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Palazzo Chigi: supporto a Kiev, ma non contempla la presenza sul territorio ucraino di truppe di Stati europei o Nato

Palazzo Chigi: supporto a Kiev, ma non contempla la presenza sul territorio ucraino di truppe di Stati europei o NatoRoma, 27 feb. (askanews) – “Fin dall’aggressione russa di due anni fa vi è stata piena coesione di tutti gli Alleati nel supporto da offrire a Kiev. Questo supporto non contempla la presenza sul territorio ucraino di truppe di Stati europei o Nato”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, a proposito dell’ipotesi avanzata dal presidente francese Emmanuel Macron.


“La Conferenza organizzata ieri a Parigi dal presidente Macron – sottolinea – ha costituito l’occasione per riaffermare, con la partecipazione del vice ministro Cirielli, il pieno impegno dell’Italia a sostegno dell’Ucraina nella lotta a difesa della propria sovranità e integrità territoriale”.

De Luca a Meloni: andate a lavorare? Ma come ti permetti razza…

De Luca a Meloni: andate a lavorare? Ma come ti permetti razza…Napoli, 27 feb. (askanews) – “Andate a lavorare? Ma come ti permetti, razza di… Questo è stato l’insulto vero, detto anche con un tono di razzimo. Siamo andati lì esattamente per lavorare, per avere le risorse e aprire i cantieri. Il primo insulto, la prima offesa lo abbiamo avuto noi lì, e non abbiamo reagito”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ritornando a parlare di quanto accaduto a Roma lo scorso 16 febbraio in occasione della manifestazione organizzata dalla Regione. ù “Sugli organi d’informazione – ha aggiunto – non si è parlato dei due obiettivi per cui eravamo andati a manifestare, cioè contro l’autonomia differenziata e per sbloccare i fondi sviluppo e coesione. Il problema sui giornali era di galateo. Alla sindaca di Arzano hanno detto di togliersi la fascia per passare in via del Corso. Ma come ti permetti? Questa è gente che non sa cos’è la democrazia. Abbiamo subito una censura esplicita, mica i giornali hanno raccontato i motivi per cui eravamo lì, hanno raccontato le scemenze, il gossip, le caricature. Quando si parla di Napoli e della Campania tutto diventa caricatura. La capacità che c’è nei Paesi civili di parlare nel merito dei problemi qui non c’è”.


E in merito alla parolaccia rivolta alla premier alla Camera e diffusa come fuori onda, De Luca ha ricostruito: “Un imbecille stava seduto sul divano, eravamo tre persone, fa la domanda: la Meloni ha detto andate a lavorare… Faccio una battuta, noi eravamo in privato, non era un luogo pubblico. Dopodiché, anziché solidarietà a me per una violenza privata che avevo subito, perché se viene qualcuno registra a casa vostra quello che dite parlando in famiglia è una violenza. Ma sugli organi di informazione non si è parlato dei due obiettivi per cui eravamo andati a manifestare, cioè contro l’autonomia differenziata, che significa la rottura dell’unità d’Italia e la morte del Sud, e per sbloccare i fondi sviluppo e coesione. Alla fine sui giornali il problema era il galateo e gli insulti. Gli unici che hanno insultato sono i membri di governo. Noi ci siamo presentati da persone civili a difendere i nostri diritti”, ha concluso De Luca.

Todde (con Schlein e Conte) festeggia la conquista della Sardegna. Truzzu: sconfitta mia

Todde (con Schlein e Conte) festeggia la conquista della Sardegna. Truzzu: sconfitta miaRoma, 27 feb. (askanews) – Alessandra Todde, candidata dal centrosinistra, è la nuova presidente – la prima donna nella storia – della regione Sardegna. L’esponente M5s, appoggiata dal Pd e dai partiti di area centrosinistra, ha vinto sul filo di lana sul candidato del centrodestra Paolo Truzzu. Mancano ancora 19 sezioni da scrutinare su 1844 ma la vittoria, nonostante lo spoglio lunghissimo iniziato alle 7 di ieri, è acquisita: Todde ha raccolto 331.109 voti ottenendo il 45,4% dei consensi, Truzzu ne ha presi 328.494 fermandosi al 45%. Renato Soru candidato da Azione ha ottenuto 63.100 voti pari all’8,6% e Lucia Chessa 7.158, pari all’1%.


