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Ue, Salvini: Metsola vuole inciucio, noi vogliamo centrodestra unito

Ue, Salvini: Metsola vuole inciucio, noi vogliamo centrodestra unitoMilano, 4 dic. (askanews) – “C’è chi ripropone l’inciucio con le sinistre, che ha portato l’Europa ai problemi di oggi, e chi pensa ad un futuro di benessere fondato su lavoro, sicurezza e libertà, guidato dal centrodestra unito anche a Bruxelles”. Lo scrive il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini, in un post su X con l’hashtag “#FreeEurope”, nel quale critica una dichiarazione della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che invita a costruire una maggioranza “europeista” anche dopo le prossime Europee.

Presidente Anpi: allarmante svolta autoritaria, mi appello ai democratici

Presidente Anpi: allarmante svolta autoritaria, mi appello ai democraticiMilano, 4 dic. (askanews) – “Denuncio con allarme i tanti segnali di svolta autoritaria in corso nel Paese e rivolgo un appello alle forze democratiche e ai cittadini perché si faccia rete di contrasto e concreta opposizione a questo traumatico degrado civile e morale”. Lo ha scritto in una nota il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, che segnala, in particolare, fatti avvenuti a Ravenna e Genova.

“Succedono cose da pazzi. A Ravenna oggi, anniversario della liberazione della città avvenuta nel 1944 con Arrigo Boldrini comandante e Benigno Zaccagnini presidente del Cln, per la prima volta si è impedita la deposizione della corona Anpi nel corso della cerimonia. A domanda, la risposta sembra sia stata che così prevede il nuovo cerimoniale voluto dal governo” ha evidenziato. “A Genova la maggioranza del Comune ha destinato un milione e 740mila euro per restaurare il sacrario dei caduti della Repubblica sociale del cimitero di Staglieno” ha proseguito.

“Denuncio con allarme questo clima torbido di progressivo smantellamento dei momenti simbolici che rappresentano la natura antifascista e democratica della Repubblica e di rivalutazione del Ventennio e della avventura di Salò” ha concluso Pagliarulo.

Ue, Zanni(Lega): non prendiamo lazioni da chi va a braccetto con sinistra

Ue, Zanni(Lega): non prendiamo lazioni da chi va a braccetto con sinistraRoma, 4 dic. (askanews) – “Nessuna lezione né dalle sinistre né da chi per anni è stato con loro a braccetto, condividendo ogni provvedimento contro l’Italia. Noi non possiamo stare a Bruxelles con una sinistra che ha sempre voluto frontiere spalancate e approvato nuove tasse sulle auto e sulla casa, follie estremiste e ideologiche a danno di imprese, lavoratori e famiglie. Noi vogliamo guidare l’Europa, non subirla”. Lo dichiara il presidente dell’ eurogruppo Id.l Marco Zanni, europarlamentare della Lega.

Renzi annuncia che a gennaio presenterà una mozione di sfiducia contro Lollobrigida

Renzi annuncia che a gennaio presenterà una mozione di sfiducia contro LollobrigidaRoma, 4 dic. (askanews) – Matteo Renzi è pronto a presentare una mozione di sfiducia contro il ministro Francesco Lollobrigida per la vicenda del treno fermato a Ciampino. Il leader di Iv lo ha detto parlando a ‘L’aria che tira su La7.

“Noi non abbiamo ricevuto risposte (all’interrogazione presentata, ndr), ma dico da subito che se le risposte non ci convinceranno, se sarà confermato ciò che abbiamo scritto nell’interrogazione e Salvini non lo smentirà, noi a gennaio faremo una mozione di sfiducia individuale contro Lollobrigida”. La mozione, ha precisato, verrà presentata “quand’anche rimanessimo da soli, perché Lollobrigida è l’uomo che fa gli accordi col Pd e con i 5 stelle, che lo difendono sempre”. Ha concluso Renzi: “Salvini non mi pare ansioso di difendere lollobrigida. Poi lo difenderà, ma i leghisti hanno detto ‘il ministro ha sbagliatoà”. Il punto è che “siccome sei un ministro puoi usare l’aereo di stato, se ne hai bisogno. Oppure prendi la macchina. Ma non puoi fermare un treno perché sei in ritardo. Lui deve chiedere scusa”.

