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Per Conte il modello Sardegna è vincente: bisogna tentare l’impresa in Abruzzo

Per Conte il modello Sardegna è vincente: bisogna tentare l’impresa in AbruzzoRoma, 29 feb. (askanews) – “La prima amara lezione è per Giorgia Meloni, la vera sconfitta è lei. Il risultato in Sardegna è anche il segno di un clima che nel Paese sta cambiando. Evidentemente i cittadini – anche coloro che avevano creduto alle promesse di Meloni – iniziano a sentirsi traditi”. Lo dice in una intervista a Nazione-Carlino-Giorno il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte.


“Il modello della Sardegna è vincente. La condizione principale però è confrontarsi seriamente e proporre programmi realizzabili. Non ci interessa fare un’alleanza elettorale a tutti i costi, solo per il potere e ritrovarci il giorno dopo la vittoria senza sapere come governare con i nostri alleati”, prosegue Conte, per il quale riguardo il dialogo con gli altri partiti in vista delle prossime elezioni regionali “il metodo è sempre quello del dialogo su obiettivi programmatici. In Piemonte e Basilicata ci sono delle difficoltà, ma il dialogo continua. Però ora la priorità è concentrare tutte le energie sull’Abruzzo: dobbiamo tentare l’impresa anche lì”.“Calenda? In Sardegna ha rischiato seriamente di far vincere Soru. Ora si è accorto dell’ovvio: non esiste alternativa a Meloni che non veda il M5S protagonista. Bene, ci faccia sapere che cosa vuol fare da grande, sapendo però che la convergenza di costruisce su temi e proposte e non per questioni di simpatie personali”, conclude l’ex premier.


 

Regionali, centrodestra ricandiderà Bardi, Cirio e Tesei

Regionali, centrodestra ricandiderà Bardi, Cirio e TeseiMilano, 28 feb. (askanews) – “I presidenti di Basilicata, Piemonte ed Umbria che hanno ben governato saranno i candidati di tutto il centrodestra unito ai prossimi appuntamenti elettorali regionali”. Così una nota congiunta di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Udc in vista delle prossime elezioni regionali. Si tratta della conferma dell’attuale presidente Vito Bardi (Forza Italia) per la Lucania, del presidente Alberto Ciro (Forza Italia) per il Piemonte e della presidente Donatella Tesei (Lega) per l’Umbria.

Cortei studenti, Meloni: se errori sanzionare ma grazie a polizia

Cortei studenti, Meloni: se errori sanzionare ma grazie a poliziaRoma, 28 feb. (askanews) – Se nella gestione dell’ordine pubblico “ci sono errori, responsabilità e abusi si devono sanzionare ma non si può parlare delle forze dell’ordine solo quando qualcosa non funziona”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del Tg2 Antonio Preziosi.


Questo, ha aggiunto, “perchè in tutti gli altri casi, quando ci sono stati 120 agenti all’ospedale o feriti per garantire l’ordine pubblico e la nostra incolumità, magari con stipendi molto bassi, nessuno ha detto loro grazie. Forse è anche il caso di fare questo: di dire grazie alle forze dell’ordine per il lavoro che che fanno ogni giorno. Poi se qualcuno sbaglia si deve intervenire e sanzionare come prevede il nostro ordinamento”.

Sardegna, Meloni: maggioranza consensi ma perso, sprone a migliorare

Sardegna, Meloni: maggioranza consensi ma perso, sprone a migliorareRoma, 28 feb. (askanews) – “Se nonostante le liste di centrodestra avessero la maggioranza dei consensi non siamo riusciti a vincere con il candidato presidente, qualcosa è stato sbagliato. Dispiace ma penso che le sconfitte siano anche un’occasione per mettersi in discussione. Lo prendo come uno sprone a migliorare a fare ancora di più e meglio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg2, tornando sulla sconfitta alle regionali in Sardegna.

Meloni: con le liste in Sardegna avevamo la maggioranza consensi, ma abbiamo perso

Meloni: con le liste in Sardegna avevamo la maggioranza consensi, ma abbiamo persoRoma, 28 feb. (askanews) – “Se nonostante le liste di centrodestra avessero la maggioranza dei consensi non siamo riusciti a vincere con il candidato presidente qualcosa è stato sbagliato. Dispiace ma penso che le sconfitte siano anche un’occasione per mettersi in discussione. Lo prendo come uno sprone a migliorare a fare ancora di più e meglio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dal direttore del TG2 Antonio Preziosi. Il successo di BTP Valore, ha poi detto Meloni, “lo interpreto come un segnale di fiducia da parte di cittadini e risparmiatori e come una risposta verso una strategia che abbiamo messo in campo con la quale vogliamo riportare il debito pubblico italiano il più possibile nelle mani degli italiani”.


