Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Riarmo Ue,Tajani:linea ufficiale governo è quella indicata da Meloni e me

Riarmo Ue,Tajani:linea ufficiale governo è quella indicata da Meloni e meAncona, 8 mar. (askanews) – “Guardare alle forze armate come se fossero soltanto bombe e armi è un errore gravissimo, la linea del governo è molto chiara e l’ha indicata la presidente del Consiglio. Il ministro degli Esteri condivide le posizioni del presidente del Consiglio e quindi questa è la linea ufficiale del governo italiano”. Lo ha ribadito il vice premier e ministro degli esteri Antonio Tajani, rispondendo ad Ancona, a margine dell’evento “Le radici cristiane, il futuro dell’Europa, Forza Italia verso il congresso del Ppe”, a una domanda sulla manifestazione indetta in questa fine settimana dalla Lega per dire No al riarmo deciso dall’Unione europea.


“Quello dell’Europa – ha proseguito Tajani – non è un piano di riarmo, è una scelta per garantire la sicurezza. Le nostre forze armate dovranno essere rinforzate, come quelle di tutta Europa, anche per rispettare gli impegni che abbiamo preso con la Nato e per garantire anche in futuro la sicurezza di ogni cittadino. Servono anche per le operazioni strade sicure, cioè per garantire la sicurezza nelle nostre stazioni, per garantire la sicurezza delle donne, visto che oggi è la festa delle donne, permettendo loro di viaggiare tranquillamente, di poter potersi muovere nelle città senza preoccupazioni. Le nostre forze armate sono quelle che garantiscono il nostro export, pensiamo a quello che stanno facendo con la missione Aspide le navi della marina militare che proteggono i nostri mercantili che portano in estremo oriente i prodotti italiani” e “pensiamo – ha concluso Tajani – a quello che fanno i nostri militari per garantire la pace in medio oriente”.

8 Marzo, Conte: serve parità vera, lotta nei fatti e non solo parole

8 Marzo, Conte: serve parità vera, lotta nei fatti e non solo paroleRoma, 8 mar. (askanews) – “Serve una vera parità sul lavoro. Sottopagate, sfruttate, disoccupate o inattive perché scoraggiate. Mettiamo un punto alla disoccupazione di genere, ripartendo dalla dignità. Serve una lotta contro la violenza di genere che non sia solo a parole. Andiamo oltre, combattiamola con i fatti, a partire dal sostenere l’autonomia finanziaria delle donne che denunciano”. Lo dichiara il presidente M5s Giuseppe Conte, in occasione della giornata internazionale delle donne.


“Serve introdurre – ha proseguito Conte- l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Educare al rispetto, all’affettività, alla parità è uno degli strumenti migliori per far fronte alla violenza, al bullismo e al sessismo. Concretizziamo un cambiamento culturale senza pregiudizi, stereotipi, retaggi e discriminazioni.Serve maggiore rispetto per un diritto, quello all’aborto, che nonostante una legge oggi non può dirsi garantito. Ripartiamo dalle basi che mancano con politiche di welfare serie, servizi di asili nido, più consultori e una lotta alle fake news sulla salute delle donne.Questo è quello che serve, questo è ciò che va difeso”.

8 Marzo,Meloni: è impegno governo donne protagoniste in ogni settore

8 Marzo,Meloni: è impegno governo donne protagoniste in ogni settoreRoma, 8 mar. (askanews) – “Coraggiose, instancabili, determinate: le donne sono il cuore pulsante della nostra società. Ogni giorno, con forza, talento e dedizione, costruiscono, innovano e ispirano. Come Governo, il nostro impegno è garantire a ogni donna le opportunità per essere protagonista in ogni settore, senza ostacoli”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un post su X in occasione della gesta delle donne.


“I numeri parlano chiaro – prosegue la premier -: l’occupazione femminile ha raggiunto il livello più alto di sempre, superando i dieci milioni di donne lavoratrici. Un risultato importante, ma sappiamo che molto resta da fare per una parità piena in ogni ambito. Le donne non devono più scegliere tra carriera e vita privata. La parità significa assicurare a tutte le donne le condizioni per realizzarsi pienamente, senza sacrificare né il lavoro né la vita familiare”. “Continueremo a lavorare – conclude la presidente del Consiglio – per creare le opportunità che permettano a ogni donna di esprimere il proprio potenziale al massimo, senza limiti e senza barriere”.

Mattarella: saggeza ed equilibrio donne veicoli di pace e integrazione

Mattarella: saggeza ed equilibrio donne veicoli di pace e integrazioneRoma, 8 mar. (askanews) – “Le donne sono veicolo di particolare efficacia per l’integrazione e la pace. Voglio rivolgere un pensiero di solidarietà alle donne che, in ogni parte del mondo, sono perseguitate, imprigionate, sottoposte a inaudite violenze. Alle madri costrette a piangere i propri figli caduti in guerra. Alle donne che lottano per vedersi riconosciuti i più elementari diritti, dalla salute, alla libertà, all’istruzione.Facciamo nostro il loro dolore, ascoltiamo la loro voce. Il mondo sarà migliore con forte protagonismo della saggezza e dell’equilibrio delle donne. Buon 8 marzo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nelle conclusioni di un messaggio di auguri alle donne in occasione della festa dell’8 Marzo.