Lollobrigida, Renzi: a gennaio presento la mozione di sfiducia

Lollobrigida, Renzi: a gennaio presento la mozione di sfiduciaRoma, 4 dic. (askanews) – Matteo Renzi è pronto a presentare una mozione di sfiducia contro il ministro Francesco Lollobrigida per la vicenda del treno fermato a Ciampino. Il leader di Iv lo ha detto parlando a ‘L’aria che tira’ su La7.

“Noi non abbiamo ricevuto risposte (all’interrogazione presentata, ndr), ma dico da subito che se le risposte non ci convinceranno, se sarà confermato ciò che abbiamo scritto nell’interrogazione e Salvini non lo smentirà, noi a gennaio faremo una mozione di sfiducia individuale contro Lollobrigida”. La mozione, ha precisato, verrà presentata “quand’anche rimanessimo da soli, perché Lollobrigida è l’uomo che fa gli accordi col Pd e con i 5 stelle, che lo difendono sempre”. Ha concluso Renzi: “Salvini non mi pare ansioso di difendere lollobrigida. Poi lo difenderà, ma i leghisti hanno detto ‘il ministro ha sbagliato’…”. Il punto è che “siccome sei un ministro puoi usare l’aereo di stato, se ne hai bisogno. Oppure prendi la macchina. Ma non puoi fermare un treno perché sei in ritardo. Lui deve chiedere scusa”.

Mattarella: gratitudine per il servizio prestato ogni giorno dai Vigili del fuoco

Mattarella: gratitudine per il servizio prestato ogni giorno dai Vigili del fuocoRoma, 4 dic. (askanews) – “Nella Festa della Patrona Santa Barbara, la Comunità nazionale si raccoglie intorno ai Vigili del Fuoco per rinnovare sentimenti di gratitudine per il servizio prestato ogni giorno, con professionalità e umanità”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Renato Franceschelli.

“Gli eventi calamitosi che hanno colpito ampie aree del Paese, hanno visto ancora una volta – ha sottolineato il capo dello Stato – il Corpo nazionale affrontare con determinazione le nuove sfide che l’impatto dei cambiamenti climatici e l’attività dell’uomo pongono con sempre maggiore frequenza ai territori. Fedeli ai valori di solidarietà che ispirano la Costituzione, le donne e gli uomini del Corpo hanno onorato con generosità la propria missione negli impegnativi interventi di soccorso in occasione degli eventi alluvionali e franosi che hanno colpito l’Emilia-Romagna, la Toscana, le Marche e altri territori e nelle emergenze che si sono manifestate”. “Il Paese – ha osservato ancora Mattarella – sa di poter guardare con fiducia ai Vigili, permanenti e volontari, pronti ad attivarsi con tempestività, sviluppando efficaci sinergie con le altre componenti del sistema di protezione civile, offrendo un prezioso apporto anche in drammatici contesti internazionali, come nelle regioni alluvionate della Libia e, con funzioni di coordinamento, nelle aree della Turchia devastate dal sisma. Risulta fondamentale la funzione di presidio dei territori, in particolare nelle aree interne e rurali e sono, in questo senso, preziose le iniziative promosse dal Corpo”.

A giudizio del presidente della Repubblica “il costante impegno dei Vigili del Fuoco nell’ambito della prevenzione dei rischi, nella promozione della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture, nell’attività di salvaguardia del patrimonio storico-artistico in situazioni di pericolo e di degrado, costituisce altrettanti significativi capitoli. Nell’anno in cui abbiamo ricordato il 30° anniversario della strage di via Palestro a Milano, desidero rivolgere un pensiero commosso a tutti i Vigili del Fuoco che, anche di recente, hanno perso la vita o sono rimasti feriti nell’adempimento della loro missione. A tutti gli appartenenti al Corpo e ai familiari che ne condividono vita e preoccupazioni, rivolgo il saluto della Repubblica e l’augurio di buona festa”, ha concluso Mattarella.

Vigili del fuoco, Mattarella: gratitudine per servizio al Paese

Vigili del fuoco, Mattarella: gratitudine per servizio al PaeseRoma, 4 dic. (askanews) – “Nella Festa della Patrona Santa Barbara, la Comunità nazionale si raccoglie intorno ai Vigili del Fuoco per rinnovare sentimenti di gratitudine per il servizio prestato ogni giorno, con professionalità e umanità”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Renato Franceschelli.

“Gli eventi calamitosi che hanno colpito ampie aree del Paese, hanno visto ancora una volta – ha sottolineato il capo dello Stato – il Corpo nazionale affrontare con determinazione le nuove sfide che l’impatto dei cambiamenti climatici e l’attività dell’uomo pongono con sempre maggiore frequenza ai territori. Fedeli ai valori di solidarietà che ispirano la Costituzione, le donne e gli uomini del Corpo hanno onorato con generosità la propria missione negli impegnativi interventi di soccorso in occasione degli eventi alluvionali e franosi che hanno colpito l’Emilia-Romagna, la Toscana, le Marche e altri territori e nelle emergenze che si sono manifestate”. “Il Paese – ha osservato ancora Mattarella – sa di poter guardare con fiducia ai Vigili, permanenti e volontari, pronti ad attivarsi con tempestività, sviluppando efficaci sinergie con le altre componenti del sistema di protezione civile, offrendo un prezioso apporto anche in drammatici contesti internazionali, come nelle regioni alluvionate della Libia e, con funzioni di coordinamento, nelle aree della Turchia devastate dal sisma. Risulta fondamentale la funzione di presidio dei territori, in particolare nelle aree interne e rurali e sono, in questo senso, preziose le iniziative promosse dal Corpo”.

A giudizio del presidente della Repubblica “il costante impegno dei Vigili del Fuoco nell’ambito della prevenzione dei rischi, nella promozione della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture, nell’attività di salvaguardia del patrimonio storico-artistico in situazioni di pericolo e di degrado, costituisce altrettanti significativi capitoli. Nell’anno in cui abbiamo ricordato il 30° anniversario della strage di via Palestro a Milano, desidero rivolgere un pensiero commosso a tutti i Vigili del Fuoco che, anche di recente, hanno perso la vita o sono rimasti feriti nell’adempimento della loro missione. A tutti gli appartenenti al Corpo e ai familiari che ne condividono vita e preoccupazioni, rivolgo il saluto della Repubblica e l’augurio di buona festa”, ha concluso Mattarella.

Lollobrigida: nessuna alleanza in Europa con chi è chi è contro Ucraina e Israele

Lollobrigida: nessuna alleanza in Europa con chi è chi è contro Ucraina e IsraeleRoma, 4 dic. (askanews) – “Le forze politiche nelle democrazie compiute vengono legittimate dagli elettori, non dai commentatori. Dopo il voto si ragionerà sulla base dei valori, programmi e numeri quale alleanza sarà possibile costruire. Certamente con la Lega c’è grande sintonia sulla stragrande maggioranza dei temi e qualche differenza. Tra queste l’appartenenza, in questa legislatura, a diverse famiglie europee. Per noi alcuni paletti sono chiari in Italia e in Europa, tra questi il sostegno all’Ucraina e la difesa della libertà di Israele. E questo con alcune forze politiche impedisce ogni alleanza”. Così in una intervista al Corriere della Sera il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida risponde su una possibile alleanza con l’ultradestra dopo le elezioni Europee.

