Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Alluvione, von der Leyen: “Tin bota, l’Europa rimane con voi”

Alluvione, von der Leyen: “Tin bota, l’Europa rimane con voi”Roma, 17 gen. (askanews) – “A maggio vi ho detto di resistere e che l’Ue era al vostro fianco, ora vi dico che staremo al vostro fianco fin quando servirà: ‘Tin bota, l’Europa rimane con voi”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen chiudendo il suo intervento da Forlì dove si è recata in seguito all’alluvione dello scorso maggio.

“E’ veramente toccante per me essere qui di nuovo in Emilia Romagna e ricordo vivamente e non posso dimenticare la devastazione dell’alluvione”, “l’enorme quantità di fango ovunque e le rovine delle case andate distrutte” ma “ricordo altrettanto vivamente l’enorme solidarietà che si è diffusa tra le persone, l’aiuto vicendevole”, c’era anche chi “cucina e mi è stata persino consegnata quella fantastica piadina”, ha aggiunto scherzando anche su quella offerta oggi dal sindaco e “prossima piadina me la porto a casa”.

Alluvione, Meloni: da Von der Leyen serietà e concretezza

Alluvione, Meloni: da Von der Leyen serietà e concretezzaForlì, 17 gen. (askanews) – “Ringrazio la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, che torna su queste terre” dopo che a maggio “venne qui pochi giorni dopo l’alluvione. L’ultima volta che Von der Leyen venne qui portò il suo impegno e il fatto che sia qui di nuovo è secondo me simbolo di grande serietà e concretezza di cui credo che tutti gli abitanti di questa Reigone debbano per questo rinraziarla”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel municipio di Forlì.

“Abbiamo lavorato molto insieme in mod molto proficuo, la prima cosa che va raccontata è la revisione del Pnrr, una cosa che si diceva non fosse possibile invece era possibile e doverosa visto il mutato contesto in cui ci troviamo e in quella revisione c’è un impegno molto importate delle zone alluvionate per un ulteriore 1,2 mld di euro”, ha sottolineato Meloni.

Alluvione, Meloni: da Von der Leyen serietà e concretezza

Alluvione, Meloni: da Von der Leyen serietà e concretezzaForlì, 17 gen. (askanews) – “Ringrazio la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, che torna su queste terre” dopo che a maggio “venne qui pochi giorni dopo l’alluvione. L’ultima volta che Von der Leyen venne qui portò il suo impegno e il fatto che sia qui di nuovo è secondo me simbolo di grande serietà e concretezza di cui credo che tutti gli abitanti di questa Reigone debbano per questo rinraziarla”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni congiunte con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nel municipio di Forlì.

“Abbiamo lavorato molto insieme in mod molto proficuo, la prima cosa che va raccontata è la revisione del Pnrr, una cosa che si diceva non fosse possibile invece era possibile e doverosa visto il mutato contesto in cui ci troviamo e in quella revisione c’è un impegno molto importate delle zone alluvionate per un ulteriore 1,2 mld di euro”, ha sottolineato Meloni.

De Raho dice che “il Governo Meloni favorisce le mafie” (e alla Camera è bagarre)

De Raho dice che “il Governo Meloni favorisce le mafie” (e alla Camera è bagarre)Roma, 17 gen. (askanews) – Bagarre in aula alla Camera durante il dibattito sulle comunicazioni del guardasigilli Carlo Nordio sull’amministrazione della giustizia. A suscitare le proteste e la censura da parte della presidenza, l’intervento del deputato M5s Federico Cafiero De Raho.

