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Schlein: alle europee in gioco ci sono due visioni alternative

Schlein: alle europee in gioco ci sono due visioni alternativeRoma, 16 dic. (askanews) – “E’ fondamentale ragionare insieme sulle prospettive europee, non solo per l’appuntamento elettorale di fondamentale portata in cui sono in gioco due visioni alternative”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando all’assemblea del partito. “Ma anche – ha aggiunto – per la consapevolezza che quello europeo è l’orizzonte ineludibile del nostro impegno.

Ha sottolineato Schlein: “L’Europa non è qualcosa di remoto, un club di tecnocrati. E’ lo spazio della politica, ci riguarda quotidianamente, incide nelle scelte di lungo respiro come in quelle quotidiane. L’Europa è nostra politica interna, l’unico strumento per affrontare le grandi questioni del nostro tempo. Noi siamo convintamente federalisti”.

Ue,Schlein:alle Europee in gioco ci sono due visioni alternative

Ue,Schlein:alle Europee in gioco ci sono due visioni alternativeRoma, 16 dic. (askanews) – “E’ fondamentale ragionare insieme sulle prospettive europee, non solo per l’appuntamento elettorale di fondamentale portata in cui sono in gioco due visioni alternative”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando all’assemblea del partito. “Ma anche – ha aggiunto – per la consapevolezza che quello europeo è l’orizzonte ineludibile del nostro impegno.

Ha sottolineato la Schlein: “L’Europa non è qualcosa di remoto, un club di tecnocrati. E’ lo spazio della politica, ci riguarda quotidianamente, incide nelle scelte di lungo respiro come in quelle quotidiane. L’Europa è nostra politica interna, l’unico strumento per affrontare le grandi questioni del nostro tempo. Noi siamo convintamente federalisti”

Sunak ad Atreju: non mettere la testa sotto la sabbia sull’immigrazione illegale

Sunak ad Atreju: non mettere la testa sotto la sabbia sull’immigrazione illegaleRoma, 16 dic. (askanews) – “Dobbiamo sicuramente applicare il radicalismo di (Margaret) Thatcher per quanto riguarda l’immigrazione illegale: i nostri oppositori vogliono mettere la testa sotto la sabbia e lasciare che il problema se ne vada da solo”. Lo ha detto il premier britannico, Rishi Sunak, ospite di Atreju 2023, la manifestazione orgaizzata da Fratelli d’Italia.

“Ma io vorrei dir loro che non funziona cosi: se lo fanno, se lo facessero…andate a Lampedusa, l’hub dove il 50 per cento degli immigrati sono arrivati quest’anno: non è più sostenibile e non è corretto ed è immorale”, ha aggiunto Sunak, presentato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni che in precedenza lo aveva ricevuto a Palazzo Chigi. “Le bande criminali trovano i modi più brutti per poter sfruttare la nostra umanità e pensano che non sia un problema mettere a rischio la vita di queste persone mettendole in mare su questi barconi…”, ha aggiunto il premier britannico, “I nostri nemici dicono che non siamo capaci di gestire questo problema e quindi continuano a utilizzare l’immigrazione come uno strumento per fare in modo che le persone arrivino sulle nostre coste e destabilizzino la nostra società. Se non gestiamo questo problema, il numero crescerà e sarà più grande di quello che possiamo gestire, la nostra capacità di poter gestire quelli che hanno più bisogno del nostro aiuto”.

Ue, Prodi: consiglio Meloni decidersi tra Bruxelles e Budapest

Ue, Prodi: consiglio Meloni decidersi tra Bruxelles e BudapestRoma, 16 dic. (askanews) – Che consiglio darebbe Romano Prodi alla Premier Giorgia Meloni? “Che si decida signora, che si decida”. Così l’ex presidente della commissione europeo ed ex premier, il quale, parlando a margine dell’evento del Pd sull’Europa, ha sottolineato: “Meloni ci sta isolando? Non ha ancora deciso se stare con Bruxelles o con Budapest”.

La Premier, ha proseguito Prodi, “sta tenendo il suo voto in sospeso per vedere quando sarà più necessario al momento delle elezioni, intanto però si perde la guida dell’Europa. In Europa c’è un nucleo forte e l’Italia ha sempre contribuito. Non ho mai pensato che l’Italia fosse il motore dell’Europa, ma è sempre stata decisiva”.

Meloni-Sunak: progetto rimpatri migranti bloccati in Tunisia

Meloni-Sunak: progetto rimpatri migranti bloccati in TunisiaRoma, 16 dic. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro britannico Rishi Sunak hanno stabilito di cofinanziare un primo progetto italo-britannico di rimpatri volontari assistiti nei paesi di origine predisposto dall’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni) a favore di migranti bloccati in Tunisia. E’ quanto annuncia Palazzo Chigi, al termine dell’incontro tra i due.

Al centro dei colloqui il lavoro comune in ambito migratorio nel quadro del Memorandum d’intesa firmato a Londra lo scorso 27 aprile. La discussione ha quindi toccato i principali dossier della politica internazionale, a partire dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente.

Governo, Schlein: da Meloni nessuno straccio politica industriale

Governo, Schlein: da Meloni nessuno straccio politica industrialeRoma, 16 dic. (askanews) – “Non si vede da parte di questo governo, che è lì da un anno e più mesi, nessuno straccio di politica industriale per l’Italia”. In vista delle “elezioni europee dovremo insistere molto su questo”. Così la segretaria del Pd Elly Schlien all’evento Dem ‘L’Europa che vogliamo’.

