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Europee, La Russa: Meloni candidata Fdi?Probabile ma deciderà lei

Europee, La Russa: Meloni candidata Fdi?Probabile ma deciderà leiRoma, 18 dic. (askanews) – Se candidarsi o meno alle elezioni europee la presidente del consiglio Giorgia Meloni “lo deciderà lei. Se le devo dare un consiglio glielo do in privato, non avrebbe senso che il presidente del Senato dicesse da qui cosa deve fare”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso della cerimonia dello scaldino per gli auguri alla stampa parlamentare.

“L’unica cosa che ho da dire è che qualunque sia la sua scelta non può essere criticata, è legittima sia la scelta di candidarsi, che io ritengo più probabile, sia quella di non candidarsi”, ha aggiunto.

Mes, Conte: Meloni ha mentito, chiedo di istituire un giurì d’onore

Mes, Conte: Meloni ha mentito, chiedo di istituire un giurì d’onoreRoma, 18 dic. (askanews) – “E’ successo un fatto molto grave, la premier e deputata Giorgia Meloni ha scelto di mentire al Parlamento e a tutti i cittadini: ha sostenuto che il mio governo ha dato l’ok alla riforma del Mes senza un mandato parlamentare, con il favore delle tenebre, quando il governo era dimissionario…. La presidente Meloni ha mentito consapevole di mentire, lei era in quel Parlamento, deputata, quando nel dicembre 2020 c’è stato un dibattito parlamentare e una risoluzione…”. Lo ha detto il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte in una conferenza stampa in diretta sui suoi canali social.

La premier, ha rilanciato Conte, “disonora la massima istituzione del governo così facendo” e quindi “ho appena consegnato al presidente della Camera una richiesta di istituire un giurì d’onore, per accertare le menzogne denigratorie della premier e deputata Giorgia Meloni”, “in base all’articolo 58 del regolamento della Camera”. La premier “ha offeso e danneggiato me, il M5s, l’Italia, non lo possiamo accettare”, ha sottolineato Conte. “L’Istituzione del governo non è di Giorgia Meloni o del premier di turno e tutti noi dobbiamo lavorare per conservare il prestigio massimo di questa istituzione”, ha aggiunto Conte, rilevando che Meloni “si è resa colpevole di condotte gravi”, capaci di “irridere il Parlamento”.

L’obiettivo del giurì d’onore “è ristabilire la verità dei fatti, abbiamo bisogno di chiarezza, non può passare il principio che in Parlamento si può dire di tutto e le menzogne più denigratorie possano passare”, ha aggiunto Conte. Sul Mes, ha spiegato, “è stato fatto tutto alla luce del sole con pieno coinvolgimento del Parlamento e di tutti i cittadini” ha proseguito Conte dato che “come premier mi sono riservato di dare ok alla ratifica solo nella prospettiva di una riforma del Patto di stabilità e cresciita” e rivendicando la “logica a pacchetto”.

Mes, Conte: Meloni ha mentito, ho chiesto il giurì d’onore per accertare le menzogne

Mes, Conte: Meloni ha mentito, ho chiesto il giurì d’onore per accertare le menzogneRoma, 18 dic. (askanews) – “E’ successo un fatto molto grave, la premier e deputata Giorgia Meloni ha scelto di mentire al Parlamento e a tutti i cittadini: ha sostenuto che il mio governo ha dato l’ok alla riforma del Mes senza un mandato parlamentare, con il favore delle tenebre, quando il governo era dimissionario…. La presidente Meloni ha mentito consapevole di mentire, lei era in quel Parlamento, deputata, quando nel dicembre 2020 c’è stato un dibattito parlamentare e una risoluzione…”. Lo ha detto il presidente del Movimento Cinquestelle Giuseppe Conte in una conferenza stampa in diretta sui suoi canali social.

La premier, ha rilanciato Conte, “disonora la massima istituzione del governo così facendo” e quindi “ho appena consegnato al presidente della Camera una richiesta di istituire un giurì d’onore, per accertare le menzogne denigratorie della premier e deputata Giorgia Meloni”, “in base all’articolo 58 del regolamento della Camera”, “ha offeso e danneggiato me, il M5s, l’Italia, non lo possiamo accettare”. “L’Istituzione del governo non è di Giorgia Meloni o del premier di turno e tutti noi dobbiamo lavorare per conservare il prestigio massimo di questa istituzione”, ha aggiunto Conte rilevando che Meloni “si è resa colpevole di condotte gravi”, capaci di “irridere il Parlamento”. L’obiettivo del giurì d’onore “è ristabilire la verità dei fatti, abbiamo bisogno di chiarezza, non può passare il principio che in Parlamento si può dire di tutto e le menzogne più denigratorie possano passare”, ha aggiunto Conte. Sul Mes, ha spiegato, “è stato fatto tutto alla luce del sole con pieno coinvolgimento del Parlamento e di tutti i cittadini” ha proseguito Conte dato che “come premier mi sono riservato di dare ok alla ratifica solo nella prospettiva di una riforma del Patto di stabilità e cresciita” e rivendicando la “logica a pacchetto”.

