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Mattarella: sfrenata concentrazione ricchezza mina qualità vita

Mattarella: sfrenata concentrazione ricchezza mina qualità vitaRoma, 19 nov. (askanews) – “La qualità della vita di domani è in discussione, caratterizzato com’è questo periodo dalla sfrenata concentrazione delle ricchezze, che interferisce sulla struttura della società, sullo stesso accesso ai consumi. Ma non è affidata a scelte che siano per noi indisponibili”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’assemblea nazionale di Confesercenti ricordando che “il domani sarà plasmato anche da noi, anche dalle vostre attività, dalle interrelazioni che svilupperete con le istituzioni e con il resto della società”.

Mattarella: non arrendersi a conflitti e squilibri sociali

Mattarella: non arrendersi a conflitti e squilibri socialiRoma, 19 nov. (askanews) – Non bisogna arrendersi a conflitti e squilibri come se fossero “prezzi inevitabili da pagare”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all’Assemblea nazionale di Confesercenti.


In questa epoca di cambiamenti “non sfuggono gli squilibri, i drammatici conflitti, i pericoli. Accondiscendere al pensiero che siano prezzi inevitabili da pagare per il cambiamento sarebbe già una resa – avverte il capo dello Stato -. Non è questo ciò che ci indica la nostra Costituzione. Non sono queste le ragioni fondanti la Repubblica”.

Ue, Prodi-Monti: su voto Commissione no rese dei conti fra partiti

Ue, Prodi-Monti: su voto Commissione no rese dei conti fra partitiRoma, 19 nov. (askanews) – “Abbiamo auspicato per anni che le scelte dell’Unione Europea fossero animate dal dibattito tra le forze politiche, anche per accrescere nei cittadini la consapevolezza delle grandi poste in gioco. Quando è condotto con serietà e rigore, il voto del Parlamento Europeo sui candidati Commissari è una componente essenziale di questo processo democratico. Se però diventa un modo per scaricare sull’Europa regolamenti di conti tra partiti, perdono credibilità sia la politica sia l’Europa”. È quanto si legge in una nota congiunta firmata dall’ex premier ed ex presidente della Commissione europea Romano Prodi e dal senatore a vita Mario Monti, a sua volta ex presidente del Consiglio ed ex commissario Ue, che lanciano un appello: “In questo momento, con le enormi sfide che l’Unione Europea deve fronteggiare ad Est e ad Ovest, confidiamo che, davanti a candidati qualificati come Teresa Ribera o Raffaele Fitto, non prevalgano le tensioni intestine, in particolare tra i gruppi considerati più europeisti quali i popolari e i socialisti”.


“Tali tensioni – sostengono Prodi e Monti – porterebbero a un grave conflitto tra Parlamento e Commissione, proprio i due fattori di spinta verso un’Europa più unita. Potrebbe addirittura derivarne la caduta della Commissione von der Leyen 2, dopo una gestazione di cinque mesi e prima ancora della sua entrata in carica, proprio quando i cambiamenti nella politica americana ci obbligano a costruire un’Europa più forte e più coesa. Il mondo intero guarderebbe all’Europa con derisione. Auspichiamo che in questo grave momento prevalga in tutti il senso di responsabilità”, concludono.

Regionali, Schlein: costruiremo un’alleanza ampia per il Paese

Regionali, Schlein: costruiremo un’alleanza ampia per il PaeseRoma, 19 nov. (askanews) – “I dati confermano che il Pd è il perno della costruzione dell’alternativa alle destre. E ci consegna una grande responsabilità, che infatti abbiamo sempre esercitato all’insegna della massima unità. Noi continueremo a perseguirla. I risultati ci dicono che siamo sulla strada giusta: non abbiamo nessuna presunzione di autosufficienza”. Il successo delle regionali spinge Elly Schlein, a una riflessione sulla debolezza degli alleati. In una intervista a Repubblica la segretaria del Pd, rispondendo a una domanda sull’ipotesi che il leader del M5S Giuseppe Conte possa cercare di smarcarsi dall’alleanza di centrosinistra dopo i deludenti risultati delle liste stellate in Emilia Romagna e Umbria: “Quelle di oggi – afferma – sono le vittorie di tutte le forze progressiste che hanno contribuito a costruire l’alternativa”.


