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Violenza contro le donne, Meloni: un terreno su cui lavorare insieme

Violenza contro le donne, Meloni: un terreno su cui lavorare insiemeRoma, 23 nov. (askanews) – “Voglio ringraziare i gruppi parlamentari, esiste un terreno su cui lavorare insieme, su questo siamo sempre disponibili”. Così la premier Giorgia Meloni, durante il question time al Senato, ha ringraziato il Parlamento per l’approvazione rapida alla legge contro la violenza sulle donne.

Inoltre la premier ha detto  che i dati sul lavoro femminile sono “il risultato che mi rende più fiera di questo primo anno di governo”,  sottolineando la “serie di record dell’occupazione del 2022: oltre mezo milione di lavoratori in più, il record di occupazione femminile in termini assoluti”. Meloni ha ricordato che i divari salariali “sono stati fin dall’inizio priorità per il governo che è intervenuto da subito con misure di stimolo, misure che stanno dando ragione a quella impostazione. Le politiche attuate dal 2012 in poi avevano di fatto crsato un gap con le economie euopee, gli stipendi in Italia diminuivano del 4,2%”. Meloni ha rimarcato anche il “cambio di atteggiamento sindacale come una buona notizia, i risultati ottenuti lasciano ben sperare”. 

 

Balneari, la Cassazione ha accolto il ricorso dell’Abruzzo

Balneari, la Cassazione ha accolto il ricorso dell’AbruzzoMilano, 23 nov. (askanews) – “La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Abruzzo, insieme al Sindacato italiano balneatori (Sib), in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato la proroga delle concessioni Balneari”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sottolineando che “si tratta di una sentenza molto importante: sono orgoglioso perché siamo l’unica regione italiana ad aver difeso i diritti dei balneatori”.

In una nota della regione si sottolinea che la Corte “ha riconosciuto fondate le ragioni della Regione Abruzzo che ha voluto costituirsi in giudizio anche per valorizzare il ruolo degli enti territoriali come soggetti esponenziali degli interessi della comunità. Adesso il Consiglio di Stato, chiamato a esprimersi nuovamente, si trova davanti a un nuovo scenario che comprende le leggi che nel frattempo sono state licenziate dal Parlamento e dal Governo”. Ha commentato ancora Marsilio: “Ringrazio lo studio Brancadoro e Cerulli Irelli, che insieme all’avvocatura regionale diretta da Stefania Valeri, ha preparato il ricorso sapendo evidenziare il danno che questa prima sentenza avrebbe causato a un intero comparto non solo in Abruzzo ma sull’intero territorio nazionale”.

Mattarella: Costituzione regola istituzioni e dà senso a vita sociale

Mattarella: Costituzione regola istituzioni e dà senso a vita socialeRoma, 23 nov. (askanews) – “La Costituzione regola le nostre istituzioni. Ma soprattutto, con i valori che esprime, orienta il nostro Paese e dà senso alla vita sociale del nostro Paese”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione dell’Associazione fonografici italiani, nel 75° anniversario di costituzione dell’AFI.

Per il capo dello Stato “in questo la collaborazione dell’arte, della musica è davvero di fondamentale importanza nel dare senso alla vita sociale”. “Mai – ha sottolineato- aver timore delle innovazioni, delle novità. La storia è fatta di questo, del coraggio delle innovazioni. Ma quello che rimane è il complesso dei valori”. E “la musica è tra questi valori fondamentali” “Come si fa – ha domandato il capo dello Stato- a frenare la musica alla frontiera? Ecco, questo messaggio che unifica, che crea connessioni – appunto – non soltanto all’interno della società ma nella dimensione internazionale, è un grande valore di contributo alla vita internazionale. E in questo periodo in cui la dissennatezza delle tensioni internazionali ci pone di fronte a guerre, ad aggressioni, a orribili atti di terrorismo, a spirali di violenza, questo messaggio è particolarmente prezioso”. Per il capo dello Stato “il contributo dell’arte, che la musica fornisce in questo modo, è un antidoto davvero fondamentalmente importante per la vita del nostro mondo”.

