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Dl migranti, lunedì la fiducia. Le modifiche, da minori a espulsioni

Dl migranti, lunedì la fiducia. Le modifiche, da minori a espulsioniRoma, 24 nov. (askanews) – Norme più stringenti sui minori stranieri non accompagnati, stretta ulteriore sulle espulsioni e sull’allontanamento ingiustificato, stop all’ingresso in Italia per chi si è reso colpevole di mutilazione di organi genitali femminili e nuove risorse per le forze dell’ordine. Il decreto migranti su cui oggi il governo ha posto la fiducia (che verrà votata lunedì) ha avuto un iter a singhiozzo tra l’ostruzionismo delle opposizioni e i tempi contingentati imposti nelle ultime giornate di lavori in commissione. Con un muro contro muro che ha visto la maggioranza fare quadrato, ancora una volta, sul tema dei migranti in chiave securitaria. Il provvedimento dopo l’ok di Montecitorio passerà al Senato, blindato, per il via libera definitivo entro il 4 dicembre (pena la decadenza).

Bocciati tutti gli emendamenti dei gruppi di minoranza e semaforo verde solo a proposte di governo, relatore e centrodestra. Con un braccio di ferro su un emendamento Cinque Stelle, fatto proprio dal Pd, che chiedeva di trasferire le donne vittime di violenza “in via prioritaria presso la rete dei centri di accoglienza antiviolenza nazionale”: respinta la riformulazione del governo che aggiungeva la specifica che questo dovesse avvenire “comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”, la proposta è rimasta al palo. Verrà ripresentata come ordine del giorno in aula. Poche dunque le modifiche e tutte targate ‘maggioranza’, oltre a quelle del governo e del relatore, Francesco Michelotti (Fdi). Queste le principali novità.

MINORI NON ACCOMPAGNATI, 5 MESI IN CENTRI ADULTI. Si conferma sostanzialmente la parte del decreto che prevede che in situazioni di momentanea mancanza di strutture, i minori di età non inferiore a sedici anni, possano essere inseriti nei centri per adulti, in una sezione dedicata ma con un subemendamento della Lega, è salita da 90 giorni a 150 giorni la permanenza massima. 45 GIORNI PER IDENTIFICAZIONE E ACCERTAMENTO ETA’ MINORI. Sale da 30 a 45 giorni il termine di permanenza dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture governative di prima accoglienza a loro destinate. In sostanza i minori potranno essere trattenuti per 15 giorni in più. Confermata la previsione di poter realizzare o ampliare le strutture ricettive temporanee riservate ai minori stranieri non accompagnati, “in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50 per cento” e “rispetto ai posti previsti”. Così come viene confermata la possibilità per l’autorità di pubblica sicurezza di effettuare misurazioni antropometriche o altri esami sanitari, inclusi quelli radiografici, con l’obiettivo esplicitato di smascherare chi dovesse dichiarare il falso.

NUOVA STRETTA SU ESPULSIONI, CON GIUDICE ‘NOTAIO’. Nel caso di espulsione di un migrante “a titolo di misura di sicurezza”, il giudice non avrà più la facoltà di valutare se espellere o meno il migrante in questione ma dovrà farlo, introducendo una sorta di automatismo. STOP INGRESSO IN ITALIA PER COLPEVOLI DI MUTILAZIONE GENITALI FEMMINILI. Entra nel dl migranti un emendamento che vieta l’ingresso in Italia per chiunque abbia cagionato la mutilazione di organi genitali femminili e abbia provocato lesioni permanenti al viso di qualcuno.