“Oggi – aggiunge – è il giorno della festa collettiva e plurale, come sono state le nostre coalizioni. Poi, che il Pd abbia storicamente un radicamento maggiore sul territorio è vero. Ma resto fiduciosa che la generosità con cui si sono stretti i patti sui territori sarà la stessa con cui costruiremo un’alleanza ampia per conquistare domani il governo del Paese”. Alla domanda sulla ricostituzione in questa tornata elettorale, a differenza della Liguria, del “vero campo largo” (ovvero con l’inclusione di esponenti renziani, sia pure senza il simbolo di Italia viva sulla scheda) Schlein replica: “Io penso che il contributo di tutte le liste sia prezioso. E siccome le vittorie sono un ricostituente, ci daranno lo slancio per perseguire con ancora più determinazione l’unità dei progressisti. A partire dalle battaglie che stiamo facendo insieme contro la disastrosa manovra del governo”.

Regionali, Schlein: abbiamo vinto con l’unità. Pesano tagli Governo

Regionali, Schlein: abbiamo vinto con l’unità. Pesano tagli GovernoRoma, 19 nov. (askanews) – “Abbiamo saputo vincere con l’umiltà e l’unità”: è questa la lettura di EllY Schlein sui risultati delle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Umbria. Intervistata da Repubblica, la segretaria del Pd punta il dito sulle scelte della maggioranza governativa nazionale: “Mai – afferma – mi avete sentito caricare di valenze nazionali le elezioni regionali e non lo farò neanche ora. Anche se credo che il calo vistoso dei partiti di governo dovrebbe spingerli a interrogarsi sulle politiche sbagliate che stanno portando avanti: la sanità pubblica è diventata la prima preoccupazione dei cittadini a prescindere da ciò che votano. E non mi stupirei se una parte di quegli elettori che hanno votato per Stefania (Proietti, neo presidente dell’Umbria, ndr) e Michele (de Pascale, neopresidente dell’Emilia Romagna, ndr) l’abbiano fatto proprio in virtù delle nostre battaglie a difesa degli ospedali e dei salari”.


“FdI in Umbria – sottolinea ancora la leader democratica – ha perso 14-15 punti rispetto alle Europee, in soli cinque mesi. Non mi pare un caso che avvenga proprio mentre il governo annuncia altri tagli alla scuola e alla sanità pubblica, tradisce le promesse sulle pensioni che aumentano di 10 centesimi al giorno e in un momento in cui a fronte di un calo della produzione industriale che dura da 20 mesi si decide di sottrarre 4,6 miliardi all’automotive. Scelte che regalano solo delusione e incertezza a famiglie e imprese”, conclude Schlein.

De Pascale si prende l’Emilia-Romagna, su alluvione ora “cambio di passo”

De Pascale si prende l’Emilia-Romagna, su alluvione ora “cambio di passo”Bologna, 18 nov. (askanews) – “C’è stata tanta speculazione in questa campagna elettorale, una grande Opa sull’Emilia-Romagna legata al voto delle vittime dell’alluvione. Ora è il momento di concentrarsi sugli indennizzi e sulle opere per mettere in sicurezza gli alluvionati”. Niente spumante e balletti sul palco, Michele de Pascale festeggia l’elezione a presidente della Regione Emilia-Romagna, con una raccomandata espresso all’indirizzo della premier Giorgia Meloni: “Serve un patto repubblicano per fare un cambio di passo”.


L’ormai ex sindaco di Ravenna ed ex presidente dell’Unione delle Province mette da parte per un attimo la calma e i toni pacati dimostrati durante tutta la campagna elettorale, durante la quale non c’è mai stato un battibecco con la sua sfidante Elena Ugolini, la civica sostenuta da tutti i partiti di centrodestra. E va giù duro verso l’attuale esecutivo: “Io nella mia veste di sindaco sono sempre stato capace di collaborare con tutti i governi a prescindere dal colore politico, sull’alluvione è stato impossibile. Ora dobbiamo fare un cambio di passo. Spero di essere convocato nei prossimi giorni a Roma. Penso che ci debba essere un patto diretto tra la presidente di Consiglio e il presidente della Regione. Non è un ‘vogliamoci bene’, ma un ‘cambiamo insieme’”. Nemmeno il tempo di riflettere sul risultato, che conferma le previsioni delle ore prima del voto, con uno scarto di quasi 17 punti di percentuale da Ugolini che non va oltre il 40% delle preferenze. De Pascale entra nella parte, raccoglie il testimone da Stefano Bonaccini e va subito all’attacco proprio dove Bonaccini non è riuscito, prima di lasciare il palazzo di viale Aldo Moro per trasferirsi a Bruxelles. “Il commissario per la ricostruzione? L’ho chiesto in campagna elettorale, spero che Meloni su questo cambi idea e mi nomini. E poi si lavori insieme. Non voglio che diventi un elemento di scontro col governo, però voglio il massimo dei poteri e delle responsabilità perché questa è la mia terra e io mi devo battere per la mia terra”.