Pro vita contro il Campidoglio, la replica Lgbt+: basta propaganda

Pro vita contro il Campidoglio, la replica Lgbt+: basta propagandaRoma, 23 nov. (askanews) – Scontro acceso tra Pro vita e associazioni Lgbtqia+ della Capitale con al centro la campagna di affissioni promossa dall’organizzazione ultracattolica contro l’educazione affettiva di genere promossa dal Comune di Roma nelle scuole romane. Pro vita, in una nota, ha attaccato il Campidoglio “dove Roberto Gualtieri, appena eletto, ha istituito un Ufficio per i Diritti Lgbt con a capo Marilena Grassadonia, già presidente di Famiglie Arcobaleno” perché neòòa Capitale, denuncia Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus “ormai da mesi sono numerose le iniziative Lgbt nelle scuole con il sostegno del Comune o addirittura gli incontri, come al Municipio XI, per spingere gli istituti e i licei ad adottare la Carriera Alias”.

“La stessa Grassadonia – attacca Coghe – durante una manifestazione pro Ddl Zan a Milano, disse espressamente che ‘bisogna entrare nelle scuole’”. Per ribadire “l’assoluta contrarietà delle famiglie italiane contro qualsiasi proposta di inserire nelle scuole fantomatiche educazioni sessuali o affettive in salsa relativista e arcobaleno, Pro Vita & Famiglia ha avviato una campagna di affissioni da oggi a Roma, e prossimamente nelle principali città italiane con il messaggio ‘Basta confondere l’identità sessuale dei bambini nelle scuole. Stop gender è carriera alias’”. “È vergognoso – continua Coghe – che politici come Zan, Cirinnà e Schlein cerchino di strumentalizzare i recenti fatti di cronaca per sponsorizzare l’educazione affettiva nelle scuole. Pensano di prevenire la violenza di genere confondendo ancor di più bambine e bambini, ragazze e ragazzi sulla loro identità sessuale e sulla sana relazione tra uomini e donne, andando così ad aumentare proprio i problemi alla base di questi raccapriccianti fatti. Non solo non esiste alcun nesso tra la cosiddetta fantomatica “educazione affettiva” nelle scuole e la diminuzione delle violenze contro le donne, ma nei Paesi in cui la si impartisce da decenni tali violenze sono addirittura aumentate”. Netta la risposta delle proncipali associazioni Lgbt+ che denunciano che “Roma è da tempo ostaggio di una martellante propaganda contro le libertà sotto forma di affissioni che ledono la dignità delle donne, dei bambini e delle bambine. È recente la sentenza del TAR che dà ragione al Comune di Roma contro un’associazione antiscelta”. Per le associazioni “il sindaco di Roma Gualtieri, istituendo l’Ufficio Diritti Lgbt coordinato da Marilena Grassadonia, oggetto di continui attacchi per il suo ruolo, ha risposto a un’esigenza di equità e attenzione che una Capitale come Roma non poteva più rimandare. Anche gli assessorati alle Pari Opportunità e alla Scuola si sono mossi nella direzione giusta, portando avanti un progetto di formazione del personale degli asili nido sulla decostruzione degli stereotipi di genere, nonché implementando misure rivolte a studenti e docenti all’interno della ‘Mappa della città educante”. Si tratta, secondo le associazioni tra le quali Famiglie Arcobaleno, Rete Genitori Rainbow, Dì Gay Project, Gaynet, Circolo Mario Mieli e Rete Lenford “di un tentativo concreto di adeguare la città agli standard internazionali più elementari per la prevenzione della violenza di genere, come la Convenzione di Istanbul, che oggi vengono bollati come ideologici con la solita questione del ‘fantasma gender’. La laicità dello Stato – ricordano – è sancita dalla Costituzione italiana: sono sotto gli occhi di tutti i risultati di quei paesi in cui la moralità religiosa detta le regole dello Stato civile”.

