle vittime della tragedia di Ribolla e di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro”, conclude.

Santanchè, Tajani: nessun imbarazzo, sarà lei a decidere che fare

Santanchè, Tajani: nessun imbarazzo, sarà lei a decidere che fareRoma, 3 mag. (askanews) – La richiesta di rinvio a giudizio della ministra del Turismo Daniela Santanchè “non crea alcun imbarazzo per il governo, è una questione di sensibilità personale, sarà il ministro Santanchè a deciderlo”. Così, a margine della presentazione di un libro su Silvio Berlusconi, il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani.


“Sono un garantista, lo sono stato con tutti, lo sono stato per la vicenda Decaro. Non vado mai ad accanirmi sulle persone. Poi ognuno ha la sua sensibilità, credo che i cittadini oggi vogliano soluzioni, non risse e liti personali, strumentalizzazioni”, ha concluso.

Tajani: la vicenda Santanchè non è problema politico, il governo va avanti

Tajani: la vicenda Santanchè non è problema politico, il governo va avantiRoma, 3 mag. (askanews) – “E’ una richiesta di rinvio, non mi pare un problema politico. Il governo va avanti. Basta vedere i risultati elettorali quali sono. Sto girando l’Italia e vedo qual è il consenso attorno al governo. E’ il popolo che decide in democrazia. Poi a qualcuno può dare fastidio, è legittimo”. Ma “mi pare che la maggioranza si stia allargando e l’opposizione si stia restringendo”. Così il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, commentando la richiesta di rinvio a giudizio per la ministra del Turismo Daniela Santanché.


 

Santanchè, Tajani: non è problema politico, governo va avanti

Santanchè, Tajani: non è problema politico, governo va avantiRoma, 3 mag. (askanews) – “E’ una richiesta di rinvio, non mi pare un problema politico. Il governo va avanti. Basta vedere i risultati elettorali quali sono. Sto girando l’Italia e vedo qual è il consenso attorno al governo. E’ il popolo che decide in democrazia. Poi a qualcuno può dare fastidio, è legittimo”. Ma “mi pare che la maggioranza si stia allargando e l’opposizione si stia restringendo”. Così il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, commentando la richiesta di rinvio a giudizio per la ministra del Turismo Daniela Santanché.

Santanchè, Conte: peccato, Meloni non fa a tempo a candidarla

Santanchè, Conte: peccato, Meloni non fa a tempo a candidarlaRoma, 3 mag. (askanews) – “Peccato che le liste europee siano ormai chiuse. Ora che per la ministra Santanchè è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per truffa sui fondi Covid che servivano a imprese e lavoratori, Meloni non farà più in tempo a farla dimettere e a candidarla per le Europee in compagnia di Sgarbi”. Questo il commento pubblicato dal leader del M5S Giuseppe Conte su X (Twitter) alla notizia della richiesta avanzata dalla Procura di Milano di rinvio a giudizio della ministra del Turismo ed esponente di Fratelli d’Italia per il caso Visibilia.