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Europee, Renzi: mi candido e se eletto opterò per Bruxelles

Europee, Renzi: mi candido e se eletto opterò per BruxellesMilano, 30 apr. (askanews) – “Ho deciso di candidarmi alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno e, a differenza di quello che fanno gli altri, se sarò eletto io andrò al Parlamento europeo, a Strasburgo e a Bruxelles”. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, durante un intervento in diretta sui propri canali social con il quale ha annunciato la sua candidatura nella lista Stati Uniti d’Europa.


L’Europa, ha aggiunto, “vive una stagione incredibile di difficoltà, noi abbiamo bisogno di rimettere in moto la speranza dell’Europa. Oggi nello scenario geopolitico, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Medioriente all’Ucraina, l’Europa sembra debole, fragile, impaurita. Abbiamo bisogno di una generazione di politici che abbia il coraggio di continuare a portare l’Europa nel futuro. Per farlo basta con i burocrati come Ursula von der Leyen, scegliamo la politica”.

Premierato in aula al Senato dall’8 maggio, Fdi: passo importante

Premierato in aula al Senato dall’8 maggio, Fdi: passo importanteRoma, 30 apr. (askanews) – “L’approdo in Aula della riforma costituzionale del premierato per il prossimo 8 maggio è un passaggio importante. Come ha ribadito in più occasioni il nostro presidente Giorgia Meloni, questa è la madre di tutte le riforme e Fratelli d’Italia intende, insieme al sostegno di tutte le altre forze della maggioranza, portarla a termine. Dare ai cittadini il potere di decidere da chi essere governati, garantendo governi stabili e affidabili sul piano economico e internazionale è un impegno che abbiamo preso con gli elettori. Chi si opporrà dovrà spiegare agli italiani perché non devono essere loro a decidere chi governa e perché dovrebbero ancora esporre le istituzioni al rischio di ribaltoni e giochi di palazzo”. Lo ha dichiarato il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan, al termine della conferenza dei capigruppo del Senato che ha fissato l’approdo in aula della riforma costituzzionale per l’elezione diretta del premier.

Europee, si candida anche Renzi: ultimo in lista in 4 circoscrizioni su 5

Europee, si candida anche Renzi: ultimo in lista in 4 circoscrizioni su 5Roma, 30 apr. (askanews) – “Matteo Renzi si candiderà all’ultimoposto in lista in quattro circoscrizioni su cinque, garantendocosì il suo pieno sostegno al progetto. Tutti i candidati della Lista Stati Uniti d’Europa si sono impegnati, se eletti, a lasciare eventuali altri incarichi e andare al Parlamento europeo. E ora tuffiamoci nella campagna elettorale, sfidando sovranisti e anti europeisti nel nome degli Stati Uniti d’Europa”. Lo ha annuciato la leader di Più Europa Emma Bonino, capolista della neonata alleanza elettorale.

Casa, Salvini: entro maggio in Cdm piano per sanare irregolarità

Casa, Salvini: entro maggio in Cdm piano per sanare irregolaritàMilano, 30 apr. (askanews) – “Entro il mese di maggio porterò in Consiglio dei ministri un provvedimento per regolarizzare e sanare tutte le piccole irregolarità interne che ci sono dentro alle mura domestiche in modo tale che uno potrà pagare al Comune quello che deve pagare e tornerà proprietario delle sue mura”. Lo ha affermato il segretario della Lega Matteo Salvini durante la presentazione del suo libro a Roma, con il generale Vannacci. “Solo quelle all’interno, non certo se uno si è fatto la villa…”.

Europee, Salvini: candidiamo un generale per parlare di pace

Europee, Salvini: candidiamo un generale per parlare di paceMilano, 30 apr. (askanews) – “Abbiamo candidato un generale per parlare di pace. Qualche leader europeo parla sciaguratamente della possibilità di mandare i nostri figli a morire fuori dai nostri confini. Chi vota la Lega avrà una certezza: mai nel nostro nome un soldato italiano o europeo a morire fuori dai nostri confini”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, ala presentazione – al Tmepio di Adriano a Roma – del suo libro “Controvento” con il generale Roberto Vannacci. Con cui, ha sottolineato, condivide “valori come identità e tradizione, e difesa dei confini”.


E ha poi ribadito: “Alle prossime Europee c’è per la prima volta nella storia del Palramento europeo la possibilità di un’alleanza senza la sinistra, i socialisti, Macron a mettere i bastoni tra le ruote”.