“Come cittadin*, attivist*, associazioni Lgbtqia+ e transfemministe – concludono – saremo sempre all’erta per difendere i principi costituzionali e ribadire che Roma è una città aperta contro tutti i fascismi di ieri e di oggi”.

Il Pd denuncia: la Rai è diventata TeleMeloni, non un servizio pubblico. Vigilanza e Agcom intervengano

Il Pd denuncia: la Rai è diventata TeleMeloni, non un servizio pubblico. Vigilanza e Agcom intervenganoRoma, 23 nov. (askanews) – “Ormai non esiste più la Rai. Esiste soltanto TeleMeloni. E le scelte editoriali, a TeleMeloni, sono dettate non da esigenze informative ma propagandistiche. E’ sconcertante e inaccettabile l’uso propagandistico che da tempo il servizio pubblico ha deciso di fare mettendosi a servizio del governo ma ieri sera il TG1 ha raggiunto ulteriori vette di disinformazione. Dov’è finito il principio a una corretta informazione? C’è un limite a tutto e questo limite è stato superato da tempo. E’ ora che di questa situazione si occupino la Commissione di Vigilanza e l’Agcom”. Lo denunciano in una dichiarazione congiunta i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.

“Nel servizio serale il Tg1 – denunciano in particolare i parlamentari dem della Vigilanza- è riuscito a nascondere le proposte del PD sulla manovra economica del governo persino nel pezzo confezionato per darne notizia. In quel servizio di quelle proposte non c’era neanche l’ombra. Con la beffa oltre al danno, di ospitare le critiche della maggioranza alla manovra alternativa del Pd, purtroppo oscurata”.

Lollobrigida: legittima la richiesta di fermare il treno, mi aspettavano in tanti

Lollobrigida: legittima la richiesta di fermare il treno, mi aspettavano in tantiRoma, 23 nov. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha tenuto oggi il punto, rivendicando la scelta di chiedere la fermata a Ciampino sul Frecciarossa, per il quale le opposizioni chiedono le sue dimissioni, rispondendo a una domanda a margine del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione organizzato a Roma da Coldiretti, spiegando che ritenendo legittima la scelta, la rifarebbe.

“Se le richieste sono legittime e possono dare risposte ai cittadini per un’istituzione che viene pagata non per rimanere tre ore a riposarsi sul treno, perché per quello che mi riguarda se potessi passare tre ore serenamente sul treno come è avvenuto tantissime volte, ma a Caivano c’erano tantissime persone che aspettavano, persone che hanno aspettato tanto lo Stato, che non meritavano di aspettarlo un minuto di più”, ha detto Lollobrigida rispondendo alla domanda se rifarebbe la richiesta di effettuare la fermata del treno.

Schlein lancia “contromanovra” e avverte alleati: Pd è il perno

Schlein lancia “contromanovra” e avverte alleati: Pd è il pernoRoma, 22 nov. (askanews) – Elly Schelin lancia la sua “contromanovra”, un piano alternativo a rispetto alle “scelte scellerate” del governo Meloni per la legge di bilancio. La leader democratica riconosce che le risorse erano poche, “la coperta era corta”, poi però affonda: “Ma loro gli hanno dato fuoco…”. Ecco allora le controproposte democratiche, dai congedi parentali obbligatori per entrambi i genitori al trasporto pubblico locale gratuito per i giovani, fino al piano casa da finanziare con i soldi che il governo mette sul ponte di Messina, senza scordare la sanità e la difesa delle pensioni pubbliche. Una “manovra ombra” che M5s ha deciso di anticipare di qualche ora presentando le proprie proposte, in una ormai costante gara con il Pd.

