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Tajani apre il Congresso di Forza Italia: temevamo la nostra scomparsa, siamo ancora protagonisti

Tajani apre il Congresso di Forza Italia: temevamo la nostra scomparsa, siamo ancora protagonistiMilano, 23 feb. (askanews) – “Molti erano convinti, e forse lo temevamo anche noi, che dopo qualche mese dalla scomparsa di Silvio Berlusconi eravamo destinati alla scomparsa dal palcoscenico nazionale. È successo l’esatto contrario”. Lo ha rivendicato il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, aprendo il congresso del partito a Roma.


La tenuta di Fi si è verificata “per merito nostro, ma soprattutto del nostro leader che ha avuto la capacità di fare l’esatto contrario di quello che lo accusavano, cioè dopo di me il diluvio… Ha costruito il futuro della sua creazione politica, facendo in modo che tutti noi ci sentissimo parte di un progetto”. E quando si è diffusa la notizia della scomaprsa di Silvio Berlusconi, “tutti sono corsi nelle nostre sedi per dire ‘noi ci siamo, noi ci crediamo, noi vogliamo che Fi sia ancora una grande forza politica protagonista’”. “Non è facile. Ti senti come un giocatore della squadra di Maradona che deve fare la finale di Champion’s ma Maradona non c’è più. E tu hai una sola possibilità, chiedere aiuto a tutta la squadra e alla curva perché ti sostenga. Voi siete la squadra, Berlusconi era Maradona”, ha aggiunto Tajani nel suo intervento al Congresso di Fi, sottolineando: “Nonostante i capelli bianchi, questo è il discorso più difficile e importante della mia vita”.

Governo, Tajani: nessuna crisi, andremo avanti fino a fine legislatura

Governo, Tajani: nessuna crisi, andremo avanti fino a fine legislaturaMilano, 23 feb. (askanews) – “Il governo sta lavorando bene per far ripartire il Paese, lo abbiamo sostenuto, lo sosteniamo e lo sosterremo lealmente: non c’è nessuna crisi nel centrodestra, lo dico a tutti i nostri avversari politici, andremo avanti fino alla fine della legislatura”. Lo ha detto il sgretario di Forza Italia e vice premier Antonio Tajani, nella relazione al congresso degli azzurri.


“Ma non siamo uguali, siamo forze diverse, e se oggi il centrodestra è al governo dobbiamo dire grazie al nostro Maradona”, ovvero a Silvio Berlusconi.

Salvini, Schlein: forse non ha ancora tolto la felpa di Putin

Salvini, Schlein: forse non ha ancora tolto la felpa di PutinRoma, 23 feb. (askanews) – “Forse” Matteo Salvini “non ha ancora tolto la felpa di Putin. Però non si sta così in un governo. E il governo non può essere così ambiguo. Mentre Meloni va a trovare Zelensky per confermare il supporto all’Ucraina Salvini difende Putin. Questa ambiguità non è inaccettabile. Meloni chieda a Salvini chiarezza”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein a Tagadà su La7, rispondendo a una domanda sulle posizioni del vicepremier su Putin e la morte del dissidente Navalny.


“Non si può poi avere dubbi sulla responsabilità del regime di Putin sulla morte di Navalny, è regime che non tollera il dissenso e che uccide la libertà e dò la piena solidarietà ai cittadini russi che manifestano pacificamente e vengono arrestati”, conclude.

Fi, Tajani: Berlusconi era Maradona. Senza di lui serve squadra

Fi, Tajani: Berlusconi era Maradona. Senza di lui serve squadraRoma, 23 feb. (askanews) – “Non è facile. Ti senti come un giocatore della squadra di Maradona che deve fare la finale di Champion’s ma Maradona non c’è più. E tu hai una sola possibilità, chiedere aiuto a tutta la squadra e alla curva perché ti sostenga. Voi siete la squadra, Berlusconi era Maradona”. Lo ha detto Antonio Tajani nel suo intervento al Congresso di Fi.


“Nonostante i capelli bianchi, questo è il discorso più difficile e importante della mia vita”, ha aggiunto.

Europee, Meloni a Fi: abbiamo famiglie diverse ma obiettivi comuni

Europee, Meloni a Fi: abbiamo famiglie diverse ma obiettivi comuniRoma, 23 feb. (askanews) – Bisogna portare “una ventata di aria nuova anche in Europa. Anche se apparteniamo a famiglie politiche diverse gli obiettivi sono comuni. Una maggioranza composita ma coesa può fare la differenza e in Europa possiamo portare il modello italiano”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel messaggio inviato al congresso di Fi.


“La sinistra – ha aggiunto – fa di tutto per impedire una inversione di rotta netta, che è fondamentale e chiesta a gran voce da cittadini e mondi produttivi. Serve più forza al centrodestra, ogni voto al centrodestra è un voto in più per una Europa che difende i suoi confini, che non rinnega se stessa ma è fiera di sè e della sua identità”.

