Basilicata, audio di Pittella: per Pd sono un ebreo che deve morireMilano, 18 mar. (askanews) – Come un ebreo mandato nella camera a gas. È il paragone che l’esponente lucano di Azione Marcello Pittella usa in un audio inviato ai militanti del suo movimento per descrivere il veto messo da Pd e M5s all’ingresso in coalizione. “Il comunicato del Pd, dell’uomo di fiducia della Schlein, dice sostanzialmente che Azione non può partecipare alla lista del centrosinistra perchè Calenda ha avuto parole poco tenere nei confronti del Pd e di Conte e soprattutto perchè Calenda ha detto che Bardi è una brava persona. Fa mettere le mani nei capelli, mi rattrista profondamente perchè vuol dire che c’è un’azione a far male, a far morire, sapete quando deportavano gli ebrei e li portavano nella camera a gas… Ecco io per loro sono un ebreo che deve morire e insieme a me Azione”, dice Pittella
“Adesso andiamo avanti, abbiamo proposto a Chiorazzo di fare un patto ma si è rifiutato perchè aspettava il Pd. Non possiamo andare a ruota di Chiorazzo, e quindi aderiamo al centrodestra con tutte le difficoltà del caso, solo per una ragione programmatica. Dobbiamo dimostrare che siamo forti, in campo, determinati, decisi e sopravviviamo anche a coloro che attentano alla nostra vita politica e istituzionale”.
Basilicata, Pd: Calenda ha lasciato tavolo, noi dialogato con tuttiRoma, 17 mar. (askanews) – “Carlo Calenda ha variamente dipinto la posizione di Azione. Prendiamo atto dei termini in cui ha parlato di Bardi. E’ difficile riuscire a capire esattamente quali saranno le sue valutazioni finali, ma dal tavolo sono andati via loro. Adesso dobbiamo andare avanti con chi c’è. Noi abbiamo interloquito con tutti. Questo è al momento il punto di caduta più ampio”. Lo dice il responsabile Organizzazione del Pd, Igor Taruffi, dopo l’ufficializzazione di Pd, M5S, Avs, socialisti e +Europa, della scelta di candidare alla presidenza della Basilicata Piero Marrese.
Basilicata, Pd: lavoro ostinato per ampio schieramento, bene esitoRoma, 17 mar. (askanews) – “Abbiamo lavorato in modo ostinato per tenere insieme il più ampio schieramento di forze. C’è stata un’ampia convergenza su Marrese. Sono state giornate difficili, ma l’esito è stato positivo”. Lo dice il responsabile Organizzazione del Pd, Igor Taruffi.
“Con la Basilicata, il campo progressista si presenta per la quarta volta in una regione, dopo il Molise, l’Abruzzo e la Sardegna. Il passo indietro di Lacerenza? Sono intervenuti tanti fattori, c’è stato un concorso di elementi che ha fatto sì che quella canidatura non si sia consolidata nel modo in cui ci auguravamo. Si sono determinati una serie di incastri che hanno portato allo stallo”, spiega Taruffi.
Ue-Egitto, Schlein a Meloni: rispetto diritti non può essere svendutoRoma, 17 mar. (askanews) – “Come al solito Meloni fa le domande sbagliate: da Al Sisi dovrebbe pretendere i recapiti dei 4 agenti dei servizi egiziani imputati nel processo per le torture e l’omicidio di Regeni. A Ursula Von Der Leyen dovrebbe chiedere una missione europea di ricerca e soccorso in mare per salvare le vite nel Mediterraneo. Ai suoi alleati nazionalisti dovrebbe dire una cosa semplice: chi arriva in Italia arriva in Europa, quindi non può essere bloccato nel primo paese di arrivo. L’Unione europea è nata per abbattere muri non per costruirne altri. Il rispetto dei diritti umani non può essere svenduto per le ossessioni securitarie dei governi”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo alle parole sul Pd della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Basilicata, scelto candidato regionali Pd-M5S-Avs: è Piero MarreseRoma, 17 mar. (askanews) – Il nuovo candidato alla corsa per le regionali della Basilicata per Pd, M5S, Avs, socialisti e +Europa sarà Piero Marrese, presidente della provincia di Matera.
