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Navalny, Calenda lancia iniziativa di piazza. Schlein: noi ci siamo

Navalny, Calenda lancia iniziativa di piazza. Schlein: noi ci siamoRoma, 17 feb. (askanews) – Il leader di Azione, Carlo Calenda, lancia una iniziativa di piazza a Roma per ricordare Navalny, il dissidente russo morto ieri nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo-Nenets, dove era detenuto. E la segretaria Pd Elly Schlein aderisce.


“In tutta Europa – scrive Calenda su X – grandi piazze spontanee si sono radunate per ricordare Navalny. In Italia non è accaduto. Credo sia opportuno che le forze politiche europeiste e democratiche promuovano un’iniziativa congiunta lunedì pomeriggio a Roma alla ripresa dei lavori parlamentari”. La risposta di Schlein non si fa attendere: “Noi ci siamo. Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà, per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny”, scrive la leader dem sui social.

De Luca: non decide Meloni quando e dove andare a manifestare

De Luca: non decide Meloni quando e dove andare a manifestareNapoli, 17 feb. (askanews) – “L’unico insulto, ieri, l’ha rivolto la Meloni a quelli che erano andati a manifestare perché in un Paese democratico non decide la Meloni quando e dove dobbiamo andare a manifestare. Chiaro?”. A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento alla manifestazione contro l’autonomia e lo sblocco dei fondi Sviluppo e coesione in corso al teatro Sannazaro di Napoli con esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo.


“L’insulto ieri l’ha fatto il governo quando voleva impedire a 200 sindaci con la fascia e a migliaia di persone di attraversare via del Corso perché avevamo un appuntamento per fare un sit-in al ministero della Coesione – ha ricostruito il governatore – Quello è stato un insulto, a persone elette dal popolo. E’ stato un insulto trovare le porte sbarrate del governo”, ha concluso “Leggo che sui giornali i titoli sono per il mio insulto alla Meloni. Il vero insulto lo ha fatto questo Governo, bloccando per un anno e mezzo i fondi Fsc che servono al Sud per ridurre il divario con il Nord. L’insulto è quello di non aver fatto trovare nessuno e non aver dato risposte a 200 sindaci e migliaia di cittadini italiani”. “Ieri – ha aggiunto il governatore – ho parlato a piazza Santi Apostoli per un’ora e nessuno ha offeso nessuno. Hanno mandato un giro in fuori onda mentre ero a Montecitorio a bere un bicchiere d’acqua. Bisogna stare attenti, era una cosa detta a mezza voce”. “Oggi i titoli principali sono l’insulto di De Luca alla Meloni – ha concluso – siamo alla follia. Siamo in un Paese malato di conformismo e opportunismo e in cui l’opinione pubblica sembra aver perso la ragione critica. Ci si è ridotti a un titolo su una battuta”.

Mattarella: morte Navalnyj riporta a tempi più bui della storia

Mattarella: morte Navalnyj riporta a tempi più bui della storiaRoma, 16 feb. (askanews) – “La morte di Aleksej Navalnyj nel carcere russo di Kharp rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell’opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti. Esprimo alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Autonomia, De Luca guida protesta Sud e attacca Meloni. Tensione a Chigi

Autonomia, De Luca guida protesta Sud e attacca Meloni. Tensione a ChigiRoma, 16 feb. (askanews) – Si inasprisce il duello a distanza tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Mentre la premier è in Calabria con il ministro Fitto per la firma dell’accordo di sviluppo e coesione, De Luca è arrivato a Roma con centinaia di sindaci del meridione per manifestare contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione.


Il governatore, prima di salire sul palco in Piazza Santi Apostoli, ha lanciato le prime frecciate alla premier. “Se Meloni pensa che la dignità del Sud sia in vendita si sbaglia, la manifestazione di oggi serve a ricordare alla presidente del consiglio e a tutto il governo che la dignità del Sud non è in vendita. Quindi chieda scusa perché sta bloccando risorse essenziali per creare lavoro”. E ancora “chi governa non può prendere le risorse come se fossero un bottino di famiglia e fare quello che vuole. La democrazia vive se vengono rispettati i diritti di tutti”. Al termine della manifestazione, De Luca e centinaia di sindaci del Sud si sono spostati verso il ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, a Largo Chigi, per chiedere che una delegazione fosse ricevuta da un capo di gabinetto del dicastero. Ma davanti all’ingresso hanno trovato un cordone di agenti di polizia che li ha bloccati facendo salire la tensione, con spintoni e ressa di telecamere.