Mattarella celebra 1 Maggio: lavoro libero da abusi, rischi, squilibri

Mattarella celebra 1 Maggio: lavoro libero da abusi, rischi, squilibriRoma, 30 apr. (askanews) – L’Italia è una repubblica “fondata sul lavoro di tutti” e non, prendendo a prestito una frase di Amintore Fanfani “sul privilegio, non sulla fatica altrui”. Il lavoro libero, non mercificato, equo, rispettoso delle leggi e della persona, lontano da “abusi e condizionamenti”, capace di guardare al progresso ma non in cambio della libertà dell’uomo – vedi intelligenza artificiale – è “un elemento base della nostra identità democratica”. Parte da qui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per toccare – nel suo discorso a Castrovillari, in provincia di Cosenza – i tanti temi legati al lavoro, alla vigilia della giornata del primo maggio.


Innanzitutto è “inaccettabile” qualsiasi morte sul lavoro, fosse anche una, poi, guardando al comparto agroalimentare, ben rappresentato il Calabria, Mattarella tocca la questione dei lavoratori migranti che “sono parte essenziale della produzione agricola” ma bisogna “vigilare” sulle aree grigie di illegalità, “sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità. Siamo una Nazione che ha conosciuto i drammi e le sofferenze degli emigranti e avvertiamo il dovere di rifiutare di riviverli al contrario”. Poi, i dati su l’occupazione, anche quella delle donne, sono positivi ma non ci si può cullare sugli allori: “Non possiamo ignorare le aree di marginalità e sofferenza: ne va della pienezza della cittadinanza” e quindi, avverte Mattarella, le politiche del lavoro devono essere mirate a ridurre “gli squilibri”.


Infine, insieme a un messaggio di speranza per il futuro perché l’Italia ha tutte le “risorse morali e materiali” per affrontarlo, il richiamo a rispettare sempre una giusta dialettica tra istituzioni e corpi intermedi che “sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia”.

”Il movimento sindacale – portatore di valori democratici – è interlocutore insopprimibile – ha detto Mattarella – per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale. Affinché il welfare – elemento base dei diritti di cittadinanza – non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Per rendere più forte l’intero sistema nell’affrontare la sfida dell’innovazione”.

Mattarella celebra il Primo Maggio: lavoro senza abusi

Mattarella celebra il Primo Maggio: lavoro senza abusiRoma, 30 apr. (askanews) – L’Italia è una repubblica “fondata sul lavoro di tutti” e non, prendendo a prestito una frase di Amintore Fanfani “sul privilegio, non sulla fatica altrui”. Il lavoro libero, non mercificato, equo, rispettoso delle leggi e della persona, lontano da “abusi e condizionamenti”, capace di guardare al progresso ma non in cambio della libertà dell’uomo – vedi intelligenza artificiale – è “un elemento base della nostra identità democratica”. Parte da qui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per toccare – nel suo discorso a Castrovillari, in provincia di Cosenza – i tanti temi legati al lavoro, alla vigilia della giornata del primo maggio.


Innanzitutto è “inaccettabile” qualsiasi morte sul lavoro, fosse anche una, poi, guardando al comparto agroalimentare, ben rappresentato il Calabria, Mattarella tocca la questione dei lavoratori migranti che “sono parte essenziale della produzione agricola” ma bisogna “vigilare” sulle aree grigie di illegalità, “sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità. Siamo una Nazione che ha conosciuto i drammi e le sofferenze degli emigranti e avvertiamo il dovere di rifiutare di riviverli al contrario”. Poi, i dati su l’occupazione, anche quella delle donne, sono positivi ma non ci si può cullare sugli allori: “Non possiamo ignorare le aree di marginalità e sofferenza: ne va della pienezza della cittadinanza” e quindi, avverte Mattarella, le politiche del lavoro devono essere mirate a ridurre “gli squilibri”.


Infine, insieme a un messaggio di speranza per il futuro perché l’Italia ha tutte le “risorse morali e materiali” per affrontarlo, il richiamo a rispettare sempre una giusta dialettica tra istituzioni e corpi intermedi che “sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia”.

”Il movimento sindacale – portatore di valori democratici – è interlocutore insopprimibile – ha detto Mattarella – per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale. Affinché il welfare – elemento base dei diritti di cittadinanza – non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Per rendere più forte l’intero sistema nell’affrontare la sfida dell’innovazione”.