“Allarma – ha detto ex procuratore antimafia – l’attenzione ossessiva che il Ministro e il governo hanno sulla pubblicazione e sulla informazione del contenuto delle intercettazioni. Il silenzio sulle ordinanze di custodia cautelare lo riteniamo molto grave, il silenzio sui contenuti delle intercettazioni ostacola la prevenzione dei reati. Lei Ministro, la presidente Meloni e tutti voi della maggioranza sapete che il silenzio è omertà e sapete che le mafie si proteggono con l’omertà. La vostra politica è un favore alle mafie, voi fate quello che le mafie nei loro territori impongono con l’intimidazione. Zittite la stampa e le persone: mai le mafie hanno avuto un trattamento così favorevole”. “Non si può sostenere in quest’aula che quello che si sta facendo, ovvero la norma che tutti chiamano bavaglio abbia la funzione di silenziare la stampa ed è la tecnica che usa la mafia”, ha reagito il deputato Roberto Giachetti chiedendo alla presidenza della Camera “di verificare quello che è stato detto perché non tutto può essere perché quelle parole lasciano intendere che qui sui fanno le cose come le fanno i mafiosi”.

De Raho ha preso la parola precisando: “Ho grande rispetto sia per il Ministro, che per l’aula e per la politica. La mia affermazione era la seguente: non consentire la pubblicazione dei contenuti delle conversazioni, la pubblicazione delle ordinanze, determina il silenzio. Il silenzio è l’omertà e l’omertà è uno dei pilastri dell’associazione mafiosa. Ho detto questo senza voler infangare nessuno”. Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ha censurato le parole del deputato pentastellato: “Il sillogismo che ha appena spiegato non è accettabile in quest’aula. Il sillogismo secondo il quale all’omertà corrisponde il silenzio e la categoria si applica a questo governo è inaccettabile. Avevo inteso omertà nel senso di nascondere qualcosa ma se lei lo riporta a un senso criminale devo richiamarla e devo censurare il suo intervento”.

Sulla questione si è difeso il ministro Nordio: “Non voglio fare l’avvocato difensore di nessuno ma il collega Cafiero De Raho e altri credo abbiano in perfetta buona fede il complesso di Senofane. Senofane diceva che i traci dipingono gli dei con gli occhi azzurri e i capelli rossi, gli africani con occhi neri e i capelli ricciuti e se un triangolo potesse pensare vedrebbe Dio fatto a triangolo. Vuol dire che ognuno vede la realtà secondo la lente deformata dei propri pregiudizi. Non mi stupisco che una persona che ha dedicato la vita all’antimafia e all’anticorruzione veda tutto il mondo come una sorta di cospirazione, sotto ogni ponte veda un appalto truccato, un favore alla mafia. È una sorta di vizio mentale, prendiamolo ma non è così”.

Elezioni in Sardegna, Salvini: troveremo un accordo, gli italiani chiedono l’unità del centrodestra

Elezioni in Sardegna, Salvini: troveremo un accordo, gli italiani chiedono l’unità del centrodestraRoma, 17 gen. (askanews) – “Ieri a margine del Cdm “ho parlato con Giorgia, non c’era Tajani. Abbiamo parlato dell’agenda di governo. L’ho aggiornata su quello che sto facendo da ministro”, “poi ovviamente abbiamo parlato di Regionali, contiamo di andare uniti e vincere uniti. Troveremo l’accordo”. Lo ha detto il leader della Lega, e vice premier, Matteo Salvini in diretta ad Agorà.

“Ovviamente a livello locale ci sono tante persone valide fortunatamente nel centrodestra, anche nei Comuni”, per quanto riguarda i governatori “per me il linea di principio è meglio sostenere l’uscente, detto questo l’unità del centrodestra è qualcosa che gli italiani della hanno scelto e ci chiedono e quindi nel nome dell’unità della coalizione troveremo assolutamente un accordo”.

Vertice centrodestra non risolve. E in Sardegna PSd’Az ‘flirta’ con Soru

Vertice centrodestra non risolve. E in Sardegna PSd’Az ‘flirta’ con SoruMilano, 16 gen. (askanews) – Venti minuti di colloquio, ma soluzione che ancora non arriva. Prosegue lo stallo nel centrodestra sulla Sardegna e le Regionali, nonostante Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani – a margine del Consiglio dei Ministri – abbiano avuto l’occasione per un confronto di persona.