Dopo oltre mezz’ora di attesa, De Luca e i sindaci hanno cambiato obiettivo: Palazzo Chigi. Ma anche l’ingresso su piazza Colonna, presidiato dalla Celere è risultato invalicabile. Dai manifestanti, che hanno bloccato la circolazione su via del Corso, si è alzato il grido “fascisti, fascisti” ed è stata intonata “Bella ciao”. Solo De Luca è riuscito a fatica a superare il cordone di agenti di polizia e a dirigersi verso la sede del governo chiusa precedentemente per questioni di sicurezza. “A Roma sono scomparsi tutti quanti…”, ha commentato il governatore campano.


Intanto, la premier in Calabria, informata delle tensioni davanti a Palazzo Chigi, ha commentato con i giornalisti: “Se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più. Tutti i presidenti di Regione hanno capito il senso di quello che stiamo facendo. E’ il decimo accordo che firmiamo, e ne seguiranno altri: tutti sono collaborativi tranne uno, ma nemmeno mi stupisce troppo”, ha detto riferendosi a De Luca. Non si è fatta attendere la risposta del presidente campano, alla fine entrato in un palazzo delle istituzioni, Montecitorio. Conversando con i cronisti, che gli riferivano il commento della premier ha definito Meloni “una str… Per lavorare ci servono i soldi. È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci che non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione? Lavora tu, str…”, ha detto prima di uscire dalla Camera dei deputati e dirigersi verso la Prefettura dove è stato ricevuto dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini. “È andato bene”. Queste le uniche parole del governatore uscendo dalla sede in via Quattro Novembre. “Abbiamo avuto la possibilità di parlare col prefetto e lasciargli un messaggio da rivolgere alla presidente Meloni e al governo”, ha spiegato uno dei sindaci della delegazione ricevuta dal prefetto.

Autonomia, De Luca guida protesta del Sud e attacca Meloni

Autonomia, De Luca guida protesta del Sud e attacca MeloniRoma, 16 feb. (askanews) – Si inasprisce il duello a distanza tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Mentre la premier è in Calabria con il ministro Fitto per la firma dell’accordo di sviluppo e coesione, De Luca è arrivato a Roma con centinaia di sindaci del meridione per manifestare contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei Fondi di Sviluppo e Coesione.


Il governatore, prima di salire sul palco in Piazza Santi Apostoli, ha lanciato le prime frecciate alla premier. “Se Meloni pensa che la dignità del Sud sia in vendita si sbaglia, la manifestazione di oggi serve a ricordare alla presidente del consiglio e a tutto il governo che la dignità del Sud non è in vendita. Quindi chieda scusa perché sta bloccando risorse essenziali per creare lavoro”. E ancora “chi governa non può prendere le risorse come se fossero un bottino di famiglia e fare quello che vuole. La democrazia vive se vengono rispettati i diritti di tutti”.Al termine della manifestazione, De Luca e centinaia di sindaci del Sud si sono spostati verso il ministero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, a Largo Chigi, per chiedere che una delegazione fosse ricevuta da un capo di gabinetto del dicastero. Ma davanti all’ingresso hanno trovato un cordone di agenti di polizia che li ha bloccati facendo salire la tensione, con spintoni e ressa di telecamere.


Dopo oltre mezz’ora di attesa, De Luca e i sindaci hanno cambiato obiettivo: Palazzo Chigi. Ma anche l’ingresso su piazza Colonna, presidiato dalla Celere è risultato invalicabile. Dai manifestanti, che hanno bloccato la circolazione su via del Corso, si è alzato il grido “fascisti, fascisti” ed è stata intonata “Bella ciao”.Solo De Luca è riuscito a fatica a superare il cordone di agenti di polizia e a dirigersi verso la sede del governo chiusa precedentemente per questioni di sicurezza. “A Roma sono scomparsi tutti quanti…”, ha commentato il governatore campano.


