Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

M.O., Mattarella: Hamas brutale, numero inaccettabile civili a Gaza

M.O., Mattarella: Hamas brutale, numero inaccettabile civili a GazaRoma, 20 dic. (askanews) – Nella cerimonia per gli auguri alle Alte cariche, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda la guerra che “da settimane, infiamma il Medio Oriente, con la sanguinosa e brutale aggressione terroristica di Hamas a Israele e le azioni militari a Gaza, che stanno costando un numero inaccettabile di vittime civili, in uno scenario che rende sempre più grave la condizione umanitaria in quei territori”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella cerimonia per gli auguri alle Alte cariche dello Stato.

Migranti,Schlein: l’accordo Ue non supera Dublino

Migranti,Schlein: l’accordo Ue non supera DublinoRoma, 20 dic. (askanews) – L’accordo sui migranti raggiunto in Ue “non supera il criterio” del primo paese di approdo fissato dal regolamento di Dublino e così le persone che arrivano “rimarranno bloccate in Italia”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, durante una conferenza stampa. Il punto è, ha spiegato, che “si potrà scegliere di pagare per non accogliere, dando anche un prezzo a un diritto fondamentale come il diritto d’asilo”.

“Questo però – ha aggiunto – vuol dire pure che se un Paese può scegliere di pagare anziché accogliere le persone poi rimangono bloccate in Italia”.

Patto stabilità, Schlein: l’Italia subisce l’accordo Parigi-Berlino

Patto stabilità, Schlein: l’Italia subisce l’accordo Parigi-BerlinoRoma, 20 dic. (askanews) – “Il governo rischia di far tornare paese alla rigida austerità dei parametri quantitativi. Germania e Francia si sono accordate e l’Italia prende atto a testa bassa. Tragicamente è così che sta andando”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa. “L’esecutivo è stato lì a guardare mentre si approvava un compromesso dannoso per l’Italia”.

Ha concluso la Schlein: “Vedremo, ora la trattativa riparte. Ma in questi negoziati qui quando ti svegli troppo tardi…”

Ex Ilva, Palazzo Chigi: sarà garantita continuità aziendale

Ex Ilva, Palazzo Chigi: sarà garantita continuità aziendaleRoma, 20 dic. (askanews) – Nel corso dell’incontro di questa mattina a Palazzo Chigi tra il Governo e le confederazioni sindacali sull’ex Ilva di Taranto, l’esecutivo ha “confermato l’intenzione di continuare a fare la propria parte e ha assicurato che sarà garantita la continuità aziendale”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Il governo ha inoltre convocato le organizzazioni sindacali per un nuovo incontro da tenersi entro la fine dell’anno. Alla riunione hanno preso parte i ministri degli Affari Ue e Pnrr, Raffaele Fitto, delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento), e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Per le associazioni sindacali hanno partecipato i rappresentanti di Fiom-Cgil, Michele De Palma, Fim-Cisl, Roberto Benaglia, Uilm-Uil, Rocco Palombella, Usb, Sassari Colautti e Ugl metalmeccanici, Giovanni Antonio Spera.

Manovra,Schlein: è iniqua e di austerità, taglia la sanità

Manovra,Schlein: è iniqua e di austerità, taglia la sanitàRoma, 20 dic. (askanews) – La manovra à “iniqua” e di “austerità”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa, presentando le contro proposte del Pd sulla legge di bilancio. Per l’approvazione, ha spiegato, “arriveremo fino al 30 di dicembre anche quest’anno. Così pronti alla fine non erano…”.

Nel merito, per la Schlein, “questa manovra sovrastima la crescita” e poi “è iniqua”, non prevede investimenti se non “quello sbagliato del ponte di messina”. Anche sulla transizione ecologica “noi no ci siamo, manca questa visione al governo”. Inoltre, è una “manovra di austerità, fatta di tagli alla sanità pubblica” con le “liste di attesa che si allungano”.

Manovra,Schlein: destra sociale? In questa legge niente di sociale

Manovra,Schlein: destra sociale? In questa legge niente di socialeRoma, 20 dic. (askanews) – “Ogni tanto sentiamo qualcuno che si definisce destra sociale ma non c’è niente di sociale in questa manovra”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa, presentando le contro-proposte del partito sulla legge di bilancio. Prevale, ha spiegato, “l’ideologia neoliberista più profonda. Come se non avessero vissuto in questo paese negli ultimi 15 anni”.

