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Meloni: la Lombardia è un polo di innovazione e di avanguardia

Meloni: la Lombardia è un polo di innovazione e di avanguardiaMilano, 24 nov. (askanews) – “La Lombardia è uno dei motori economici dell’Italia e dell’Europa, non a caso anima ormai da tanti anni l’iniziativa delle quattro Regioni che sono motore d’Europa. È la regione traino dell’export nazionale, ospita la Borsa italiana e le principali imprese a partecipazione estera nazionali, ha il più alto numero di consolati al mondo e si è sempre contraddistinta come polo di innovazione e di avanguardia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo intervento in video al Lombardia Word Summit 2023.

“In questi anni l’economia lombarda, nonostante la complessa congiuntura internazionale, l’aumento dei costi, le materie prime, il tasso d’inflazione, ha dimostrato di essere un’economia solida e capace di reagire, lo dicono i dati sul Pil, sull’occupazione, sui consumi della famiglie, risultati sui cui, lo dico con garbo, credo abbia contribuito il governo regionale”. Si tratta di una Regione, ha proseguito Meloni, che “coniuga da sempre con grande attenzione” lo sviluppo economico con l’attenzione “al sociale”, risultando così “uno degli esempi di quello che sappiamo essere come italiani”, “un grande popolo capace ancora di stupire coniugando tradizione e innovazione”, ha sottolineato la premier.

Mattarella: uso social può rafforzare solidarietà anzichè alienare

Mattarella: uso social può rafforzare solidarietà anzichè alienareVerona, 24 nov. (askanews) – “La riflessione al centro dell’edizione 2023 del Festival della Dottrina Sociale è di grande interesse. Il proposito di far sì che l’uso dei “social” rafforzi i vincoli relazionali propri a una società autentica, anziché cedere alla tentazione di sovrapporre una realtà virtuale a quella reale, merita apprezzamento”. Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio al festival della Dottrina Sociale della Chiesa, in corso a Verona.

“Contribuire a far sì che l’esercizio della libertà di ciascuno rafforzi e garantisca la libertà di tutti rappresenta un esercizio positivo della solidarietà racchiusa nei principi fondamentali della nostra Costituzione – afferma Mattarella -. Il titolo #soci@lMENTE LIBERI, filo conduttore della XIII edizione del Festival, interpreta in modo compiuto la pista di ricerca che vi vede impegnati. Una scelta particolarmente apprezzabile, tesa a favorire la creazione di spazi, specie per i giovani, basati su partecipazione e impegno personali”. Il Capo dello Stato conclude affermando che “in un tempo in cui i rapporti sociali rischiano di essere sempre più effimeri e il principio di responsabilità insito nell’esercizio della libertà rischia di essere negletto, mettere al centro le relazioni, reali e autentiche, è pratica meritevole per la coesione sociale della Repubblica”.

Mattarella: le relazioni reali rafforzano la coesione sociale del Paese

Mattarella: le relazioni reali rafforzano la coesione sociale del PaeseRoma, 24 nov. (askanews) – “La riflessione al centro dell’edizione 2023 del Festival della Dottrina Sociale è di grande interesse. Il proposito di far sì che l’uso dei ‘social’ rafforzi i vincoli relazionali propri a una società autentica, anziché cedere alla tentazione di sovrapporre una realtà virtuale a quella reale, merita apprezzamento”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Fondazione Segni Nuovi, Alberto Stizzoli, in occasione della XIII edizione del Festival della Dottrina Sociale.

Secondo il Capo dello Stato “contribuire a far sì che l’esercizio della libertà di ciascuno rafforzi e garantisca la libertà di tutti rappresenta un esercizio positivo della solidarietà racchiusa nei principi fondamentali della nostra Costituzione. Il titolo #soci@lMENTE LIBERI, filo conduttore della XIII edizione del Festival, interpreta in modo compiuto la pista di ricerca che vi vede impegnati. Una scelta particolarmente apprezzabile, tesa a favorire la creazione di spazi, specie per i giovani, basati su partecipazione e impegno personali”. “In un tempo in cui i rapporti sociali rischiano di essere sempre più effimeri e il principio di responsabilità insito nell’esercizio della libertà rischia di essere negletto – sottolinea Mattarella -, mettere al centro le relazioni, reali e autentiche, è pratica meritevole per la coesione sociale della Repubblica”.