Qualche ora per riposarsi con la moglie, i due figli e gli amici e poi subito al lavoro. C’è da costruire la squadra che dovrà governare la Regione per i prossimi cinque anni. Accanto a lui l’attuale assessore alle Attività produttive, Vincenzo Colla, l’”anima” del programma della “grande coalizione” che si è riusciti a costruire per vincere le elezioni. Un “campo larghissimo” che tiene insieme tutto il centrosinistra, dal Pd ad Azione, dal Movimento 5 stelle ad Alleanza Verdi e Sinistra. E poi tanti “ex” che si sono ricandidati e hanno rifatto il pieno di voti, dalla presidente facente funzioni Irene Priolo all’assessore alla Sanità Raffaele Donini. Una squadra che dovrà tenere conto delle varie espressioni del territorio, delle tante ‘anime’ della coalizione e degli equilibri interni ai partiti. La ricetta la racconta lo stesso de Pascale al CostArena di Bologna, dove i dem hanno allestito il quartier generale per attendere la chiusura dei seggi e l’inizio della conta: “Servono gruppi dirigenti coesi, che non passano il tempo a litigare e programmi esigibili: cose concrete”. Quella concretezza dei sindaci che gli elettori hanno gradito in Emilia-Romagna come in Umbria. Ma il voto di domenica e lunedì non è tutto rose e fiori. L’altissima astensione è una ferita profonda per un territorio che è stato per anni laboratorio politico a livello nazionale. “C’è un 54% dei cittadini che non è andato a votare – ha aggiunto Ugolini -. E’ il più grande partito della nostra regione. Dobbiamo impegnarci a riportare le persone alla politica intesa come servizio”. A dirlo è Ugolini, che ha annunciato di voler continuare il suo impegno politico iniziato con la candidatura prima dell’estate.


Da qui deve ripartire anche il Partito democratico che in questa tornata elettorale si rafforza ancora e primeggia dentro la coalizione con circa il 43% delle preferenze, contro il 5,3% di Avs, il 3,5 del Movimento 5 stelle e l’1,7 dei Riformisti Emilia-Romagna Futura, la lista che ospita tra gli altri anche il partito di Carlo Calenda. Gioisce la segretaria nazionale Elly Schlein: “E’ una vittoria bellissima ed emozionante. Questo è il segno di una vittoria che è anche della coesione di una squadra, di una coalizione e dell’unità e della coesione del Pd”. Una coesione che andrà governata. E forse questo compito toccherà proprio a de Pascale che raccoglie l’incoraggiamento di Bonaccini: “E’ una grande soddisfazione poter cedere il testimone a un ragazzo che ha 18 anni in meno di me. Vuol dire che abbiamo seminato, che abbiamo costruito una classe dirigente autorevole ma anche più giovane”. Il neopresidente – classe 1985 – prende nota, non si sbilancia, ma tra le righe invia un altro messaggio a chi, dentro il centrosinistra, lo vorrà cogliere: “La mia generazione è cresciuta con l’idea che ogni generazione sarebbe stata migliore di quella precedente. Poi è arrivata la crisi finanziaria, il crollo delle Torri Gemelle e abbiamo capito che non sarebbe stato così. Il nostro obiettivo è che i nostri figli possano tornare a dirlo. C’è una generazione molto arrabbiata, che vota poco. Speriamo che una nuova generazione su questo possa segnare un cambiamento”.

Umbria, Proietti vince e il modello unità fa sperare il centrosinistra

Umbria, Proietti vince e il modello unità fa sperare il centrosinistraPerugia, 18 nov. (askanews) – Mancano poco meno di cento schede da scrutinare, ma Stefania Proietti è già da qualche ora – da quando il suo vantaggio sulla governatrice uscente, Donatella Tesei, si è consolidato – la nuova presidente dell’Umbria. Che torna dopo cinque anni al centrosinistra, grazie alla civica, sindaca di Assisi, cattolica, e, lo puntualizza lei stessa nella notte della vittoria, “senza tessera di partito in tasca”.