“Questo – ha aggiunto – ci consente da una parte di dare ai cittadini uno strrumento per mettere in sicurezza i risparmi e dall’altro di essere più padroni del nostro destino perchè quando il tuo debito pubblico è nelle tue mani sei meno sottoposto alle pressioni esterne”.Per l’attuazione del Pnrr, ha quindi detto Meloni, “stiamo facendo tutto quello che c’è da fare e sono molto ottimista”.


“Stiamo facendo del nostro meglio” per spendere tutte le risorse del Pnrr, ha aggiunto, “intanto abbiamo già speso 45 miliardi del Pnrr in una fase in cui eravamo concentrati soprattutto nella progettazione e nelle gare quindi si entra adesso nel vivo della spesa. Abbiamo nell’ultimo Cdm portato un ulteriore decreto che consente di semplificare le norme, la burocrazia, di velocizzare la messa a terra e di intervenire quando ci dovessero essere delle lungaggini”. 

Meloni vola in Usa e Canada, focus su G7 e relazioni bilaterali

Meloni vola in Usa e Canada, focus su G7 e relazioni bilateraliRoma, 28 feb. (askanews) – Doppia missione, a Washington e Toronto, per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nell’ambito della presidenza italiana del G7.


Dopo il viaggio in Giappone di inizio febbraio e la prima riunione in video conferenza da Kiev lo scorso 24 febbraio, la premier sarà il primo marzo a Washington, ospite di Joe Biden alla Casa Bianca, e il 2 marzo a Toronto, dove incontrerà il primo ministro canadese Justin Trudeau. L’obiettivo – sottolineano fonti italiane – è innanzitutto condividere con Biden e Trudeau (il Canada prenderà il testimone nel 2025) le priorità della Presidenza italiana del G7: difesa del sistema internazionale basato sulla forza del diritto e continuo sostegno all’Ucraina; conflitto in Medio Oriente, con le relative conseguenze sull’agenda globale; prioritaria attenzione nei confronti dell’Africa, con l’obiettivo di costruire un modello di partenariato vantaggioso per tutti; continua attenzione alla regione dell’Indo-Pacifico; importanza delle questioni migratorie; Intelligenza Artificiale.


In entrambi i casi, al centro dell’agenda ci saranno anche le relazioni bilaterali e le prospettive di un loro ulteriore rafforzamento. Per quanto riguarda gli Usa, Meloni intende continuare a costruire le relazioni bilaterali sulla base della Dichiarazione congiunta adottata dai due leader nell’ambito della sua prima visita a Washington lo scorso 27 luglio. Negli Usa c’è una presenza di una comunità italo-americana numerosa e ben integrata (più di 20 milioni), cui si aggiungono più di 325.000 cittadini italiani residenti negli USA. Nel 2023 gli USA rappresentavano il terzo mercato di destinazione dell’export italiano, con un interscambio di circa 102 miliardi di dollari (con surplus di 44 a favore dell’Italia), e presenze di imprese italiane in ogni settore economico-industriale, incluso il settore della difesa e in quello aerospaziale. Anche nell’incontro con Trudeau sarà affrontato il tema degli scambi bilaterali, per dare “ulteriore stimolo” ai rapporti già consolidati: il Canada e l’Italia hanno infatti già forti relazioni commerciali e di investimento, con economie complementari che fanno leva sulla forza delle piccole e medie imprese. Il Canada è un importante partner per l’Italia (circa 12 miliardi di euro di interscambio fra gennaio e novembre 2023, +1,1% sull’anno precedente). La bilancia commerciale è favorevole all’Italia (+4,2 miliardi nei primi 11 mesi del 2023) e vi è un elevato livello di complementarietà (specializzazione manifatturiera e innovazione in Italia e abbondanza di materie prime in Canada). Importante è il ruolo della comunità di origine italiana (1,6 milioni circa, per metà residenti nell’Ontario, regione di cui Toronto fa parte).