Lo dimostra il fatto che “hanno voltato le spalle a 3,5 milioni di persone che sono povere anche se lavorano: il salario minimo si poteva approvare a costo zero. Invece hanno scelto di rinviare altri sei mesi”. E “oltre al salario minimo abbiamo proposto una misura di congedo paritario, 5 mesi pagati al 100% per entrambi i genitori”.

Capogruppo Fdi sale su banchi governo, caos in aula a Palermo

Capogruppo Fdi sale su banchi governo, caos in aula a PalermoPalermo, 20 dic. (askanews) – Momenti di grande tensione nel Consiglio Comunale di Palermo. Una seduta lampo che si è chiusa praticamente dopo alcuni minuti, a causa della dura lite fra il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo e il vicepresidente del Consiglio Giuseppe Mancuso. Milazzo, di fronte ad un mancato intervento d’aula concesso, è salito sui banchi del governo e ha inveito contro il collega di coalizione. La scena è stata immortalata con video e foto: momenti surreali, durante i quali a Mancuso è anche stato tolto il microfono.

Duro il commento delle opposizioni: “Chiediamo l’intervento del Sindaco e del Prefetto di Palermo perché venga garantito il corretto funzionamento del Consiglio Comunale, interrotto oggi per uno scontro senza precedenti tra i consiglieri di maggioranza. Chiediamo anche la convocazione immediata del Consiglio alla presenza del Sindaco, perché chiarisca se è ancora in grado di proseguire nell’espletamento del proprio mandato, considerato che, di fatto, non ha più una coalizione che lo sostiene”.

La proposta di legge Fdi per non poter vietare il presepe a scuola

La proposta di legge Fdi per non poter vietare il presepe a scuolaRoma, 20 dic. (askanews) – “Da qualche anno assistiamo ad inaccettabili e imbarazzanti decisioni di alcuni organi scolastici che vietano il presepe nelle scuole o ne modificano l’essenza profonda modificando ad esempio la festa del Natale in improbabili festività dell’inverno per non offendere i credenti di altre religioni. Con la proposta di legge che ho presentato e che è stata firmata da molti parlamentari, non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua all’interno degli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado. E’ assolutamente fondamentale salvaguardare e tutelare quelle che sono in fondo le nostre radici culturali che nel presepe hanno un altissimo esempio”. Lo annuncia la senatrice Fdi Lavinia Mennuni.

Presepe a scuola, Mennuni: presentata pdl Fdi per non poterlo più vietare

Presepe a scuola, Mennuni: presentata pdl Fdi per non poterlo più vietareRoma, 20 dic. (askanews) – “Da qualche anno assistiamo ad inaccettabili e imbarazzanti decisioni di alcuni organi scolastici che vietano il presepe nelle scuole o ne modificano l’essenza profonda modificando ad esempio la festa del Natale in improbabili festività dell’ inverno per non offendere i credenti di altre religioni. Con la proposta di legge che ho presentato e che è stata firmata da molti parlamentari, non sarà più possibile cancellare il presepe, il Natale e la Pasqua all’interno degli istituti scolastici italiani di ogni ordine e grado. E’ assolutamente fondamentale salvaguardare e tutelare quelle che sono in fondo le nostre radici culturali che nel presepe hanno un altissimo esempio”. Lo annuncia la senatrice Fdi Lavinia Mennuni.

Tensioni e polemiche in aula Camera per nuovo rinvio Mes in commissione

Tensioni e polemiche in aula Camera per nuovo rinvio Mes in commissioneRoma, 20 dic. (askanews) – Tensione e polemiche questa mattina in aula alla Camera sulla ratifica della riforma del Mes, dopo un nuovo rinvio del parere della commissione Bilancio sul discusso strumento finanziario intergovernativo europeo.