Come ha spiegato Truzzu in conferenza stampa “abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia” perchè, ha aggiunto, se a Cagliari “avessimo preso 3-4 punti percentuali in più oggi si parlerebbe di vittoria della Meloni”. Proprio la città dove ha svolto il suo mandato di sindaco lo ha ‘tradito’ premiando la candidata del centrosinistra Alessandra Todde con circa “13mila voti” in più. Colpa “del voto disgiunto”, ha osservato Truzzu, e dei molti “cantieri” disseminati per la città. Proprio sul voto disgiunto “matematico” punta il dito Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia secondo il quale però quello che giunge dalla Sardegna “non è un segnale politico nazionale ma locale”. Gli alleati di centrodestra, invece, da Forza Italia, alla Lega, a Noi Moderati assicurano sulla tenuta del governo ma chiedono di “riflettere” (“faremo le nostre riflessioni – dice Maurizio Gasparri – ma non ci abbattiamo”). Dalla Lega, con il vice segretario, Andrea Crippa giunge un gelido “prendiamo atto delle scelte degli elettori sardi” e poi Matteo Salvini rilancia: “Ogni tanto cadere può servire a fare un esame per fare di più e meglio”. “Non do la colpa a Truzzu”, aggiunge il vice premier, “ma sicuramente quando cambia un candidato in corsa, anche un sindaco al primo mandato, è più complicato”. “Il governo è comunque saldo al suo posto. Il dato elettorale delle regionali non tocca l’azione del governo, certo avremmo preferito vincere, ma il governo continua la sua attività senza problemi e guarda in avanti”, assicura il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Todde da parte sua rivendica una vittoria che rappresenta anche una conquista per le donne perchè “dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo e ad assumere un ruolo che nessuna di noi era riuscita ad avere. Sono contenta per ruolo avuto dalle donne nella mia squadra”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della campagna elettorale per le regionali in Sardegna “è venuta qua a passeggiare, ha fatto una apparizione vergognosa. I sardi non si meritano il cabaret”, rilancia Todde. Il campo largo del centrosinistra? “Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie” taglia corto. Nei partiti che l’hanno sostenuta c’è aria di festa perchè “il vento è cambiato”, osserva la segretaria Dem Elly Schlein guardando già alle regionali in Abruzzo, la strada intrapresa, il campo largo del centrosinistra con i Cinquestelle è quella “giusta”, “l’alternativa c’è” ed “essere testardamente unitari dà i suoi frutti”. Insomma, in Sardegna “ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura e ha perso pure Salvini”, conclude Schlein. Sorride il leader Cinquestelle Giuseppe Conte perchè “con questo passaggio diamo la sveglia al governo a Roma, la presidente Meloni ha molto da interrogarsi: l’arroganza con cui ha gestito la politica nazionale ma anche questa partita locale non paga”. Quanto alle future alleanze con il centrosinistra Conte tiene il freno a mano tirato: i “cartelli elettorali” non funzionano, dice, e “servono compagni di viaggio affidabili”.

Mattarella: missioni internazionali contributo a stabilità e pace

Mattarella: missioni internazionali contributo a stabilità e paceLimassol, 27 feb. (askanews) – “Le missioni militari sono preziose per il contributo che l’Italia offre e reca alla comunità internazionale per la stabilità e per la pace”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella visitando la nave Bergamini nel porto di Limassol nel corso della sua visita di Stato a Cipro.


Il capo dello Stato ha ricordato che ” i militari della marina sono impegnati in un’operazione importante in questo periodo in cui tanti eventi hanno accentuato le tensioni in tante regioni del mondo: le nostre forze armate, in particolare la Marina, e impegnata per gli aiuti umanitari a Gaza, per il contrasto alla pirateria,per la sicurezza e la libertà di navigazione nel mar rosso. Grazie per quanto fate e buon vento”, ha concluso.

Elezioni in Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani: è sconfitta, ragioneremo su errori, ma la coalizione non è in calo

Elezioni in Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani: è sconfitta, ragioneremo su errori, ma la coalizione non è in caloRoma, 27 feb. (askanews) – Quella della coalizione in Sardegna “rimane una sconfitta sulla quale ragioneremo insieme per valutare i possibili errori commessi”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini a commento dell’esito delle elezioni in Sardegna.