Dl migranti, la maggioranza fa quadrato (in chiave sicurezza). Lunedì il voto di fiducia

Dl migranti, la maggioranza fa quadrato (in chiave sicurezza). Lunedì il voto di fiduciaRoma, 23 nov. (askanews) – La maggioranza fa quadrato, ancora una volta, sul tema dei migranti in chiave sicurezza. La commissione Affari costituzionali della Camera ha dato oggi il via libera al decreto legge “in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del ministero dell’interno” che contiene, tra l’altro, le discusse norme sui minori non accompagnati.

L’ostruzionismo delle opposizioni è stato ‘superato’ dal contingentamento dei tempi e la commissione ha licenziato un testo, con poche modifiche significative, tutte targate centrodestra e nella direzione di una ulteriore stretta. Domani ci sarà la discussione generale e lunedì il voto di fiducia. Poi il decreto passerà a Palazzo Madama blindato, per essere convertito entro il 4 dicembre. Il semaforo verde è arrivato un paio di ore prima che la Premier Giorgia Meloni, in Senato, bollasse come “fake news” l’accusa di voler costruire, con i due centri in Albania, una “Guantanamo all’italiana” e respingesse la tesi delle opposizioni, contenuta in una lettera inviata al presidente della Camera Lorenzo Fontana, dove si tornava a chiedere che il testo del Protocollo “fosse trasmesso alle Camere e trovasse spazio in una legge di ratifica, come prescritto dalla Costituzione”. “Noi – ha detto Meloni – sottoporremo in tempi rapidi alle Camere un ddl di ratifica che contenga anche tutte le norme, quelle di spesa e di attuazione del protocollo. Anche il Parlamento, quindi, verrà coinvolto”, ha assicurato Meloni, ribadendo quanto annunciato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’intesa con l’Albania è stata bocciata dal Tavolo Asilo e Immigrazione per “il rischio di gravi violazioni dei diritti umani”.

Viaggia dunque in dirittura d’arrivo il terzo decreto del governo sui migranti (dopo la stretta sulle navi delle Ong e il cosiddetto ‘decreto Cutro’ seguito alla tragedia sulle coste calabresi oltre alle norme contenute nel dl Sud che hanno incrementato i tempi di permanenza nei Centri) con novità su minori stranieri non accompagnati, espulsioni, allontanamento ingiustificato e risorse alle forze dell’ordine per “fronteggiare l’eccezionale afflusso migratorio” ma anche (con un emendamento approvato in commissione) “la crescente necessità di presidiare obiettivi sensibili, tenuto conto altresì, della crisi mediorientale”. In particolare, sui minori stranieri viene confermata la possibilità, in situazioni di momentanea mancanza di strutture, che chi ha più di 16 anni possa essere inserito nei centri per adulti, in una sezione dedicata. Una proposta della Lega, che ha avuto semaforo verde, ha portato il tempo di permanenza nei centri per adulti da 3 mesi a 5 mesi. Confermata anche la possibilità per l’autorità di pubblica sicurezza di effettuare misurazioni antropometriche o altri esami sanitari, inclusi quelli radiografici, con l’obiettivo dichiarato di smascherare chi dovesse dichiarare il falso.

Per il Pd si tratta di misure “gravi e pericolose” in un provvedimento “inefficace e ingiusto”. E Alfonso Colucci, capogruppo M5S in commissione, commenta: “non è una norma, è un (altro) atto di inciviltà, un accanimento della Lega, complici le altre forze di maggioranza, contro i soggetti più vulnerabili”. Da Avs Filiberto Zaratti, attacca: “La destra ha votato un odioso provvedimento contro i migranti minorenni. Ragazzini che fuggono dalla fame e dalla guerra verranno sbattuti dentro i Cpr insieme agli adulti fini a 5 mesi. Quando alla capienza dei Centri si potrà derogare oltre la misura massima del 50%. Siamo ai Lager di Stato per minori”. “La maggioranza – sostiene relatore Francesco Michelotti (Fdi) – ha preso le sue decisioni e si assume anche l’onere e l’onore di portare avanti un decreto che noi riteniamo importante perché va a regolamentare tutta una serie di aspetti legati ai minori stranieri non accompagnati e alla filiera dell’accoglienza che conoscerà uno sviluppo importante nella gestione dell’immigrazione e soprattutto nel contrasto dell’immigrazione clandestina”.

Dl migranti, maggioranza fa quadrato. Lunedì voto fiducia

Dl migranti, maggioranza fa quadrato. Lunedì voto fiduciaRoma, 23 nov. (askanews) – La maggioranza fa quadrato, ancora una volta, sul tema dei migranti in chiave sicurezza. La commissione Affari costituzionali della Camera ha dato oggi il via libera al decreto legge “in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del ministero dell’interno” che contiene, tra l’altro, le discusse norme sui minori non accompagnati.

