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Meloni a Tokyo, in agenda Kishida e vertici con i grandi gruppi

Meloni a Tokyo, in agenda Kishida e vertici con i grandi gruppiTokyo, 4 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è oggi a Tokyio per una missione che ha un duplice obiettivo: da un lato il passaggio di consegne tra la presidenza giapponese e quella italiana del G7, dall’altro il consolidamento dei rapporti economici con il governo e le grandi imprese del Paese.


Meloni era attesa nella capitale giapponese oggi alle 19.30 (le 11.30 in Italia). Domani, alle 18.30 ore locali, vedrà a Palazzo Kantei il premier Kishida Fumio, per un incontro che avrà al centro l’agenda del G7, le relazioni bilaterali ma anche i grandi temi di politica internazionale. Alle 19.20 sono previste dichiarazioni congiunte alla stampa. Prima però, alle 16, nella residenza dell’ambasciatore italiano, incontrerà i vertici dei grandi gruppi economici con interessi in Italia. L’obiettivo, viene sottolineato, è “rafforzare le già ottime collaborazioni industriali, promuovere nuovi partenariati e attrarre investimenti”.


Meloni incontrerà quindi i vertici di Mitsubishi Heavy Industries; Hitachi Ltd; Ntt (Nippon Telegraph and Telephone) corporation; Denso Corporation; Ebara Corporation; Mitsubishi Ufj Financial Group inc. (mufg); Marubeni Corporation; Mitsui & Co. Mitsubishi Heavy Industries è una delle più grandi aziende multinazionali nei settori aerospazio e industria della difesa, infrastrutturale, ingegneria e meccanica del Giappone, con sede a Tokyo. Mitsubishi è l’azienda leader giapponese nel programma trilaterale (UK, Italia e Giappone) Global Combat Air Program (GCAP) nel settore della difesa.


Hitachi Ltd, multinazionale che opera principalmente nei settori dell’elettronica, ferroviario e Digital Mobility Transition, e produzione di batterie, ha un investimento complessivo in Italia superiore al miliardo di euro. Ntt (Nippon telegraph and telephone) Corporation, multinazionale del settore IT (telecomunicazioni, servizi finanziari e multi-utility, manifatturiero e sanità) è presente in Italia (Milano, Roma, Torino, Genova, Treviso, Pisa, Napoli e Cosenza) attraverso la controllata NTT DATA Italia. A Cosenza è localizzato uno dei 3 maggiori hub mondiali di ricerca e sviluppo (insieme a quelli di Tokyo e Palo Alto, in California) che opera in stretta collaborazione con l’Università della Calabria e con il territorio. Sul tavolo ci sono investimenti per il rafforzamento delle sedi di Napoli, Roma, Torino e Cosenza e apertura sedi in Sicilia e Puglia.


Denso Corporation fa parte del Gruppo Toyota e si concentra principalmente nei settori di sviluppo e produzione di sistemi integrati e componenti automobilistici. Presente in Italia con le controllate DENSO Thermal Systems S.p.A. a Poirino (Torino), ex Magneti Marelli Climatizzazione, nel settore macchinari-automotive, e DENSO Manufacturing Italia S.p.A. (in provincia di Chieti) nel settore elettronica-automotive. Ebara Corporation opera nel settore della produzione di macchinari industriali (componentistica di precisione e pompe idrauliche) e nei settori energia, ambiente e infrastrutture (produzione di compressori, turbine, termovalorizzatori e impianti di trattamento delle acque reflue). Presente in Italia dal 1989 con la controllata EBARA Pumps Europe (EPE) Spa con sede attuale a Gambellara (provincia di Vicenza), EPE rappresenta uno dei più importanti produttori di elettropompe per il mercato industriale e domestico in Europa, operando nel drenaggio e acque reflue, nell’industria, nell’approvvigionamento idrico e nell’edilizia civile grazie al nuovo stabilimento di Gambellara, il più grande in Europa del Gruppo, inaugurato nel 2018. Mitsubishi Ufj Financial Group inc. (MUFG) – creato nel 2005 dalla fusione tra Mitsubishi Tokyo Financial Group e UFJ Group – MUFG è il più grande gruppo bancario del Giappone e quarto a livello mondiale – è presente in Italia con la sua branch di Milano sin dal 1972, ha all’attivo una partnership con il MIMIT (e in precedenza Invitalia) per l’attrazione e la facilitazione degli investimenti giapponesi in Italia e negli anni ha sostenuto investimenti di gruppi e aziende italiane in alcuni settori strategici come energia e infrastrutture. Mitsui & Co., Ltd., una delle principali società di trading e investimento del Giappone, opera in vari settori tra cui risorse minerarie e metalliche, energia, macchinari e infrastrutture, prodotti chimici, prodotti siderurgici, innovazione e sviluppo aziendale. Presente a Milano dal 1969 come Mitsui & Co. Italia S.p.A., si occupa principalmente di importazione ed esportazione dall’Italia di fibre e tessuti, abbigliamento e accessori, prodotti alimentari, chimici, plastici, compositi, componenti per macchinari, attrezzature industriali e prodotti farmaceutici. Marubeni Corporation è tra le più importanti trading company del Giappone con un ampio ventaglio di settori di investimento tra cui IT solutions, food e agri business, infrastrutture e mobilità, spazio e aerospazio, edilizia e costruzioni, finanza. Lo scorso novembre ha annunciato un investimento come lead investor nell’azienda italiana D-Orbit nel settore della space economy.