Entrambi i colloqui costituiranno, inoltre, l’occasione per un confronto sulle principali questioni internazionali: in primo luogo l’aggressione russa all’Ucraina e il continuo sostegno a Kiev; la situazione in Medio Oriente e la prevenzione di una escalation regionale, il sostegno umanitario a Gaza e la sicurezza e la stabilità nel Mar Rosso; la cooperazione con il Continente africano e il Piano Mattei, nella prospettiva di verificare opportunità di collaborazione in aree di comune interesse; la sicurezza delle catene di approvvigionamento; il coordinamento transatlantico rispetto alle sfide e alle opportunità poste dalla Cina. Tra i temi da affrontare anche la preparazione del prossimo Vertice Nato, che si terrà proprio a Washington il 9-11 luglio in occasione del 75mo anniversario dell’Alleanza atlantica.

Arianna Meloni: in Sardegna abbiamo perso tutti, non Giorgia

Arianna Meloni: in Sardegna abbiamo perso tutti, non GiorgiaRoma, 28 feb. (askanews) – “Dai ragazzi, siamo arrivati tardi, secondo me, con il candidato. Hanno vinto per 3mila voti. Dai su”. Così Arianna Meloni ha risposto a Piazza Pulita che la ha interpellata all’ingresso della sede di Fdi in merito alle elezioni in Sardegna.


Arrivati tardi perché avete litigato? “Non abbiamo litigato, siamo gente che cerca di fare dei ragionamenti”. Giorgia Meloni ha detto ho perso io… è l’unica che l’ha detto: “Perché è una brava persona, ma abbiamo perso tutti”, ha aggiunto.

Crosetto: Salvini si informi prima di commentare le sanzioni a Vannacci

Crosetto: Salvini si informi prima di commentare le sanzioni a VannacciRoma, 28 feb. (askanews) – “Uscirà una nota della Difesa che spiega ai non pratici della materia che parliamo di procedimenti partiti mesi fa, che avvengono in modo automatico e che sono totalmente esterni da input dell’autorità politica perché partono da un’autorità tecnica. Una volta che tutte le informazioni saranno disponibili magari i commenti saranno più appropriati. Per quanto mi riguarda tra un po finirò le guance da porre”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, interpellato sulle parole di Matteo Salvini in merito alla sospensione del generale Vannacci.

Centrosinistra, Bonaccini: lavorare per l’unità, superare le divisioni

Centrosinistra, Bonaccini: lavorare per l’unità, superare le divisioniRoma, 28 feb. (askanews) – “Nel centrosinistra dobbiamo lavorare per l’unità, superando le divisioni e la competizione interna per un punto percentuale in più o in meno al singolo partito. E dobbiamo farlo incalzando il governo su temi concreti, a partire dalla difesa della sanità e della scuola pubbliche, dalla buona occupazione e dal sostegno a chi la crea. Solo così siamo credibili agli occhi delle persone e degli elettori e smascheriamo la destra, le cui bugie reggeranno sempre meno. Poi certo, considero indispensabile un accordo anche in Basilicata e in Piemonte: se ci presentassimo divisi regaleremmo la vittoria a tavolino alla destra”. Lo dice il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, al Corriere della Sera.


“Noi dobbiamo parlare a tutti gli italiani. Né possiamo pensare di lasciare il dialogo coi moderati a una destra sovranista e antieuropeista, nella quale tanti non si riconoscono, pur non essendo di sinistra. La costruzione di un’alternativa che possa battere la destra nel Paese passa per lo schieramento più unito, coeso e largo possibile. Leggo che Calenda dice ora ‘mai più soli alle prossime regionali’. Per me è un segnale molto importante che non va fatto cadere nel vuoto, anzi”, spiega. “Non mi convincerebbe un Pd a rimorchio dei 5 Stelle, ma penso sia necessario un accordo col Movimento. In Abruzzo, dove si vota tra due settimane, c’è unità di tutto il centrosinistra a sostegno dell’ottima candidatura di Luciano D’Amico, con una coalizione ampia che va dalla sinistra ad Azione e Italia viva, passando per Pd e 5 Stelle. È un fatto estremamente positivo che va esteso, superando contrapposizioni e veti personali incomprensibili. Invece della competizione interna nel centrosinistra, costruiamo l’alternativa per battere la destra nei territori e per tornare al governo del Paese quando si tornerà a votare”, aggiunge.