L’ostruzionismo delle opposizioni è stato ‘superato’ dal contingentamento dei tempi e la commissione ha licenziato un testo, con poche modifiche significative, tutte targate centrodestra e nella direzione di una ulteriore stretta. Domani ci sarà la discussione generale e lunedì il voto di fiducia. Poi il decreto passerà a Palazzo Madama blindato, per essere convertito entro il 4 dicembre. Il semaforo verde è arrivato un paio di ore prima che la Premier Giorgia Meloni, in Senato, bollasse come “fake news” l’accusa di voler costruire, con i due centri in Albania, una “Guantanamo all’italiana” e respingesse la tesi delle opposizioni, contenuta in una lettera inviata al presidente della Camera Lorenzo Fontana, dove si tornava a chiedere che il testo del Protocollo “fosse trasmesso alle Camere e trovasse spazio in una legge di ratifica, come prescritto dalla Costituzione”. “Noi – ha detto Meloni – sottoporremo in tempi rapidi alle Camere un ddl di ratifica che contenga anche tutte le norme, quelle di spesa e di attuazione del protocollo. Anche il Parlamento, quindi, verrà coinvolto”, ha assicurato Meloni, ribadendo quanto annunciato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’intesa con l’Albania è stata bocciata dal Tavolo Asilo e Immigrazione per “il rischio di gravi violazioni dei diritti umani”.

Viaggia dunque in dirittura d’arrivo il terzo decreto del governo sui migranti (dopo la stretta sulle navi delle Ong e il cosidetto ‘decreto Cutro’ seguito alla tragedia sulle coste calabresi oltre alle norme contenute nel dl Sud che hanno incrementato i tempi di permanenza nei Centri) con novità su minori stranieri non accompagnati, espulsioni, allontanamento ingiustificato e risorse alle forze dell’ordine per “fronteggiare l’eccezionale afflusso migratorio” ma anche (con un emendamento approvato in commissione) “la crescente necessità di presidiare obiettivi sensibili, tenuto conto alteresì, della crisi mediorientale”. In particolare, sui minori stranieri viene confermata la possibilità, in situazioni di momentanea mancanza di strutture, che chi ha più di 16 anni possa essere inserito nei centri per adulti, in una sezione dedicata. Una proposta della Lega, che ha avuto semaforo verde, ha portato il tempo di permanenza nei centri per adulti da 3 mesi a 5 mesi. Confermata anche la possibilità per l’autorità di pubblica sicurezza di effettuare misurazioni antropometriche o altri esami sanitari, inclusi quelli radiografici, con l’obiettivo dichiarato di smescherare chi dovesse dichiarare il falso.

Per il Pd si tratta di misure “gravi e pericolose” in un provvedimento “inefficace e ingiusto”. E Alfonso Colucci, capogruppo M5S in commissione, commenta: “non è una norma, è un (altro) atto di inciviltà, un accanimento della Lega, complici le altre forze di maggioranza, contro i soggetti più vulnerabili”. Da Avs Filiberto Zaratti, attacca: “la destra ha votato un odioso provvedimento contro i migranti minorenni. Ragazzini che fuggono dalla fame e dalla guerra verranno sbattuti dentro i Cpr insieme agli adulti fini a 5 mesi. Quando alla capienza dei Centri si potrà derogare oltre la misura massima del 50%. Siamo ai Lager di Stato per minori”. “La maggioranza – sostiene relatore Francesco Michelotti (Fdi) – ha preso le sue decisioni e si assume anche l’onere e l’onore di portare avanti un decreto che noi riteniamo importante perché va a regolamentare tutta una serie di aspetti legati ai minori stranieri non accompagnati e alla filiera dell’accoglienza che conoscerà uno sviluppo importante nella gestione dell’immigrazione e soprattutto nel contrasto dell’immigrazione clandestina”.

Meloni: modificheremo le norme sulle pensioni dei medici

Meloni: modificheremo le norme sulle pensioni dei mediciRoma, 23 nov. (askanews) – L’intervento sulle pensioni dei medici era necessario per superare un “trattamento disomogeneo” e comunque il governo modificherà la norma. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante il ‘question time’ in Senato, rispondendo all’interrogazione del capogruppo Pd Francesco Boccia.