Intanto, la premier in Calabria, informata delle tensioni davanti a Palazzo Chigi, ha commentato con i giornalisti: “Se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più. Tutti i presidenti di Regione hanno capito il senso di quello che stiamo facendo. E’ il decimo accordo che firmiamo, e ne seguiranno altri: tutti sono collaborativi tranne uno, ma nemmeno mi stupisce troppo”, ha detto riferendosi a De Luca.Non si è fatta attendere la risposta del presidente campano, alla fine entrato in un palazzo delle istituzioni, Montecitorio. Conversando con i cronisti, che gli riferivano il commento della premier ha definito Meloni “una str… Per lavorare ci servono i soldi. È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci che non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione? Lavora tu, str…”, ha detto prima di uscire dalla Camera dei deputati e dirigersi verso la Prefettura dove è stato ricevuto dal prefetto di Roma, Lamberto Giannini. “È andato bene”. Queste le uniche parole del governatore uscendo dalla sede in via Quattro Novembre. “Abbiamo avuto la possibilità di parlare col prefetto e lasciargli un messaggio da rivolgere alla presidente Meloni e al governo”, ha spiegato uno dei sindaci della delegazione ricevuta dal prefetto.


 

Protesta trattori, Schlein: no tardive cavalcate, governo ascolti come noi

Protesta trattori, Schlein: no tardive cavalcate, governo ascolti come noiRoma, 16 feb. (askanews) – Il Pd oggi ha “avviato un confronto” con agricoltori e ambientalisti. Lo faccia anche il governo di Giorgia Meloni invece di affidarsi solo a “tardive cavalcate” della protesta dei trattori. Così la segretaria del Pd Elly Schlein concludendo il suo intervento alla ‘Conferenza nazionale sul futuro dell’agricoltura’ organizzata al Nazareno con le associazioni agricole e gli ambientalisti.


“Abbiamo costruito un confronto largo con grande rispetto anche nelle differenze di idee che sono emerse ma con alcuni fatti comuni che sono per il Pd oggi delle piste di lavoro su cui continuare a lavorare insieme. Continuiamo a fare affidamento su questo metodo” di confronto “che speriamo anche il governo potrà adottare perché di ascolto non ne abbiamo visto tanto ma solo tardive cavalcate dei trattori. Speriamo invece che possa essere di stimolo per chi guida in questo momento il Paese. Noi come opposizione faremo senz’altro, rafforzati da questo scambio, la nostra parte sviluppando proposte concrete per migliorare il futuro, tenendo insieme la giustizia sociale, la giustizia ambientale e la tutela del lavoro”, ha sottolineato.

Autonomia, Meloni: non indebolisce Sud, cittadini non la temano

Autonomia, Meloni: non indebolisce Sud, cittadini non la temanoRoma, 16 feb. (askanews) – L’Autonomia differenziata non è “un tentativo di indebolire ma di rafforzare, consapevoli dell’enorme potenziale del Mezzogiorno d’Italia e della sua gente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla firma dell’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.


“I cittadini – ha aggiunto – non devono avere paura di niente perchè hanno affrontato di tutto, compresa la criminalità organizzata. Possono e devono poter contare sulla sfida della reponsabilità. Noi combatteremo la ‘Ndrangheta così dimostrando che lo Stato quando ti dà qualcosa non ti chiede in cambio la tua libertà, come fa invece la criminalità organizzata. Ma lo Stato deve esserci e deve esserci con risposte serie che sono quelle che stiamo cercando di costruire”. L’Autonomia “non crea un divario tra Nord e Sud ma tra amministrazioni capaci e quelle che capaci non sono state”, ha concluso.