Mattarella celebra 1 Maggio: lavoro senza abusi,rischi,squilibri

Mattarella celebra 1 Maggio: lavoro senza abusi,rischi,squilibriRoma, 30 apr. (askanews) – L’Italia è una repubblica “fondata sul lavoro di tutti” e non, prendendo a prestito una frase di Amintore Fanfani “sul privilegio, non sulla fatica altrui”. Il lavoro libero, non mercificato, equo, rispettoso delle leggi e della persona, lontano da “abusi e condizionamenti”, capace di guardare al progresso ma non in cambio della libertà dell’uomo – vedi intelligenza artificiale – è “un elemento base della nostra identità democratica”. Parte da qui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per toccare – nel suo discorso a Castrovillari, in provincia di Cosenza – i tanti temi legati al lavoro, alla vigilia della giornata del primo maggio.


Innanzitutto è “inaccettabile” qualsiasi morte sul lavoro, fosse anche una, poi, guardando al comparto agroalimentare, ben rappresentato il Calabria, Mattarella tocca la questione dei lavoratori migranti che “sono parte essenziale della produzione agricola” ma bisogna “vigilare” sulle aree grigie di illegalità, “sulle delinquenziali forme di caporalato. Sulle condizioni inumane in cui vengono, in alcuni casi, scaraventati i lavoratori stagionali, talvolta senza nome né identità. Siamo una Nazione che ha conosciuto i drammi e le sofferenze degli emigranti e avvertiamo il dovere di rifiutare di riviverli al contrario”. Poi, i dati su l’occupazione, anche quella delle donne, sono positivi ma non ci si può cullare sugli allori: “Non possiamo ignorare le aree di marginalità e sofferenza: ne va della pienezza della cittadinanza” e quindi, avverte Mattarella, le politiche del lavoro devono essere mirate a ridurre “gli squilibri”.


Infine, insieme a un messaggio di speranza per il futuro perché l’Italia ha tutte le “risorse morali e materiali” per affrontarlo, il richiamo a rispettare sempre una giusta dialettica tra istituzioni e corpi intermedi che “sono un elemento caratterizzante del disegno della nostra Costituzione e recano beneficio all’Italia”.

”Il movimento sindacale – portatore di valori democratici – è interlocutore insopprimibile – ha detto Mattarella – per lo sviluppo di una fruttuosa contrattazione collettiva, di settore e aziendale. Affinché il welfare – elemento base dei diritti di cittadinanza – non smarrisca il suo carattere universalistico. Per una crescita equilibrata dei salari, che rimuova una stagnazione che pesa sulla vita delle famiglie, a differenza di quanto avviene in altri Paesi dell’Unione Europea. Per rendere più forte l’intero sistema nell’affrontare la sfida dell’innovazione”. 


Europee, M5s: falso Conte abbia vietato santini e volti su manifesti

Europee, M5s: falso Conte abbia vietato santini e volti su manifestiRoma, 30 apr. (askanews) – L’articolo comparso oggi sul quotidiano Il Tempo, dal titolo “Conte proibisce i manifesti, niente facce dei candidati”, riporta notizie false, totalmente prive di fondamento. Ai candidati alle elezioni europee non sono mai stati vietati né l’utilizzo dei c.d. santini, né manifesti elettorali, né sponsorizzazioni sui social”. Lo afferma l’Ufficio Stampa del Movimento Cinque Stelle


“Nell’incontro di ieri – proseguono i Cinque Stelle- sono state fornite informazioni pratiche per la campagna elettorale. Sempre nella giornata di ieri i candidati hanno potuto scattare delle foto da utilizzare anche per santini e manifesti.Le indicazioni e i suggerimenti dati sono quelli già adottati nelle precedenti elezioni europee (2019) e nelle scorse elezioni politiche (2022)”.

Rai,Pd: Agcom conferma sorpasso Mediaset: è servizio pubblico o TeleMeloni?

Rai,Pd: Agcom conferma sorpasso Mediaset: è servizio pubblico o TeleMeloni?Roma, 30 apr. (askanews) – “Per giorni la governance della Rai ha cercato di nascondere le indiscrezioni uscite sulla stampa secondo cui Mediaset aveva superato la Rai. L’Agcom conferma la notizia e pubblica dei dati. A questo punto vorremmo sapere da tutta la dirigenza Rai come mai smentire notizie dell’Autorità garante? La Rai è prima di tutto un’azienda italiana, al servizio dei cittadini o è teleMeloni?”. Lo affermano in una nota i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.