Scuola, La Russa: gravissimi e inaccettabili episodi di violenzaRoma, 15 nov. (askanews) – “A fronte del sacrosanto diritto di protesta assistiamo ancora una volta a gravissimi e inaccettabili episodi di violenza e odio con diversi agenti delle Forze dell’ordine rimasti feriti a Torino e atti intimidatori a Roma, Bologna e Milano contro il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepremier Salvini, i ministri Bernini e Valditara e il presidente di Confindustria Orsini. Nel rivolgere a tutti loro la mia sincera solidarietà auspico che i toni del confronto possano tornare a un livello rispettoso della convivenza civile e delle Istituzioni”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Migranti, Mantovano: nessuna intenzione di recedere sull’AlbaniaStresa (Vb), 15 nov. (askanews) – “Nessuna intenzione di recedere rispetto al progetto Albania”. Lo ha detto il sottosegretario a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, intervenuto al forum annuale di Stresa (Vb) organizzato da Fondazione Iniziativa Europa. Sui rimpatri, ha aggiunto, “la Corte di Cassazione dovrà pronunciarsi a breve, il 4 dicembre: non manca molto tempo e quindi attendiamo l’esito della Cassazione che un mese fa si è pronunciata in senso non del tutto sovrapponibile ai Tribunali di Roma e Bologna”, ha aggiunto Mantovano.
Scuola, Schlein (Pd): solidarietà agli agenti, condanniamo la violenzaRoma, 15 nov. (askanews) – “A nome di tutto il Pd esprimo solidarietà e vicinanza agli agenti delle forze dell’ordine feriti dai fumi urticanti di un ordigno artigianale a Torino”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.
“Il diritto alla protesta, a manifestare e a scioperare – aggiunge – non può e non deve mai essere confuso con l’aggressione violenta nei confronti di nessuno. La violenza è intollerabile, così come la strumentalizzazione politica della violenza che non dovrebbe fare nessuno, in particolare modo chi ha responsabilità di governo”.
Scuola, Piantedosi: a Torino intollerabili episodi di violenzaRoma, 15 nov. (askanews) – “Ancora una volta oggi a Torino, nel corso di un corteo, abbiamo assistito a intollerabili episodi di violenza, con i manifestanti che, violando le prescrizioni della Questura e cambiando percorso, hanno tentato di raggiungere l’ingresso della Prefettura. Stavolta non c’era il pretesto di altre iniziative in corso né soggetti cui contrapporsi ma a essere presi di mira sono stati i palazzi delle Istituzioni e a essere aggrediti gli operatori delle Forze di polizia schierati a loro difesa. Confido che possa giungere unanime la ferma condanna per quanto accaduto. Agli agenti feriti la mia vicinanza e il mio apprezzamento per la loro professionalità e il loro equilibrio insieme agli auguri di pronta guarigione”. Così afferma in una nota il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.
Scuola, Meloni: anche oggi in piazza inaccettabili violenze e caosRoma, 15 nov. (askanews) – “Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi. Diversi agenti delle Forze dell’Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l’augurio di una pronta guarigione. Spero che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”. Lo scrive sui social, la presidente del Consiglio, Giorgio Meloni,
Umbria, i leader con Proietti e la foto del campo largo diventa scambio di baciRoma, 15 nov. (askanews) – Non si tratta del famosissimo ritornello di “Mon amour” di Annalisa, ma il comizio con i leader nazionali nell’ultimo giorno di campagna elettorale di Stefania Proietti, candidata del centrosinistra alla Regione Umbria, termina davanti all’ospedale Santa Maria di Terni, più che con la classica foto dei protagonisti del “campo largo” o “progressista” con uno scambio di baci e abbracci. Tutti con tutti.
La prima ad abbracciare Proietti è la segretaria del Pd Elly Schlein che è alla destra della candidata, poi tocca al leader M5s Giuseppe Conte che è alla sua sinistra e, ancora, ai leader di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. E non manca, ovviamente, il bacio finale a sugello di un’alleanza “di tutte le forze alternative alla destra”, che poco prima la stessa segretaria Dem ha definito unica, tra Elly Schlein e Giuseppe Conte.
Umbria,leader con Proietti. E foto campo largo diventa scambio baciRoma, 15 nov. (askanews) – Non si tratta del famosissimo ritornello di “Mon amour” di Annalisa, ma il comizio con i leader nazionali nell’ultimo giorno di campagna elettorale di Stefania Proietti, candidata del centrosinistra alla Regione Umbria, termina davanti all’ospedale Santa Maria di Terni, più che con la classica foto dei protagonisti del “campo largo” o “progressista” con uno scambio di baci e abbracci. Tutti con tutti.