“Si tratta – ha spiegato la premier – di una misura che interviene su un particolare regime pensionistico di una parte di dipendenti pubblici rispetto alla quale da più parti era stata evidenziata l’esistenza di un trattamento che era disomogeno, anche tra gli stessi medici. Si sono espressi anche economisti non sospettabili di essere sostenitori del governo”. Ha concluso la Meloni: “In ogni caso come lei saprà in ogni caso il governo ha già annunciato che intende rivedere la norma e in ogni caso faremo in modo che non subisca alcun tipo di penalizzazione chi accede alla pensione di vecchiaia e chi ha anzianità contributiva”.

Dl Migranti, sale a 5 mesi il tempo di permanenza dei minori nei centri per adulti

Dl Migranti, sale a 5 mesi il tempo di permanenza dei minori nei centri per adultiRoma, 23 nov. (askanews) – Via libera della commissione Affari costituzionali della Camera alla conversione in legge del decreto migranti del Governo Meloni, con modifiche. La commissione ha votato il mandato al relatore a riferire in aula. Domani ci sarà la discussione generale davanti all’assemblea e lunedì il voto di fiducia. Entro la settimana Montecitorio dunque licenzierà la nuova legge. Il provvedimento è in prima lettura e passerà quindi poi all’esame del Senato per essere convertito in legge entro il 4 dicembre.

Tra le modifiche più importanti, due riguardano i migranti di minore età. Sale da tre mesi a cinque mesi la permanenza massima di un minore, over 16, nei centri per adulti. La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato un emendamento del relatore al dl migranti, subemendandolo con una proposta della Lega che va in questa direzione.L’emendamento del relatore, Francesco Michelotti (Fdi), conferma sostanzialmente la parte del decreto che prevede che in situazioni di momentanea mancanza di strutture, i minori di età non inferiore a sedici anni, possano essere inseriti nei centri per adulti, in una sezione dedicata e aggiunge che il prefetto “dispone” questo inserimento, eliminando la discrezionalità in capo al prefetto che era contenuta nel testo originario. Il subemendamento firmato da Igor Iezzi porta i “novanta giorni” del decreto varato dal governo Meloni, a 150 giorni. I novanta giorni sono infatti “prorogabili per un periodo massimo di ulteriori sessanta giorni e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente allo scopo destinate”.

Il testo del relatore conferma la previsione di poter realizzare o ampliare le strutture ricettive temporanee riservate ai minori stranieri non accompagnati, “in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50 per cento” e “rispetto ai posti previsti”.Sale anche da 30 a 45 giorni il termine di permanenza dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture governative di prima accoglienza a loro destinate. In sostanza i minori potranno essere trattenuti per 15 giorni in più rispetto all’attuale normativa per l’identificazione e l’eventuale accertamento dell’età. La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato un emendamento del relatore al dl migranti, Francesco Michelotti.

Il testo del relatore conferma la previsione di poter realizzare o ampliare le strutture ricettive temporanee riservate ai minori stranieri non accompagnati, “in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50 per cento” e “rispetto ai posti previsti”. 

Meloni: i mercati hanno fiducia. Ritardi in Emilia Romagna? Colpa della Regione

Meloni: i mercati hanno fiducia. Ritardi in Emilia Romagna? Colpa della RegioneRoma, 23 nov. (askanews) – “Già abbiamo cambiato la situazione di questa nazione rispetto a come l’abbiamo trovata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del question time in aula al Senato, rispondendo a una interrogazione del gruppo di Italia viva sui temi della crescita economica e delle politiche congiunturali.

In questo anno di governo “è cresciuta la fiducia degli investitori e dei mercati, c’è stata la promozione di quattro agenzie di rating di solito non buone su queste materie, le famiglie comprano molto volentieri i titoli di Stato, lo spread è al minimo, Borsa it cresce più di quanto crescano le altre borse europee. Lo abbiamo fatto in piena coerenza, non ricordo – ha detto – di aver detto che l’Italia doveva uscire dall’euro ma che doveva stare in Europa a testa alta e questo stiamo facendo”. “Quanto al prezzo della benzina dipende – ha proseguito Meloni rivolgendosi al leader di Iv, Matteo Renzi, che aveva illustrato in aula l’interrogazione per il suo gruppo – dal prezzo del petrolio. Se ci vuole dare una mano con il suo amico bin Salman (primo ministro dell’Arabia saudita, ndr), visto che ha buoni rapporti, faccia da ponte”.