ESPULSIONE IMMEDIATA CITTADINI UE SE AUTORI REATI. Arriva l’espulsione immediata di cittadini di paesi dell’Unione europea che abbiano commesso reati che prevedano la reclusione entro il limite dei tre anni. Il giudice, se valuta di dover infliggere il carcere ma non ricorrano le condizioni per ordinare la sospensione della pena, “può” sostituirla con l’allontanamento “immediato” per un periodo “doppio” rispetto alla pena irrogata. L’allontanamento è eseguito dal questore “anche se la sentenza non è definitiva”. BASTA ECCEZIONE PER VULNERABILI SE DOMANDE INFONDATE. In arrivo una stretta delle norme a tutela di richiedenti asilo portatori di esigenze particolari, tra cui minori non accompagnati, disabili, vittime di tortura o stupro e persone affette da gravi infermità fisiche o mentali. Nel caso la domanda di protezione internazionale venga considerata “manifestamente infondata”, incorreranno pure loro nelle procedure accelerate di esame che comportano anche restrizioni in fase di impugnazione. TEMPI PIU’ BREVI SU RICORSI ALLONTANAMENTO. Semaforo verde anche alla riduzione dei tempi per i ricorsi nelle controversie aventi ad oggetto l’impugnazione di provvedimenti di allontanamento dei cittadini degli altri Stati membri dell’Ue o dei loro familiari per motivi di sicurezza. Prevista poi l’estinzione automatica della domanda per il migrante che si sia allontanato dalle strutture di accoglienza e dai Cpr senza giustificato motivo e che non riesca a presentare la domanda per la riapertura del procedimento sospeso di richiesta di protezione entro nove mesi. Novità inoltre sul gratuito patrocinio nei casi di ricorso manifestamente infondato e rigetto dell’istanza di sospensione dell’espulsione. OK PRESIDIO OBIETTIVI SENSIBILI CAUSA CRISI M.O. All’articolo 11 del provvedimento dove si prevedono maggiori risorse alla Polizia di Stato per fronteggiare i “maggiori impegni connessi all’eccezionale afflusso migratorio”, si aggiunge anche, come finalità delle maggiori risorse, “la crescente necessità di presidiare obiettivi sensibili, tenuto conto alteresì, della crisi mediorientale”. PIU’ RISORSE E POTENZIAMENTO FORZE ORDINE. Vengono semplificate le procedure di stabilizzazione per i vigili del fuoco. Sale a 32 anni il limite di età per l’accesso alla carriera dei funzionari tecnici di Polizia. Aumenta la consistenza organica dei volontari del Corpo delle capitanerie di porto con il sempre più frequente coinvolgimento della Guardia costiera nelle attività connesse al fenomeno migratorio.

Violenza donne, Meloni: siamo libere, nessuno può possederci

Violenza donne, Meloni: siamo libere, nessuno può possederciRoma, 24 nov. (askanews) – “Siamo libere e nessuno può toglierci quella libertà e pensare di possederci”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, partecipando alla cerimonia di illuminazione della facciata di Palazzo Chigi in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“Stasera – ha detto – siamo qui per dire con un numero di telefono alle donne italiane che non sono sole. 1522 è un numero che si può chiamare in ogni minuto del giorno se si ha paura. Un numero che consente di trovare qualcuno che ti può aiutare immediatamente perchè le norme ci sono, le istituzioni ci sono e le donne italiane devono saperlo. Quando si pensa che avere paura sia normale non lo è, quando si pensa che l’amore possa fare male non è amore. 1522 è il numero che si può chiamare quando si vuole difendere se stesse e ricordarsi che siamo libere e nessuno può toglierci quella libertà e pensare di possederci. Noi siamo libere e il 1522 è il numero che si chiama per difendere quella libertà ed essere aiutate da istituzioni che ci sono e da una società che c’è”.

Violenza donne, Meloni: governo fatto molto ma ancora non basta

Violenza donne, Meloni: governo fatto molto ma ancora non bastaRoma, 24 nov. (askanews) – Contro la violenza sulle donne “Il governo ha fatto molto” ma “non basta c’è tanto altro da fare e penso vada fatto anche sul piano culturale”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso dell’accensione della facciata di Palazzo Chigi in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.

“Domani – ha aggiunto – si celebra la Giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Assume un significato particolare in giorni cone questi. Le ricorrenze di solito servono a tenere acceso un riflettore ma quando una donna muore onbi tre giorni il riflettore è acceso continuamente. Il senso della Giornata di domani è continuare a fare sensibilizzazione su questo tema ma soprattutto serve a tutti quelli che possono fare qualcosa a fare i conti con il proprio lavoro, fare i conti con quello che è stato fatto e quello che può ancora essere fatto. Il governo ha fatto un lavoro molto importante, abbiamo aumentato i fondi per i centri antiviolenza a un livello mai visto prima, è stata approvata la legge contro la violenza all’unanimità – e devo ringraziare tutte le forze politiche perchè ci sono dei terreni sui quali si riesce ad andare oltre gli steccati – e quella legge rende gli strumenti piu efficaci e veloci perchè la velocità può salvare la vita di una persona. Abbiamo reso strutturale il contributo per le donne vittime di violenza che necessitano di sostegno economico. Non basta: c’è tanto altro che bisogna fare. Credo che vada fatto sul piano culturale, un lavoro che abbiamo fatto con campagne nelle scuole, che coinvolgono esponenti della cultura e stasera tanti campioni dello sport. Tutto quello che può servire a entrare nella coscienza delle persone. Forse serve anche una lettura più profonda della società nella quale viviamo, dell’impatto che la modernità, il Covid, hanno avuto sulla società, sui più giovani e andare a fondo di questi problemi per essere più efficaci nelle risposte sul piano psicologico e culturale”, ha concluso.