Catania, Meloni: ragazza stuprata, Stato garantirà giustizia

Catania, Meloni: ragazza stuprata, Stato garantirà giustiziaRoma, 3 feb. (askanews) – La premier Giorgia Meloni ha espresso la propria “solidarietà” alla ragazza stuprata a Catania, “alla famiglia e al fidanzato e per dire che lo Stato ci sarà e garantirà che sia fatta giustizia”. Così la premier Giorgia Meloni, nel suo intervento durante la visita al Polo 3Sun Gigafactory, del gruppo Enel, in contrada Torre Allegra (Catania).


“Mi ha molto colpito”, ha detto Meloni ricordando che lo stupro è avvenuto “nel giorno in cui si celebra una giovanissima martire della tradizione cristiana” e sottolineando come “si debba vedere una giovanissima martire della violenza sessuale”.

Protesta trattori, Meloni: per agricoltori fondi salgono a 8 miliardi

Protesta trattori, Meloni: per agricoltori fondi salgono a 8 miliardiCatania , 3 feb. (askanews) – “In Italia smetteremo di non spendere soldi disponibili. Ogni singolo euro che può essere speso andrà speso. Abbiamo rinegoziato il Pnrr per rendere le risorse più aderenti alle esigenze. Ci sono fondi per le imprese, per il comparto agricolo. Il mondo degli agricoltori per noi è molto importante, le risorse del Pnrr dedicate al mondo degli agricoltori che per noi è particolarmente importante passano da 5 a 8 miliardi di euro”. Così il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni intervenendo all’interno dello stabilimento della 3Sun Gifactory di Enel a Catania.

Alcune delle cose che ha detto Meloni nello stabilimento della 3Sun Gifactory di Enel a Catania

Alcune delle cose che ha detto Meloni nello stabilimento della 3Sun Gifactory di Enel a CataniaCatania , 3 feb. (askanews) – “Nel settore del fotovoltaico noi possiamo essere competitivi rispetto ai player internazionali. Dobbiamo crederci. La scommessa è far diventare Catania uno dei poli più importanti nel settore dei pannelli fotovoltaici”. Così il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni intervenendo all’interno dello stabilimento della 3Sun Gifactory di Enel a Catania.


Per il governo occorre “garantire l’approvvigionamento energetico, farlo lavorando sulla transizione ecologica, farlo senza rischiare di passare da una dipendenza ad un’altra dipendenza che può essere ugualmente problematica”. La sostenibilità ambientale deve essere anche “sostenibilità sociale ed economica”, ha ribadito la premier, perché “non ha molto senso – ha aggiunto – che mentre ci liberiamo dalla dipendenza della Russia ci consegnamo mani e piedi ad altre dipendenze catene di approvvigionamento che ugualmente non possiamo controllare. E a questo risponde il progetto di oggi. Dobbiamo essere in grado di produrre la tecnologia che è fondamentale per le nostre scelte strategiche se vogliamo essere padroni del nostro destino”. Per questo, ha concluso, “investiamo ancora di più su questa iniziativa”. “In Italia smetteremo di non spendere soldi disponibili. Ogni singolo euro che può essere speso andrà speso. Abbiamo rinegoziato il Pnrr per rendere le risorse più aderenti alle esigenze. Ci sono fondi per le imprese, per il comparto agricolo. Il mondo degli agricoltori per noi è molto importante, le risorse del Pnrr dedicate al mondo degli agricoltori passano ad 8 miliardi di euro”.