Le posizioni restano immutate, e anzi il quadro si complica ulteriormente: sul terzo mandato per i governatori, chiesto dalla Lega per poter continuare con Zaia in Veneto, l’apertura arrivata da Fabio Rampelli viene ridimensionata – a microfoni spenti – da Fratelli d’Italia: “Le decisioni di FdI vengono prese dagli organi di FdI, non da un singolo”. E anche se ufficialmente non c’è una connessione, c’è da registrare il rinvio del Cdm sul provvedimento dell’election day, nel quale è contenuta anche la norma per consentire il terzo mandato ai sindaci dei comuni sotto i 15mila abitanti. Una misura che poteva sembrare un viatico al terzo mandato per i governatori, o addirittura fornire un veicolo normativo per un emendamento in tal senso. A scanso di equivoci, tutto fermo anche lì. Continua il tiro alla fune anche sulla Basilicata, individuata come possibile compensazione per la Lega: alle voci di un’apertura in tal senso da parte di FdI, rispondono i forzisti che insistono nel ritenere blindata la ricandidatura del loro Vito Bardi. In ogni caso, una compensazione di questa natura potrebbe soddisfare la Lega, non il Partito Sardo d’Azione di Christian Solinas. I sardisti – che per venerdì hanno convocato ad Oristano il Consiglio insistono nel chiedere la convocazione di un tavolo nazionale in cui rinegoziare i termini dell’alleanza e “riconoscere politicamente che la regola della conferma degli uscenti è stata cambiata”. A quel punto la coalizione tra centrodestra civici e sardisti potrebbe proseguire, “e dopo il voto si vedrà il peso delle varie liste”, con il PSd’Az convinto di pesare, col Carroccio, più o meno quanto FdI. In caso contrario, “il PSd’Az si troverà a poter decidere di andare con Soru, che vuole fare il partito della nazione sarda”.

Autonomia differenziata, manifestazioni in 28 città: “No allo spacca-Italia”. A Roma Schlein, Conte e Fratoianni

Autonomia differenziata, manifestazioni in 28 città: “No allo spacca-Italia”. A Roma Schlein, Conte e FratoianniMilano, 16 gen. (askanews) – Nel giorno in cui il disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata è approdato in Senato e ha iniziato il suo blindato percorso parlamentare, la rete dei comitati che tentano di bloccare il passo alla legge Calderoli ha dato vita a presidi contemporanei in 28 piazze d’Italia, davanti alle prefetture di molti capoluoghi del Sud ma anche del Nord. Da Venezia a Napoli, da Trieste a Trapani, con uno sconfinamento in Germania a Francoforte. Per dire no al cosiddetto “spacca-Italia”, considerato dalle opposizioni foriero di maggior divario e disuguaglianze a scapito del Mezzogiorno. Appuntamenti culminati nella manifestazione di Roma, davanti al Pantheon, al quale hanno partecipato, tra gli altri, la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader del M5s Giuseppe Conte e quello di Si Nicola Fratoianni.

Tutti in piazza, ha detto la portavoce dei comitati Marina Boscaino, “perché l’odioso progetto dell’autonomia differenziata entra in aula e poi continueremo a Roma fino al 19 perché la prima terribile constatazione da fare è che la discussione in aula è già stata contingentata a tre giorni dopo che il testo è uscito emendato, ma non migliorato, dalla commissione affari costituzionali”. Una protesta, ha aggiunto, contro il “defraudamento delle funzioni del Parlamento” e la “soggezione totale della democrazia parlamentare ai diktat del governo così come ai patti scellerati che si sono fatti” che vedono la riforma dei poteri della Regioni come “contraltare e contrappeso al premierato”. Un concetto ribadito da Fratoianni secondo il quale “lo scambio fra premierato di Meloni e l’autonomia di Calderoli è uno scambio indecente di cui la prima vittima è il Mezzogiorno con le sue popolazioni”. Secondo Schlein il ddl Calderoli “sigilla le disuguaglianze, le cristallizza e le fotografa”. Per questo il Pd, ha aggiunto, “con nettezza è al vostro fianco e lo deve essere da Nord a Sud”.