Riprendendo le parole dell’ex presidente del Consiglio ed ex presidente della commissione europea, Romano Prodi, sulla mancanza di una politica industriale europea “di cui abbiamo un disperato bisogno, come risponderemo – ha detto Schlein – alla concorrenza americana, come agli investimenti che sta facendo la Cina se non dando continuità al next generation Ue, che nasce dal vostro impegno ma che oggi rischia di essere compromesso”. “Il Next generation Ue – ha proseguito – è già la prima vera politica europea”, perché con “quelle condizionalità così significative per accompagnare tutto il sistema delle imprese nelle trasformazioni che ci servono” e che “non avverrano da sole. E’ incredibile che non ci sia in questo Paese un investimento per portare un Paese come l’Italia con la grande tradizione industriale le filiere che mancano. Non sta scritto da nessuna parte che non possiamo essere noi ad avere le filiere delle rinnovabili, a svilupparle, le filiere delle batterie e dell’accumulo e quelle dei cip”.

Manovra, Schlein: noi contro violenza donne, destra rinunci a mance

Manovra, Schlein: noi contro violenza donne, destra rinunci a manceRoma, 16 dic. (askanews) – “Veniamo da giorni di forte scossa per gli ultimi tragici femminicidi e casi di violenza e di stupri. A quelle piazze che il 25 novembre si sono riempite di persone, di donne, di generazioni diverse e generi diversi, come rispondiamo? Le opposizioni si stanno unendo in Parlamento su un emendamento che con i pochi soldi” disponibili propone “di metterli interamente sul contrasto alla violenza di genere e ci aspettiamo che la maggioranza faccia la stessa cosa”. Così la segretaria del Pd Elly Schlien all’evento Dem ‘L’Europa che vogliamo’.

La segretaria invita il centrodestra a rinunciare “alle mance e mancette di cui leggiamo sui giornali. La maggioranza faccia la stessa cosa e metta queste risorse con noi sulla prevenzione e sul contrasto alla violenza di genere”.

Prodi su Atreju: se invitano Musk e Vox vivono in un mondo diverso

Prodi su Atreju: se invitano Musk e Vox vivono in un mondo diversoRoma, 16 dic. (askanews) – “Io non sono mai stato ad Atreju, ho cercato in tutti gli archivi immaginabili. Forse un tempo ci si poteva anche andare. Oggi no. Quello è diventato un discorso interno, chiuso, con un dibattito finto. Quando chiamate Musk o il Vox vuol dire che vivete in un mondo diverso. Statevene nel mondo diverso”. Lo ha affermato l’ex premier e presidente della Commissione Ue Romano Prodi, parlando a margine dell’evento del Pd sull’Europa agli studios Tiburtini di Roma.

“Poi – ha aggiunto – siccome hanno avuto il buon senso di non invitarmi, non mi sono posto il problema”. Quanto alla segretaria del Pd Elly Schlein che ha rifiutato l’invito, Prodi afferma: “Non sono nei panni di Elly ma la sua riflessione credo sia uguale alla mia. Cosa ci vai a fare, quando abbiamo una situazione dove non esiste più il dialogo”.“La sostanza – ha concluso – è che non esiste più il luogo del dialogo cioè il Parlamento che doveva fare il dialogo a Castel Sant’Angelo, una delle vecchie prigioni romane? Non mi sembra il luogo adatto, facciamolo nel Parlamento”.

 

Elon Musk ad Atreju: gli ambientalisti fanno perdere fiducia nel futuro

Elon Musk ad Atreju: gli ambientalisti fanno perdere fiducia nel futuroMilano, 16 dic. (askanews) – “Gli ambientalisti fanno perdere fiducia nel futuro, mentre dovremmo essere entusiasti e ottimisti”. Lo ha detto l’imprenditore Elon Musk ospite ad Atreju. “Le mucche non distruggeranno l’ambiente, così come l’agricoltura. Quello che incide è trasportare la CO2 dal sottosuolo all’atmosfera con i combustibili fossili. Credo che l’emergenza ambientale sia esagerata nel medio termine, solo nel lungo termine ci saranno degli effetti se non interveniamo. Ma non credo dovremmo demonizzare petrolio e gas, dobbiamo preoccuparci solo di avere una strategia per il futuro a lungo termine”, ha aggiunto.

Atreju: io mai invitato nè stato,Schlein cosa ci andava a fare?

Atreju: io mai invitato nè stato,Schlein cosa ci andava a fare?Roma, 16 dic. (askanews) – “Io non sono mai stato ad Atreju, ho cercato in tutti gli archivi immaginabili. Forse un tempo ci si poteva anche andare. Oggi no. Quello è diventato un discorso interno, chiuso, con un dibattito finto. Quando chiamate Musk o il Vox vuol dire che vivete in un mondo diverso. Statevene nel mondo diverso”. Lo ha affermato l’ex premier e presidente della Commissione Ue Romano Prodi, parlando a margine dell’evento del Pd sull’Europa agli studios Tiburtini di Roma.

“Poi – ha aggiunto – siccome hanno avuto il buon senso di non invitarmi, non mi sono posto il problema”. Quanto alla segretaria del Pd Elly Schlein che ha rifiutato l’invito, Prodi afferma: “Non sono nei panni di Elly ma la sua riflessione credo sia uguale alla mia. Cosa ci vai a fare, quando abbiamo una situazione dove non esiste più il dialogo”. “La sostanza – ha concluso – è che non esiste più il luogo del dialogo cioè il Parlamento che doveva fare il dialogo a Castel Sant’Angelo, una delle vecchie prigioni romane? Non mi sembra il luogo adatto, facciamolo nel Parlamento”.