Sovranisti a Firenze, Salvini contro gli “inciuci” Ue: mai con la sinistra

Sovranisti a Firenze, Salvini contro gli “inciuci” Ue: mai con la sinistraFirenze, 3 dic. (askanews) – “No inciuci” alle prossime elezioni Europee, inciuci tra Popolari e Socialisti che “a leggere l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni si stanno già preparando”, e se qualcuno nel centrodestra “preferisce la sinistra commette un errore incredibile”. Insomma, “Tajani sbaglia”. Imbarazzi per l’abbraccio che la Lega promuove con le destre estreme in Europa? No, nessuno. Matteo Salvini, “il capitano” come lo appellano gli ultra-conservatori rumeni, George Simion, ed austriaci, Harald Vilimsky, rievocando un epiteto che non si sentiva da un po, riunisce a Firenze i sovranisti di tutta Europa per la convention Free Europe.

L’evento, dove Salvini arriva mano nella mano con la fidanzata Francesca Verdini e al quale partecipa, seduto in prima fila, accanto al ministro, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, è organizzato dal gruppo Identità e Democrazia, che aspira, precisa il vice premier, “a diventare il terzo gruppo al Parlamento europeo”. In tre ore e passa di interventi, davanti a circa duemila persone, con i due big, Marine Le Pen e il neo vincitore delle elezioni in Olanda Geert Wilders che danno forfait e se la cavano con un video messaggio, Salvini ribadisce il messaggio agli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia – “in Ue mai con la sinistra” – ma offre anche rassicurazioni: a Firenze “non c’è un cantiere nero ma un’onda blu” che vuole cambiare il governo dell’Europa nel segno dei popoli. Insomma, osserva nel suo intervento, in Id “ci sono sfumature diverse, Identità e democrazia non è una caserma ma un’alleanza” e certi toni (e argomenti, soprattutto su migranti e Ucraina) degli ospiti non devono offuscare il fatto che “oggi sia una giornata storica, oggi può nascere il rinascimento dell’Europa”.

Certo c’è chi, tra gli ospiti, impersonifica “sfumature” piuttosto rilevanti come il rumeno George Simion, leader dell’estrema destra di Aur, che, proclamandosi difensore di “Dio”, cita Dante e parla dell’Europa attuale come di “un inferno” guidato da “pazzi e malati come Timmermans e Von der Leyen”. O l’esponente di Afd Tino Chrupalla – gli estremisti di destra tedeschi, filo-russi, con cui lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto di non volere avere nulla a che fare – che invita gli ucraini alla resa: “L’Ucraina non può vincere questa guerra, dovrebbero fermarla”. Kostadin Kostadinov, invece, leader di Revival, il partito ultranazionalista bulgaro, vede all’orizzonte questo scenario: “Stiamo invecchiando, morendo in Ue” e “ci fanno rimpiazzare da persone che vengono dall’Africa”. Imbarazzi per certe posizioni estreme, chiedono i giornalisti a Salvini prima dell’inizio dei lavori? Il ministro dice di non essere avvezzo a “fare filosofia” e di essere uno “pragmatico” e quindi, risponde, “a me crea imbarazzo un governo dell’Ue che fa favori alla Cina”, “distruggendo settori industriali e lasciando per strada milioni di lavoratori: questo è estremismo”.

Insomma, rilancia, “stiamo governando bene in Italia possiamo governare bene uniti in Europa, togliendo l’Europa dei tagli e dei vincoli e mettendo al centro il lavoro”, “sarebbe un peccato che qualcuno scegliesse la sinistra piuttosto che la stessa alleanza con cui stiamo governando in Italia”. E se Tajani o il presidente dei Conservatori Nicola Procaccini di Fdi dicono, in sostanza, di voler stare lontani da certa gente, sbagliano. Parola di capitano, che chiude il suo discorso mandando – dopo le polemiche di questi giorni – “un bacione al sindaco Nardella”.