Fi, von der Leyen: con Tajani rimane ancora dell’Italia alla UE

Fi, von der Leyen: con Tajani rimane ancora dell’Italia alla UEMilano, 23 feb. (askanews) – Affidando la segreteria ad Antonio Tajani, “Forza Italia rimane l’ancora dell’Italia all’Europa. Con la tua esperienza, il tuo impegno, la tua passione, so che il futuro è in buone mani”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un messaggio inviato al Congresso di Forza Italia.


Von der Leyen ha sottolineato che “l’Italia è stato un pilastro del progetto europeo. Sotto la leadership di Silvio Berlusconi e grazie all’instacabile impegno di Forza Italia il vostro Paese è stato in prima linea in molte delle decisioni e dei passi più importanti che hanno reso l’Unione una famiglia di principi e di valori. Sono questi principi e valori che siamo tutti chiamati a difendere ancora una volta alle prossime elezioni europee. La nostra democrazia e la nostra libertà non solo definiscono il progetto europeo ma sono al centro della nostra identità come famiglia politica. Il PPE guiderà ancora una volta la battaglia in difesa della nostra democrazia e dei nostri valori comuni. Voglio ringraziare in particolare Antonio Tajani per la sua leadership e per i tanti anni che ha dedicato al servizio dell’Italia e dell’Europa. È una figura importante e su cui si può contare nella nostra famiglia politica. Come segretario di Forza Italia continuerà a ottenere risultati sui temi che stanno a cuore ai cittadini italiani”.

Cortei degli studenti, Schlein: manganellate inaccettabili. Il Pd presenta un’interrogazione a Piantedosi

Cortei degli studenti, Schlein: manganellate inaccettabili. Il Pd presenta un’interrogazione a PiantedosiRoma, 23 feb. (askanews) – “Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca”. Lo scrive su Instagram la segretaria del partito democratico Elly Schlein. “C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente”.


La vicenda di Pisa, al corteo degli studenti, con le cariche della polizia, è “inaccettabile, sproporzionata, peraltro a un gruppo di ragazzi, minori, studenti medi, che non ponevano una minaccia per l’ordine pubblico. Sono stati stretti in un vicolo e caricati a colpi di manganellate. Basta manganellate sugli studenti” ha sottolineato la segretaria del Pd Elly Schlein anche a Tagadà su La7. “Non è il primo episodio, quello gravissimo oggi anche con l’immobilizzazione a terra di alcuni minori. Sono mesi che va avanti così, c’è un clima di repressione di cui abbiamo già chiesto conto e oggi abbiamo presentato subito un’interrogazione su questi gravi fatti di Pisa”, ha proseguito.


“Dinfenderemo la possibilità di manifestare pacificamente che è la sostanza di una democrazia. Vediamo un clima di repressione, in particolare contro i giovani, ricordiamoci che” tra i primi atti del governo Meloni c’è stato “un decreto contro i rave o poi contro gli ecoattivisti, mentre tolgono l’abuso d’ufficio. Con i colletti bianchi sono super garantisti e sui giovani vanno a colpi di manganelli”.

Cortei studenti,Schlein: stop manganellare studenti, è inaccettabile

Cortei studenti,Schlein: stop manganellare studenti, è inaccettabileRoma, 23 feb. (askanews) – La vicenda di Pisa, al corteo degli studenti, con le cariche della polizia, è “inaccettabile, sproporzionata, peraltro a un gruppo di ragazzi, minori, studenti medi, che non ponevano una minaccia per l’ordine pubblico. Sono stati stretti in un vicolo e caricati a colpi di manganellate. Basta manganellate sugli studenti”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein a Tagadà su La7.


“Non è il primo episodio, quello gravissimo oggi anche con l’immobilizzazione a terra di alcuni minori. Sono mesi che va avanti così, c’è un clima di repressione di cui abbiamo già chiesto conto e oggi abbiamo presentato subito un’interrogazione su questi gravi fatti di Pisa”, ha proseguito. “Dinfenderemo la possibilità di manifestare pacificamente che è la sostanza di una democrazia. Vediamo un clima di repressione, in particolare contro i giovani, ricordiamoci che” tra i primi atti del governo Meloni c’è stato “un decreto contro i rave o poi contro gli ecoattivisti, mentre tolgono l’abuso d’ufficio. Con i colletti bianchi sono super garantisti e sui giovani vanno a colpi di manganelli”.

Meloni, De Luca: mi trasforma in primo antagonista Governo, la ringrazio

Meloni, De Luca: mi trasforma in primo antagonista Governo, la ringrazioNapoli, 23 feb. (askanews) – “Mi è stato riferito che ieri il presidente del Consiglio si è esibito in una performance. Visto che il presidente del Consiglio mi tira in ballo, io la ringrazio per l’attenzione perché mi sta facendo diventare l’antagonista principe del Governo. Ma non è questo il mio obiettivo, perché io sono un modesto artigiano della politica mica sono uno statista a livello della Meloni”. Così il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca durante la consueta diretta Facebook del venerdì.