A dare il via al dibattito “sull’ordine dei lavori” il Movimento 5 stelle, che con la deputata Daniela Torto ha spiegato di voler “stigmatizzare” l’accaduto, “una brutta pagina, l’ennesima scritta a danno del Paese, ma scritta anche ad umiliazione di chi lavora dentro questo Parlamento”. Dopo le accuse della presidente del Consiglio al governo Conte, i 5 stelle ricordano le origini del trattato: “Se, oggi, parliamo di Mes, la colpa è di quel Governo Berlusconi che istituiva il Mes e di cui la presidente Meloni era ministro”. Quindi “ai colleghi di Fratelli d’Italia diciamo: se volete approfondimenti, chiedeteli alla vostra leader”, ha concluso Torto. Secondo intervento quello di Luigi Marattin di Italia viva, che ha ricordato come il Governo ” non una, ma due volte, il 21 giugno e stamattina, dice che non c’è alcun effetto” finanziario che derivi dalla ratifica della riforma del Mes. “Ma cosa ostava e cosa osta, oggi o domani, a che qualcuno del Governo si alzi in piedi e dica: da un punto di vista di finanza pubblica non ci sono effetti, però vogliamo aspettare l’Ecofin, vogliamo aspettare Godot, vogliamo aspettare quello che volete? Guardate che ne va del rispetto e della dignità di queste istituzioni”, ha aggiunto l’esponente di Iv. Elena Bonetti del gruppo di Azione.Per-Re ha sottolineato che “oggi in Aula il Mes non arriva, di fatto, per un éscamotage in commissione Bilancio” deciso per “non confrontarsi, in primo luogo, con le contraddizioni della maggioranza e, in secondo luogo, per non assumersi quella credibilità in Europa che lo stesso ministro Giorgetti aveva garantito e promesso ai partner europei, dicendo che il Parlamento deciderà e deciderà il 14 dicembre”.

A giudizio di Ubaldo Pagano del Partito democratico “sono successi almeno due elementi rilevanti. Il primo che si è dato un ruolo alla commissione Bilancio che non può avere, quello di dirimere questioni politiche attraverso un voto di rinvio che poteva fare tranquillamente questo Parlamento”. Il secondo, ha aggiunto, “si è detto che il Ministero dell’economia e delle finanze e un suo sottosegretario non dicono la verità. Questo è un fatto politico che chiediamo debba essere riferito in questo Parlamento”. Per Marco Grimaldi di Alleanza Verdi Sinistra “siamo davanti a una buona notizia politica. La maggioranza è in crisi, ha appena sfiduciato uno dei sottosegretari più riconoscibili dell’intero Governo”. Rivolto ai banchi della maggioranza, ha aggiuto: “Se pensate, come dicono illustri economisti, anche dalla nostra parte, che il Mes possa essere un pessimo affare, ditelo. Se pensate che vada messo in soffitta soprattutto da parte di noi europeisti. ditelo” ma in ogni caso “spiegateci qual è il punto di vista!” Duro Riccardo Magi di +Europa: “Non era possibile utilizzare la questione del Mes come ricatto rispetto alla trattativa sul Patto di stabilità. Non c’è più niente da fare, è finita con il Kamasutra delle posizioni parlamentari che vi potete inventare. Dovete assumervi la responsabilità in quest’aula e quello che sta avvenendo in commissione Bilancio non è onorevole, colleghi”. Per la maggioranza ha preso la parola Ylenia Lucaselli di FdI, che del provvedimento di ratifica è relatrice ed è stata colei che ha chiesto i chiarimenti al Governo sulle possibili conseguenze finanziarie della sua approvazione. Polemizzando in direzione dei banchi delle opposizioni, ha detto: “Colleghi, ma perché non ve lo siete votati quando eravate in maggioranza?” Per l’esponente di FdI “l’urgenza che sente oggi l’opposizione è un’urgenza ingiustificata” e d’altro canto “il Mes può essere tranquillamente utilizzato dagli altri Stati europei se lo dovessero ritenere. Chiedere, come è stato fatto in Commissione, che ci sia una procedura aggravata all’interno del Parlamento affinché il Parlamento possa veramente avere voce in futuro e chiedere che vengano chiariti i passaggi sulla programmazione è nel rispetto degli italiani, che vi piaccia o no”, ha concluso Lucaselli.