“Nel pomeriggio di oggi – hanno scritto Giovanni Lettieri del Pd, Arnaldo Lo Muti di M5S, Gianni Rondinone di Sinistra Italiana, Francesco Alemanni di Europa Verde, Livio Valvano Psi, Massimiliano Taratufolo di Più Europa – le forze politiche del campo democratico, progressista ed ecologista della Basilicata si sono riunite e hanno indicato all’unanimità in Piero Marrese il candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo 21 aprile. La proposta, che resta aperta ad altre forze civiche dello stesso campo che vorranno aderire, ha l’obiettivo di offrire ai cittadini della Basilicata un’alternativa di governo migliore rispetto a quella fallimentare degli ultimi cinque anni dell’amministrazione Bardi”. “A partire dalla difesa e dal rilancio della sanità pubblica, distrutta dalla destra, dalla promozione dello sviluppo di qualità e del lavoro, per offrire ai giovani di questa terra di rimanere e tornare, della tutela dell’ambiente e del paesaggio, svenduto dalla destra. La proposta di un amministratore capace e credibile come Piero Marrese, sindaco e Presidente della provincia di Matera, rappresentante l’alternativa di buon governo che serve alla Lucania: concretezza, presenza sul territorio, rinnovamento”, concludono in una nota.
Meloni al Cairo rivendica intese con Egitto, glissa su caso RegeniIl Cairo, 17 mar. (askanews) – Le intese siglate oggi con l’Egitto, tanto quella europea quanto quelle italiane, sono “preziose” e motivo di “orgoglio”, ma “non cambiano la nostra posizione” sul caso di Giulio Regeni. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata oggi al Cairo, nell’ambito della missione europea guidata da Ursula von der Leyen che ha portato alla firma di una Dichiarazione per il rafforzamento del partenariato strategico con Bruxelles e a un pacchetto di ‘aiuti’ da 7,4 miliardi. Parallelamente, l’Italia ha siglato una decina di intese con il Cairo nell’ambito del Piano Mattei, che vede l’Egitto tra i “Paesi prioritari”.
Il caso del giovane ricercatore italiano ucciso nel 2016 nella capitale (per domani è in programma un’udienza del processo italiano contro quattro funzionari dei servizi di sicurezza egiziani in contumacia) resta però un’ombra molto scura nei rapporti con Abdel Fattah al-Sisi. Per questo, al termine dei lavori, i giornalisti chiedono alla premier se il tema sia stato affrontato nel bilaterale di oggi pomeriggio con il leader egiziano. “L’Italia pone tendenzialmente sempre” la questione, si limita a rispondere, assicurando che comunque il lavoro portato avanti con l’Egitto “non cambia la nostra posizione sulla materia”. Per lei è “importante” che il processo “vada avanti” e anche se “continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più, quello che dobbiamo fare è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia”. Parole che provocano la risposta dall’Italia della segretaria del Pd Elly Schlein. “Noi – attacca la leader Dem – non faremmo accordi con i regimi come quello egiziano, che da anni sta coprendo gli assassini di Giulio Regeni. Come al solito Meloni fa le domande sbagliate: da al-Sisi dovrebbe pretendere i recapiti dei 4 agenti dei servizi egiziani imputati nel processo per le torture e l’omicidio di Regeni”. Già ieri, Schlein aveva definito “gravissimo” il fatto che l’Europa prometta “risorse al regime di Al-Sisi in cambio del controllo e dello stop alle partenze” dei migranti. “Capisco che per loro sia vergognoso, ma se avessi voluto mettere in piedi il programma del Pd mi sarei candidata col Pd, invece mi sono candidata contro il Pd proprio perché non sono d’accordo con loro”, risponde dal Cairo Meloni, secondo cui invece è “un segnale molto importante che l’Europa abbia capito che se vuole affrontare seriamente la questione migratoria deve lavorare sulla dimensione esterna”. Per la premier è dunque “molto prezioso quello che stiamo facendo” in Egitto e in Africa “e penso che sia estremamente prezioso il ruolo dell’Italia” che “ha fatto scuola” su “questo nuovo modello per affrontare alla radice la questione dei flussi migratori irregolari”. Un ‘modello’ – “il migliore” – nato con l’intesa con la Tunisia, che “sta funzionando”, e seguendo il quale la presidente von der Leyen “può sempre contare su di noi”. Un ‘endorsement’ alla spitzenkandidat del Ppe che appare anche una risposta indiretta a Matteo Salvini, che al contrario giudica un “disastro” l’operato della presidente della Commissione.