La prima ad abbracciare Proietti è la segretaria del Pd Elly Schlein che è alla destra della candidata, poi tocca al leader M5s Giuseppe Conte che è alla sua sinistra e, ancora, ai leader di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. E non manca, ovviamente, il bacio finale a sugello di un’alleanza “di tutte le forze alternative alla destra”, che poco prima la stessa segretaria Dem ha definito unica, tra Elly Schlein e Giuseppe Conte.
Autonomia, Conte: Consulta la smantella, governo di dilettantiRoma, 15 nov. (askanews) – “Ieri la Corte costituzionale ha detto che è un governo di dilettanti… Abbiamo detto dall’inizio che il progetto dell’autonomia differenziata era sbagliato e anche mal confezionato. Ieri la Corte costituzionale ha dato un sonoro stop e l’ha in pratica smantellata”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte intervenendo, insieme agli altri leader del cosiddetto “campo largo”, a un presidio davanti all’ospedale di Terni a sostegno di Stefania Proietti, candidata del centrosinistra alla Regione Umbria.
Umbria,Schlein: coalizione coesa di tutte forze alternative a destraRoma, 15 nov. (askanews) – Quella delle elezioni regionali in Umbria “è una sfida che riguarda il futuro degli umbri che devono potersi riprendere il proprio futuro, abbiamo affiancato una coalizione molto coesa, è l’unica regione da quando sono segretaria nella quale tutte le forze alternative alla destra sono andate insieme da una persona a chederle di guidare questo progetto collettivo, questo è il segno della qualità amministrativa che Stefania Proietti ha dimostrato da sindaca di Assisi e da presidente della provincia”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti a Terni a un presidio per la sanità pubblica a sostegno della candidata di centrosinistra alla Regione Stefania Proietti.
Ue, Pd e socialisti a von der Leyen: no a destra in maggioranzaRoma, 14 nov. (askanews) – Il Pd ora spera che sia la diplomazia dei prossimi giorni a sbrogliare la matassa del voto sulla Commissione Ue, perché se finora non era stato troppo complicato tenere la linea del “no a Fitto”, replicando a Giorgia Meloni, indubbiamente la situazione diventa più scivolosa dopo la “benedizione” di Sergio Mattarella all’ “importante incarico per l’Italia” ottenuto dal ministro. Elly Schlein, continua a ripetere che lei non intende rispondere alle accuse di Giorgia Meloni che rimprovera al Pd di remare contro l’Italia, ma le parole del presidente rendono più stretto il passaggio per i democratici.
Stamattina anche Pina Picierno, una delle più possibiliste dentro al Pd rispetto al nome di Fitto, teneva il punto della linea “anti-Meloni”, spiegando: “Ho letto il post infantile di Giorgia Meloni. Invece di fare i post su Facebook dovrebbe mettersi su un aereo, venire a Bruxelles e contribuire a risolvere la situazione”. E la Picierno fa capire che margini di trattativa ci possono essere: “Noi non ci siamo mai opposti all’idea che l’Italia, in quanto paese fondatore, potesse avere una vicepresidenza: le nostre perplessità erano e sono legate all’ipotesi di una nuova e diversa maggioranza. Esistono un programma e un tracciato di valori su cui Ursula von der Leyen ha ottenuto la fiducia del Parlamento Europeo. Si riparta da quelli, la presidente si esprima e ci dica se da luglio è cambiato qualcosa”. E questo, racconta anche un dirigente del partito, il filone su cui si lavora: provare a convincere la von der Leyen a fugare ogni dubbio sul perimetro della maggioranza a Bruxelles, ribadendo l’accordo della scorsa estate, il programma concordato, e chiarendo che conservatori e patrioti non ne fanno parte. Per poi procedere ad un voto magari sull’intera commissione e non sui singoli nomi.
Una soluzione che potrebbe permettere sia ai socialisti che al Pd di dare l’ok al nuovo “governo” Ue, superando le obiezioni su Fitto. Tanto più se poi al ministro venisse affidato un ruolo da commissario ma non la vice-presidenza. A meno che a complicare tutto non sia il no del Ppe sulla socialista Riberia. Ma a quel punto non sarebbe più un problema italiano e tantomeno del Pd. Di certo su un punto Pd e socialisti saranno rigorosi: von der Leyen deve sgombrare il campo dall’ipotesi delle “maggioranze variabili”. “Altrimenti salta tutto”, avverte un esponente democratico.