A Perugia accorrono tutti i leader della colazione, a cominciare dalla segretaria Pd Elly Schlein, fino a Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs. Manca Giuseppe Conte, leader M5s, ma è assente giustificato, spiega Proietti, “mi ha telefonato ed è come se fosse qui con noi”. Anche la premier Giorgia Meloni l’ha chiamata, la neo governatrice lo dice alla folla dei militanti che al comitato elettorale la acclamano – “presidente, presidente” – e subito salgono i mugugni che lei stessa cerca di tacitare. A scrutinio quasi finito Proietti conquista il 51,2% dei voti contro il 46% di Tesei che constata amaramente di “essersi impegnata ma è passata un’altra narrazione”. Proietti, invece, è convinta che abbia vinto il coraggio di chi non ha abbassato la testa “davanti all’arroganza o a chi sputa sui suoi cittadini”. A testa alta, “con la Costituzione in mano”, “abbiamo ridato l’Umbria agli umbri” e la prima missione è ridare “la sanità pubblica”.


Elly Schlein da parte sua coglie il segnale “importante” e la capacità per la coalizione di centrosinistra di “vincere con l’unità e l’umilità”, in una alleanza nella quale “ogni forza dà il suo pezzo”, il suo contributo.

Centrosinistra vince 2-0, strappa l’Umbria e conferma la guida dell’Emilia Romagna

Centrosinistra vince 2-0, strappa l’Umbria e conferma la guida dell’Emilia RomagnaRoma, 18 nov. (askanews) – Vince per 2-0 il centrosinistra nell’ultima tornata delle regionali per quest’anno, in Emilia Romagna e Umbria. Quell’ex campo largo, arrivato un po’ sfilacciato, dopo la sconfitta a sorpresa in Liguria.


Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, conquista la guida della regione Emilia Romagna, lasciata vacante da Stefano Bonaccini eletto eurodeputato. A scrutinio quasi terminato, in Emilia Romagna sono oltre 16 i punti percentuali di distacco a favore di de Pascale: 56,74% contro il 40,11% della civica di centrodestra Elena Ugolini. Dopo le prime incertezze causate dagli instant poll che prevedevano uno strettissimo testa a testa in Umbria, con le proiezioni e lo scrutinio dei voti reali il centrosinistra prende il largo e tira un sospiro di sollievo. Quando manca ancora un terzo delle sezioni da scrutinare, il vantaggio di Proietti sulla presidente regionale uscente di centrodestra, Donatella Tesei, si aggira intorno al 5%: 51,68% contro 45,58%. “E’ la vittoria di tutti”, esulta la neo-governatrice.


Mentre in Liguria Italia viva fu esclusa dalla coalizione, stavolta alcuni esponenti “renziani” hanno partecipato alla corsa elettorale anche se Iv non è stata presente con il suo simbolo sulla scheda, come in particolare il Movimento 5 stelle aveva preteso nei patti con il Pd e AVS. I centristi comunque rivendicano di aver fatto la loro parte: “Dove siamo uniti si vince. Dove siamo divisi si perde. Qualcuno capirà prima o poi?”, scrive su X Raffaella Paita di Iv. La segretaria del Pd, Elly Schlein, si è divisa fra Bologna, dove ha festeggiato la “bellissima vittoria” di de Pascale, che a suo giudizio “è sicuramente il segno di dove possiamo arrivare quando siamo uniti, compatti intorno a un obiettivo”, e Perugia, dove ha voluto celebrare anche la vittoria di Proietti. Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, con una dichiarazione video ha sottolineato la “bella vittoria” in Emilia Romagna con “un progetto che abbiamo contribuito a definire nei nuovi obiettivi che sono stati sottolineati” e la “bellissima vittoria” in Umbria, dove “i cittadini umbri hanno dimostrato di voler voltare pagina”.


Da Rio de Janeiro dove partecipa al G20 Meloni, naturalmente, ha seguito l’andamento dello spoglio dei voti delle regionali vinte dal centrosinistra. Se per l’Emilia Roma il risultato era scontato, per l’Umbria la premier aveva sperato nella vittoria per chiudere la tornata (compresa la Liguria) sul 2 a 1. Su X, a risultati acquisiti, ha inviato gli “auguri di buon lavoro” agli eletti Stefania Proietti e Michele de Pascale: “Al di là delle differenze politiche – ha scritto – auspico una collaborazione costruttiva per affrontare le sfide comuni e lavorare per il benessere e il futuro delle nostre comunità”.