Mattarella: l’intelligenza artificiale va governata, espone a rischi la democrazia

Mattarella: l’intelligenza artificiale va governata, espone a rischi la democraziaRoma, 18 dic. (askanews) – “L’Intelligenza Artificiale è un avanzamento scientifico che apre all’umanità opportunità di affrontare e risolvere problemi che credevamo al di là delle nostre possibilità, ma che espone al tempo stesso al rischio di pericolosi condizionamenti nell’informazione, di intrusioni nella sfera privata dell’individuo, di mutamenti radicali degli assetti produttivi, di potenziale crescita del già rilevante divario fra ricchi e poveri, fra forti e deboli. In ultima analisi a un rischio di tenuta per i sistemi democratici. Si tratta di una prospettiva di grande valore che andrà adeguatamente governata per trarne tutta la portata positiva”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso alla conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori alla Farnesina.

M.O., Mattarella: netta condanna antisemitismo, senza ambiguità

M.O., Mattarella: netta condanna antisemitismo, senza ambiguitàRoma, 18 dic. (askanews) – “La crisi mediorientale, con il suo portato d’odio, ha fatto riemergere dal suo fiume carsico anche il fenomeno dell’antisemitismo, che, oggi come ieri, si nutre di luoghi comuni e di una visione distorta della Storia. Derivazione di sottoculture che resistono al tempo e alla ragione, veri e propri ‘magazzini dell’odio, mai svuotati della loro merce tossica’, come le ha recentemente definite la Senatrice Liliana Segre. Si tratta di messaggi che debbono incontrare la più netta condanna, senza ambiguità, senza interpretazioni di comodo”. Lo ribadisce il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori alla Farnesina.

Mattarella: con allargamento e integrazione Ue serve voto a maggioranza

Mattarella: con allargamento e integrazione Ue serve voto a maggioranzaRoma, 18 dic. (askanews) – In vista dell’allargamento del’Ue e di una maggiore integrazione sotto il profilo economico e internazionale occorrerà prendere decisioni con il voto a maggioranza. Ne è convinto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che parlando alla conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori alla Farnesina ha detto: “Allargamento e approfondimento dei meccanismi di integrazione economica e politica sono due aspetti strettamente connessi. Perché l’Unione Europea possa svolgere un ruolo rilevante a livello interno ed internazionale, essi debbono procedere di pari passo. Una esigenza, questa, che dovrebbe indurci ad un sempre maggiore ricorso al voto a maggioranza”.

“Tra sei mesi saremo parte di quel grande esercizio di sovranità popolare, rappresentato dalla elezione del Parlamento Europeo; a cui farà seguito la designazione della nuova Commissione Europea. Vanno riprese con solerzia le riflessioni interrotte dopo la conclusione della Conferenza sul futuro dell’Europa. Non basta tirare avanti per inerzia”, ha aggiunto. Gal

Mattarella: Ue è scelta valori, sterile contrapporre sovranità Stati

Mattarella: Ue è scelta valori, sterile contrapporre sovranità StatiRoma, 18 dic. (askanews) – “All’Unione si appartiene, anzitutto, per una scelta di valori: pace, libertà, coesione sociale, democrazia, Stato di diritto. Contrapporvi un’affermazione di esclusivo esercizio di sovranità solitaria – che sarebbe sempre più soltanto apparente – risulta illusorio e sterile”. Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori alla Farnesina.

“Appare del tutto incoerente vedere – nel dibattito europeo – per chi ha scelto liberamente di appartenere all’Unione, agitare una inconsistente contrapposizione tra Europa degli Stati ed Europa sempre più integrata”, ha aggiunto.

Meloni-Frodo contro tutti ad Atreju. “Non vi libererete di me”

Meloni-Frodo contro tutti ad Atreju. “Non vi libererete di me”Roma, 17 dic. (askanews) – Il registro è sempre quello del fortino assediato. O per dirla con l’amato Tolkien, di una perenne battaglia per la difesa di Minas Tirith. Davanti alla platea della festa di Atreju, Giorgia Meloni rispolvera ancora una volta l’immaginario del suo libro preferito, ‘Il signore degli anelli’, per tracciare un bilancio di questi primi 14 mesi di governo, identificare (talvolta senza nominarli) gli avversari, gratificare un pubblico di sostenitori che, 25 anni dopo la prima edizione, si ritrova anche a celebrare il conquistato ‘potere’.

E’ un discorso molto identitario quello che la presidente del Consiglio pronuncia in chiusura della festa che si è svolta nei guardini di Castel Sant’Angelo. Premette che ha un problema di voce ma poi parla per 70 minuti, mettendosi nei panni di un novello Frodo Baggins per ammettere che, certo, l’anello del potere è “insidioso” ma la “compagnia è più forte”. “Quell’anello non ci avrà mai: siamo le stesse persone che eravamo ieri e domani saremo le stesse persone che siamo oggi”, dice.

Ma il suo è anche un discorso all’attacco. Prima di tutto della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein. È stata un po’ la convitata di pietra di questi quattro giorni dopo la sua decisione di non accettare l’invito a prendere parte a un dibattito. Non c’è esponente di Fratelli d’Italia che non l’abbia criticata per questo e Giorgia Meloni non è da meno. “Quello che le voglio dire è che puoi anche decidere di non partecipare, ma non per questo devi insultare chi ha accettato questo invito perché ha avuto un coraggio che a voi difetta”. Non manca una stoccata anche a Giuseppe Conte che si è “auto invitato”. Per i due leader dei partiti di opposizione Meloni cita l’Ecce Bombo di Nanni Moretti e il famoso “mi si nota di più…”. La presidente del Consiglio però, pur attaccando a testa bassa su Superbonus e reddito di cittadinanza, non chiama mai per nome il leader del M5s. A dimostrare, ancora una volta, che ritiene più utile politicamente alimentare il dualismo con la segretaria dem. Critica, senza nominarlo, anche Roberto Saviano che scrive di camorra “perché fa vendere di più”. Ma anche Chiara Ferragni che “fa credere che si farà beneficenza” con i panettoni solo per avere “cachet milionari”. La premier ripercorre questi 14 mesi di governo prendendola alla lontana, difendendo il primo criticatissimo decreto anti rave. Ammette che magari sull’immigrazione non si stanno avendo ancora i risultati attesi ma è solo perché, dice, invece di prendere una “scorciatoia” preferisce cercare una “soluzione definitiva” anche a costo di “perdere in termini di consenso”. Critica anche la gestazione per altri perché “i bambini non si vendono” e “la maternità non è un business”, dichiarandosi fiera della legge che lo porterà in Italia a essere considerato reato universale. Parole che offrono, di fatto, su un piatto d’argento la possibilità per l’opposizione di farle sommessamente notare che forse avrebbe dovuto parlarne con il suo super ospite, Elon Musk.

Sparisce, nelle parole della premier, qualsiasi attrito con gli alleati di governo Matteo Salvini e Antonio Tajani, intervenuti poco prima di lei. Concede, en passant, che saranno fatte sia l’autonomia differenziata (cara alla Lega) che la riforma della giustizia (cavallo di battaglia di Forza Italia) ma è sul ‘suo’ premierato che si sofferma. Per garantire che andrà in porto ma anche che lei non farà l’errore di Matteo Renzi “perché il referendum non è su di me, ma sul futuro”. La presidente del Consiglio dice anche che il prossimo sarà un anno con “sfide imponenti”: tra queste anche le elezioni Europee di giugno che definisce un “memorabile appuntamento con la storia”. Quello che non fa è annunciare, come in molti si aspettavano facesse, la sua intenzione di candidarsi per guidare le truppe di Fratelli d’Italia.

Dal fortino, Meloni intravede all’orizzonte anche tentativi di disarcionarla “con ogni mezzo anche non proprio legittimo”. Ma il messaggio che manda da quella che definisce la sua “casa” è che la sua legittimazione è nelle mani degli elettori e per lei è tutto ciò che conta. “Solo gli italiani – sostiene – possono decidere quando sia ora di dire basta, fin quando io saprò che ho alle spalle il consenso del popolo italiano non c’è verso di liberarsi di me”.

Atreju, Meloni: Superbonus regalo dello Stato ai criminali

Atreju, Meloni: Superbonus regalo dello Stato ai criminaliRoma, 17 dic. (askanews) – “L’auto-proclamatosi partito dell’onestà ha finito per arricchire solo i disonesti e non ci stupisce perché su qualsiasi cosa hanno sempre fatto esattamente il contrario di quello che avevano promesso”. Così la Premier Giorgia Meloni, dal palco di Atreju, parlando delle “truffe” del Superbonus che è stato il “più grande regalo mai fatto dallo Stato italiano a criminali e sfruttatori mentre aziende per bene affogano in debiti che non riescono a cedere”.

Schlein: mentre fa festa ad Atreju governo lascia 900mila famiglie in povertà

Schlein: mentre fa festa ad Atreju governo lascia 900mila famiglie in povertàRoma, 17 dic. (askanews) – “Mentre fa festa ad Atreju il governo lascia 900mila famiglie in povertà senza nessun tipo di aiuto, fa cassa sui poveri solo per finanziare i suoi condoni fiscali. Cara Giorgia, non continuate a insultare gli italiani. Una volta si diceva panem et circenses, voi alle famiglie il pane lo state togliendo. E date solo uno spettacolino di terz’ordine con eversori che vorrebbero appendere le persone a testa in giù. La misura è colma, tornate al lavoro e occupatevi del lavoro povero: perché è a voi che è mancato il coraggio di venire in parlamento a votare contro il salario minimo, avete preferito annullare la discussione. Ma i problemi degli italiani non li potete annullare nel vostro patetico show” . Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo agli attacchi di Giorgia Meloni mossi dal palco di Atreju.