Nel corso dell’incontro con al-Sisi e del summit (a cui hanno preso parte anche il premier belga Alexander De Croo; quello greco Kyriakos Mitsotakis; il cancelliere austriaco Karl Nehammer e il presidente cipriota Nikos Christodoulidis) Meloni e gli altri leader hanno affrontato anche la questione della crisi in Medio Oriente che – ha detto – “è in cima alle nostre preoccupazioni”. Per la presidente del Consiglio occorre “parlare con tutti, come sto facendo” e supportare gli sforzi di Egitto, Usa e Qatar per arrivare a “una pausa prolungata nelle ostilità” e successivamente a “un cessate il fuoco sostenibile”. Questo continuando a lavorare per incrementare l’aiuto umanitario alla popolazione civile palestinese. A questo proposito, una delle intese siglate oggi dal governo italiano e dall’Egitto riguarda la collaborazione in ambito sanitario per curare pazienti provenienti da Gaza.
Cos’ha detto Meloni al Cairo su RegeniIl Cairo, 17 mar. (askanews) – “L’Italia pone tendenzialemte sempre” la questione dell’omicidio di Giulio Regeni, “poi c’è un processo in corso in Italia. Siamo andati avanti a fare quel che dobbiamo fare e il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione sulla materia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del vertice del Cairo, rispondendo a chi le chiedeva se avesse discusso del caso con al-Sisi.
“Dopodichè – ha aggiunto – vediamo, intanto c’è un procedimento giudiziario che sta andando avanti, per noi è importante che vada avanti e continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più ma quello che dobbiamo fare è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia, è giusto il lavoro che fanno le opposizioni”.
M.O, Meloni: in cima a preoccupazioni, priorità cessate fuocoIl Cairo, 17 mar. (askanews) – “Stiamo fronteggiando una situazione internazionale molto complessa, la crisi di Gaza è in cima alle nostre preoccupazioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al summit Ue-Egitto al Cairo.
Bisogna raggiungere un “cessate il fuoco”, garantire “corridoi umanitari per gli aiuti” e arrivare alla “liberazione degli ostaggi”. In questo senso “l’Italia sostiene lo sforzo di Egitto e di altri Paesi” dell’area, ha detto Meloni ricordando che “fin dall’inizio l’Italia è in prima linea per garantire aiuti umanitari”.
Meloni: meeting al Cairo storico, orgogliosa del ruolo dell’ItaliaIl Cairo, 17 mar. (askanews) – “Questo è un meeting storico per i rapporti tra Egitto e Unione Europea: sono orgogliosa del ruolo svolto dall’Italia nel raggiungimento di questo obiettivo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al summit Ue-Egitto al Cairo.
“Il partenariato globale e strategico tra Egitto e Unione Europea – ha aggiunto – si inserisce nel contesto attuale in cui ci troviamo ad affrontare molte crisi che potrebbero destabilizzare la regione del Mediterraneo a un livello inimmaginabile”. Tra le “sfide comuni da affrontare insieme” Meloni cita “la sicurezza alimentare e idrica, la sicurezza energetica, lo sviluppo e la migrazione”. “Questa iniziativa – ha concluso – dimostra la nostra disponibilità a rafforzare e incoraggiare un nuovo metodo strutturale di cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo”.
Mattarella: guerre vanno fermate, ripristinare diritto internazionaleRoma, 17 mar. (askanews) – “I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l’Europa nei secoli scorsi, con le domande di democrazia e giustizia sociale che le hanno accompagnate, hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora. La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minacciano di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinché si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, celebrando solennemente la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera.