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Al via i lavori del vertice Italia-Africa. “Ponte per una crescita comune”

Al via i lavori del vertice Italia-Africa. “Ponte per una crescita comune”Roma, 29 gen. (askanews) – Al via i lavori del vertice ‘#ItaliaAfrica. Un ponte per una crescita comune’. E’ in corso la cerimonia di accoglienza dei Capi delegazione con il Presidente Giorgia Meloni e, a seguire, la foto di famiglia e gli interventi di apertura. Dopo il saluto istituzionale del Presidente del Senato Ignazio La Russa, gli interventi di apertura del Presidente Meloni, del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, del Presidente dell’Unione Africana, Azali Assoumani, del Presidente della Commissione dell’Unione Africana Moussa Faki Mahamat, del Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, del Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, del Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, del Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed. Il Vertice è il primo appuntamento internazionale che si svolge in Italia dall’avvio della Presidenza del G7, a testimonianza dell’importanza che l’Italia dà al partenariato con le Nazioni del Continente africano. È la prima volta, infatti, che la Conferenza Italia-Africa, che finora si è svolta a livello ministeriale, viene elevata a rango di Vertice di Capi di Stato e di Governo.

Presenti numerosi Capi di Stato, di Governo e Ministri delle Nazioni africane, l’Unione Africana, oltre ai rappresentanti dell’Unione europea. Partecipano, inoltre, le principali Organizzazioni Internazionali, a partire dall’Onu, le Istituzioni Finanziarie Internazionali e le Banche Multilaterali di Sviluppo, che Il Vertice si è aperto ieri sera con la cena offerta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricevuto al Quirinale i Capi delegazione.

Europee, Meloni all’assemblea di Vox: pronti al cambio di rotta atteso

Europee, Meloni all’assemblea di Vox: pronti al cambio di rotta attesoMilano, 27 gen. (askanews) – “Mi congratulo di tutto cuore per la tua meritata conferma come leader di Vox”. Con queste parole, pronunciate in spagnolo, la presidente del Consiglio e leader di Fdi, Giorgia Meloni, si è congratulata, attraverso un video inviato all’assemblea generale straordinaria di Vox a Madrid, con il leader, Santiago Abascal, dopo la sua conferma alla guida del partito spagnolo per i prossimi quattro anni.

“Le sfide che ci aspettano richiedono la tua ferma e solida leadership, forza, coraggio, passione politica” ha aggiunto Meloni nel videomessaggio. Per la premier la rielezione di Abascal servirà a rilanciare Vox alle prossime elezioni europee, “un appuntamento molto importante che dovrà trovarci preparati per dare finalmente alla Ue il cambio di rotta che aspettiamo da tempo”. “Viva Santiago, viva la libertà, viva la comunità di Vox, viva l’Europa dei Conservatori”, ha concluso la presidente del Consiglio rivolta alla platea del partito che fa parte, come Fdi, del gruppo dei Erc all’Europarlamento.

Europee, Meloni a assemblea Vox: pronti a cambio di rotta atteso

Europee, Meloni a assemblea Vox: pronti a cambio di rotta attesoMilano, 27 gen. (askanews) – “Mi congratulo di tutto cuore per la tua meritata conferma come leader di Vox”. Con queste parole, pronunciate in spagnolo, la presidente del Consiglio e leader di Fdi, Giorgia Meloni, si è congratulata, attraverso un video inviato all’assemblea generale straordinaria di Vox a Madrid, con il leader, Santiago Abascal, dopo la sua conferma alla guida del partito spagnolo per i prossimi quattro anni.

“Le sfide che ci aspettano richiedono la tua ferma e solida leadership, forza, coraggio, passione politica” ha aggiunto Meloni nel videomessaggio. Per la premier la rielezione di Abascal servirà a rilanciare Vox alle prossime elezioni europee, “un appuntamento molto importante che dovrà trovarci preparati per dare finalmente alla Ue il cambio di rotta che aspettiamo da tempo”. “Viva Santiago, viva la libertà, viva la comunità di Vox, viva l’Europa dei Conservatori”, ha concluso la presidente del Consiglio rivolta alla platea del partito che fa parte, come Fdi, del gruppo dei Erc all’Europarlamento.

