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Aborto, è legge la norma che prevede i volontari antiabortisti nei consultori

Aborto, è legge la norma che prevede i volontari antiabortisti nei consultoriRoma, 23 apr. (askanews) – E’ legge la norma che prevede la presenza di associazioni antiabortiste nei consultori ai quali si rivolgono le donne che intendono abortire. Le Regioni potranno avvalersi di queste associazioni “pro life”, come di fatto è già accaduto in alcune realtà a guida centrodestra (in Piemonte e nel Lazio, ad esempio) in forza di alcune delibere. Questa possibilità viene ora rafforzata da una legge nazionale approvata dai due rami del Parlamento e pronta per la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. La norma è infatti contenuta del decreto per l’attuazione del Pnrr che l’aula del Senato, dopo il via libera della Camera di pochi giorni fa, ha approvato oggi pomeriggio in via definitiva. E che passa ora al Quirinale per la firma del presidente della Repubblica chiamato a promulgarla per la pubblicazione in Gazzetta che ne sancirà l’entrata in vigore A inserire nel decreto sul Piano di ripresa e resilienza il tema delle norme sull’interruzione volontaria di gravidanza, regolata in Italia dalla legge 194 del 1978, è stato un emendamento del deputato di Fratelli d’Italia Lorenzo Malagola. Approvato in commissione Bilancio alla Camera è finito, nonostante i tentativi di emendamenti soppressivi da parte dell’opposizione, nella legge licenziata da Montecitorio. E da lì nella versione definitiva approvata dall’aula di Palazzo Madama.


Secondo l’emendamento le Regioni nell’organizzare i servizi dei consultori previsti dalla legge 194 – a cui le donne si rivolgono per poter ottenere il certificato medico con il quale accedere all’interruzione volontaria di gravidanza in ospedale – possono “avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”.

Ok del Governo alle regole sull’intelligenza artificiale: fino a 5 anni di carcere per chi froda

Ok del Governo alle regole sull’intelligenza artificiale: fino a 5 anni di carcere per chi frodaRoma, 23 apr. (askanews) – “Chiunque cagiona danno ingiusto inviando, cedendo o diffondendo senza consenso immagini, video o voci falsificate o alterate con sistemi di intelligenza artificiale idonei a ingannare verrà punito con una pena da 1 a 5 anni di carcere”. E’ una delle novità del ddl sull’Intelligenza Artificiale approvato in consiglio dei ministri resa nota dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Se si provoca danno ingiuisto allora scatta la sanzione penale”, ha spiegato.

Ok Governo a regole su Ia: fino a 5 anni di carcere per chi froda

Ok Governo a regole su Ia: fino a 5 anni di carcere per chi frodaRoma, 23 apr. (askanews) – “Chiunque cagiona danno ingiusto inviando, cedendo o diffondendo senza consenso immagini, video o voci falsificate o alterate con sistemi di intelligenza artificiale idonei a ingannare verrà punito con una pena da 1 a 5 anni di carcere”. E’ una delle novità del ddl sull’Intelligenza Artificiale approvato in consiglio dei ministri resa nota dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Se si provoca danno ingiuisto allora scatta la sanzione penale”, ha spiegato.


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Scurati: credo che il fantasma del fascismo abiti ancora il nostro presente

Scurati: credo che il fantasma del fascismo abiti ancora il nostro presenteMilano, 23 apr. (askanews) – “L’Italia è stata la culla del fascismo” e con la trilogia M su Benito Mussolini “pensavo avremmo dovuto finalmente riconoserlo e farci i conti, per poi lasciarcelo alle spalle una volta per tutte”, ma “credo che l’Italia non abbia mai fatto questi conti, non ha attraversato il fantasma e credo che quel fantasma abiti ancora il nostro presente” anche in “una forma meno appariscente” di quella di chi oggi fa i saluti fascisti, eppure “molto più efficace”. Lo ha detto lo scrittore Antonio Scurati durante il convegno “Come sta la democrazia?” organizzato dalla Fondazione Feltrinelli, in occasione della presentazione del libro di Angela Mauro “Europa Sovrana”.


“La cronaca attuale è ancora infestata dalle sopravvivenze dei nostalgici del fascismo, la scena europea lo è altrettanto, e allora l’unico modo per fugare il fantasma del fascismo è attraversarlo, riconoscere di esser stati fascisti in un senso antitetico rispetto a quello che pensa la seconda carica dello Stato, cioè nel senso di esserlo stato e non esserlo più, vedendolo come abisso di abiezione” ha aggiunto lo scrittore. “Non intendevo” scrivendo di Mussolini “descrivere la nostra attualità” ma “l’esperienza di lettura di migliaia di lettori che lo hanno usato come mappa cognitiva per interpretare il nostro presente” non solo in Italia ha portato a evidenziare una “linea di filiazione” tra “alcuni aspetti” del fascismo storico e del Mussolinismo e “i populismi e sovranismi di oggi” ha concluso Scurati.