Effetto Sardegna sul centrodestra, si tenta la quadra sulle amministrative

Effetto Sardegna sul centrodestra, si tenta la quadra sulle amministrativeRoma, 27 feb. (askanews) – Sminuire la portata dello smacco subito. “Perchè, è successo qualcosa?”, si dice tra il serio e il faceto. Aggrapparsi ai numeri come potessero essere letti fuori dal contesto. “Le liste sfiorano il 50% dei voti, non c’è nessun calo per il centrodestra”. Continuare a mostrarsi compatti, per esempio vergando una nota congiunta come non accadeva da mesi. Nel day after delle elezioni perse in Sardegna, con Paolo Truzzu battuto da Alessandra Todde, per la coalizione di governo più che il giorno dell’autocritica è la fiera della polvere sotto il tappeto.


E’ vero, Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini ammettono, nel comunicato congiunto, che si è trattato di “una sconfitta” e promettono che ci ragioneranno “insieme per valutare i possibili errori commessi”. Ma tutti si affrettano a dire che comunque non c’è nessun effetto sul governo o sulla coalizione. E tuttavia, l’analisi del voto sembra diversa a seconda della campana che si ascolta. La Lega, per esempio, con il vice segretario Andrea Crippa, pur usando toni accomodanti, di fatto invita i meloniani “ad ascoltare i territori, a considerare le capacità e non solo i rapporti di forza”. Fratelli d’Italia ammette di aver sottovalutato che forse Truzzu era poco sostenuto dalla sua stesa città, ovvero Cagliari, ma nega che il problema nasca da una imposizione della presidente del Consiglio a dispetto degli alleati. Giovanni Donzelli lo dice apertamente a Maurizio Gasparri nella riunione che a mezzogiorno si tiene alla Camera per discutere dei prossimi appuntamenti delle amministrative. “Parlare di presunta arroganza non va bene”, afferma. Ce l’ha in particolare con l’intervista dell’azzurro Giorgio Mulè che parla esplicitamente di “prove di forza”. Insomma, le tensioni restano e nulla fa pensare che i prossimi mesi, con le Europee all’orizzonte, tenderanno a calare.


Al di là della strategia comunicativa, però, la sconfitta brucia. Soprattutto alla premier. Lo ammette, scherzando, nell’incontro con i giornalisti della stampa estera. “Mi invitate nel giorno in cui perdo le elezioni in Sardegna e sto pure facendo la Quaresima e non posso neanche affogare i miei dispiaceri nell’alcol”. E’ il suo primo passo falso elettorale dalla vittoria delle Politiche, per di più dopo aver insistito perché la lega mollasse Solinas per fare posto al candidato con il marchio di fabbrica meloniano. Ora non bisogna fallire i prossimi appuntamenti. Quello con le Regionali in Abruzzo, già guidate da Fdi con Marco Marsilio, è praticamente dietro l’angolo. Si vota il 10 marzo e per il 5 i tre leader si sono già dati appuntamento per un comizio tutti insieme a Pescara. E ormai non manca poi molto nemmeno alle elezioni in Basilicata dove Forza Italia chiede la riconferma di Vito Bardi. Ed è proprio questo uno dei nodi che si sta cercando di sciogliere in queste ore. Nella strategia messa a punto da centrodestra per cercare di far dimenticare il più in fretta possibile lo scivolone sardo, oltre che i sospetti e i veleni tra alleati che ne sono conseguiti, si è infatti deciso di provare ad accelerare proprio sui nomi dei candidati per le prossime tornate amministrative comprese alcune grandi citta come Bari o Firenze e la Regione Umbria che pure va al voto in autunno. L’accordo, viene riferito, è all’attenzione di leader e non è escluso che venga ufficializzato in tempi rapidi.


Ma c’è una scadenza più di tutte all quale guardano Meloni, Salvini e Tajani. Ed è quello delle Europee, dove il “si vince insieme e si perde insieme” di queste ore svanisce di fronte al sistema di voto proporzionale. E la presidente del Consiglio, assicurano, è sempre più tentata di guidare la partita in tutte le circoscrizioni per dimostrare che la sua leadership è salda. Sarà anche per questo che il capogruppo di Fratelli d’Italia invita tutti alla prudenza nel valutare questa sconfitta. “Rivediamoci l’11 giugno e ne parliamo”, afferma.