Violenza donne, Calenda: Circo Massimo sta diventando corteo pro Hamas

Violenza donne, Calenda: Circo Massimo sta diventando corteo pro HamasRoma, 24 nov. (askanews) – Questa non è la piattaforma di una manifestazione contro la violenza sulle donne e per una società meno maschilista e più equa. Questa è la piattaforma di un collettivo di estrema sinistra antisraeliano e filo Hamas (notoriamente sostenitore dei diritti delle donne). Sorvolo sui restanti deliri veteromarxisti. Decine di migliaia di persone, tra cui tutta la mia famiglia dai nonni ai bambini, si preparavano ad andare ad una manifestazione che credevano organizzata per ragioni diverse. Strumentalizzare così un grande moto spontaneo di solidarietà e vicinanza alla causa femminista, non è giusto e non è corretto”. Lo denuncia via social il segretario di Azione Carlo Calenda.

Fratoianni alle opposizioni: manifestiamo insieme, si può fare

Fratoianni alle opposizioni: manifestiamo insieme, si può farePerugia, 24 nov. (askanews) – “Mi rivolgo ai leader e alle leader delle altre forze di opposizione: io penso che senza discutere dei contenuti non abbia senso consumarsi all’infinito sugli aggettivi con cui descrivere il ‘campo’, giusto, largo, lasciamolo lì. Ma mi pare altrettanto chiaro che senza una disponibilità e un impegno perché il confronto si avvii la destra continuerà ad avere gioco facile”. Lo ha detto il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, nella sua relazione al terzo congresso del partito apertosi oggi a Perugia.

“Non è un caso – ha aggiunto – che il momento di massima difficoltà, questa maggioranza e il Governo l’abbiano vissuto attorno alla nostra proposta unitaria sul salario minimo. Certo, innanzitutto perché quella proposta è chiara, interviene sul lavoro povero, ma anche perché investe sulla contrattazione. Ma nessuno mi toglie dalla testa che quella proposta abbia guadagnato forza anche perché, per la prima volta, è stata percepita come una iniziativa unitaria, come l’indicazione su quella questione cruciale di una possibile alternativa. Una speranza insomma, che faremmo bene a non deludere”. “Allora avanzo qui – ha proseguito il leader di Si – una prima proposta, bene incrociarsi ciascuno alle manifestazioni degli altri, è un gesto di rispetto, va bene praticare convergenze. Si può fare di meglio incontriamoci, quando volete e dove preferite, organizziamo tutti insieme una grande mobilitazione nazionale. Si può anche salire sullo stesso palco insieme. Per il salario minimo, contro l’autonomia differenziata e il premierato”, ha concluso Fratoianni.

Pnrr,Meloni:governo fiero del lavoro fatto,ringrazio Commissione Ue

Pnrr,Meloni:governo fiero del lavoro fatto,ringrazio Commissione UeRoma, 24 nov. (askanews) – “Oggi abbiamo la conferma di aver fatto un lavoro di cui il Governo può essere molto fiero. Abbiamo fatto ciò che avevamo promesso che avremmo fatto, siamo scesi nel concreto, abbiamo verificato le criticità e le abbiamo superate, abbiamo fatto in modo che tutti i soldi del Pnrr venissero spesi nei tempi e quindi abbiamo concentrato le risorse sulla crescita e la modernizzazione della nazione e mi pare che il risultato, sul quale in pochi scommettevano, dice che non era una scelta sbagliata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, concludendo il suo intervento in occasione dell’incontro con le associazioni datoriali.

“Ringrazio anche la Commissione europea – ha aggiunto – che è stata sicuramente rigida per certi versi, ma molto aperta alla possibilità che queste risorse fossero spese nel migliore dei modi. Quindi possiamo essere contenti che oltre a lavorare alla manovra incentrata a dare più risorse a lavoratori e famiglie, parallelamente lavoravamo a una revisione del Pnrr che invece concentrava le sue risorse soprattutto sulla competitività del nostro sistema e delle nostre imprese”.