Fascismo,Scurati: cronaca è ancora infestata di sue sopravvivenze

Fascismo,Scurati: cronaca è ancora infestata di sue sopravvivenzeMilano, 23 apr. (askanews) – “L’Italia è stata la culla del fascismo” e con la trilogia M su Benito Mussolini “pensavo avremmo dovuto finalmente riconoserlo e farci i conti, per poi lasciarcelo alle spalle una volta per tutte”, ma “credo che l’Italia non abbia mai fatto questi conti, non ha attraversato il fantasma e credo che quel fantasma abiti ancora il nostro presente” anche in “una forma meno appariscente” di quella di chi oggi fa i saluti fascisti, eppure “molto più efficace”. Lo ha detto lo scrittore Antonio Scurati durante il convegno “Come sta la democrazia?” organizzato dalla Fondazione Feltrinelli, in occasione della presentazione del libro di Angela Mauro “Europa Sovrana”.


“La cronaca attuale è ancora infestata dalle sopravvivenze dei nostalgici del fascismo, la scena europea lo è altrettanto, e allora l’unico modo per fugare il fantasma del fascismo è attraversarlo, riconoscere di esser stati fascisti in un senso antitetico rispetto a quello che pensa la seconda carica dello Stato, cioè nel senso di esserlo stato e non esserlo più, vedendolo come abisso di abiezione” ha aggiunto lo scrittore. “Non intendevo” scrivendo di Mussolini “descrivere la nostra attualità” ma “l’esperienza di lettura di migliaia di lettori che lo hanno usato come mappa cognitiva per interpretare il nostro presente” non solo in Italia ha portato a evidenziare una “linea di filiazione” tra “alcuni aspetti” del fascismo storico e del Mussolinismo e “i populismi e sovranismi di oggi” ha concluso Scurati.

Dl Pnrr, ok Senato alla fiducia con 95 sì e 68 no, 1 astenuto

Dl Pnrr, ok Senato alla fiducia con 95 sì e 68 no, 1 astenutoRoma, 23 apr. (askanews) – L’aula di palazzo Madama ha votato la fiducia posta dal Governo sul disegno di legge di conversione del decreto Pnrr, decreto legge 2 marzo 2024, n. 19 “recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. I sì sono stati 95, i no 68, una astensione.


Il provvedimento era in seconda lettura ed è stato approvato nel medesimo testo già votato dalla Camera. Diventeranno legge, in conseguenza della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, anche le norme sulla retribuzione del presidente del Cnel, Renato Brunetta, e sulla presenza nei consultori delle associazioni antiabortiste, contestate perché considerate non omogenee per materie dalle opposizioni.

Fascismo, Scurati: alcune sue caratteristiche sono già tornate

Fascismo, Scurati: alcune sue caratteristiche sono già tornateMilano, 23 apr. (askanews) – “Mi pare del tutto evidente che quel che mi era parso di vedere” due anni fa sulla “deriva fascistoide” dell’Italia, “non fascista perché quella non torna più, è già qui” perché “quello che doveva tornare” del fascismo “è già tornato”. Lo ha detto lo scrittore Antonio Scurati durante il convegno “Come sta la democrazia?” organizzato dalla Fondazione Feltrinelli, in confronto con Angela Mauro autrice del libro “Europa Sovrana”.


“Non aspettate da domani questa verifica di ciò che del fascismo è ancora vivo, è già qui, in tante piccole e grandi cose, comprese quelle che mi hanno riguardato” ha aggiunto riferendosi implicitamente alla mancata messa in onda sulla Rai del suo monologo preparato per il 25 aprile. Scurati ha citato, ad esempio, la “virulenta polemica antiparlamentare” che “caratterizza tutti i populismi, anche quelli di sinistra”.

Cecilia Strada: Schlein ha cambiato il Pd, ora si puo camminare insieme

Cecilia Strada: Schlein ha cambiato il Pd, ora si puo camminare insiemeMilano, 23 apr. (askanews) – Grazie al “cambimento di rotta” impresso al Partito Democratico da Elly Schlein, ora è possibile “fare un pezzo di strada insieme”. Cecilia Strada spiega così la sua candidatura alle Europee con il Pd, da indipendente e capolista nella circoscrizione Nord Ovest. Lo stesso partito che pochi anni fa siglava il memorandum con la Libia per il respingimento dei migranti, che Strada ha semprecontestato duramente: “Il memorandum Italia Libia è una delle cose che conosco meglio: ho sentito la puzza fisica di quel memorandum, ho toccato le cicatrici, le frustate, le ferite, ho ascoltato i racconti degli stupri, quelli che ti dicono che se fosse arrivata la Guardia costiera libica si sarebbero buttati in mare perchè meglio morti che in Libia. È chiaro che non avrei mai potuto sentirmi a casa nemmeno da indipendente in un partito che continua a fare quelle cose lì. Ma questo è il primo e più importante esempio di come Schlein ha cambiato la rotta del partito”, ha spiegato Strada.


