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M.O., Mattarella: Hamas ignobile, ma vittime civili per reazione Israele

M.O., Mattarella: Hamas ignobile, ma vittime civili per reazione IsraeleRoma, 31 dic. (askanews) – “L’orribile ferocia terroristica del 7 ottobre scorso di Hamas contro centinaia di inermi bambini, donne, uomini, anziani d’Israele. Ignobile oltre ogni termine, nella sua disumanità. La reazione del governo israeliano, con un’azione militare che provoca anche migliaia di vittime civili e costringe, a Gaza, moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno parla delle guerre che stanno sconvolgendo il mondo e soffermandosi su quella in Medio Oriente non manca di sottolineare le responsabilità di entrambe le parti.

“La guerra – ogni guerra – genera odio. E l’odio durerà, moltiplicato, per molto tempo, dopo la fine dei conflitti – avverte -. La guerra è frutto del rifiuto di riconoscersi tra persone e popoli come uguali. Dotati di pari dignità. Per affermare, invece, con il pretesto del proprio interesse nazionale, un principio di diseguaglianza”.

Meloni ricorda Papa Ratzinger: gigante della sintesi ragione-fede

Meloni ricorda Papa Ratzinger: gigante della sintesi ragione-fedeMilano, 31 dic. (askanews) – “Oggi ricorre il primo anniversario della scomparsa di Papa Benedetto XVI. Nel ricordare un grande della storia e un gigante della ragione, della fede, e della sintesi positiva fra l’una e l’altra, continuiamo ad attingere alla sua feconda eredità spirituale e intellettuale. Essa ha anche un profondo valore civile, in grado di orientare tutti, credenti e non credenti, perché continua a parlare alla mente e al cuore delle persone”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’anniversario della morte di Joseph Ratzinger.

Conte: il governo ha voltato le spalle al Paese, si vergognino

Conte: il governo ha voltato le spalle al Paese, si vergogninoMilano, 31 dic. (askanews) – Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha pubblicato sui suoi canali social un messaggio di auguri nel quale ha denunciato il “ritorno di vecchie liturgie della politica”, ha stigmatizzato l’episodio del treno fermato per fare scendere il ministro Lollobrigida, ha accusato il governo di non prendersi sufficientemente cura delle fasce più deboli della popolazione, ma anche delle imprese. “Chi deve provare vergogna – ha detto Conte – è una classe politica che ha chiesto voti per aiutare questo nostro Paese e una volta al Palazzo ha voltato le spalle alle famiglie e alle imprese in difficoltà”.

Mattarella prepara nono discorso: pace giusta e invito a fiducia

Mattarella prepara nono discorso: pace giusta e invito a fiduciaRoma, 30 dic. (askanews) – Le guerre, i giovani, il lavoro, i rischi delle nuove tecnologie, ma anche un invito ad avere fiducia nel futuro e a puntare sulle tante risorse del nostro paese. Queste le parole chiave del discorso che Sergio Mattarella prepara in queste ore per il messaggio di fine anno che rivolgerà agli italiani e alle italiane restando in piedi in una delle sale del Quirinale. E’ il suo nono discorso, non sarà più lungo del solito, 15 massimo 20 minuti, a partire dalle 20,30, per tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi e provare a indicare un orizzonte.

Come sempre il Paese reale sarà privilegiato rispetto al Palazzo. L’aspetto più propriamente politico sarà rappresentato da un appello alla “pace giusta” nelle due guerre in corso, in Ucraina e in Medio Oriente, su entrambe il capo dello Stato si è espresso ripetutamente nelle ultime settimane, con toni a volte angosciati. Mattarella vede l’ordine mondiale dell’Occidente minacciato dai venti di guerra: nel discorso alle alte cariche ha legato questo sovvertimento alle profonde trasformazioni tecnologiche in corso, al cambiamento climatico e alla perdita di senso della politica, che sembra soccombere di fronte alle pretese degli oligarchi del tecnologico. E’ come se la politica, e quindi la democrazia del multilateralismo, avesse esaurito le sue forze, aprendo un varco anche alla “guerra mondiale a pezzi”. Implicita, in questo ragionamento, è la critica al sovranismo, che reca con sé con la crisi del parlamentarismo: “Dal rispetto della libertà di ciascuno discendono le democratiche istituzioni, l’equilibrio fra i poteri, il ruolo fondamentale del Parlamento”, ha detto nel discorso alle alte cariche davanti agli esponenti della politica e della società civile. Molti vi hanno letto un riferimento alla riforma del premierato. Un progetto che esautora il Quirinale di ogni potere di fatto, ma su cui Mattarella non ha detto né dirà una sola parola.