8 Marzo, Mattarella: femminicidio piaga vergognosa inaccettabile

8 Marzo, Mattarella: femminicidio piaga vergognosa inaccettabileRoma, 8 mar. (askanews) – “Particolare attenzione va ancora risposta nel fronteggiare la piaga vergognosa e inaccettabile – della violenza contro le donne. Ogni femminicidio, ogni discriminazione, ogni maltrattamento, sono un’aggressione all’intera società. Occorre continuare con l’opera di repressione e di prevenzione”. Lo dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della giornata internazionale delle donne dell’8 Marzo


“Contemporaneamente – prosegue il capo dello Stato- bisogna proseguire con un’azione educativa, a partire dalle generazioni più giovani, che promuova una cultura di effettiva parità sradicando stereotipi, pregiudizi e abitudini consolidate. C’è bisogno, in questa grande battaglia di civiltà, del contributo di tutti, donne e uomini, che devono trasmettere – in tutti i contesti – una cultura del rispetto e lo sdegno e la riprovazione per parole e azioni discriminatorie e violente”. Buon 8 marzo!».

8 Marzo, Mattarella: colmare i vuoti rimasti per la parità di genere

8 Marzo, Mattarella: colmare i vuoti rimasti per la parità di genereRoma, 8 mar. (askanews) – “Abbiamo acquisito negli ultimi decenni piena consapevolezza che la politiche per la parità di genere, un diritto sancito dalla nostra Costituzione, non si sono risolte solamente in un vantaggio per le donne, ma hanno apportato benefici, ricchezza, frutti positivi per l’intera collettività. La promozione dei diritti va infatti di pari passo con lo sviluppo civile ed economico delle società. Per questo motivo occorre impegnarsi ancora, con decisione e lungimiranza, per colmare quei divari – culturali, salariali, di istruzione, di sviluppo della carriera – che permangono in alcuni ambiti nazionali”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della giornata internazionale delle donne dell’8 marzo.

Governo deve risarcire migranti, Meloni-Salvini contro Corte di Cassazione

Governo deve risarcire migranti, Meloni-Salvini contro Corte di CassazioneRoma, 7 mar. (askanews) – Ad appena due giorni dall’incontro con i magistrati a Palazzo Chigi scoppia un nuovo scontro tra governo e magistratura, raggiungendo livelli così alti da costringere a intervenire con una nota (fatto rarissimo) la prima presidente della Corte di Cassazione.


A far divampare la polemica una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che ha condannato il governo a risarcire un gruppo di migranti trasportati dalla nave Diciotti perché il governo di allora, con Ministro dell’Interno Matteo Salvini (che fu indagato), non indicò subito un porto sicuro per lo sbarco. I migranti furono tenuti sulla nave che li aveva soccorsi dal 16 al 25 agosto del 2018. “L’obbligo del soccorso in mare – hanno scritto tra le altre cose nelle motivazioni i giudici – corrisponde a un’antica regola di carattere consuetudinario, rappresenta il fondamento delle principali convenzioni internazionali, oltre che del diritto marittimo italiano e costituisce un preciso dovere di tutti i soggetti, pubblici o privati, che abbiano notizia di una nave o persona in pericolo esistente in qualsiasi zona di mare in cui si verifichi tale necessità e come tale esso deve considerarsi prevalente su tutte le norme e gli accordi bilaterali finalizzati al contrasto dell’immigrazione irregolare”.


Durissima la reazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che su X, da Bruxelles, parla di applicazione di un principio “assai opinabile”. “Per effetto di questa decisione – accusa – il Governo dovrà risarcire, con i soldi dei cittadini italiani onesti che pagano le tasse, persone che hanno tentato di entrare in Italia illegalmente, ovvero violando la legge dello Stato italiano. Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni, e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante”. Più scomposta la presa di posizione di Salvini che parla di “sentenza vergognosa” e di “un’altra invasione di campo indebita”. “Pagassero i giudici, se amano particolarmente i clandestini, ne accolgano un po’ a casa loro”, tuona il leader della Lega. All’uno-due di Meloni e Salvini si aggiunge subito una “batteria” di comunicati della maggioranza – soprattutto targati Fdi e Lega – a sostegno dell’esecutivo, mentre le opposizioni fanno ‘scudo’ ai magistrati e accusano (con Elly Schlein) il governo di costosi “fallimenti” come quello dei centri in Albania.


La polemica ha però ormai raggiunto e superato il livello di guardia tanto che la prima presidente della Cassazione Margherita Cassano (peraltro della corrente moderata Magistratura Indipendente) decide di scrivere e diffondere una breve nota. “Le decisioni della Corte di Cassazione, al pari di quelle degli altri giudici – sottolinea – possono essere oggetto di critica. Sono, invece, inaccettabili gli insulti che mettono in discussione la divisione dei poteri su cui si fonda lo Stato di diritto”. Parole che non servono a smorzare i toni, anzi. La Lega che replica a Cassano (“di inaccettabile c’è solo la sentenza”) e i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e della Giustizia Carlo Nordio intervengono in serata per dire, il primo, che non condivide “affatto” la decisione e, il secondo, che è “perplesso” perchè “garantire un risarcimento a chi entra in modo illegale nel nostro Paese confligge con il principio di legalità”.


Va dunque in archivio una giornata in cui il rapporto tra esecutivo e magistratura ha toccato uno dei suoi punti più bassi e che – se pur c’era stato un tentativo di ‘ricucitura’ – approfondisce il solco tra i due poteri dello Stato con uno scontro che con ogni probabilità dal Giappone, dove è in visita ufficiale, ha osservato con preoccupazione anche il presidente della Repubblica, e del Csm, Sergio Mattarella.

Migranti, Conte: Meloni contro toghe, distrae cittadini da riarmo

Migranti, Conte: Meloni contro toghe, distrae cittadini da riarmoRoma, 7 mar. (askanews) – “Meloni si è buttata a capofitto a commentare la sentenza della Cassazione sul caso della nave Diciotti. Bisogna capirla. Non vedeva l’ora di distrarre l’attenzione dei cittadini dal folle piano di spese in armi dopo i commenti massacranti ricevuti”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Oggi scrive che è ‘molto frustrante’ spendere soldi per le persone che hanno fatto ricorso. Perché buttare 1 miliardo di euro per dei centri vuoti in Albania è divertente? E l’idea di buttare altri 30-35 miliardi di euro per nuovi armamenti mentre i cittadini vivono con stipendi bassi, pensioni minime da fame, bollette da capogiro e anni di attesa per esami medici la trova eccitante?”. “Il caso Diciotti – ha proseguito l’ex premier – ci riporta a una controversia internazionale con Malta, che si era rifiutata di effettuare le operazioni di soccorso dei migranti nelle acque di sua competenza. Questa controversia venne sbloccata anche grazie al mio intervento, con coinvolgimento di altri Paesi ai fini della redistribuzione. Oggi la Cassazione riconosce il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale per alcuni migranti sulla base di una ‘massima di esperienza’”.


“Le sentenze si rispettano. Si possono anche criticare, ma entrando nel merito delle argomentazioni giuridiche, per chi ne ha capacità e competenza. Di certo – ha concluso Conte – non è accettabile il miserevole criterio utilizzato da Meloni e sodali per criticare i provvedimenti giudiziari, per cui se i magistrati gli danno ragione sono bravi, se gli danno torto sono ‘toghe rosse’”.

Femminicidi, Meloni: con ddl sferzata a piaga intollerabile

Femminicidi, Meloni: con ddl sferzata a piaga intollerabileRoma, 7 mar. (askanews) – “Oggi il Governo compie un altro passo avanti nell’azione di sistema che sta portando avanti fin dal suo insediamento per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime. Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto-legge estremamente significativo, che introduce nel nostro ordinamento il delitto di femminicidio come reato autonomo, sanzionandolo con l’ergastolo, e prevede aggravanti e aumenti di pena per i reati di maltrattamenti personali, stalking, violenza sessuale e revenge porn. Norme che considero molto importanti e che abbiamo fortemente voluto per dare una sferzata nella lotta a questa intollerabile piaga”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Ringrazio i Ministri che hanno lavorato al provvedimento e che ci hanno permesso di raggiungere, alla vigilia della Festa della Donna, questo importante risultato”, aggiunge.

In corso il Cdm per il ddl che introduce l’ergastolo per il femminicidio

In corso il Cdm per il ddl che introduce l’ergastolo per il femminicidioRoma, 7 mar. (askanews) – E’ in corso a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno, il ddl per l’introduzione del “delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime”. “Chiunque cagiona la morte di una donna quando il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti o delle sue libertà o, comunque, l’espressione della sua personalità, è punito con l’ergastolo”. Lo si legge nella nozza del ddl che introduce il delitto di femminicidio grazie a un comma inserito all’577 del codice penale che regolamenta l’applicazione della circostanza aggravante al reato di omicidio.


“Quando ricorre una sola circostanza attenuante ovvero quando una circostanza attenuante concorre con taluna delle circostanze aggravanti di cui al secondo comma, e la prima è ritenuta prevalente, la pena non può essere inferiore ad anni ventiquattro – si legge ancora nella bozza del provvedimento all’esame del Cdm -. Quando ricorrono più circostanze attenuanti, ovvero quando più circostanze attenuanti concorrono con taluna delle circostanze aggravanti di cui al secondo comma, e le prime sono ritenute prevalenti, la pena non può essere inferiore ad anni quindici”.