Strada sottolinea: “Siamo passati dagli accordi con la Libia nel 2017 alla campagna per le Europee di quest’anno, con lo slogan ‘Un mare non un cimitero’. Questo è il partito che oggi chiede una missione europea di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, che non vota più per finanziare gli accordi con la Libia, che non ha votato il Patto Ue migrazione e asilo: in questo partito io posso fare un pezzo di rotta insieme”. Anche perchè “stavo ragionando negli ultimi mesi e anni su come poter massimizzare l’impatto di quello che faccio per aiutare gli altri. Ho avuto la fortuna e il privilegio di essere molte volte nel posto giusto al momento giusto per aiutare le persone e mi sembra di avere fatto sempre troppo poco. Nel Pd posso massimizzare l’impatto e andare in Europa a fare una lotta per la giustizia sociale”, visto che “Schlein ha deciso di cambiare rotta a questo partito”.


“Le destre dilagano, la guerra infiamma, le diseguaglianze mettono a rischio la tenuta civile e la democrazia, quindi ho deciso di candidarmi. Non sarebbe successo tre anni fa ma quando me lo ha chiesto Elly Schlein di fare la mia parte, io dopo 30 anni in cui chiedevo alla politica di fare la sua parte ho deciso di fare la mia”. Certamente non su tutti i temi c’è identità di vedute col Pd, ma “il Partito Democratico non è un monolite, è una galassia in cui c’è spazio anche per poterla pensare diversamente. Adesso importante è la rotta, la mia priorità è sempre stata la giustizia sociale e Schlein è stata chiara su questo”. Con l’auspicio di convincere a votare Pd anche chi non lo votava: “Me lo auguro, esattamente come io non avrei potuto votare Pd quando era il Pd degli accordi con la Libia. Ora penso che ci sia l’occasione per fare un pezzo di strada insieme”.

Bernini: nessun dialogo con chi aggredisce le forze dell’ordine

Bernini: nessun dialogo con chi aggredisce le forze dell’ordineRoma, 23 apr. (askanews) – “Nessun dialogo con chi aggredisce le forze dell’ordine e fa irruzione con la violenza nei convegni. Massima solidarietà ai tutori dell’ordine che anche oggi hanno dimostrato professionalità e dedizione. Quanto accaduto oggi a Torino è intollerabile e dimostra ancora di più l’utilità del comitato ordine e sicurezza convocato per domani”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a proposito degli scontri questa mattina a Torino durante il corteo organizzato da collettivi universitari contro la conferenza “L’Italia tecnologica motore dell’internazionalizzazione” degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli con la presenza di numerosi ministri. I manifestanti stavano cercando di raggiungere il castello del Valentino, sede dei lavori, e hanno cercato di forzare il cordone di polizia schierato, ma sono stati respinti.

Patto stabilità, Conte: solo M5S contro nuovo patto Ue,non capisco

Patto stabilità, Conte: solo M5S contro nuovo patto Ue,non capiscoRoma, 23 apr. (askanews) – “Oggi in Europa il M5S ha votato contro il Patto di stabilità che condanna l’Italia a tagli miliardari che colpiranno ogni anno sanità, diritti, investimenti, imprese, infrastrutture e crescita, per dare spazio a nuove manovre lacrime e sangue. Non capisco le scelte delle altre forze politiche italiane. Non mi capacito del perché il M5S sia rimasto solo a votare contro un accordo che taglia le gambe alla crescita dell’Europa e dell’Italia”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Si torna all’austerità, si chiude la porta in faccia – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio – al radicale cambiamento che avevamo avviato in Europa nel segno della solidarietà e della crescita con i 209 miliardi del Pnrr. Il premio facce di bronzo va a Meloni e soci. In campagna elettorale erano i ‘patrioti’ e Meloni urlava che per l’Europa sarebbe ‘finita la pacchia’. Poi sono andati al Governo e nei mesi scorsi hanno dato l’ok, senza alzare un dito, a questo accordo europeo che danneggia l’Italia. Il ministro Giorgetti ha parlato di ‘accordo sostenibile’, Meloni ha detto pubblicamente di essere ‘soddisfatta’ da questo bel pacchetto di tagli, definendolo un ‘compromesso di buonsenso’. Oggi però colpo di scena. Siamo alle porte della campagna elettorale europea ed ecco che su quello stesso pacchetto di tagli e austerità, a suo tempo appoggiato da Meloni e Giorgetti, all’Europarlamento FdI e la Lega si astengono”. “Delle due ipotesi l’una: o al Governo sono dei dilettanti allo sbaraglio che solo oggi si accorgono dei danni di questo accordo, senza nemmeno battersi a Bruxelles per evitare i nuovi vincoli per l’Italia, oppure stanno ingannando gli elettori perché fra poche settimane si vota per le Europee e non vogliono lasciare impronte su tagli che strozzeranno il nostro Paese per anni. Quando pagheremo i danni di questo nuovo ‘Pacco di Stabilità e decrescita’ ricordatevi – ha concluso Conte – a chi presentare il conto”.