Sempre c’è nei suoi discorsi di fine anno un accenno ai giovani, al lavoro, alle donne, (mai così minacciate nei loro diritti), alle disuguaglianze. E dovrebbe essere così, secondo indiscrezioni, anche stavolta. Così come non dovrebbe mancare la spinta al paese a non rassegnarsi alle difficoltà e a far leva sull’unità per guardare avanti. Il richiamo all’unità, al “Paese comunità”, è una preoccupazione costante, mai così in alto nel gradimento dei sondaggi. Del resto Mattarella, al nono anno di mandato, non si è risparmiato. E’ stato ovunque, in Italia, e all’estero (è stato in Cile, in Corea, in Uzbekistan). Un’agenda fittissima, nella quale spicca il discorso sulla Resistenza a Cuneo, il viaggio ad Auschwitz, sul luogo della strage di Brandizzo, tra i poveri di Sant’Egidio o i disabili ospitati nella tenuta presidenziale di Castelporziano. Ovunque ha difeso la Costituzione, fatto argine a chi vuole disconoscerla. La Carta rimane la grande “bussola” del presidente, come disse nel discorso di un anno fa, il suo documento d’identità che ha richiamato costantemente citandone gli articoli, in ogni occasione, in questo settantacinquesimo anniversario della sua entrata in vigore.

Mattarella prepara il suo nono discorso: pace giusta e invito a fiducia

Mattarella prepara il suo nono discorso: pace giusta e invito a fiduciaRoma, 30 dic. (askanews) – Le guerre, i giovani, il lavoro, i rischi delle nuove tecnologie, ma anche un invito ad avere fiducia nel futuro e a puntare sulle tante risorse del nostro paese. Queste le parole chiave del discorso che Sergio Mattarella prepara in queste per il messaggio di fine anno che rivolgerà agli italiani e alle italiane restando in piedi in una delle sale del Quirinale. E’ il suo nono discorso, non sarà più lungo del solito, 15 massimo 20 minuti, a partire dalle 20,30, per tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi e provare a indicare un orizzonte.

Come sempre il Paese reale sarà privilegiato rispetto al Palazzo. L’aspetto più propriamente politico sarà rappresentato da un appello alla “pace giusta” nelle due guerre in corso, in Ucraina e in Medio Oriente, su entrambe il capo dello Stato si è espresso ripetutamente nelle ultime settimane, con toni a volte angosciati. Mattarella vede l’ordine mondiale dell’Occidente minacciato dai venti di guerra: nel discorso alle alte cariche ha legato questo sovvertimento alle profonde trasformazioni tecnologiche in corso, al cambiamento climatico e alla perdita di senso della politica, che sembra soccombere di fronte alle pretese degli oligarchi del tecnologico. E’ come se la politica, e quindi la democrazia del multilateralismo, avesse esaurito le sue forze, aprendo un varco anche alla “guerra mondiale a pezzi”.Implicita, in questo ragionamento, è la critica al sovranismo, che reca con sé con la crisi del parlamentarismo: “Dal rispetto della libertà di ciascuno discendono le democratiche istituzioni, l’equilibrio fra i poteri, il ruolo fondamentale del Parlamento”, ha detto nel discorso alle alte cariche davanti agli esponenti della politica e della società civile. Molti vi hanno letto un riferimento alla riforma del premierato. Un progetto che esautora il Quirinale di ogni potere di fatto, ma su cui Mattarella non ha detto né dirà una sola parola.

Sempre c’è nei suoi discorsi di fine anno un accenno ai giovani, al lavoro, alle donne, (mai così minacciate nei loro diritti), alle disuguaglianze. E dovrebbe essere così, secondo indiscrezioni, anche stavolta. Così come non dovrebbe mancare la spinta al paese a non rassegnarsi alle difficoltà e a far leva sull’unità per guardare avanti.Il richiamo all’unità, al “Paese comunità”, è una preoccupazione costante, mai così in alto nel gradimento dei sondaggi. Del resto Mattarella, al nono anno di mandato, non si è risparmiato. E’ stato ovunque, in Italia, e all’estero (è stato in Cile, in Corea, in Uzbekistan). Un’agenda fittissima, nella quale spicca il discorso sulla Resistenza a Cuneo, il viaggio ad Auschwitz, sul luogo della strage di Brandizzo, tra i poveri di Sant’Egidio o i disabili ospitati nella tenuta presidenziale di Castelporziano. Ovunque ha difeso la Costituzione, fatto argine a chi vuole disconoscerla. La Carta rimane la grande “bussola” del presidente, come disse nel discorso di un anno fa, il suo documento d’identità che ha richiamato costantemente citandone gli articoli, in ogni occasione, in questo settantacinquesimo anniversario della sua entrata in vigore.

