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Meloni apre (un po’) su truppe in Ucraina, no di Salvini è problema

Meloni apre (un po’) su truppe in Ucraina, no di Salvini è problemaRoma, 26 feb. (askanews) – Rallentare il “treno” anglo-francese cercando di ottenere una cornice che dia una copertura internazionale alle eventuali truppe di peacekeeping da inviare in Ucraina. Consapevole che se (o più probabilmente, quando) all’Italia arriverà la richiesta sarà molto difficile tirarsi indietro, ma ci sarà da gestire il “no” secco di Matteo Salvini. E’ questa la tattica che sta portando avanti Giorgia Meloni, in questa fase in cui l’Europa cerca di rientrare in gioco dopo essere stata tagliata fuori dall’iniziativa di Donald Trump sull’Ucraina.


E sono giorni convulsi, in cui si susseguono gli incontri. Dopo l’incontro tra Emmanuel Macron e il tycoon alla Casa Bianca, questa mattina il presidente francese ha riferito ai leader europei convocati in videoconferenza dal presidente del Consiglio Ue Antonio Costa. Poco più di mezz’ora, per il ‘debriefing’ di Macron sull’incontro, a cui sono seguite alcune domande (non da parte di Meloni, secondo quanto si apprende). Giovedì da Trump arriverà Keir Starmer, che domenica sera ha convocato i “volenterosi” a Londra. Poi il 6 marzo a Bruxelles si terrà il Consiglio europeo straordinario, in cui – ha spiegato Costa – “prenderemo decisioni sul nostro sostegno all’Ucraina e sul rafforzamento della difesa europea”. In tutti questi incontri, Meloni ha ribadito la sua linea, quella di un leader che ha visto come una “fuga in avanti” quella del (mai amato) presidente francese e che ha la difficoltà di mantenersi in equilibrio tra l’Europa e il “rapporto privilegiato” con il nuovo presidente Usa, le cui dichiarazioni e strategie di comunicazione (ultimo il video di oggi su Gaza) creano più di qualche imbarazzo. Al termine dell’incontro con il premier svedese Ulf Kristersson a Palazzo Chigi, Meloni ha ribadito che “lavoriamo per gettare le basi per una pace giusta e duratura in Ucraina”, che sarà raggiungibile “solo se a Kiev vengono fornite adeguate garanzie di sicurezza”. Le quali “devono essere realizzate nel contesto della Nato” mentre altre soluzioni, ovvero il contingente europeo proposto da Macron e Starmer, “sono più complesse e meno efficaci”. In questa linea a fare il gioco di Meloni sono due ‘big’ come Germania e Polonia, entrambe molto dubbiose sul progetto di Parigi e Londra. Quel che serve è un “cappello” più ampio dunque, meglio se delle Nazioni Unite (e il modello sarebbe l’Unifil al lavoro in Libano) o almeno della Nato con il coinvolgimento Usa.


Senza questo “cappello” le garanzie di sicurezza non sarebbero pienamente rispettate, è la convinzione di Meloni. Che però agisce anche sapendo bene di avere un problema politico interno, forse il più grande dalla nascita del governo. A preoccupare la premier sul dossier Ucraina non sono le opposizioni, che pure hanno iniziato ad incalzare il governo chiedendo alla premier di riferire in Parlamento prima del Consiglio Ue del 6 marzo (“Questo Consiglio straordinario richiede un confronto parlamentare inevitabile”, ha detto oggi la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga), ma la Lega di Matteo Salvini, che ha già espresso un secco “no” a un dispiegamento in Ucraina di militari italiani. Il leader e vicepremier lo ha confermato anche questa mattina in una conferenza stampa, non a caso, con i giornalisti esteri. “Abbiamo 7500 soldati italiani impegnati in missioni di pace – ha detto Salvini, che oggi ha anche incontrato l’inviato speciale di Trump per l’Italia Paolo Zampolli – prima di spendere un euro in più o ipotizzare l’invio di un soldato in più bisogna essere certi di quello che si fa, l’esempio dell’Afghanistan non è lontano dalla nostra memoria”. E comunque, ha ironizzato, “se mettessimo una Von der Leyen a capo di un esercito comune europeo, dura venti minuti e poi si arrende”. Il leader leghista ha anche auspicato che l’Europa “torni ad avere nella Russia un interlocutore”, criticando il processo di adesione dell’Ucraina alla Ue: “Sarebbe curioso – ha accusato – che aderisse all’Europa prima dell’Albania e della Serbia che sono in attesa da una vita”.