“I dati disponibili sul voto in Sardegna – sottolineano – consegnano una vittoria per meno di 3mila voti alla candidata del centrosinistra Alessandra Todde sul candidato di centrodestra Paolo Truzzu”. “Siamo rammaricati per il fatto che l’ottimo risultato delle liste della coalizione di centrodestra, che sfiorano il 50% dei voti, non si sia tramutato anche in una vittoria per il candidato presidente”. Si legge ancora nella nota congiunta di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. “Da queste elezioni, dunque, non emergerebbe in Sardegna un calo di consenso per il centrodestra”, osservano.

Sardegna, Tajani: nessun effetto Todde su tenuta Governo

Sardegna, Tajani: nessun effetto Todde su tenuta GovernoRoma, 27 feb. (askanews) – “Non si è vinto, ne terremo conto, ma questo non ha alcun effetto sulla tenuta del governo”: lo ha detto oggi il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interpellato dalla stampa sull’esito delle elezioni in Sardegna a margine della riunione del Comitato bilaterale Italia-Croazia tenuta a Zagabria.


“Lavoriamo benissimo insieme, siamo stati ieri con Giorgia e Matteo, c’è un’intesa perfetta – ha aggiunto Tajani – anche se siamo leader di partiti diversi lavoriamo per rispettare l’impegno che insieme abbiamo preso con gli elettori. Quindi se ne facciano una ragione, questo governo andrà avanti, la collaborazione tra le forze di governo è più che positiva”. Riguardo al risultato ottenuto da Forza Italia, ha proseguito, “il risultato è sostanzialmente positivo, tenendo conto anche che ci sono anche tante liste civiche, penso ai riformisti, che sono di area vicino alla nostra”.

Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani:è sconfitta,ragioneremo su errori

Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani:è sconfitta,ragioneremo su erroriRoma, 27 feb. (askanews) – Quella della coalizione in Sardegna “rimane una sconfitta sulla quale ragioneremo insieme per valutare i possibili errori commessi”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini a commento dell’esito delle elezioni in Sardegna.


“I dati disponibili sul voto in Sardegna – sottolineano – consegnano una vittoria per meno di 3mila voti alla candidata del centrosinistra Alessandra Todde sul candidato di centrodestra Paolo Truzzu”.

Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani: coalizione sfiora 50%,non c’è calo

Sardegna, Meloni-Salvini-Tajani: coalizione sfiora 50%,non c’è caloRoma, 27 feb. (askanews) – “Siamo rammaricati per il fatto che l’ottimo risultato delle liste della coalizione di centrodestra, che sfiorano il 50% dei voti, non si sia tramutato anche in una vittoria per il candidato presidente”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini a commento dell’esito delle elezioni in Sardegna.


Da queste elezioni, dunque, non emergerebbe in Sardegna un calo di consenso per il centrodestra”, osservano.

Sardegna, Zaia: il popolo è sovrano, con il voto ci giudica

Sardegna, Zaia: il popolo è sovrano, con il voto ci giudicaVenezia, 27 feb. (askanews) – “Il popolo è sovrano è una sintesi di quello che accade, i cittadini ci guardano e ci giudicano e lo strumento che la democrazia ci dà è il voto, è fondamentale che i cittadini possano scegliersi i loro rappresentanti. Non entro nel merito delle elezioni della Sardegna, non partecipo a tavoli di trattative, dubitate di amministratori che hanno tempo da dedicare alla politica io non ne ho. Pensare ai prossimi due anni vuol dire essere fuori dalla storia”.


Così il presidente del Veneto, Luca Zaia a chi gli chiedeva un commento sull’esito delle elezioni in Sardegna.

Schelin: Meloni ha imposto Truzzu con arroganza, Todde è la risposta

Schelin: Meloni ha imposto Truzzu con arroganza, Todde è la rispostaMilano, 27 feb. (askanews) – “Con arroganza Giorgia Meloni ha fatto una forzatura per imporre una candidatura, quella di Paolo Truzzu. Sono venuti qui in pompa magna con premier e vicepremier schierati insieme, direi che Cagliari e la Sardegna hanno risposto con una vittoria straordinaria di Alessandra Todde”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a “L’aria che tira” su La7.


“Sono ancora dell’idea che questa sia una vittoria dei sardi, il riscatto di una comunità orgogliosa che è stata governata male e con arroganza per cinque anni”, ha aggiunto ribadendo che, a suo parere, la Sardegna non è un “laboratorio nazionale”. La vittoria di Todde “dimostra che era la persona giusta, competente, appassionata, preparata, sarà una grande presidente, e per noi la gioia di essere il primo partito in Sardegna, siamo felicissimi”, ha concluso Schlein.