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Todde: i sardi non sono cavie, dobbiamo parlare delle priorità che interessano il nostro popolo

Todde: i sardi non sono cavie, dobbiamo parlare delle priorità che interessano il nostro popoloRoma, 27 feb. (askanews) – “Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie”. Lo ha detto la neoeletta presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, espressione dell’alleanza Pd-M5S, rispondendo a una domanda sul “laboratorio” dell’alleanza, nel corso di una conferenza stampa a Cagliari.


“Sono contentissima – ha aggiunto – di aver condiviso questo passaggio con Giuseppe Conte, con gli uomini e le donne del Pd e del M5s, credo che si sia trovato in Sardegna progetto solido per dimostrare che questo progetto di alleanza può funzionare. Ma dobbiamo parlare di Sardegna, dei sardi, delle priorità che interessano il nostro popolo”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della campagna elettorale per le regionali in Sardegna “è venuta qua a passeggiare, ha fatto una apparizione vergognosa. I sardi non si meritano il cabaret” ha detto la neoeletta presidente. “Credo – ha aggiunto – che la risposta a lei sia stata la risposta di Cagliari, delle grandi città, ma anche di tante comunità che si aspettano il cambiamento”.

Sardegna, Todde: io prima donna presidente, rotto tetto di cristallo

Sardegna, Todde: io prima donna presidente, rotto tetto di cristalloRoma, 27 feb. (askanews) – “Sono felice ed emozionata, è stato un testa a testa lungo e faticoso, ma i risultati valgono la pena. Felice e orgogliosa di essere la prima donna presidente della Sardegna, dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo e ad assumere un ruolo che nessuna di noi era riuscita ad avere. Sono contenta per ruolo avuto dalle donne nella mia squadra”. Lo ha detto la neoeletta presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, espressione dell’alleanza Pd-M5s, nel corso di una conferenza stampa a Cagliari.

Truzzu chiama Todde e si congratula: la responsabilità della sconfitta è solo mia

Truzzu chiama Todde e si congratula: la responsabilità della sconfitta è solo miaRoma, 27 feb. (askanews) – “Abbiamo perso davvero per uno ‘sputo’, circa duemila voti su 750mila sardi che sono andati a votare. La responsabilità della sconfitta è solo mia”. Lo ha detto il candidato del centrodestra alle regionali in Sardegna Paolo Truzzu in una conferenza stampa a Cagliari dove, ha aggiunto, “c’è stato più un voto contro il sottoscritto che per la Todde”.


“Stamattina ho chiamato Alessandra Todde e le ho fatto i complimenti. Le ho detto che ci rivedremo in Consiglio regionale” ha concluso.

Mattarella: apprezzamento per la missione Onu a Cipro, occorre trovare una soluzione definitiva

Mattarella: apprezzamento per la missione Onu a Cipro, occorre trovare una soluzione definitivaNicosia, 27 feb. (askanews) – “La mia presenza qui è per esprimere apprezzamento per quello che negli ultimi decenni fa questa missione per mantenere la serenità e la pace. All’apprezzamento si aggiunge la riconoscenza per l’obiettivo che viene sempre coltivato, ovvero trovare una soluzione definitiva che renda possibile la conclusione positiva della missione”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella arrivando al quartiere generale ONU per il mantenimento della pace a Cipro.


“L’Italia partecipa con convinzione alla missione ed è orgogliosa di farlo per la pace mantenuta e l’obiettivo di una soluzione positiva che renda possibile un ulteriore sviluppo di progresso in questo territorio”, ha aggiunto.

Conte: dalla Sardegna la sveglia al governo, Meloni pensi alla sua arroganza

Conte: dalla Sardegna la sveglia al governo, Meloni pensi alla sua arroganzaRoma, 27 feb. (askanews) – “Con questo passaggio diamo la sveglia al governo a Roma, la presidente Meloni ha molto da interrogarsi perché l’arroganza con cui ha gestito la politica nazionale ma anche questa partita locale non paga”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte commentando ad Agorà su Rai 3 la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna.


“Meloni paga una campagna elettorale piena di promesse false e di giravolte, è meglio un progetto con obiettivi chiari e ben comunicati agli elettori, con i cartelli elettorali si può vincere ma non governare” ha concluso. 

Schlein: in Sardegna ha perso Truzzu, hanno perso Meloni e Salvini

Schlein: in Sardegna ha perso Truzzu, hanno perso Meloni e SalviniRoma, 27 feb. (askanews) – “Cambia il vento! Alessandra Todde sarà la prima presidente della Sardegna. E’ il riscatto di una comunità orgogliosa che ha sperimentato per cinque anni sulla propria destra l’inadeguatezza della destra”. E’ quanto scrive sui social la segretaria del Pd Elly Schlein. “Erano sicuri di vincere, sono venuti qui a Cagliari in pompa magna, con premier e vice premier, e la Sardegna ha risposto. Ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura e ha perso pure Salvini”, sottolinea Schlein.