Schlein: Mattarella ha ricordato che la Shoah è stata il male assoluto

Schlein: Mattarella ha ricordato che la Shoah è stata il male assolutoCassino, 27 gen. (askanews) – “Le parole del presidente Mattarella ieri hanno ricordato alcuni principi di condivisione a cui nessuno si può sottrarre, la Shoah come male assoluto, un orrore senza paragoni su cui la memoria deve servire per continuare a contrastare quella matrice di odio, il ricordo di quando questo Paese adottò nell’indifferenza le leggi razziali”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando a margine di una iniziativa a Cassino. “È un passato da non dimenticare perché possa insegnarci anche qualcosa sull’impegno quotidiani per rinsaldare i valori della democrazia e della nostra Costituzione antifascista”.

“Il presidente – ha aggiunto – ha ribadito anche l’importanza di continuare a investire sulla cultura e sull’educazione a partire dalle scuole, affinché questa memoria diventi impegno quotidiano contro ogni forma di odio e discriminazione”.

Shoah, Meloni: antisemitismo vecchio e nuovo piaga da estirpare

Shoah, Meloni: antisemitismo vecchio e nuovo piaga da estirpareRoma, 27 gen. (askanews) – “Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del Giorno della memoria.

“Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche – ricorda la premier -. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano”, sottolinea Meloni ribadendo che “l’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove”. “È una priorità di questo Governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo”, conclude la premier.

Shoah,Meloni: antisemitismo vecchio e nuovo piaga da estirpare

Shoah,Meloni: antisemitismo vecchio e nuovo piaga da estirpareRoma, 27 gen. (askanews) – “Il 27 gennaio di 79 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Con la Shoah l’umanità ha toccato il suo abisso. Un evento storico la cui unicità – per presupposti, scientificità della pianificazione e modalità di esecuzione – è necessario ribadire con chiarezza”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del Giorno della memoria.

“Questi sono giorni particolarmente difficili per le comunità ebraiche – ricorda la premier -. Il feroce attacco di Hamas del 7 ottobre scorso ha scatenato una nuova ondata di odio contro il popolo israeliano e ha rinvigorito quei focolai di antisemitismo, che non si erano mai spenti del tutto e che hanno trovato nuovo vigore, molto spesso nascosti dietro la critica alle scelte del Governo israeliano”, sottolinea Meloni ribadendo che “l’antisemitismo è una piaga da estirpare. E noi dobbiamo lavorare per combatterla in tutte le sue declinazioni, vecchie e nuove”. “È una priorità di questo Governo e siamo felici che in questa sfida così impegnativa possiamo contare sulle competenze, le capacità e l’esperienza del generale Pasquale Angelosanto, come Coordinatore nazionale per la lotta all’antisemitismo”, conclude la premier.

Tajani: sospesi i finanziamenti all’Unrwa

Tajani: sospesi i finanziamenti all’UnrwaRoma, 27 gen. (askanews) – “Il Governo italiano ha sospeso i finanziamenti all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre”: lo ha annunciato su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“Paesi Alleati hanno recentemente preso stessa decisione”, ha aggiunto il ministro, facendo riferimento alla decisione di Stati Uniti, Canada e Australia dopo l’avvio di indagini su alcuni dipendenti Unrwa sospettati di essere coinvolti negli attacchi del 7 ottobre a Israele. “Siamo impegnati nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele”, ha concluso Tajani.

Cos’ha detto Beppe Grillo sulla Shoah

Cos’ha detto Beppe Grillo sulla ShoahRoma, 27 gen. (askanews) – “Mio padre era un ragazzo del ’99, quando io e mio fratello chiedevamo a lui e a mio nonno cosa era successo non c’era verso di smuoverli su alcun ricordo: ‘non potete capire’. Da questo ho capito che certi dolori sono talmente enormi e devastanti che sono incomunicabili…”. Lo afferma Beppe Grillo in un video sui social.