Doppietta centrosinistra a ultimo round Regionali 2024,il “campo largo” rinasce?

Doppietta centrosinistra a ultimo round Regionali 2024,il “campo largo” rinasce?Roma, 18 nov. (askanews) – L’ultimo round delle elezioni regionali 2024 stavolta sorrida all’ex campo largo, arrivato un po sfilacciato, dopo la sconfitta a sorpresa in Liguria, alla prova delle urne per Emilia Romagna e Umbria. Dopo le prime incertezze causate dagli instant poll che prevedevano uno strettissimo testa a testa in Umbria, con le proiezioni e lo scrutinio dei voti reali il centrosinistra prende il largo e con il successo della sindaca di Assisi Stefania Proietti che strappa la regione al centrodestra e si aggiunge a quello, più scontato, del sindaco di Ravenna Michele de Pascale in Emilia Romagna, il centrosinistra tira un sospiro di sollievo. A scrutinio quasi terminato, in Emilia Romagna sono oltre 16 i punti percentuali di distacco a favore di de Pascale: 56,74% contro il 40,11% della civica di centrodestra Elena Ugolini. Quando manca ancora un terzo delle sezioni da scrutinare, il vantaggio di Proietti sulla presidente regionale uscente di centrodestra, Donatella Tesei, si aggira intorno al 5%: 51,68% contro 45,58%.


Mentre in Liguria Italia viva fu esclusa dalla coalizione, stavolta alcuni esponenti “renziani” hanno partecipato alla corsa elettorale anche se Iv non è stata presente con il suo simbolo sulla scheda, come in particolare il Movimento 5 stelle aveva preteso nei patti con il Pd e AVS. I centristi comunque rivendicano di aver fatto la loro parte: “Dove siamo uniti si vince. Dove siamo divisi si perde. Qualcuno capirà prima o poi?”, scrive su X Raffaella Paita di Iv. La segretaria del Pd, Elly Schlein, si divide fra Bologna, dove festeggia la “bellissima vittoria” di de Pascale, che a suo giudizio, cenno d’obbligo alla necessità di tenere aperto il campo delle alleanze, “è sicuramente il segno di dove possiamo arrivare quando siamo uniti, compatti intorno a un obiettivo” e Perugia, dove è attesa in serata per celebrare anche la vittoria di Proietti. Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, diffonde su X una dichiarazione video per sottolineare la “bella vittoria” in Emilia Romagna con “un progetto che abbiamo contribuito a definire nei nuovi obiettivi che sono stati sottolineati” e la “bellissima vittoria” in Umbria, dove “i cittadini umbri hanno dimostrato di voler voltare pagina. Non sono bastati i ministri con queste promesse last minute, i cittadini umbri non ci sono cascati”. Per leggere meglio il successo del centrosinistra, qualche indicazione viene dai voti di lista. Mentre nell’ex fortino rosso dell’Emilia Romagna il Pd sfiora il 43% con il supporto di due civiche e con Alleanza Verdi Sinsitra che ripete il sorpasso ai danni del M5S (5,29% contro 3,55%), in Umbria il margine della vittoria è meno ampio, al punto che tutte le forze possono dire di essere state decisive. Il Pd con il 31% si conferma il sole attorno al quale ruotano i pianeti della coalizione: a partire dal M5S con il 4,89% la civica Umbria domani al 4,6%, AVS al 4,12%, le altre liste collegate tutte sotto il 3%.

Elezioni Regionali, Meloni: auguri a Proietti e De Pascale, auspico collaborazione

Elezioni Regionali, Meloni: auguri a Proietti e De Pascale, auspico collaborazioneRio de Janeiro, 18 nov. (askanews) – “Desidero rivolgere i miei auguri di buon lavoro ai nuovi presidenti della Regione Umbria, Stefania Proietti, e della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale. Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva per affrontare le sfide comuni e lavorare per il benessere e il futuro delle nostre comunità”. Lo scrive su X, dal G20 di Rio de Janeiro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni commentando i risultati del voto nelle due regioni.


“Un ringraziamento sentito va a Donatella Tesei ed Elena Ugolini per l’impegno, la dedizione e la passione dimostrati in questa competizione elettorale”, conclude.