Al momento il contrasto resta alle dichiarazioni, né sarà promosso un chiarimento a breve, prima di sapere quale sarà il quadro delle prossime settimane. Se arriverà il momento in cui saranno chieste truppe italiane, Meloni lo sa, la posizione leghista sarà una “bomba” da maneggiare con grande attenzione. Un tema ben chiaro al ministro della Difesa Guido Crosetto, che nel pomeriggio ha scritto un post su X molto duro nei confronti del “presidente di una nazione comunitaria e quello di una nazione extracomunitaria” che pensano di inviare contingenti “come si invia un fax e per poter fare un comunicato stampa” senza “la creanza di confrontarsi con le altre nazioni”. Per l’Italia, ricorda, un nuovo impegno internazionale “dovrebbe avere dei passaggi parlamentari, molteplici e complessi” peraltro “successivi ad aver verificato con scrupolo ed attenzione tuti gli aspetti tecnico-logistici-operativi-capacitivi e le conseguenti necessità di risorse finanziarie”.

Mattarella al Csm: concorra all’indipendenza e serenità della vita delle istituzioni

Mattarella al Csm: concorra all’indipendenza e serenità della vita delle istituzioniRoma, 26 feb. (askanews) – “Vorrei rinnovare al Consiglio l’augurio di procedere con impegno nella sua attività di così alto valore costituzionale, provvedendo con tempestività ad assumere le sue decisioni, concorrendo, attraverso il governo autonomo della magistratura, ad assicurare la irrinunziabile indipendenza dell’ordine giudiziario e di contribuire alla serenità della vita istituzionale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il voto nella plenaria del Csm sul nuovo Pg della Corte di Cassazione.


Mattarella ha sottolineato come la “discussione” si sia svolta in maniera “intensamente partecipata”.

Mattarella a Csm: concorra a indipendenza e serenità vita istituzioni

Mattarella a Csm: concorra a indipendenza e serenità vita istituzioniRoma, 26 feb. (askanews) – “Vorrei rinnovare al Consiglio l’augurio di procedere con impegno nella sua attività di così alto valore costituzionale, provvedendo con tempestività ad assumere le sue decisioni, concorrendo, attraverso il governo autonomo della magistratura, ad assicurare la irrinunziabile indipendenza dell’ordine giudiziario e di contribuire alla serenità della vita istituzionale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il voto nella plenaria del Csm sul nuovo Pg della Corte di Cassazione.


Mattarella ha sottolineato come la “discussione” si sia svolta in maniera “intensamente partecipata”.

Santanchè: con Meloni sintonia totale

Santanchè: con Meloni sintonia totaleRoma, 26 feb. (askanews) – “Ma secondo voi ve lo dico?” Così la ministra del Turismo Daniela Santanché ha replicato ai cronisti che, nel ‘transatlantico’ della Camera le chiedevano se avesse sentito al telefono la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il voto sulla mozione di fiducia di ieri a MOntecitorio.


“Non c’è nessun problema, ho un ottimo rapporto e una grande stima” per Meloni “e la ringrazio per il grande lavoro che sta facendo per l’Italia, quindi c’è una sintonia totale”, ha sottolineato Santanchè. Infine, sull’operato delle opposizioni, Santanchè si è limitata a dire che “fanno il loro lavoro”.

Italia-Svezia, Meloni: con Kristersson focus su Ucraina e difesa Ue

Italia-Svezia, Meloni: con Kristersson focus su Ucraina e difesa UeRoma, 26 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il Primo Ministro di Svezia, Ulf Kristersson.


I due leader – spiega una nota di Palazzo Chigi – hanno avuto uno scambio approfondito sui principali temi dell’agenda europea e internazionale in vista delle riunioni del Consiglio Europeo previste a marzo, soprattutto con riferimento al conflitto in Ucraina e alla sicurezza e difesa europea ed euroatlantica, ma anche alla competitività e al contrasto all’immigrazione irregolare. Su questo tema, il Presidente del Consiglio ha colto l’occasione per ringraziare il Primo Ministro Kristersson per il sostegno espresso alle posizioni italiane nel quadro della causa pregiudiziale presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul concetto di Paese sicuro di origine.


I colloqui hanno, inoltre, permesso di riaffermare le eccellenti relazioni bilaterali e di discutere le opportunità di rafforzamento negli ambiti di mutuo interesse, con particolare attenzione all’innovazione e allo spazio.

Santanchè: dimissioni? Ieri sono stata chiara, ho detto tutto

Santanchè: dimissioni? Ieri sono stata chiara, ho detto tuttoRoma, 26 feb. (askanews) – “Io parlo un italiano magari modesto ma mi faccio capire, ieri l’ho detta come la volevo dire”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanché ha replicato, su Tagadà di La7, ai cronisti che le chiedevano conto delle ‘interpretazioni’ delle sue affermazioni ieri alla Camera da parte del capogruppo Fdi a Montecitorio, Galeazzo Bignami, il quale aveva “apprezzato” la ministra quando “ha detto che in caso di rinvio a giudizio sulla vicenda che attiene un’altra questione si dimetterebbe. E’ un dato di fatto di cui prendiamo atto e che crediamo sia importante”, aveva sottolineato Bignami.


Bignami ha capito male? “Eh, appunto, andate a rileggere quello che ho detto, io l’ho detto a modo mio, bene o male non lo so, ma ho espresso quello che era il mio pensiero”. E poco dopo, intercettata in Transatlantico, la ministra ha ribadito: “Ho detto tutto, sono stata chiara ieri, non è che dovete interpretare. Ieri ho detto tutto, potete stare tranquilli”.