Mattarella: la solidarietà è una pietra angolare per lo sviluppo

Mattarella: la solidarietà è una pietra angolare per lo sviluppoTrento, 3 feb. (askanews) – La solidarietà è “una vitale necessità, abbiamo bisogno di solidarietà, di esprimerla e di riceverla, per sentirci parte di una comunità e della sua storia che va avanti”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di apertura di “Trento Capitale europea e italiana del volontariato 2024”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di apertura di “Trento Capitale europea e italiana del volontariato 2024”.


La solidarietà, ha aggiunto, è anche “una pietra angolare dell’ordinamento” visto che la Costituzione la riconosce come “presupposto per uno sviluppo davvero civile”.

Conte: Sgarbi avrebbe dovuto dimettersi prima

Conte: Sgarbi avrebbe dovuto dimettersi primaFaenza, 3 feb. (askanews) – Le dimissioni del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, “sarebbero dovute arrivare prima”. Così come la premier Meloni “avrebbe dovuto prendere in mano questa situazione ben prima” invece “quando si parla dell’amichettismo di destra o del familismo si volta dall’altra parte”. Questa situazione “ha danneggiato l’immagine dell’Italia”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, all’assemblea dell’Emilia-Romagna a Faenza.


“Noi ci siamo battuti con tenacia per ottenere questo risultato – ha detto Conte a margine del suo intervento in assemblea -. Avremmo voluto che si arrivasse prima, perché siamo stati sui più importanti quotidiani internazionali per questa notizia che ha danneggiato l’immagine dell’Italia”.

Il padre di Ilaria Salis: appello a tutti i politici, spegnere le polemiche

Il padre di Ilaria Salis: appello a tutti i politici, spegnere le polemicheRoma, 2 feb. (askanews) – “É il momento di fare un appello, io veramente faccio un appello a tutti i politici e giornalisti di smorzare i tomi e spegnere le polemiche per far lavorare serenamente le persone delle istituzioni che stanno dando un valido contributo per risolvere questa incresciosa situazione. Ora conta soltanto l’interesse, in termini di dignità e diritti civili, di mia figlia Ilaria”. Così dice il papà di Ilaria Salis, il signor Roberto Salis, ai microfoni di ‘Cinque minuti’, il programma di Bruno Vespa che andrà in onda questa sera su Rai 1. Oggi c’è stato l’incontro con il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “E’ arrivato il momento che si lascino lavorare serenamente le persone delle istituzioni che stanno dando un valido contributo per risolvere l’incresciosa situazione – ha detto ancora Roberto – adesso quello che conta veramente è soltanto tutelare gli interessi, in termini di dignità e diritti civili, di mia figlia Ilaria”.

Sgarbi: mi dimetto per essere libero, Sangiuliano è senza dignità

Sgarbi: mi dimetto per essere libero, Sangiuliano è senza dignitàMilano, 2 feb. (askanews) – “Ho dato le dimissioni da sottosegretario, dopo avere preso atto della mia asserita incompatibilità a parlare d’arte, a fare conferenze, a presentare mostre e artisti. Io non lo ritengo incompatibile, ma prendo atto che quella incompatibilità è stata identificata, come se presentare libri o fare conferenze fosse incompatibile con l’essere sottosegretario. Io preferisco essere libero di parlare di Michelangelo o di Dante e non fare il sottosegretario”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi, a margine dell’evento La Ripartenza a Milano, confermando le proprie dimissioni da sottosegretario alla Cultura.


Sgarbi ha parlato di una “precisa azione” mediatica per portarlo alle dimissioni, quindi ha denunciato le lettere anonime “che poi il ministro manda all’Antitrust”. “Non sento il ministro Sangiuliano dal 23 ottobre – ha aggiunto Sgarbi – del resto non posso sentire una persona che riceve una lettera anonima e la manda all’Antitrust. Le lettere anonime si buttano via, gli uomini che hanno dignità non accolgono le lettere anonime. L’Antitrust dice: ‘dalle lettere anonime che abbiamo ricevuto’ Le ha inviate il ministro”.