“Ora viviamo in un momento con una reminiscenza di odio, razzismo, antisemitismo continuamente alimentata proprio per il tramandarsi alle giovani generaioni di ricordi di popoli che si sono scannati mille anni fa”, sottolinea Grillo che quindi lancia la sua proposta: “Bisognerebbe avere il coraggio di interrompere questo ciclo distruttivo, il coraggio di dimenticare per poter perdonare, la cosa più difficile è dimenticare le cose successe e passare alle nuove generazioni altri valori e concetti, io propongo che ci sia un giorno della dimenticanza e del perdono”, conclude.

Italia-Africa, da domenica si alza il velo sul Piano Mattei

Italia-Africa, da domenica si alza il velo sul Piano MatteiRoma, 26 gen. (askanews) – La Conferenza Italia-Africa, in programma a Roma domenica 28 e lunedì 29 gennaio, è il primo appuntamento internazionale che si svolge in Italia dall’avvio della Presidenza del G7, elemento – secondo quanto si apprende – utile a sottolineare l’importanza che l’Italia dà al partenariato con le Nazioni del Continente africano. E’ la prima volta che la conferenza viene elevata a rango di vertice di capi di Stato e di Governo, visto che finora si è svolta sempre a livello ministeriale.

Il vertice inizierà a Roma la sera del 28 gennaio. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà al Quirinale i Capi delegazione. Il giorno seguente, il 29 gennaio, prenderanno il via i lavori, che saranno ospitati a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. La scelta del coinvolgimento delle più alte Istituzioni italiane – sempre secondo quanto si apprende – è segno dell’importanza che si attribuisce all’evento. In particolare, la scelta del Senato sottolineerebbe la centralità del Parlamento, anche nella definizione del Piano Mattei per l’Africa. Alla Conferenza è prevista un’ampia partecipazione, con oltre 25 Capi di Stato e di governo delle Nazioni africane, l’Unione Africana, oltre ai vertici dell’Unione europea (ci saranno tutti e tre i Presidenti delle Istituzioni Ue). La presenza dei massimi rappresentanti delle Istituzioni Ue è un segnale importante del sostegno dell’Unione europea al percorso tracciato dall’Italia.

Parteciperanno inoltre le principali Organizzazioni Internazionali, a partire dall’Onu, le istituzioni finanziarie internazionali, con in testa il Fondo Monetario Internazionale e le Banche Multilaterali di Sviluppo. Il vertice sarà l’occasione per la presentazione dei principi generali del Piano Mattei, al quale il Governo Meloni sta lavorando fin dal suo insediamento con il coinvolgimento di tutti i Ministeri. Punto qualificante del Piano è la metodologia, ispirata a un approccio ‘globale’ e ‘non-predatorio’, mirato a fornire risposte alle esigenze rappresentate dal Continente africano, riconoscendo la centralità della condivisione dello sviluppo socioeconomico sostenibile e delle responsabilità per la stabilità e la sicurezza quale fondamento di rapporti duraturi di reciproco beneficio tra l’Africa e l’Europa.

In una prima fase il Piano Mattei si concentrerà in progetti pilota e in una seconda fase si estenderà ad altre Nazioni del Continente. Le direttrici di intervento saranno istruzione/formazione; sanità; acqua e igiene; agricoltura; energia; infrastrutture. In questo lavoro sarà centrale la condivisione e la collaborazione con gli Stati africani, sia nelle fasi di elaborazione, sia nella fase di definizione e attuazione dei progetti che compongono il Piano. I progetti del Piano saranno concentrati su aree ritenute particolarmente importanti per lo sviluppo delle zone interessate. La condivisione sarà utile al fine di individuare iniziative che possano generare ritorni economici e sociali destinati a rimanere sul territorio e costituire una leva stabile di risorse per successive espansioni e quindi il vertice Italia-Africa sarà fondamentale per raccogliere contributi, spunti e proposte concrete dei partner africani.