Meloni:da modifiche Pnrr arriva una seconda manovra per crescita

Meloni:da modifiche Pnrr arriva una seconda manovra per crescitaRoma, 24 nov. (askanews) – Dalla rimodulazione del Pnrr arrivano più 21 miliardi, di fatto una “seconda manovra” tutta destinata alla crescita. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso dell’incontro con le parti sociali sulla manovra.

Meloni ha spiegato che il governo ha lavorato alla legge di Bilancio consapevole che parallelamente era in corso la trattativa con la Commissione europea per la revisione del Pnrr. L’ottica era quella di una “piena complementarità” tra le politiche ordinarie e il Pnrr, nell’ottica di un’unica strategia di politica economica. Il Pnrr approvato oggi dalla Commissione Ue rappresenta l’aggiornamento del piano pluriennale di investimenti e riforme che l’Italia è chiamata a realizzare entro il 2026. E la Legge di Bilancio 2024 ha lo stesso orizzonte temporale del Piano. I 122 miliardi di euro del PNRR, è stato il ragionamento della premier, sono risorse a debito che il Paese dovrà restituire, risorse che insieme ai 30 miliardi del fondo complementare incidono sui saldi a disposizione della Legge di Bilancio. In sostanza, molte delle misure indirizzate alla crescita, alle infrastrutture e al sostegno del tessuto produttivo – ha sottolineato – sono state contemplate negli interventi riformulati del Pnrr e non nella Legge di Bilancio che è per forza di cose seria, responsabile.

Le risorse sono il frutto della rimodulazione del piano in una ottica di “efficientamento”. Dunque, ha precisato, alcuni progetti “irrealizzabili” o “non ammissibili” sono stati modificati, alcuni progetti in particolare degli enti locali, che rischiavano di non essere realizzati nei tempi saranno finanziati tramite gli altri programmi europei e nazionali invece che con il Pnrr che ha tempistiche molto più stringenti. La sostenibilità dell’Italia – ha concluso – richiede di porre la crescita economica e la competitività al centro nel Pnrr e di tutte le manovre finanziarie senza sovrapposizioni, ma assicurando la “massima integrazione” e “coordinamento” a sostegno del progetto di sviluppo dell’Italia.

Afe.Lsa-Fgl

Violenza donne, Schlein:lavoro bipartisan? Presto per dirlo

Violenza donne, Schlein:lavoro bipartisan? Presto per dirloRoma, 24 nov. (askanews) – Contro la violenza sulle donne il Pd è pronto a lavorare insieme al centrodestra, ma “è presto per dire se ci sarà la disponibilità effettiva per un lavoro comune su una legge che per noi è indispensabile”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a ‘L’Europa di domani’. Parlando della telefonata con la premier Giorgia Meloni, la leader Pd ha spiegato: “Sull’educazione mi sembra ci sia ancora distanza, ieri non è stato approvato ordine del giorno delle opposizioni che insisteva su questo punto”.

“Noi – ha aggiunto – continuiamo a pensare che serva una legge che renda obbligatoria l’educazione all’affettività e al rispetto delle differenze, coinvolgendo operatori e operatrici centri antiviolenza. Una cosa che sia obbligatoria”.

Schlein: domani il Pd in piazza contro la violenza sulle donne

Schlein: domani il Pd in piazza contro la violenza sulle donneRoma, 24 nov. (askanews) – Il Pd parteciperà alla manifestazione di domani contro la violenza sulle donne. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein parlando a ‘L’Europa di Domani.

I rischi di una piega anti-israeliana non preoccupano la leder democratica: “Noi abbiamo posizione molto chiara, non strumentalizzerei quella manifestazione, non ci interessano le polemiche. Il Pd è sempre stato in quella piazza e parteciperà alla manifestazione. Io sono a Perugia la mattina, vedremo se riuscirò a partecipare anche a quella manifestazione”.

Schlein: Pd domani in piazza contro la violenza sulle donne

Schlein: Pd domani in piazza contro la violenza sulle donneRoma, 24 nov. (askanews) – Il Pd parteciperà alla manifestazione di domani contro la violenza sulle donne. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein parlando a ‘L’Europa di Domani’.

I rischi di una piega anti-israeliana non preoccupano la leder democratica: “Noi abbiamo posizione molto chiara, non strumentalizzerei quella manifestazione, non ci interessano le polemiche. Il Pd è sempre stato in quella piazza e parteciperà alla manifestazione. Io sono a Perugia la mattina, vedremo se riuscirò a partecipare anche a quella manifestazione”.