La Schlein non commenta, ma un messaggio agli alleati-concorrenti del Movimento parlando in direzione lo manda: “Non esiste alcuna alternativa senza il Pd: stiamo in campo come forza portante del campo progressi, perno imprescindibile dell’alternativa alla destra, senza tentazioni egemoniche ma senza complessi di subalternità”. Perché, aggiunge, “tanto pazientemente quanto tenacemente ci ritroverete sempre dalla parte di chi, piuttosto che ai distinguo e alla competizione, preferisce dedicarsi con spirito costruttivo al dialogo, alla ricerca e alla valorizzazione delle ragioni che ci uniscono nel contrasto alle scelte scellerate del governo di Giorgia Meloni”. Quello è l’avversario, insomma, e tutte le altre opposizioni farebbero bene a metterselo in testa. Bisogna “riallacciare i fili con quei settori della società che non si sentono più rappresentati, per recuperare la fiducia di chi oggi è deluso e rassegnato, per affrontare quello che deve rappresentare per noi un rovello, un’ossessione: mi riferisco all’astensionismo, un dato sempre più preoccupante che sembra assumere caratteristiche strutturali”. Altro che competizione tra opposizioni.

E la Schlein infatti attacca il “governo di destra” che “è rimasto sostanzialmente inerte sul fronte del carovita e della politica dei redditi e non ha messo in campo le scelte di politica industriale necessarie per salvaguardare alcuni settori produtti strategici (dalla siderurgia alle telecomunicazioni e all’automotive)”. Quindi, appunto, delinea l’impianto della sua contromanovra: innanzitutto, dopo la nascita di un figlio o di una figlia cinque mesi di congedo obbligatori pagati al 100% a entrambi i genitori e salario minimo. Poi, il trasporto pubblico locale gratuito per i giovani e pannelli solari sui tetti di tutti gli edifici commerciali e industriali .

Insiste sul “piano casa. I soldi destinati al Ponte sullo stretto di Messina li utilizziamo per il recupero delle case popolari” e allo stesso modo bisogna rimpolpare il “fondo per gli affitti, che portiamo a un miliardo nel 2026”. Previsti poi “200 milioni sulle borse di studio universitarie” e “quattro miliardi in più sulla sanità pubblica per sbloccare assunzioni e accorciare liste d’attesa”. Bisogna inoltre “finanziare la non autosufficienza”, prevedere misure a tutela della “salute mentale”, “sopprimere i tagli alle pensioni pubbliche”. Senza dimenticare la transizione ecologica, sulla quale il governo non fa “niente”. Bisognerebbe invece investire in pannelli sui tetti degli edifici pubblici e industriali, favorire le comunità energetiche”. Di nuovo un passaggio per gli alleati, per rimarcare il “successo della manifestazione di Piazza del Popolo. È stato un momento importante di mobilitazione e partecipazione, la dimostrazione che l’alternativa c’è se la facciamo vivere insieme e tra la gente. Non è un punto di arrivo ma di ripartenza”.

Meloni firma Piano con Scholz, (piccoli) passi avanti su Patto Ue

Meloni firma Piano con Scholz, (piccoli) passi avanti su Patto UeBerlino, 22 nov. (askanews) – Giorgia Meloni torna da Berlino con la firma del Piano d’Azione italo-tedesco e con qualche piccolo passo avanti nella complessa trattativa sul nuovo Patto di stabilità e crescita, da approvare entro il 31 dicembre per evitare il ritorno alle vecchio regole.