Ucraina, opposizioni: Meloni in aula alla Camera prima del 6 marzo

Ucraina, opposizioni: Meloni in aula alla Camera prima del 6 marzoRoma, 26 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio venga a riferire in aula alla Camera prima del Consiglio Ue straordianrio del 6 marzo sull’Ucraina. Lo hanno chiesto le opposizioni durante la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha tuttavia spiegato che “le parlerà” ma “ha una agenda molto impegnata”.


“Vediamo, speriamo che venga. Non ci hanno dato molti margini ma riteniamo che per una cosa così importante doveva essere automatico. Ci è stato detto che ci sono degli impegni, vedranno”, ha spiegato il presidente dei deputati M5s, Riccardo Ricciardi. “La nostra – ha aggiunto la capogruppo del Pd, Chiara Braga – è stata una richiesta molto pressante e ci auguriamo che il ministro Ciriani che ci ha detto che la avrebbe incontrata a breve ci possa dare una risposta. Questo Consiglio straordinario del 6 marzo richiede un confronto parlamentare inevitabile. Non è sufficiente aspettare le comunicazioni del 18 e 19 marzo. Ci auguriamo che la stessa presidente del Consiglio comprenda quanto sia necessario un confronto parlamentare sui temi della politica internazionale e dell’Ucraina nel caso specifico”.

Schlein: video Trump spietato e crudele, Gaza appartiene ai palestinesi

Schlein: video Trump spietato e crudele, Gaza appartiene ai palestinesiRoma, 26 feb. (askanews) – “Sotto le macerie di Gaza ci sono ancora cadaveri e Trump lancia un video che non è solo una macabra provocazione e una totale mancanza di rispetto. È un progetto politico spietato e crudele per una popolazione massacrata e un attentato spregiudicato all’accordo di tregua. Con violenze che purtroppo stanno continuando in Cisgiordania, dove 40.000 persone sono state costrette a fuggire per mettersi in salvo dalle violenze dei coloni appoggiati dal governo Netanyahu”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein.


“Gaza – prosegue in una nota – appartiene ai palestinesi e i miliardi di dollari di Musk e Trump non potranno mai negarlo. Il governo italiano nelle sedi internazionali ribadisca la necessità di perseguire il progetto di due popoli e due Stati. Mi auguro che dopo questa ennesima follia le ambiguità su Trump finiscano e che Giorgia Meloni provi un briciolo di vergogna del suo sodalizio politico con chi incita ancora violenza dopo tutto questo sangue”.

Santanchè, Bignami: bene la disponibilità a lasciare in caso di rinvio a giudizio

Santanchè, Bignami: bene la disponibilità a lasciare in caso di rinvio a giudizioRoma, 26 feb. (askanews) – “Io personalmente non ho concordato con Santanché alcunché, anche perché Daniela Santanché è una persona libera. Come ha detto ieri, opera le scelte ragionando con la sua testa, e solo con quella, come è giusto che sia.” Lo ha detto Galeazzo Bignami, capogruppo Fratelli d’Italia alla Camera, in merito a un’eventuale linea concordata tra la ministra e il partito per le sue vicende giudiziarie. Bignami ha parlato in diretta su Rai Radio1, Ping Pong, e ha spiegato: “abbiamo preso atto e apprezzato la chiusura del suo intervento in cui il ministro ha detto che in caso di rinvio a giudizio sulla vicenda che attiene un’altra questione, non strettamente legata al suo esercizio imprenditoriale, su cui, è bene ricordare, si concentra la prima vicenda, si dimetterebbe. Noi questo l’abbiamo inteso, è un dato di fatto di cui prendiamo atto e che crediamo sia importante.”

Ucraina, concluso il vertice dei leader Ue in videoconferenza

Ucraina, concluso il vertice dei leader Ue in videoconferenzaRoma, 26 feb. (askanews) – E’ durato circa mezz’ora il vertice tra i leader europei convocato in videoconferenza dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato in collegamento da Palazzo Chigi. Ai lavori ha preso parte anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.


“Continuando a lavorare per uno stretto coordinamento europeo – ha scritto Costa su X – oggi il presidente Emmanuel Macron ha informato i leader dell’Ue sul suo incontro con Donald Trump all’inizio di questa settimana a Washington”. Alcuni leader, in particolare, riferiscono fonti europee, hanno posto domande a Macron. E’ stato un incontro “molto utile per preparare il nostro Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, dove prenderemo decisioni sul nostro sostegno all’Ucraina e sul rafforzamento della difesa europea”, conclude Costa.


Domani il presidente americano vedrà invece il premier britannico Keir Starmer, che sta organizzando per domenica a Londra un summit con alcuni leader europei. All’incontro, precisano le fonti europee, hanno preso parte i rappresentanti di tutti i 27 Paesi membri.