“Visto che mi tira in ballo ogni volta, vorrei proporre per la centesima volta all’onorevole Meloni un dibattito pubblico sulla Campania, – continua – suoi fondi europei, sui fondi europei e sulla trasparenza e mi dia questa consolazione, si decida o mi lasci in pace o se mi tira in ballo facciamo questo dibattito pubblico così avrò la consolazione di spiegarle cose per le quale non ha grande familiarità come la gestione dei fondi europei” conclude.

Anniversario invasione Ucraina, domani mobilitazione nazionale pacifisti

Anniversario invasione Ucraina, domani mobilitazione nazionale pacifistiRoma, 23 feb. (askanews) – “Fermiamo la follia di tutte le guerre”. Con questo slogan la rete delle associazioni italiani pacifiste che si autodefinise “un grande movimento di pace e di Costituzione” ha indetto “il 24 febbraio giornata nazionale di mobilitazione”, in concomitanza con il secondo anniversario dell’invasione russa in Ucraina. Per questo domani in tutta Italia sono in programma tante manifestazioni, promoss, tra gli altri, dall’Anpi per chiedere a gran voce il cessate il fuoco in Ucraina e in Palestina, “L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva – afferma l’appello alla mobilitazione domnani – è ancora una volta in Medio Oriente, con l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato 1200 vittime e più di 200 persone prese in ostaggio, con stupri di guerra sulle donne israeliane; ne è conseguito l’assedio della Striscia di Gaza da parte del governo israeliano con bombardamenti a tappeto, uccidendo più di 24000 palestinesi, inclusi bambini, donne e anziani, la distruzione di ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. Una escalation di crimini di guerra, che condanniamo e che debbono essere fermati immediatamente per affrontare politicamente e culturalmente le cause che li hanno determinati, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione di entrambi i popoli, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite”.


“E l’elenco dei conflitti, delle guerre, delle violenze purtroppo – prosegue l’appello- non finisce qui.Il percorso della Pace deve essere globale.L’unica via per fermare la follia criminale delle guerre ed eliminare il rischio di un conflitto nucleare, è unire le forze, assumere le nostre responsabilità civiche e democratiche, schierarsi per la pace, per il diritto internazionale, per la riconversione civile e sostenibile dell’economia, promuovendo la cooperazione e la sovranità dei popoli, eliminando vecchie e nuove forme di colonialismo insieme alla politica dei “due pesi e due misure”, alla sicurezza impostata sulla deterrenza nucleare e sui blocchi militari contrapposti; abbiamo il compito di costruire insieme una società globale pacifica, nonviolenta, responsabile, per consegnare alle future generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto. Non ci sarà giustizia sociale e climatica, lavoro dignitoso e piena democrazia in un mondo sempre più in guerra, che usa le risorse per la morte e non per la vita, nel quale la giustizia, il diritto internazionale e umanitario vengono calpestati nell’impunità dei colpevoli.


La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine. Mobilitarsi oggi per la pace, per il disarmo, per la nonviolenza, significa affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte pena la distruzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta. Per tutto questo, chiediamo nuovamente a movimenti, reti, associazioni, sindacati, parrocchie, comitati locali, di mobilitarsi insieme nelle piazze italiane, per ribadire il NO a tutte le guerre e il NO al riarmo, per costruire un mondo di pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti, per chiedere alle istituzioni italiane ed europee di scegliere la via della pace, impegnandosi per: – la messa al bando delle armi nucleari – la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria, per la tutela ambientale del territorio e per una difesa civile e nonviolenta – la riconversione dell’industria bellica, che sta traendo immensi profitti dalle guerre e dai conflitti armati – l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e nella Striscia di Gaza – la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, – la fine dell’assedio e dell’isolamento di Gaza, il libero accesso agli aiuti umanitari e l’assistenza alla popolazione palestinese – il riconoscimento dello Stato di Palestina, la fine dell’occupazione e della violenza in Cisgiordania – la soluzione politica e non militare della guerra in Ucraina, per porre fine all’illegale occupazione russa e per costruire le condizioni di libertà, democrazia, convivenza e di sicurezza comune per l’Europa intera – il riconoscimento del diritto di asilo e la protezione a dissidenti, obiettori di coscienza, renitenti, disertori, profughi, difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti sociali e sindacalisti vittime della repressione politica in ogni contesto e nazione – il rafforzamento dell’azione umanitaria e di protezione dei diritti umani nei contesti di violenza strutturale (Afghanistan, Myanmar, Nagorno Karabakh, Iranà) – lo stanziamento dello 0,7% del PIL a favore della cooperazione allo sviluppo – la promozione di conferenze regionali di Pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, per ricostruire convivenza e sicurezza nelle regioni martoriate da guerre in Medio Oriente e in Africa, che coinvolgono milioni di persone che vengono uccise, espulse dalle proprie case, impoverite, costrette alle migrazioni forzate”.