Proprio la posizione della Germania sui parametri per il rientro dal deficit è uno degli “scogli” più difficili da superare per l’Italia e Meloni ne ha parlato oggi a quattr’occhi con il cancelliere Olaf Scholz. Un confronto che ha dato “frutti” per la premier, con il cancelliere che conferma: “Siamo vicini come mai prima d’ora a un risultato”. Il concetto che la presidente del Consiglio ha espresso al collega è che l’Italia non vuole una “politica di bilancio allegra” perché “siamo un governo serio”, però chiede “la protezione degli investimenti: secondo noi è importante che i parametri tengano conto degli sforzi per favorire le transizioni e le scelte strategiche”. Da parte sua per Scholz “il criterio di stabilità deve avere un ruolo importante” ma “non vogliamo che un Paese debba seguire un programma di austerity”. Per parlare di cifre e parametri è presto, ma per il cancelliere “sono in corso buone discussioni” e sono stati fatti “passi avanti” sulla “buona strada”. In realtà però la strada, spiegano fonti a conoscenza del dossier, è ancora in salita. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ne ha parlato con il collega tedesco Lindner ed è tornato a chiedere che la riduzione di debito e deficit sia “graduale, realistica e sostenibile” ma c’è ancora molto lavoro da fare da qui all’Ecofin dell’8 dicembre. Al centro del bilaterale anche il tema delle migrazioni. In conferenza stampa Meloni dice di condividere con Scholz “la necessità che vada implementato il lavoro relativo al cambio di visione dell’Ue” concentrandosi sulla “dimensione esterna”. Da parte sua il cancelliere ‘promuove’ l’accordo con l’Albania, “che è tutto all’interno del diritto e delle regole europee”. Accordo che – garantisce la premier – “faremo di tutto perché possa essere pioneristico”.

Prima dell’inizio del vertice intergovernativo Meloni e Scholz hanno partecipato insieme alla conference call che ha chiuso il G20 a presidenza indiana, a cui si è collegato – per la prima volta dall’inizio della guerra – Vladimir Putin. Il presidente russo ha espresso la convinzione che occorra “pensare a come fermare” la “tragedia” della guerra in Ucraina. La Russia potrebbe in ogni momento “facilmente” riportare la pace in Ucraina – gli ha replicato Meloni – “ritirandosi dai territori illegalmente occupati” e ristabilendo la “sovranità” e la “piena integrità” territoriale dell’Ucraina. Sia lei che il cancelliere hanno poi ribadito, in conferenza stampa, il “pieno sostegno a Kiev” a 360 gradi, anche con un impegno per la ricostruzione: proprio in Germania e Italia si terranno le prossime conferenze sul tema. Per quanto riguarda il Medio Oriente, ha assicurato Meloni, tra Italia e Germania c’è “piena convergenza sulla crisi medio-orientale fin dall’inizio. Sosteniamo Israele e il suo diritto a difendere la sua sicurezza, i suoi cittadini, i suoi confini” e “siamo concordi” nel sottolineare la necessità di “rispettare il diritto internazionale e tutelare i civili. Crediamo che Hamas si faccia scudo dei civili e per svelare il bluff” serve una “soluzione strutturale” con “due popoli due Stati”.

Nell’ambito del vertice intergovernativo (a cui hanno partecipato i ministri italiani a Esteri, Interno, Difesa, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Lavoro e Università e gli omologhi tedeschi), Meloni e Scholz hanno firmato il Piano d’Azione che definisce Italia e Germania come “partner strategici” che “condividono la visione comune di un’Europa forte, solidale e sovrana”. Per questo prevede il rafforzamento della cooperazione bilaterale e in ambito europeo su cinque capitoli tematici: economia, innovazione e coesione sociale; clima, energia e ambiente; politica estera e di difesa; agenda europea e migrazione; contatti tra le società civili e cultura. “La nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Il piano di azione innalza la nostra cooperazione a un nuovo livello. È una buona notizia per i nostri popoli e un’ottima notizia per l’Europa”, ha detto Meloni. A margine dei lavori anche un Business Forum con i vertici di varie imprese di entrambi i Paesi, nell’ottica di promuovere la cooperazione economica. A questo proposito, nel corso del loro incontro Meloni e Scholz hanno parlato tra le altre cose del dossier Ita-Lufthansa. “Siamo pronti la settimana prossima – ha annunciato Meloni – ad inviare la notifica alla Commissione Ue. Auspichiamo una soluzione immediata e velocità nel chiudere il dossier perchè credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro”. La stessa rapidità chiesta anche dal cancelliere che auspica “un trattamento veloce, giusto ed equo”.