In un momento successivo, a febbraio, si svolgerà la prima Cabina di Regia prevista dal decreto che istituisce la governance del Piano Mattei, che è stato convertito dal Parlamento, e allo stesso tempo inizieranno le missioni della Struttura del Piano Mattei in Africa. Il governo – spiegano fonti italiane – punta a coinvolgere nel Piano tutto il Sistema Italia, a partire dalle realtà che a vario titolo si occupano e si stanno occupando di Africa (vale a dire tutto il sistema delle aziende partecipate dallo Stato). L’Esecutivo intende rendere pienamente partecipi di questo processo anche le Nazioni Unite, l’Ue, le istituzioni finanziarie internazionali e le banche multilaterali di sviluppo. Nei vari incontri che ha avuto, la presidente del Consiglio Meloni avrebbe già riscontrato l’interesse di molti Stati partner dell’Italia a contribuire e a sostenere progetti comuni. Per il governo si tratta di un lavoro importante, da portare avanti con determinazione perché considerato una sfida che non interessa solo l’Italia ma l’intera Europa e tutta la comunità internazionale.

Letta ai 30 anni Fi porta “sostegno” figli Cav e ‘benedice’ Tajani

Letta ai 30 anni Fi porta “sostegno” figli Cav e ‘benedice’ TajaniRoma, 26 gen. (askanews) – Da quel 12 giugno, in cui è morto il padre e fondatore, il registro è sempre lo stesso: mostrarsi grati ma non nostalgici, fieri del passato ma con la capacità di guardare avanti. Ed è un po il concetto ripreso nel titolo scelto per questo trentennale della discesa in campo di Silvio Berlusconi che Forza Italia ha celebrato al salone delle Fontane dell’Eur: “Le radici del futuro”. Una formula che tenta di scongiurare l’horror vacui seguito alla morte del Cavaliere, esorcizzare il rischio di scomparire che in tanti hanno profetizzato, preparare la decisiva sfida delle elezioni Europee, unica e vera cartina di tornasole dello stato di salute del partito.

A fare davvero la differenza dalle altre manifestazioni organizzate negli ultimi mesi, compreso il Berlusconi day tenuto a Paestum nel giorno del compleanno dell’ex premier, è l’intervento di Gianni Letta. L’uomo che più di tutti in vita è stato vicino al leader, gran consigliori, braccio destro, tra i pochi a poterlo contraddire e ad essere ciononostante ascoltato. Parole attesissime le sue, tanto più che si tratta del suo primo intervento pubblico a un evento di Forza Italia, partito del quale, peraltro, non ha mai preso la tessera. Ma ancor di più perché nessuno come lui in questo momento rappresenta l’anello di congiunzione tra la famiglia del Cavaliere e la sua creatura politica. E il discorso che Letta pronuncia non è solo una dichiarazione di affetto verso Berlusconi, ma anche una sorta di benedizione – per interposta famiglia – di Tajani come segretario, ruolo che ha assunto subito dopo la morte del Cavaliere e che il congresso del 23 e 24 febbraio confermerà.

Per il vicepremier è una mano tesa sulla testa molto significativa, anche perché l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio parla di “sostegno” dei figli “in continuità” con il padre. Non vuol dire che arriveranno altri soldi, il partito deve tenersi in piedi da solo hanno fatto sapere, ma non verrà mai rivendicato quel credito di 100 milioni ereditato. E vuol dire anche che, almeno per ora, vengono messe a tacere le voci di una insoddisfazione dell’attività svolta al governo e di una conseguente ipotesi di impegno in politica del secondogenito. “Quando Silvio il 12 giugno è scomparso, Antonio Tajani era il numero due. E una delle ultime dichiarazioni che ha reso la stampa dal San Raffaele fu quella per dire ‘in tanti anni che ho avuto vicino a me l’amico Tajani, non ha mai sbagliato una dichiarazione o un intervento. Può continuare così’. Questo è il messaggio che la famiglia vi manda per mio mezzo”, dice Letta. Tajani, inquadrato in platea, incassa visibilmente emozionato e contento. Ma preferisce rispondere con un pizzico di falsa modestia. “Non esiste l’erede di Silvio Berlusconi, non esiste il presidente di Forza Italia perché ce n’è stato e ce ne sarà uno soltanto. Ma ci sono gli eredi di Silvio Berlusconi che siete voi, che sono i milioni di italiani che votano Fi, i militanti”. La sfida per le Europee è lanciata e il segretario non vuole giocarla al ribasso. “La vittoria si avvicina, io sono convinto che l’obiettivo del 10% alle prossime Europee è assolutamente raggiungibile. Dipende soltanto da noi. Qualcuno non si accorgerà che stiamo arrivando, ma è così”, afferma.