Le regionali in Sardegna, Boccia: non c’è alternativa al Pd, senza di noi si perde

Le regionali in Sardegna, Boccia: non c’è alternativa al Pd, senza di noi si perde

Roma, 27 feb. (askanews) – “Non c’è nessuna sudditanza” del Partito democratico rispetto al Movimento Cinquestelle, per avere sostenuto in Sardegna la candidata di Giuseppe Conte. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato. “Questa storia fa ridere, basta vedere i voti presi dalla lista del Pd. Siamo il partito più forte della coalizione che ha appoggiato Todde. Comunque il dato politico vero è che noi abbiamo fortemente voluto questo accordo, perché convinti di poter essere una alternativa credibile, e la segretaria Elly Schlein lo ha costruito con determinazione e pazienza”, ha commentato.

“E, vorrei aggiungere, c’è un altro dato su cui tutte le forze d’opposizione devono riflettere: non c’è alternativa senza il Partito democratico”, ha precisato Boccia.

Il Pd è il primo partito della regione. “Speriamo che il dato sia confermato. Dà il segno di una grande responsabilità politica, che il primo partito si faccia carico della coalizione, anche sostenendo una candidata che non proviene dalle sue fila. Quando si costruisce un’alleanza per governare, l’obiettivo è il risultato politico complessivo, a noi non interessa piazzare i nostri candidati, curare il nostro orticello e restare isolati”, ha commentato.

Le regionali in Sardegna, Calenda: una lezione di cui terremo conto

Le regionali in Sardegna, Calenda: una lezione di cui terremo contoRoma, 27 feb. (askanews) – “Complimenti ad Alessandra Todde per la vittoria e a Renato Soru per aver condotto una difficile battaglia raggiungendo un risultato non scontato. Le elezioni regionali si confermano insormontabili, dato il sistema elettorale ad un turno secco e la scarsa partecipazione che marginalizza il voto d’opinione, per le forze e i candidati che stanno fuori dai due poli di destra e di sinistra. È una lezione di cui terremo conto. Il crollo tutto interno della destra è un buon segnale per il paese e per la Sardegna che, la Lega, aveva pessimamenteágovernato”. Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, su X, commentando l’esito del voto in Sardegna.

Le regionali in Sardegna, Conte: non si vince con l’arroganza, col Pd campo giusto

Le regionali in Sardegna, Conte: non si vince con l’arroganza, col Pd campo giusto

Roma, 27 feb. (askanews) – “La Sardegna ha scelto la nostra Alessandra Todde. E’ la prima Presidente di Regione del M5S, la prima donna alla guida della Sardegna. E’ una giornata indimenticabile. I cittadini sardi hanno chiuso la porta a Meloni e soci e l’hanno aperta all’alternativa. L’aria è cambiata”. Così su Istagram il leader del Movimento Cinquestelle, Giuseppe Conte.

“Non si vince sempre con l’arroganza di chi – come Meloni – impone i candidati al territorio e si limita a salire sui palchi per i suoi monologhi pieni di false promesse, senza neppure confrontarsi con i cittadini, senza neppure fermarsi ad ascoltare i loro problemi”, commenta Conte.

“Abbiamo vinto ascoltando il grido di dolore dei territori, offrendo soluzioni contro una sanità disastrata dal centrodestra. Abbiamo vinto con la forza e la competenza di Alessandra, con le proposte serie e credibili, con un ‘campo giusto’ con le altre forze politiche. Non servono ammucchiate, campi larghissimi e minati”, aggiunge il leader del M5S.

“Alessandra siamo certi che ora cambierai tutto con serietà, cuore e coraggio. Forza!”, conclude.

Le regionali in Sardegna, Gasparri: mai sottovalutare troppo la sinistra

Le regionali in Sardegna, Gasparri: mai sottovalutare troppo la sinistraRoma, 27 feb. (askanews) – Dall’esito del voto in Sardegna ci sono almeno tre lezioni da trarre, secondo il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri. La prima è che “non bisogna prendersela con i candidati”, afferma in un’intervista al Corriere della Sera. “È chiaro che se si perde la scelta probabilmente non è stata ottimale, ma va dato atto a Solinas di essersi ritirato e a Truzzu di essersi messo a disposizione a partita quasi iniziata”.


La seconda lezione è che “il capo della coalizione, come faceva talvolta Berlusconi, potrebbe fare un giro non solo nel suo piano, ma salire al primo, al secondo, al terzo piano del condominio, per guardare in ogni appartamento per cercare il candidato più adatto per vincere. Che è poi quello che conta: se gioca la Nazionale, io esulto anche a un gol di Immobile”, ha spiegato Gasparri. E poi c’è la terza. “Non dirò che è un voto che conta poco. Capisco che loro festeggino e che siano orgogliosi, pur avendo fatto un’alleanza tra M5S e Pd, il terzo polo avrebbe potuto danneggiarli. Dico a loro, che non si illudano che ci siano ripercussioni per il nostro governo o che la coalizione abbia sussulti. Governeremo cinque anni e lo faremo bene. Per noi invece il messaggio è: non sottovalutare mai gli avversari. Per quanto deboli possano essere le leadership di Conte e Schlein, il blocco di sinistra esiste in questo Paese, ha rappresentanza, da sempre: c’era con Togliatti, come con Prodi, con Grillo, Bersani e anche oggi. Considerarli evaporati è non conoscere la storia. E ricordiamolo: non abbiamo vinto 10 a 0, la politica è un cimento quotidiano”, ha commentato Gasparri.