Il crollo a Firenze, Meloni: una vicenda che lacera le nostre coscienze

Il crollo a Firenze, Meloni: una vicenda che lacera le nostre coscienzeRoma, 16 feb. (askanews) – “Sento l’obbligo di parlare, iniziando il mio intervento, di una brutta vicenda avvenuta a Firenze, dove ci sono operai rimasti coinvolti in un incidente in un cantiere. A nome mio, del governo, dell’Italia, di tutti gli amministratori, il mio cordoglio e la mia vicinanza alle famiglie. Stiamo seguendo gli sviluppi della vicenda. Preghiamo per le persone ferite e per quelle che ancora non si trovano. E’ un’altra vicenda che lacera le nostre coscienze: persone che escono per lavorare e non tornano a casa. Voglio mandare un abbraccio, un pensiero e assicurare la nostra attenzione”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, alla firma dell’Accordo per il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.

Mattarella: c’è la tendenza a sostituire il potere delle armi al dialogo

Mattarella: c’è la tendenza a sostituire il potere delle armi al dialogoRoma, 16 feb. (askanews) – “Rivolgo un saluto cordiale agli organizzatori e ai partecipanti alla conferenza che il Soft Power ha significativamente scelto di tenere quest’anno in India. Le riflessioni delle espressioni migliori della società civile contribuiscono in maniera rilevante a inquadrare i processi della geopolitica del presente, soprattutto in un mondo dilaniato da conflitti, indicativi di una tendenza a sostituire il potere delle armi – l’hard power – alla persuasione e al dialogo”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla India Soft Power Conference in corso nel Kerala, organizzata dal presidente del Soft Power Club Francesco Rutelli su invito di Amitabh Kant, Sherpa del G20 per il Presidente indiano Narendra Modi.


“In questo contesto, segnato in molte parti del mondo da indicibili lutti, la conferenza – prosegue – contribuisce alla tenace attività di chi a tutte le latitudini si impegna per promuovere la cooperazione internazionale ed il multilateralismo. Si tratta peraltro, di valori che condividiamo con l’India. Il Soft Power Club ha il merito di promuovere questo approccio da tempo con apprezzabile originalità, concentrando la sua attività sulle grandi sfide dell’epoca contemporanea: dalla sostenibilità, al progresso tecnologico ad un dialogo interculturale che sappia essere efficace strumento per la costruzione di soluzioni condivise. In questo percorso può contare sul tessuto di esperienze e tradizioni culturali ed economiche di cui l’Italia è così ricca e sull’apporto fattivo delle tante personalità italiane ed internazionali unite dalla riflessione sul Soft Power”.

Mattarella: c’è tendenza a sostituire potere delle armi al dialogo

Mattarella: c’è tendenza a sostituire potere delle armi al dialogoRoma, 16 feb. (askanews) – “Rivolgo un saluto cordiale agli organizzatori e ai partecipanti alla conferenza che il Soft Power ha significativamente scelto di tenere quest’anno in India. Le riflessioni delle espressioni migliori della società civile contribuiscono in maniera rilevante a inquadrare i processi della geopolitica del presente, soprattutto in un mondo dilaniato da conflitti, indicativi di una tendenza a sostituire il potere delle armi – l’hard power – alla persuasione e al dialogo”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato alla India Soft Power Conference in corso nel Kerala, organizzata dal presidente del Soft Power Club Francesco Rutelli su invito di Amitabh Kant, Sherpa del G20 per il Presidente indiano Narendra Modi.


“In questo contesto, segnato in molte parti del mondo da indicibili lutti, la conferenza – prosegue – contribuisce alla tenace attività di chi a tutte le latitudini si impegna per promuovere la cooperazione internazionale ed il multilateralismo. Si tratta peraltro, di valori che condividiamo con l’India. Il Soft Power Club ha il merito di promuovere questo approccio da tempo con apprezzabile originalità, concentrando la sua attività sulle grandi sfide dell’epoca contemporanea: dalla sostenibilità, al progresso tecnologico ad un dialogo interculturale che sappia essere efficace strumento per la costruzione di soluzioni condivise. In questo percorso può contare sul tessuto di esperienze e tradizioni culturali ed economiche di cui l’Italia è così ricca e sull’apporto fattivo delle tante personalità italiane ed internazionali unite dalla riflessione sul Soft Power”.