Sgarbi:mi dimetto per essere libero,Sangiuliano è senza dignità

Sgarbi:mi dimetto per essere libero,Sangiuliano è senza dignitàMilano, 2 feb. (askanews) – “Ho dato le dimissioni da sottosegretario, dopo avere preso atto della mia asserita incompatibilità a parlare d’arte, a fare conferenze, a presentare mostre e artisti. Io non lo ritengo incompatibile, ma prendo atto che quella incompatibilità è stata identificata, come se presentare libri o fare conferenze fosse incompatibile con l’essere sottosegretario. Io preferisco essere libero di parlare di Michelangelo o di Dante e non fare il sottosegretario”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi, a margine dell’evento La Ripartenza a Milano, confermando le proprie dimissioni da sottosegretario alla Cultura.


Sgarbi ha parlato di una “precisa azione” mediatica per portarlo alle dimissioni, quindi ha denunciato le lettere anonime “che poi il ministro manda all’Antitrust”. “Non sento il ministro Sangiuliano dal 23 ottobre – ha aggiunto Sgarbi – del resto non posso sentire una persona che riceve una lettera anonima e la manda all’Antitrust. Le lettere anonime si buttano via, gli uomini che hanno dignità non accolgono le lettere anonime. L’Antitrust dice: ‘dalle lettere anonime che abbiamo ricevuto…’ Le ha inviate il ministro”.

Pd annuncia Maginot contro il premierato e guarda al referendum

Pd annuncia Maginot contro il premierato e guarda al referendumRoma, 2 feb. (askanews) – L’elezione diretta del premier non è accettabile, il Pd non è disposto nemmeno a sedersi al tavolo se la discussione rimane sul modello proposto dal Ddl Casellati. La linea del partito l’ha dettata ieri sera Elly Schlein ed è stata ribadita questa mattina dai capigruppo durante l’assemblea congiunta di deputati e senatori durante quale la segretaria non è intervenuta. Il messaggio però era già stato dato, non c’è correzione o emendamento possibile per una riforma che prevede l’elezione diretta del premier e per questo i democratici presenteranno innanzitutto emendamenti soppressivi, lunedì, quando scadrà il termine per depositare le proposte di modifica.


Ci saranno anche emendamenti per mettere nero su bianco la controproposta del Pd, per non lasciare a Giorgia Meloni il monopolio delle riforme, i democratici rilanceranno il sistema tedesco, ma ovviamente senza farsi illusioni. Di fatto, il partito pensa già al referendum, perché tutti sono convinti che è lì che si arriverà e sarà l’occasione anche per unire tutte le opposizioni. Durante la riunione dei gruppi, raccontano, tutti hanno concordato sul no all’elezione diretta del premier, un sistema che “non esiste in nessuna altra parte al mondo”, come hanno ribadito in tanti. Certo, più d’uno ha avvertito che la battaglia sarà dura, perché la Meloni può contare su uno slogan che seduce: “Vuoi scegliere tu il premier o vuoi che lo scelgano i partiti?”. Di fatto, appunto, si ragiona già pensando al dopo, come dimostrano anche le parole di Francesco Boccia: “Sono convinto che, in caso di un eventuale referendum contro questa riforma, le opposizioni comunque si uniranno”. Come spiega Federico Fornaro “bisogna entrare in un’ottica per cui sei già in campagna referendaria. La premier lo ha già dettoà”.


Il vero impegno del Pd, a questo punto, è preparare quella battaglia. Anche la presentazione di emendamenti “pro-cancellierato” va in questa direzione, bisogna contrapporre subito una visione alternativa a quella della premier. Ma al tempo stesso, come sottolinea Andrea Giorgis, va chiarito che “non esiste un premierato accettabile, se si intende elezione diretta del presidente del Consiglio. Non ci sono modifiche che lo possano rendere migliore, non è che con il limite dei due mandati diventa accettabile. Nè basta togliere il premio del 55% dalla Costituzione». Anche perché, ragiona qualche altro parlamentare, “per fare la battaglia al referendum non puoi dare l’impressione di accettare qualche correzione al sistema proposto dalla Meloni. Devi proprio metterti sul fronte opposto, con un’idea alternativa”. Idea che, certo, sarà fondamentale comunicare bene, come appunto hanno rilevato in parecchi.