 

Bonaccini: Schlein candidata alle europee? Non ci vedrei nulla di strano

Bonaccini: Schlein candidata alle europee? Non ci vedrei nulla di stranoRoma, 30 dic. (askanews) – L’ipotesi della candidatura alle elezioni europee della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, “è una decisione che spetta prima di tutto a lei”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che è anche presidente del Pd, in una intervista alla Stampa.

“Personalmente – ha affermato – non vedrei nulla di strano se la segretaria del Pd decidesse di spendersi in prima persona in una tornata così importante”. Anche se “certo, non rincorrerei mai Meloni sull’ipotesi di essere capolista in tutte le circoscrizioni, ma non dubito che Elly saprà scegliere per il bene del Pd”.

Costa (Azione): con la mia norma nessun bavaglio all’informazione

Costa (Azione): con la mia norma nessun bavaglio all’informazioneRoma, 30 dic. (askanews) – “L’emendamento è il miglior bilanciamento possibile per garantire il diritto all’informazione salvaguardando la presunzione di innocenza”: lo ha sostenuto Enrico Costa, il deputato di Azione autore della norma che il sindacato dei giornalisti ha definito “legge bavaglio”, approvata recentemente in prima lettura alla Camera e che proibisce la pubblicazione del testo delle ordinanze di custodia cautelare.

Costa, intervistato dall’Unità, ha precisato comunque di aver “apprezzato” le dichiarazioni del presidente dell’Anm Santalucia, perché ha fatto “una ricostruzione corretta”. Infatti, “a differenza di molti suoi colleghi ha ammesso che il contenuto delle ordinanze potrà continuare a essere reso pubblico, che c’era una diversa disciplina prima e ne ha spiegato le ragioni”.

Europee, Bonaccini: Schlein candidata? Non ci vedrei nulla di strano

Europee, Bonaccini: Schlein candidata? Non ci vedrei nulla di stranoRoma, 30 dic. (askanews) – L’ipotesi della candidatura alle elezioni europee della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, “è una decisione che spetta prima di tutto a lei”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che è anche presidente del Pd, in una intervista alla Stampa.

“Personalmente – ha affermato – non vedrei nulla di strano se la segretaria del Pd decidesse di spendersi in prima persona in una tornata così importante”. Anche se “certo, non rincorrerei mai Meloni sull’ipotesi di essere capolista in tutte le circoscrizioni, ma non dubito che Elly saprà scegliere per il bene del Pd”.

Manovra, Meloni: da parlamentari maggioranza sostegno e compattezza

Manovra, Meloni: da parlamentari maggioranza sostegno e compattezzaRoma, 29 dic. (askanews) – “Approvata dal Parlamento la Legge di Bilancio. Ringrazio a nome mio e del Governo i parlamentari di maggioranza di Senato e Camera per il sostegno e la compattezza dimostrati”. Lo ha scritto sui suoi canali social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Un segnale positivo – ha sottolineato – per una manovra importante, che mette al centro le famiglie, il lavoro e le imprese. In linea con i principi che guidano la nostra azione e con il programma che gli italiani hanno votato”.

“Questa volta la manovra – ha osservato ancora la premier – viene approvata senza il voto di fiducia. Ringrazio per questo anche le opposizioni che, pur nel forte contrasto sui temi, hanno contribuito allo svolgimento del dibattito. E ora avanti – ha concluso – con determinazione, coraggio e responsabilità”.

Casellati: per noi anno difficile ma FI si conferma forza affidabile

Casellati: per noi anno difficile ma FI si conferma forza affidabileRoma, 29 dic. (askanews) – “Per chi ha Forza Italia nel cuore, il 2023 rimarrà un anno difficile da dimenticare. La perdita del nostro amato Presidente Silvio Berlusconi avrebbe potuto disgregarci, ma, nonostante il dolore, ha rafforzato il nostro impegno a portare avanti la sua eredità politica”. Lo ha scritto su X (Twitter) la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati.

“Guidati dai suoi progetti e dalla nostra determinazione, abbiamo raggiunto – ha rivendicato l’esponente azzurra – importanti traguardi. Forza Italia si è confermata una forza di governo affidabile, tutelando l’area liberale e moderata. In un contesto geopolitico conflittuale e in mezzo a sfide macroeconomiche complesse, siamo riusciti a mantenere il nostro impegno verso famiglie e fasce deboli senza dimenticare le imprese, pilastro della nostra economia, e le riforme necessarie alla stabilità del Paese”. “L’adesione crescente di dirigenti provenienti da diverse esperienze politiche, come quella recente del consigliere regionale della Basilicata Gianuario Aliandro che anche nella veste di coordinatore regionale accolgo con molto favore, conferma che la rotta è quella giusta”, ha concluso Casellati.