Sovranisti a Firenze, Salvini: no inciuci. Noi “onda blu” non cantiere nero

Sovranisti a Firenze, Salvini: no inciuci. Noi “onda blu” non cantiere neroFirenze, 3 dic. (askanews) – “No inciuci” alle prossime elezioni Europee, inciuci tra Popolari e Socialisti che “a leggere l’intervista di oggi di Paolo Gentiloni si stanno già preparando”, e se qualcuno nel centrodestra “preferisce la sinistra commette un errore incredibile”. Insomma, “Tajani sbaglia”. Imbarazzi per l’abbraccio che la Lega promuove con le destre estreme in Europa? No, nessuno. Matteo Salvini, “il capitano” come lo appellano gli ultra-conservatori rumeni, George Simion, ed austriaci, Harald Vilimsky, rievocando un epiteto che non si sentiva da un po’, riunisce a Firenze i sovranisti di tutta Europa per la convention Free Europe.

L’evento, dove Salvini arriva mano nella mano con la fidanzata Francesca Verdini e al quale partecipa, seduto in prima fila, accanto al ministro, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, è organizzato dal gruppo Identità e Democrazia, che aspira, precisa il vice premier, “a diventare il terzo gruppo al Parlamento europeo”. In tre ore e passa di interventi, davanti a circa duemila persone, con i due big, Marine Le Pen e il neo vincitore delle elezioni in Olanda Geert Wilders che danno forfait e se la cavano con un video messaggio, Salvini ribadisce il messaggio agli alleati di Forza Italia e Fratelli d’Italia – “in Ue mai con la sinistra” – ma offre anche rassicurazioni: a Firenze “non c’è un cantiere nero ma un’onda blu” che vuole cambiare il governo dell’Europa nel segno dei popoli. Insomma, osserva nel suo intervento, in Id “ci sono sfumature diverse, Identità e democrazia non è una caserma ma un’alleanza” e certi toni (e argomenti, soprattutto su migranti e Ucraina) degli ospiti non devono offuscare il fatto che “oggi sia una giornata storica, oggi può nascere il rinascimento dell’Europa”.

Certo c’è chi, tra gli ospiti, impersonifica “sfumature” piuttosto rilevanti come il rumeno George Simion, leader dell’estrema destra di Aur, che, proclamandosi difensore di “Dio”, cita Dante e parla dell’Europa attuale come di “un inferno” guidato da “pazzi e malati come Timmermans e Von der Leyen”. O l’esponente di Afd Tino Chrupalla – gli estremisti di destra tedeschi, filo-russi, con cui lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto di non volere avere nulla a che fare – che invita gli ucraini alla resa: “L’Ucraina non può vincere questa guerra, dovrebbero fermarla”. Kostadin Kostadinov, invece, leader di Revival, il partito ultranazionalista bulgaro, vede all’orizzonte questo scenario: “Stiamo invecchiando, morendo in Ue” e “ci fanno rimpiazzare da persone che vengono dall’Africa”. Imbarazzi per certe posizioni estreme, chiedono i giornalisti a Salvini prima dell’inizio dei lavori? Il ministro dice di non essere avvezzo a “fare filosofia” e di essere uno “pragmatico” e quindi, risponde, “a me crea imbarazzo un governo dell’Ue che fa favori alla Cina”, “distruggendo settori industriali e lasciando per strada milioni di lavoratori: questo è estremismo”.

Insomma, rilancia, “stiamo governando bene in Italia possiamo governare bene uniti in Europa, togliendo l’Europa dei tagli e dei vincoli e mettendo al centro il lavoro”, “sarebbe un peccato che qualcuno scegliesse la sinistra piuttosto che la stessa alleanza con cui stiamo governando in Italia”. E se Tajani o il presidente dei Conservatori Nicola Procaccini di Fdi dicono, in sostanza, di voler stare lontani da certa gente, sbagliano. Parola di capitano, che chiude il suo discorso mandando – dopo le polemiche di questi giorni – “un bacione al sindaco Nardella”.