La battaglia in Parlamento, ha assicurato Conte, “è assolutamente viva. Stiamo contrastando questo progetto con grande determinazione in Senato, continueremo a farlo” e se non fosse sufficiente “dovremo andare a interpellare l’intero Paese, e chiamare a responsabilità la coscienza di tutti i cittadini che sono dei veri patrioti per l’Italia” con un referendum. Da Napoli l’ex sindaco Luigi de Magistris ha puntato invece il dito anche contro l’attuale “opposizione parlamentare, per come è ridotto il Parlamento, più di votare contro non può fare, e poi per quella che è oggi, quella che ha modificato il titolo V”. Per questo, a suo parere, “l’unico strumento” è “attivare una grande mobilitazione popolare e se questo accadrà e allora c’è ancora il tempo per fermare questo disegno sovversivo”.

Vertice Meloni-Salvini-Tajani 20 minuti,non sblocca nodo Regionali

Vertice Meloni-Salvini-Tajani 20 minuti,non sblocca nodo RegionaliRoma, 16 gen. (askanews) – A quanto si apprende da fonti parlamentari, al termine della riunione del Consiglio dei ministri c’è stato un incontro di circa 20 minuti tra la premier Giorgia Meloni e i suoi vice, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Nessuno conferma che il focus sia stato sulle regionali e, in particolare sul nodo Sardegna. Segno che il colloquio potrebbe non essere bastato a sbloccare lo stallo. Il tempo, però, incombe: un accordo va infatti trovato entro lunedì prossimo, data ultima per la presentazione delle liste in Sardegna.

Pnrr, Meloni: bilancio estremamente positivo, 2024 anno decisivo

Pnrr, Meloni: bilancio estremamente positivo, 2024 anno decisivoRoma, 16 gen. (askanews) – “Oggi, a Palazzo Chigi, la prima cabina di regia sul Pnrr del 2024. Un’occasione per fare il punto sugli importanti obiettivi raggiunti finora e su quelli futuri. Il lavoro di squadra che siamo riusciti a costruire in questi mesi, ci ha consentito di chiudere il 2023 con un bilancio estremamente positivo. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo ottenuto quattro grandi risultati”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui social.

“Primo: il completamento e la verifica degli obiettivi per il pagamento della terza rata. Secondo: la verifica e la rendicontazione degli obiettivi per chiedere la quarta rata, versata dalla Commissione europea. Terzo: il completamento della revisione del PNRR con l’implementazione del Capitolo REPowerEU e l’approvazione del nuovo Piano da parte del Consiglio UE. Quarto: il raggiungimento degli obiettivi per la quinta rata e la presentazione della nuova richiesta di pagamento. Abbiamo toccato così un doppio primato: essere la prima Nazione in Europa non solo a presentare la richiesta e a ricevere dalla Commissione europea la quarta rata, ma anche a presentare entro il 2023 la richiesta per la quinta rata. Dobbiamo essere molto orgogliosi di questo traguardo, che non era affatto scontato”, sottolinea ancora la premier. “È un obiettivo che ha richiesto tanto impegno, ma il risultato finale è molto gratificante e ringrazio tutti, ad ogni livello, per il contributo che hanno dato. Il 2024 è un anno decisivo ed è necessario assicurare il massimo presidio dell’attuazione di tutte le misure concordate per il raggiungimento degli obiettivi previsti, anche in vista della presentazione della sesta e della settima richiesta di pagamento. Avanti così”, conclude Meloni.

Autonomia, Conte in piazza: pronti a chiamare cittadini a referendum

Autonomia, Conte in piazza: pronti a chiamare cittadini a referendumRoma, 16 gen. (askanews) – “La battaglia in Parlamento è assolutamente viva. Stiamo contrastando questo progetto con grande determinazione in Senato, continueremo a farlo”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti a margine della manifestazione in piazza del Pantheon a Roma contro il ddl Calderoli per l’istituzione dell’autonomia regionale differenziata.

“E poi, se non fosse sufficiente, è certo – ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio – che dovremo andare a interpellare l’intero Paese, e chiamare a responsabilità la coscienza di tutti i cittadini che sono dei veri patrioti per l’Italia”.