“Erano anni e anni – ha sostenuto ancora Meloni – che l’Italia non cresceva più della media europea. Mi ha lasciato stupita che nell’interrogazione voi citaste il rimbalzo del Pil post Covid, è successo perché l’economia italiana era tracollata in pandemia nonostante provvedimenti come il bonus monopattini…”. Sull’alluvione dell’Emilia Romagna, ha anche affermato Meloni, “non c’è nessuna promessa mancata, almeno da parte del governo”, mentre è la Regione ad essere in ritardo. Meloni ha elencato tutte le misure adottate: “Il Governo come si sa ha assunto misure eccezionali e immediate che vale la pena di ricordare: col decreto 61 quasi 1,8 miliardi per la tenuta del sistema produttivo e dei livelli occupazionali, col decreto 88 altri 2,5 miliardi per la ricostruzione pubblica, oltre 120 milioni per i primi contributi alla ricostruzione privata, 100 milioni per le imprese”.

Ha proseguito la premier: “A queste risorse si sono aggiunti altri 149 milioni con successivo provvedimento, con il lavoro del commissario Figliuolo i 2,5 miliardi stanziati col decreto 88 sono già stati messi a disposizione degli enti locali – una somma pari a 1,445 milioni – a queste risorse se ne aggiungono altre non inferiori al miliardo già nella disponibilità del commissario. Sono stati poi giù erogati 100 milioni alle famiglie per il sostegno immediato al contributo di auto-sistemazione, 60mila giornate di cassa integrazione, 200 milioni per i lavoratori autonomi”. “Quindi – ha concluso – non c’è nessuna promessa mancata e nessuna distrazione, almeno da parte del governo. Mi consenta di segnalare sommessamente che la piattaforma Sfinge di competenza dell’Emilia Romagna, lo strumento per presentare domande risarcimento, è operativa solo dal 15 settembre scorso, due mesi dopo – due mesi dopo! – l’ordinanza commissario. E lei sa che senza l’operatività della piattaforma è impossibile la quantificazione precisa dei danni e del fabbisogno finanziario. Aggiungo che il governo sta ancora aspettando dalla regione la ricognizione delle criticità esistenti prima dell’alluvione e delle opere realizzate per mettere in sicurezza”.

Insomma, “il governo ha agito col massimo sforzo, senza polemiche e guardando ai bisogni dei cittadini e non al colore politico dell’interlocutore istituzionale, ma mi rendo conto che questo non è un costume diffuso”.

Meloni: con nostro governo cresce fiducia mercati, cala spread

Meloni: con nostro governo cresce fiducia mercati, cala spreadRoma, 23 nov. (askanews) – “Già abbiamo cambiato la situazione di questa nazione rispetto a come l’abbiamo trovata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del question time in aula al Senato, rispondendo a una interrogazione del gruppo di Italia viva sui temi della crescita economica e delle politiche congiunturali.

In questo anno di governo “è cresciuta la fiducia degli investitori e dei mercati, c’è stata la promozione di quattro agenzie di rating di solito non buone su queste materie, le famiglie comprano molto volentieri i titoli di Stato, lo spread è al minimo, Borsa it cresce più di quanto crescano le altre borse europee. Lo abbiamo fatto in piena coerenza, non ricordo – ha detto – di aver detto che l’Italia doveva uscire dall’euro ma che doveva stare in Europa a testa alta e questo stiamo facendo”. “Quanto al prezzo della benzina dipende – ha proseguito Meloni rivolgendosi al leader di Iv, Matteo Renzi, che aveva illustrato in aula l’interrogazione per il suo gruppo – dal prezzo del petrolio. Se ci vuole dare una mano con il suo amico bin Salman (primo ministro dell’Arabia saudita, ndr), visto che ha buoni rapporti, faccia da ponte”.

“Erano anni e anni – ha sostenuto ancora Meloni – che l’Italia non cresceva più della media europea. Mi ha lasciato stupita che nell’interrogazione voi citaste il rimbalzo del Pil post Covid, è successo perché l’economia italiana era tracollata in pandemia nonostante provvedimenti come il bonus monopattini…”.

Salvini ha convocato i sindacati “per scongiurare lo sciopero dei trasporti di lunedì”

Salvini ha convocato i sindacati “per scongiurare lo sciopero dei trasporti di lunedì”Milano, 23 nov. (askanews) – “Ho appena invitato i sindacati al ministero domani mattina per scongiurare lo sciopero dei trasporti lunedì”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, collegandosi in diretta al convegno Ance Opere pubbliche per la crescita.

“Il diritto allo sciopero è sacrosanto, sancito dalla Costituzione – ha ribadito – ma anche il diritto al lavoro per decine di migliaia di lavoratori è sacrosanto. Se vuoi scioperare per alcune ore va bene ma se vuoi fermare il Paese per 24 ore di fila farò tutto quello che è in mio potere di fare per evitarlo”.