Mattarella: la violenza sulle donne è un ignobile fenomeno

Mattarella: la violenza sulle donne è un ignobile fenomenoRoma, 22 nov. (askanews) – La violenza sulle donne è un ignobile fenomeno. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale una delegazione di partecipanti al “Women Economic Forum” che si svolge a Roma.

Il capo dello Stato ha richiamato la strategia per la parità di genere dell’Unione europea che “pone l’accento su tre azioni chiave: richiamo soprattutto quella sullo stop alla violenza sulle donne, ignobile fenomeno tuttora tristemente presente e sabato ne ricorrerà la Giornata internazionale. Vi si affiancano quelle sulle pari possibilità per il raggiungimento di posizioni di vertice nel mondo del lavoro e in politica e quella per la adozione di una prospettiva di genere in tutte le politiche europee”.

Firmato il patto Italia-Germania, Meloni: ottima notizia per l’Ue. E sui migranti Scholz è “d’accordo” con Roma

Firmato il patto Italia-Germania, Meloni: ottima notizia per l’Ue. E sui migranti Scholz è “d’accordo” con RomaBerlino, 22 nov. (askanews) – “Con il vertice di oggi la nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Italia e Germania tornano a incontrarsi in questo formato dopo 7 anni e questo segna un cambio di passo in relazioni già eccellenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Berlino dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Scholz.

“Abbiamo firmato – ha aggiunto – un piano di azione che innalza la nostra cooperazione a un nuovo livello, esplorando anche nuovi ambiti di dialogo. E’ buona notizia per i nostri popoli e un’ottima notizia per l’Europa” perchè Italia e Germania “riaffermano la volontà di rafforzare il partenariato e di dialogare in un momento cruciale per il nostro continente” che richiede di “prendere decisioni e assumersi responsabilità”. Tra gli obiettivi del Piano d’azione siglato tra Italia e Germania c’è quello di migliorare l’integrazione tra i due Paesi nei settori della difesa, delle infrastrutture e dell’energia, ha spiegato Meloni. Il piano d’azione vuole “promuovere la crescita economica e investimenti bilaterali per garantire tutela sociale, una transizione ecologica sostenibile, garantire approvvigionamenti energici, la cooperazione nel settore della Difesa, sviluppare relazioni culturali, lavorare insieme per progredire nell’agenda Europea. Una sfida importante e significativa, a partire dai nostri sistemi produttivi: siamo le due principali realtà manifatturiere d’Europa, interconnesse e complementari. Ci sono settori che da anni hanno sviluppato un’integrazione profonda, penso all’automotive e alla meccanica avanzata, altri in cui la collaborazione deve essere valorizzata: Difesa, infrastrutture, energia”, ha aggiunto Meloni. “Abbiamo firmato un Piano d’azione in 5 punti” che riguardano cinque settori “la tecnologia, la tutela ambientale, l’Europa, i rapporti culturali e sociali”, ha annunciato il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che Italia e Germania hanno ha “collaborazione di lunga data e un’amicizia che ci unisce da tanti anni” e il Piano d’azione “porterà nuovi piani di cooperazione e nuovi partenariati”.

Uno dei punti importanti è quello che riguarda “il settore tecnologico e della sicurezza della difesa” e “siamo d’accordo che dobbiamo ampliare la cooperazione nel settore digitale e in quello climatico”. In particolare sulla questione migranti, Meloni incassa il sostegno del cancelliere. “Siamo d’accordo che è necessario avere un adeguamento a livello europeo sulla situazione dei migranti”, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando del colloquio con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della visita a Berlino.